Game 24: Charlotte Hornets @ Milwaukee Bucks 125-127

Intro

A dicembre gli Hornets avranno quattro partite da giocare in casa (due game consecutivi contro Philadelphia per spezzare la lunga, noiosa e da parte di Charlotte anche triste striscia negativa contro i 76ers e quella da rivincita contro Houston) e nove in trasferta su campi difficili dell’Ovest.

Per come si stanno mettendo le cose non un calendario allettante e propriamente natalizio.

Da febbraio in poi potremmo avere un calendario migliore ma per cercare di resistere più possibile per dimostrare di essere finalmente un team da medio-alta classifica serve che gli Hornets comincino a trovare una “quadra” difensiva realmente valida.

Qualcuno li ha paragonati agli anarchici Nuggets di Doug Mo, io, oltre al d’antoniano attacco vedo un po’ della divertente mano alla Bristow, peccato che l’ex GM e coach degli Hornets, avesse a disposizione gente come Larry Johnson e Alonzo Mourning.

A questi Hornets manca la cattiveria agonistica e elementi realmente validi sotto canestro oltre a un allenatore e uno staff che curino in primis una parte difensiva inguardabile, per questo onestamente, senza tanti giri di parole, non sono molto contento dell’andamento delle cose.

Una squadra divertente ma non vincente che a Milwaukee senza Plumlee e Martin si affiderà solo al super attacco per cercare di vincere una partita ma per la stagione servirebbe ben altro.

Andamento della partita

Nonostante la palla a due vinta dai Bucks, Milwaukee cominciava lentamente colpita dal jumper dal mid range sinistro di Hayward (11:15) e dalla tripla di P.J. Washington su Antetokounmpo a 10:42.

I Bucks segnavano il primo punto a 10:36 con il secondo libero di Antetokounmpo fermato fallosamente da P.J. Washington.

Gli Hornets mancavano due triple con Rozier e ball ma dando un altro stop difensivo ai Cervi finivano per segnare con Bridges, anch’esso impegnatosi in un tiro da oltre l’arco.

Una buona azione con recupero di Hayward, passaggio sotto per Ball che faceva girare in angolo immediatamente la sfera con un secondo passaggio dietro la schiena per Rozier che girava subito la spicchiata sullo stesso lato per la seconda tripla di Miles davano l’idea di un gioco di squadra offensivo efficace che portava sull’11-1 il risultato.

Giannis in schiacciata accorciava ma a 8:30 Rozier si arrestava in entrata fintando su Allen che toccava Terry bravo a contatto a realizzare tiro e and one per estendere il vantaggio a 11 punti.

Proprio Allen da sotto con una finta riusciva ad appoggiare per il 14-5 seguito da altri due punti di Portis al secondo tap-in rapido.

P.J. Washington scaraventava dentro un’altra tripla per il nuovo +10 (17-7) a 7:39 quindi il Greek Freak a 7:01 sorprendeva con un 3 in transizione la difesa di Charlotte che tuttavia tornava valida sull’azione successiva con la stoppata di P.J. sull’entrata del n° 34.

Il greco e Ball andavano al ferro per il 19-12 poi toccava ancora alla stella dei Bucks infilare altri due punti prima che Charlotte tornasse a segnare da oltre l’arco, nell’occasione con Rozier per il 22-14.

Charlotte prendeva velocità in attacco con l’entrata e alzata di Oubre jr., la tripla aperta di McDaniels (assist di Rozier dopo la drive fino al ferro) e la deep 3 di ball per il 30-18.

Holiday rispondeva da tre su Oubre Jr. e Connaughton riportava a -7 i Cervi ma a 2:10 un’altra tripla a bersaglio (di Kelly questa volta) valeva il +10 (33-23) con un 8/15 complessivo da oltre l’arco per Charlotte…

Una palla salvata come ultimo baluardo da Rozier con l’intercetto di un passaggio in transizione Bucks portava a una contro-transizione con passaggio sulla destra per la tripla di Hayward e un’altra palla recuperata da Scary nel nostro pitturato portava direttamente in lunetta il numero 3 che non falliva le due occasioni.

