Game 13: Charlotte Hornets @ Miami Heat 112-117 (OT)

Dennis Smith Jr., infortunio alla caviglia sx per lui nell’OT. Ha lasciato con 12 pt. (6/9) e 8 assist.

Charlotte incassa la settima sconfitta consecutiva, questa volta una fall short in Florida e dopo un altro maledetto OT.

Un Jimmy Butler difficile da contenere (35 punti e 10 rimbalzi) e una terna molto zelante unilateralmente hanno deciso che sarebbe dovuta finire così.

Smith Jr. è uscito per una distorsione alla caviglia sinistra nel momento del bisogno e i Calabroni, nonostante il 63-48 a rimbalzo, nonostante la miglior percentuale al tiro (48,9% contro il 43,3%), hanno finito per essere beffati in una partita che ha visto gli Heat sembrare superiori per tre quarti (facendo pressing e un po’ di zona, cercando di mettere in difficoltà i portatori di palla degli Hornets) ma dopo aver sofferto con la panchina, quando Charlotte si è riaggrappata con le unghie nell’ultimo quarto (parziale da 31-19) con una zona e un attacco nel quale si risvegliavano i due dormienti P.J. Washington e McDaniels per arrivare anche a toccare il +5, la partita sembrava a portata.

Qualche scelta sbagliata, alcune occasioni mancate, qualche fischio ridicolo come un fallo in attacco di McDaniels su Lowry in palese mismatch e oltre i demeriti delle proprie palle perse si collezionavano regali natalizi anticipati.

Alla fine saranno 20 contro 10 i TO…

Tutto faceva brodo e agli Hornets non resta ora che pensare alla rivincita domenicale contro la stessa Miami nella medesima FTX Arena.

Per Charlotte saranno 29 i punti di Kelly Oubre Jr. (7/13 da oltre l’arco) e 22 quelli di Rozier (3/10 da tre) con 6 giocatori in doppia cifra (McDaniels a 16 il terzo scorer Hornets).

Miami ha beneficiato di 18 punti e 14 rimbalzi di Adebayo più 14 punti di D. Robinson.

Recap game

Si presentava subito come una partita difficile per gli Hornets che passavano in vantaggio con un ispirato Oubre Jr. da oltre la linea dei tre punti ma l’ex Martin pareggiava subito ricambiando con la stessa moneta.

La sensazione era quella di una squadra in difficoltà e all’inseguimento anche se un turnaround 3 di Rozier dall’angolo destro riportava Charlotte sul -1 (12-13).

Miami rispondeva allungando fino al 12-21 con un canestro di Dedmond a 4:56 quindi, prima Oubre Jr. con un break da 5 punti, poi Richards nel finale con altri 4, cercavano di tenere in piedi la squadra di Clifford che arrivava a tagliare il divario sul -5 (27-32) a fine quarto.

Charlotte rallentava nella prima parte e a 6:38 Clifford era costretto a chiamare un time-out sul 32-45 (5-13 di parziale).

Oubre Jr. infilava 3 bombe, Plumlee 3 FT (su 4) e Rozier metteva 4 punti così gli Hornets salivano sul 50-54 prima che Miami chiudesse il quarto con 4 punti (Vincent in fade-away sulla sirena dalla baseline destra) per il 50-58 di primo tempo.

Un primo tempo bizzarro con gli Hornets a tenere in percentuali al tiro, a catturare più rimbalzi chiudendo sull’11-0 nelle second chance ma incapaci di commetter TO sulla pressione degli Heat, a tratti a tutto campo.

11-2 i TO e 1 a 7 i punti in fast break.

Statistiche 1° tempo
Statistiche individuali CLT 1° tempo.

Secondo tempo con un parziale d’inizio quarto da 3-7 Heat preoccupante e a 9:32 il turnaround di Butler inabissava i Calabroni sul -14 (53-67) ma Washington segnava i suoi primi 3 punti, il raddoppio di Oubre Jr. valeva una dunk in transizione per avviare una lenta rimonta che – complice una difesa finalmente valida – ed un attacco bilanciato vedeva andare a segno diversi giocatori (Plumlee, McDaniels, Rozier e Richards) con il centro giamaicano a chiudere su invito di Rozier in atletico alley-oop per un incredibile -3 (71-74).

La panchina degli Hornets più P.J. Washington nel finale di quarto però non teneva e andava in difficoltà contro Butler che recuperava diversi FT, suo l’1/2 a chiudere un quarto sul 73-85 con parziale finale da 2-11 Heat.

Ultimo quarto che iniziava forte per Charlotte, in particolare per i due uomini mancati fino a quel momento: P.J. Washington e McDaniels; il primo segnava una dunk e con un gancetto intervallandosi con McDaniels, il quale segnava da tre, poi altri due pt. mancando il FT da and one ma si rifaceva da sotto con due punti catturando il rimbalzo del tiro corto di P.J. Washington da fuori.

84-87 a 9:22…

Finale emozionante con l’1/2 di Plumlee a 7:57, stesso momento nel quale Spolestra rispediva sul parquet Butler per cercare di cambiare l’inerzia ma Oubre Jr. batteva un arcigno difensore come Butler con un runner fuori equilibrio trovando il pari.

Dopo il nuovo vantaggio firmato Butler ai liberi a 6:50 Plumlee andava a contato con Adebayo, semi-gancio altrettanto fuori equilibrio con and one: 90-89, primo vantaggio viola dopo il primo minuto…

Charlotte incassava ancora ma rispondeva con una drive di Rozier su Butler ed Adebayo per poi arrivare a 5.50 sul +4 con un dardo di McDaniels (95-91).

A 3:59 altra freccia di Oubre Jr. dall’angolo sinistro e Hornets sul +5 (98-93) ma Butler metteva due canestri ravvicinati pescando il pari a quota 100.

Hornets avanti con un fade-away dalla linea dei liberi di Smith poi altri due canestri di Butler ribaltavano la situazione fino al rapido pari di Smith in entrata.

Il 104 non si muoveva per via di un fallo offensivo di Butler su Terry che tuttavia mancava la tripla della vittoria sull’ex Martin.

OT che non partiva bene nonostante la risposta di Plumlee ad Adebayo poiché Smith sullo sviluppo dell’azione finiva per terra dopo esser atterrato sul piede di Lowry…

Caviglia sx che si girava e out anche il numero 8…

L’open 3 di Kelly a 3:35 era pareggiato da Butler con un two and one e nel finale il 2/2 di Adebayo in lunetta (1:30) rispetto all’1/2 di Rozier (1:13) avvantaggiava gli Heat che tuttavia dopo un errore di Butler al tiro rimanevano avanti a :14.8 solo di un punto.

Sulla rimessa gli arbitri chiamavano passi a Oubre Jr. (a termini di regolamento corretto ma cose che non si vedono spesso da quelle parti e sono fischiate per casi ben più gravi) in un momento decisivo, segno del non rispetto (ad altre squadre non sarebbe mai stato fischiato probabilmente) per Charlotte in questa lega.

Vincent in lunetta a 9 secondi pareggiava in anticipo la possibile tripla Hornets (112-115) che non arrivava, le mani su Rozier in angolo a sx non erano considerate, Terry sparava sopra Butler (non toccava Rozier al momento del tiro) e sopra la tabella.

Nessun fischio e Vincent andava a chiudere in lunetta una partita che con qualche accortezza in più nella gestione possessi si sarebbe potuta vincere se non si fossero messi di mezzo Butler con merito e la terna (mi è piaciuta poco) con demerito.

https://www.youtube.com/watch?v=iKD9188nNM0&ab_channel=NBAGAMEHIGHLIGHTS
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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.