Game 21: Charlotte Hornets @ Boston Celtics 105-140

James Bouknight ha chiuso la serata con gli stessi punti del numero di maglia (almeno ha catturato 6 rimbalzi e rubato 2 palloni). deciso passo indietro per lui dall’ultima partita nonostante i 23:59 sul parquet.

Hornets sulla scia di due vittorie a sorpresa che andavano ad affrontare una delle squadre più in forma dell’intera NBA.

Charlotte però lo faceva senza tutto il backcourt titolare: out Ball e la sua riserva Smith Jr., fuori Rozier influenzato e peggio ancora per Hayward fuori a tempo indeterminato per la spalla sinistra fratturata…

Stagione disgraziata per gli Hornets che in più uscivano subito di partita nonostante un discreto attacco.

La prima azione era emblematica: sfidato Griffin al tiro, ecco la tripla a sorpresa.

I bianco-verdi ci mettevano poco a scappare nonostante McDaniels a 10:58 ed Oubre Jr. rimediassero parzialmente allo 0-5 iniziale.

White segnava due triple in a row per far scappare i suoi sul 4-11 ed anche Tatum era bravo ad appoggiare contro Oubre che cercando di contenerlo secondo la terna commetteva il classico ma onesto blocking foul: 6-16…

Il primo quarto diventava il festival delle triple dei padroni di casa capaci di inanellarne ben 10 su 15 tentativi tra propria bravura e qualche spazio concesso.

19-45 e partita finita nonostante Charlotte nel secondo quarto recuperasse tre punti andando a riposo sul 55-78 con P.J. Washington, McDaniels ed Oubre Jr. in doppia cifra.

Sull’altro fronte Tatum da 22 punti e Smart con 16 (4/5 da tre) erano elementi che nel secondo tempo continuavano a tenere a distanza le minime velleità di rientro degli Hornets che contro i titolari avversari sul parquet poteva solo far scorrere la serata e vedere di accumulare esperienza per i giovani, utile per il futuro.

Largo il 105-140 (Boston ha toccato anche il +42) finale ma 5 dei 9 uomini ruotati di Clifford finiranno in doppia cifra, prima volta per un buon McGowens (10 pt. + 6 assist), serata finalmente positiva al tiro per McDaniels (24 pt.) che ribalta qualche recente prestazione da night-off e poi il solito Kelly Oubre (22 pt.) che tuttavia nonostante l’impegno, come P.J. Washington (16 pt.) ed altri, ha mostrato lacune sulla difesa individuale fino ad arrivare a Bouknight (2 pt.) che è un modello Telepass con teletrasporto, troppo facile sfuggirgli e puntare a canestro.

Alla fine per i Celtics Tatum segnerà 35 punti, Smart 22 (+15 assist) a, un tenace Brogdon 21, White 15 e Hauser 11.

Hornets che hanno sofferto la mancanza di una squadra rodata offrendo 20 TO agli avversari contro i 13 “concessi” ma soprattutto hanno patito il giro palla avversario che ha condotto i Leprechaun a percentuali stratosferiche (sotto nella game charts) da record grazie alla buona serata personale di molti tiratori, anche migliorati come Smart.

Per Charlotte in una stagione come questa le proporzioni della sconfitta non devono essere un problema, occorre svoltare e pensare a vincere (augurandosi di recuperare qualcuno anche se Martin e Hayward non li vedremo almeno sino dopo Natale in teoria) la prima partita di dicembre contro Washington, avversaria ostica ma a portata.

Questo articolo è stato pubblicato in Uncategorized da igor . Aggiungi il permalink ai segnalibri.

Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.