Il quarto finiva in gloria con la bomba di Oubre Jr. che serviva a far superare agli Hornets quota 40.

41-25 al termine dei primi 12 minuti poiché sulla sirena Hill non batteva da fuori il close-out di Hayward.

Nonostante Charlotte andasse sul +17 a inizio secondo quarto con un ½ di Bridges dalla lunetta, i Cervi cercavano di tornare sotto con un tiro di Holiday al vetro e due pt. di Antetokounmpo ad aggredire il canestro spingendo via Bridges.

Smith serviva un pallone perfetto per il numero zero che si vendicava posterizzando il greco in alley-oop ma Allen da tre realizzava il -15 (43-28).

Tap-in di Giannis e reverse layup da linea di fondo di Middleton, tripla di Allen su Oubre Jr. e time-out Charlotte a 10.12 visti i soli 5 punti di vantaggio rimasti.

Al rientro ball recuperava due liberi per portare Charlotte sul 46-39 e con un break ankle su Holiday spediva palla a McDaniels in angolo, ancora giro immediato e tripla di Oubre Jr. per il nuovo +10 (49-39).

I Bucks tagliavano nuovamente il vantaggio con un euro-step lungo dell’ala grande titolare dei Bucks fenomenale a chiudere in schiacciata per il 49-44.

Un’azione controversa nel nostro pitturato portava a una palla a due che contesa toccata da P.J. bene ma finita nelle mani di Holiday che sotto pressione la faceva terminare out mentre sull’altro fronte Washington schiacciava a due mani.

Miles perdeva la maniglia in entrata ma subentrava rapidamente dall’altro lato Oubre Jr. che toccato da Portis in area alzava per completare il gioco da tre punti a 5:23.

Grazie al gioco dell’ex Warriors gli Hornets riprendevano il +10, un elastico che tornava ad allungarsi a +12 dopo un altro colpo da fuori dello stesso Oubre Jr. con gli Hornets sul 58-46 grazie a un 12/23 da oltre l’arco.

Il deep 3 di Ball valeva il 61-49 con lo stesso LaMelo a recuperare un rimbalzo offensivo issandosi su Holiday per poi andare a subir fallo e segnare due FT a 2.31 (63-51).

Un’altra bomba dello scatenato Oubre Jr. trascinava Charlotte sul 66-53 ma il quarto finiva con una tripla di Hill per il 68-60.

Charlotte conservava comunque ben 8 punti di vantaggio all’intervallo.

La ripresa iniziava con lo scambio di triple tra Ball e Middleton, Allen in fast break schiacciava mentre i Bucks diminuivano il gap sino al -3 (75-72) prima che P.J. Washington fornisse a Ball la palla per la tripla da ossigeno.

Portis contestava un fallo offensivo ma il blocco in movimento su Hayward per far filtrare il compagno era netto e Hayward con una buona entrata in coordinazione perfetta appoggiava nonostante il fallo assegnato a Holiday..

81-72 ma Antetokounmpo la metteva facile da sotto ottenendo anche?esso l’and one a 6:59.

Funzionava ancora la replica di Miles da oltre l’arco per l’84-75 ma da un rimbalzo di Antetokounmpo Allen cominciava la rimonta con una tripla con Milwaukee a portare un parziale di 8-0 chiuso da Holiday (84-83).

A 4:39 Oubre in taglio riceveva il passaggio e appoggiava in uno contro uno, Ball deviava una palla dalle mani di Giannis in raddoppio correndo in transizione per servire l’alley-oop a Miles che di forza schiacciava con Antetokounmpo a ridosso.

Connaughton riportava a soli due punti di scarto i due team che tuttavia raddoppiavano con il taglio di McDaniels sulla linea di fondo per una upper & under dunk violenta.

