Game 12: Charlotte Hornets Vs Portland Trail Blazers 95-105

Mason Plumlee schiaccia in faccia ad Eubanks. Per il centro titolare di Charlotte saranno 16 punti e 12 rimbalzi nella notte.

Senza il miglior fantasista, il miglior bilanciatore ed i miglior difensore della squadra gli Hornets si confermano super inconsistenti nonostante l’intensità messa a tratti nella partita.

Un piano partita, quello di Clifford, che dev’essere stato similare a quello progettato dal generale Yamamoto per l’attacco a Pearl Harbour, colpire di sorpresa le unità nemiche e metterle fuori combattimento.

Nel caso, Charlotte prova a staccare dando un divario abbastanza ampio da scoraggiare gli avversari,

Ci prova all’inizio ma Eubanks, sostituto di Nurkic, regge il confronto con Plumlee, più avanti ancora, sul 42-30 parrebbe stia per farcela ma due two and one dei Trail Blazers pareggiavano la partita e quindi, con 10 minuti di riposo, freschi nelle gambe, con un 19-2 a inizio ripresa che portava gli Hornets al comando di 12 punti (72-60) a 7:10 al termine del terzo grazie ad una tripla di Rozier.

Nel momento del bisogno emergeva però il talento personale di Lillard, quindi poi tutta la squadra, più consistente degli Hornets, i quali a tratti attraversavano siccità offensive pescando pochi canestri.

Percentuali basse per Rozier (18 pt.), Oubre Jr. (16 pt.) & Company mentre Plumlee con 16 pt. E 12 rimbalzi ha chiuso in doppia doppia…

L’avvio dell’ultimo quarto dava il là agli ospiti che non tremavano più nonostante 4 punti di Rozier a 4:10 dalla fine (93-100).

E’ chiaro che Charlotte abbia bisogno di un rimbalzista più consistente anche perché se il -4 (53-57) di divario è risicato, gli Hornets hanno tentato di concludere 91 volte a canestro contro le sole 75 degli avversari.

Plumlee ha catturato 5 rimbalzi offensivi, P.J. Washington 4 ma si sarebbe potuto far di meglio, soprattutto in difesa dove i rimbalzi lunghi sono lasciati alla mercé degli avversari, se non arrivano aiuti o recuperi sui raddoppi si va in barca e spesso non si tiene l’uno contro uno (vedi P.J. Washington nel finale su una drive frontale di Simons.

Non facile a volte perché stare troppo attaccati a Lillard per esempio per non conceder la tripla (vedi Bouknight) vuol dire lasciarlo partire per la drive…

Accennavamo al problema al tiro… Charlotte è riuscita a costruire 21 assist (28 gli avversari) sfruttando la pericolosità di Terry o le sponde di Plumlee oltre il mestiere di Smith Jr. ma dell’utilizzo sempre più frequente dell’arco per scardinare le difese avversarie non è stato fatto buon uso.

10/40 da oltre l’arco ed occasione sprecata con Portland al 56,0% ai liberi con un inusualissimo Lillard (26 punti ma 4/8 dalla linea) e Simons (19 pt. Ma 3/6 in lunetta) al 50,0%…

Un ficcante Sharpe per Portland chiuderà a 17 pt..

Come il solito bene nelle steal, Smith Jr. con le 4 di stanotte è in terza posizione totale in tutta la NBA, bene anche in transizione (22-12) ma è una maniera per mascherare una difesa fragile che dovrebbe avere un intensità più prossima ai 48 minuti per reggere i confronti.

Riassunto partita

Hornets alla disperata ricerca di una vittoria scaccia crisi con il solito terzetto (Ball, Martin e Hayward) out mentre della lunga lista dei nomi in game time decision per i Trail Blazers spiccava solamente l’assenza di Nurkic ma il suo sostituto, Eubanks, si faceva sentire a inizio partita.

Nonostante gli Hornets passassero per primi in vantaggio e lo mantenessero, il centro di riserva di Portland pareggiava con un two and one (8-8) prima che Oubre centrasse dalla distanza l’11-8 mentre a 6:55, dopo un avvio intenso con pochissime pause, arrivava un time-out sul 13-10.

Charlotte cercava di scappare lanciandosi con una dunk in corsa appesa di Plumlee ed una reverse jam in transizione di Smith Jr. (17-10) ma dalla panchina Sharpe metteva qualche tiro avvicinando gli ospiti.

La reverse dunk di Smith Jr. con un Oubre Jr. entusiasta.

Una tripla di McDaniels era la risposta della bench Hornets che aiutata da un coast to coast di Oubre Jr. e una steal più due punti di Smith scappava sul 30-20.

Ultimi 5 punti Blazers a tagliare il divario e 30-25 finale di primo quarto.

Nel secondo quarto una tripla dalla diagonale destra di Rozier valeva il 40-32 ma il +8 era vanificato in un lasso di tempo di 21 secondi: 8:53 two and one di Simons (P.J. foul) e 8:22 stessa incredibile situazione (fallo di Rozier) per Lillard… convertiti i liberi era parità.

Charlotte ripartiva producendo un break da 7-0 con due ottime palle intercettate da Bouknight condite nel mezzo da una tripla, tuttavia Lillard si accendeva pescando un two and one per l’avvicinamento e due triple che portavano al primo sorpasso di serata (49-51) e al +5 per la Rose City.

Dopo un primo tempo da percentuali dal campo Hornets oltre il 61,0%, Charlotte mancava 9 tentativi dal campo segnando con una correzione di Oubre Jr. e nel finale con Bouknight in transizione ma il divario di 5 punti resisteva con un tabellone beffardo: all’intervallo era 53-58 Portland.

Gli Hornets riemergevano dagli spogliatoi con la stessa intensità dei primi minuti di partita centrando dall’angolo sinistro una tripla con Rozier prima ed una frontale con P.J. Washington su drive e scarico di Smith Jr. (59-60).

Un contatto Eubanks/Oubre Jr. era punito dalla terna e Charlotte scavalcava arrotondando con una transizione chiusa con up & under da Plumlee (63-60).

Nonostante il time-out di Billups, la secca offensiva dei Trail Blazers rimaneva sorprendente come come la putback dunk di DSJ su Lillard che anticipava altri 7 punti chiusi da un open 3 in transizione di Rozier dalla diagonale destra: 72-60 con un parziale da 19-2 nel secondo tempo.

Arrivava però ancor più sorprendentemente per le modalità, il contro-parziale ospite che usufruendo di un Lillard in più recuperava 11 punti dalla propria PG (bizzarramente tre bombe a segno e un 2/4 dalla linea) ma tanto bastava per sovvertire il punteggio sul 74-78.

Charlotte pareggiava con McDaniels in transizione ma gli ospiti chiudevano avanti di 7 sul 79-86.

Piuttosto frustrante l’inizio dell’ultimo quarto con Portland a raggiungere il +11 dopo un canestro di Watford (85-96), il +13 a 6:23 con una transizione chiusa da Hart (87-100) e FT addizionale mancato…

Una miccia accesa da Lillard ed Oubre Jr. scaldava l’inizio dell’ultima parte e Rozier segnando 3 punti scaldava il cuore di Hart che prendeva un tecnico battuto dallo stesso T-Ro con successo: 93-100.

Il tutto finiva lì, finale blando e Portland tornava a casa con l’ennesima vittoria dell’annata, per Charlotte – ormai sul fondo classifica – il mesto abbandono dello Spectrum Center con tre sconfitte casalinghe consecutive ad allungare la striscia a 6.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.

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