Game 18: Charlotte Hornets @ Washington Wizards 102-106

Kelly Oubre Jr., il suo 1/7 da fuori non è stato fantastico ma ha chiuso raddrizzando le percentuali con un 10/20 dal campo che l’hanno portato a 23 punti.

Charlotte esce battuta anche da Washington dove la squadra di Clifford ritrovava anche Dennis Smith Jr. riuscendo a gestire anche Hayward (buon primo quarto il suo) con problemi alla spalla riacutizzatisi nell’ultima frazione.

20 alla fine i punti per lui, 23 quelli di Kelly Oubre Jr. ma Charlotte ha tirato male e le percentuali (39,0% dal campo con un 25,0% da tre punti) hanno penalizzato una squadra che ha concesso un 43,0% agli avversari ma soprattutto un 38,2% da oltre l’arco da dove si è decisa la sfida.

Il 16/23 di Charlotte (69,6%) dalla lunetta è altro dato che andrebbe ritoccato verso l’alto, benché Plumlee stia migliorando ma il suo 5/8 ha tolto punti preziosi.

A nulla sono valsi i 66 rimbalzi contro i 60 degli avversari che ne hanno catturati comunque diversi importanti in attacco, il 5-13 nelle stoppate la dice lunga su come gli Hornets abbiano problemi offensivi dalle parti del canestro sebbene Richards – nel suo piccolo – abbia portato a casa 11 punti (4/8) con 10 rimbalzi finendo in doppia doppia ma il 5/14 di P.J. Washington e il 3/14 di Rozier sono stati low troppo pesanti da assorbire.

Beal sull’altro fronte ha chiuso con 26 punti mentre Kuzma ha fatto ancora meglio con 28 pt. E 10 rimbalzi.

Hornets inconsistenti quando conta, questa volta (tolto McDaniels) è stata una formazione, possibile abbozzo di formazione possibile al momento (Rozier, Hayward, McDaniels, P.J. Washington e Richards) a farsi sorprendere a inizio ultimo quarto con un parziale da 2-11 che gli Hornets – nonostante avessero due punti di vantaggio (79-77) a fine terzo quarto – non sono più riusciti a recuperare in un FT game nel finale con Porzingis e Kispert a negare il possibile tentativo di pareggio alla formazione di Clifford che affonda ancora una volta anche in acque territoriali lontane.

Unica consolazione Kai Jones che in campo aperto ha lasciato una reverse dunk ricordo da immortalare ma il lungo di Charlotte non riesce ancora ad usare sempre la sua esplosività in normali situazioni di gioco con “traffico”.

4-14 per Charlotte che vede le prime scelte future già da novembre non più come un’utopia…

Recap Game

Dopo uno 0-8 incassato inizialmente Charlotte tentava di avvicinarsi ma inseguiva per tutto il primo quarto fino a toccare il -10 corretto nel finale da Richards che chiudeva con rimbalzo offensivo e 2nd chance sul 27-35.

Gli Hornets si riavvicinavano nuovamente sul -1 nella parte centrale del secondo quarto con un fade-away turnaround di Smith Jr. a 5:30 prima che Jones a 4:51 realizzasse un gancetto in mischia battendo Porzingis per il 47-46 allungato da una power dunk di Oubre Jr. a 4:28 per un 8-0 di parziale che portava Washington al time-out.

I Wizards nel finale di primo tempo beneficiavano di due triple ad opera di Beal che ribaltavano il vantaggio più una di Kispert e all’intervallo i capitolini restavano in vantaggio di 4 punti: 55-59.

Hornets che rimanevano in scia con qualche FT a inizio ripresa pur mancandone qualcuno di troppo poi due rapide alzate di Oubre Jr. e una partenza con finta dalla sinistra che dava il via libera a Rozier di chiudere in fing and roll facevano rimettere il capo avanti a Charlotte a 7:36, 65-64.

La partita diveniva senza ritmo e con gli Hornets che non riuscivano a concretizzare ne approfittavano i Wizards che con un paio di folate si portavano sul +5 sino che a due ottime iniziative di Oubre Jr. in appoggio e avvicinamento dalle parti del ferro riportavano sul -1 i viola (71-72).

A inizio ultimo quarto due triple di Kuzma, la terza di Goodwin e altri due punti di Kuzma portavano i Maghi a 9:48 sul +7 grazie ad un parziale di 2-11.

Da lì gli Hornets tornavano ad inseguire e a 6:27 si vedeva l’azione più esaltante della partita degli Hornets: Kai Jones intercettava un pallone e partendo in velocità si lanciava in transizione lasciava indietro Avdija che era costretto a guardare l’esplosività dell’uomo dai capelli verdi bravo ad avvitarsi in aria per una potente reverse dunk.

-4 (89-93).

Charlotte però riperdeva il bandolo della matassa offensiva rientrando nell’ultimo minuto con un elastico tra i due punti ed i 4 ma Porzingis prima e Kispert poi, annullavano dalla lunetta (Hornets ormai costretti a bloccare il cronometro) con un 2/2 per entrambi, i canestri di Rozier per arrivare all’ultima possibilità vincente Hornets.

102-106 il finale inficiato dalla brutta partenza di ultimo quarto.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.