Il floater di Portis e il canestro morbido di Hill in transizione sulla chiusura fallosa di Rozier consentivano ai padroni di casa di passare in vantaggio per la prima volta in serata a 2:26 dalla terza sirena: 90-91.

Nel finale di terzo quarto si vedeva Charlotte tornare sopra con uno spin jumper di Hayward che mandava a male Middleton (93-91) ma alla fine i Bucks guadagnavano due liberi a :02.4 che Middleton trasformava per chiudere il quarto sul +2 (95-97) per la squadra del Wisconsin.

In avvio ultima frazione i Bucks volavano sul +5 con un altro and one del numero 34 e sul +6 a 10.50 con un ½ di Allen dalla lunetta.

Ball si metteva in proprio e con un’entrata più una tripla riduceva lo scarto a un punto (100-101) mentre Hayward in corsa metteva il 102-101 dopo una manata di Miles che prendeva palla e mano di Giannis non fischiata sull’azione difensiva precedente.

Bucks nuovamente in vantaggio e contro-sorpasso di ball da tripla (105-104) ma ci si metteva anche Cousins con una bomba dall’angolo sinistro.

Bridges mancava un lento step back da tre punti ma Oubre Jr. pescava il pari creano in entrata contro Holiday e Hayward stoppava Cousins per andare dall’altra parte a battere due liberi subendo fallo sull’alata da sotto.

2/2, 109-107, e partita sul filo con McDaniels a uscire dopoun errore contro Portis e una tripla subita da Connaughton per il 111-113.

Rozier in e appoggio al vetro per Terry che aiutato da Ball con una tripla vedeva a 5:03 tornare sopra i Calabroni sul 116-113.

La terna però, nonostante i fischi in ogni situazione e le proteste di Budenholzer nel finale che provavano a portare acqua al mulino di casa, cominciava a propendere con gli interessi in direzione Bucks.

Un challenge chiamato per sfondamento contro Antetokounmpo era ridicolmente convertito in blocking foul di Rozier e l’1/2 regalava un punto ai Cervi.

Hayward influenzava un tiro di Hill che successivamente sbatteva la palla a terra (per una cosa simile a ball si era preso un tecnico ma qui si glissava) Middleton dalla destra effettuava il sorpasso mostrando buona mano dalla distanza (116-117).

Bridges prendeva le redini dell’attacco andando in entrata diagonale tra 4 difensori per appoggiare di destra il nuovo vantaggio.

Un attacco di Hayward che alla fine, dopo tre tocchi di Allen, provava a prendere spazio aiutandosi con il gomito finiva per prendersi anche un tecnico dopo aver visto la terna almeno confermare i liberi a favore nonostante le proteste di Budenholzer che non riteneva il fallo sul tiro.

Middleton segnava il suo libero come Hayward i suoi due ma nello scambio a 2:45 i Calabroni rimanevano con soli due punti di vantaggio subito spariti dopo due punti facili di Antetokounmpo su P.J. Da sotto.

L’entrata di Miles (parte seconda) finiva ancora con sfera nella retina, poi, dopo alcuni errori, sulla sinistra Antetokounmpo in contenimento sul palleggio di P.J. colpiva chiaramente la palla con il lato del piede destro allontanandola a 4 secondi dallo scadere dei 24, gli arbitri non chiamavano nulla e non si resettava il cronometro così Miles si doveva prendere un tiraccio da oltre metà campo che non portava a nulla.

A :52.3 segnava ancora da fuori Middleton per il 122-123 mentre Ball perdeva una palla, Antetokounmpo usava il gomito su Miles sulla linea di fondo commettendo TO (ancora una volta si andava all’instant replay sperando di vedere che cosa non si sa) e Hayward sbagliava un tiro da due lungo.

Ci metteva troppo Charlotte a commetter fallo e Middleton a :08.6 affondava il +3.

Sembrava finita ma Charlotte giocava il suo ultimo time-out.

Schema semplicissimo: Hayward bound pass orizzontale, il resto lo faceva ball che andava a recuperar palla e in girata oltre il francobollo Connaughton pareggiava ottenendo con la tripla il suo career-high (36 punti).

Il genio difensivo della panchina Hornets però lasciava in campo P.J., il quale tentava di fermare l’avanzata di Giannis ma al greco bastavano meno di quattro secondi per entrare e battere il n° 25 in maniera un po’ rocambolesca.

Non restava altro che tirare da metà campo avendo esauriti i time-out ma a Bridges non andava bene come a Lamb a Toronto, la sua palla scagliata da oltre metà campo ballava sull’anello ma alla fine beffardamente usciva.

Bridges attacca Allen. Foto tratta dalla pagina ufficiale degli Charlotte Hornets.

Analisi

Pur essendomi simpatica Milwaukee sono contento di aver già deciso di non produrre più recap notturni il prossimo anno poiché dopo due prestazioni di demerito di buona parte degli Hornets, questa sconfitta sul filo matura principalmente con la gentile collaborazione della terna che da una mano ai campioni NBA.

I più deboli Hornets partono alla grande segnando molti tre punti nel primo quarto chiuso sul +16 (41-25) mantenendo comunque ancora 8 punti all’intervallo.

Quando la stanchezza affiora e la mano da fuori è meno precisa i Bucks con Antetokounmpo & friend rimontano portandosi sul +2 (95-97).

Sembrerebbe finita quando la squadra di Budenholzer si porta sul +6 ma Ball da una mano a rientrare in partita e nel finale una serie di decisioni bizzarre a favore dei Bucks regalano minimo due punti agli avversari che vedono glissare anche su un possibile tecnico a Hill e salvarsi da un attacco Hornets dopo un pallone toccato di piede da Antetokounmpo così evidente che solo il cieco di Collegno non l’avrebbe visto.

Senza mezzi termini, una pagliacciata indegna di una lega che ha messo su lo spettacolo più bello del mondo costellato però da episodi non casuali che nell’arco degli ultimi anni mi hanno fatto disinnamorare dello sport principale alle nostre latitudini.

Di cosa volete che vi parli?

Del genio della panchina che sull’ultima azione rimette Washington su Antetokounmpo che in qualche maniera segna ancora (40 pt. con 15/24) invece di provare l’unico lungo che con i cm potrebbe offrire una buona verticalizzazione o di P.J. Washington che ha buone percentuali da tre salvo spegnersi totalmente quando la partita conta con 5 errori di fila dopo il 2/2 iniziale da oltre l’arco?

Del great effort in stoppata (9 vs 1) ma del 4-15 nelle second chance?

Di una panchina che ruota solo 9 uomini ma in realtà sono 7 perché a Smith e Richards sono concessi scampoli e produce quindi 30 punti (25 di Oubre Jr.) benché dall’altra parte i 29 di Milwaukee li pongano sulla stessa barca.

Di come il 30-29 negli assist e il 40-51 abbia rispettato le aspettative viste le caratteristiche delle due squadre?

No, c’è solo amarezza nel vedere così tanti aiuti indegni a una squadra campione NBA che oltre ai 40 di Antetokounmpo ha messo a segno 21 punti con Middleton e 16 con Allen.

Il resto lo lascio alla grafica qui sotto e poi alle pagelle.

LaMelo Ball: 7

36 pt. (12/22), 5 assist, 9 rimbalzi, 3 rubate, 1 stoppata. Career-high con tripla del apri in girata pazzesca nel finale per il momentaneo pareggio a pochi secondi dalla fine e canestri in avvio di ultimo quarto per tenere in partita gli Hornets. Decisamente ripresosi dalle ultime due uscite burrascose, strappa anche un rimbalzo nel primo tempo in attacco a Holiday per andare a battere due liberi. Sul pezzo sfiorando la doppia doppia. Peccato che un paio di TO nel finale (7 in totale) portino Charlotte a non usufruire di un paio di attacchi essenziali forse.

Terry Rozier: 5,5

10 pt. (3/10), 3 rimbalzi, 8 assist, 3 rubate, 1 stoppata. Brutta serata al tiro di Terry che segna solamente due punti nella ripresa mancando una tripla con spazio che avrebbe potuto mandare K.O. Milwaukee. La serata sbagliata per far andar storta la sua prestazione. Bravo nel passar la palla (a McDaniels per la tripla ad esempio ma anche a Oubre Jr.), subisce un torto in difesa nel finale quando prende il treno Antetokounmpo in corsa sul petto e dopo aver visto la terna fischiargli fallo a favore, la vede cambiare idea. Non facile il duello con Middleton che ah più cm. Nel finale sulla baseline sinistra lo fa sbagliare con un buon close-out.

Gordon Hayward: 6,5

18 pt. (5/11), 3 rimbalzi, 5 assist, 1 rubata, 2 stoppate. Decisivo nell’ultimo quarto con una stoppata su Cousins, quella in aiuto su Holiday e influenza un appoggio di Hill (mancato) oltre a trovare punti in lunetta (7/7). Peccato prenda un tecnico assurdo per nulla e manchi un jumper nel finale. Aiuta nel gioco di passaggi e non molla.

Miles Bridges: 7

22 pt. (9/18), 9 rimbalzi, 1 assist, 2 stoppate. 4 TO. Torna ad attaccare come in avvio stagione prendendosi i suoi spazi. Nel finale attacca due volte da solo rapidamente chiudendo di destra e subendo un fallo di Giannis per riportar al palla tra le mani di Charlotte. Su un suo step-back 3 lento nell’ultimo quarto (errore naturalmente) sembrava essere suonato il de profundis, invece è riuscito a dare un contributo a tener in piedi la baracca. Da centro fatica ma non è colpa sua, piazza comunque un paio di stoppate. Il 3/11 da fuori consta di tre triple prese da metà campo a causa delle situazioni contingenti. Su quella finale ci fa emozionare per un ultima volta ma un Dio del basket per i più poveri non esiste e la palla rimbalza sui ferri, con l’unico giro possibile da lunga gittata, per finir fuori.

P.J. Washington: 5,5

9 pt. (3/9), 10 rimbalzi, 4 assist, 1 stoppata. Parte con un 2/2 da tre e poi quando la palla scotta manca tutti gli altri 5 tiri tentati da oltre l’arco. Si arrangia come può quando va su Antetokounmpo (a volte come nel primo tempo funziona anche con una stoppata o una palla deviata nel finale giocando d’anticipo) ma in media senza eccessivo successo come quando Giannis lo passa sotto al ferro per segnar due punti o nel finale anche se i 10 rimbalzi non sono malvagi.

Kelly Oubre Jr.: 6

25 pt. (9/14), 2 rimbalzi, 1 assist, 1 rubata. 3 TO. Ottima partenza in attacco con qualche scampolo anche nella ripresa ma sono 20 i punti nel primo tempo con tanti tiri da tre andati a bersaglio. Troppi TO ma soprattutto lascia a desiderare una difesa che tiene poco in certi frangenti sul primo passo e genera molto vantaggio in attacco da parte avversaria. L’icona di una squadra che sa attaccare ma non sa difendersi.

Ish Smith: 6

0 pt. (0/0), 1 assist in 2:32. -5 in plus/minus. Sembrava aver trovato un ruolo e uno spazio a Charlotte ma ormai è intagliato in panchina. Un po’ spaesato nei momenti difensivi, guarda intorno per vedere come si assestano i compagni. Affonda un po’ con la panchina ma serve un assist al bacio offrendo la miglior palla in serata a Bridges per l’alley-oop sul greco.

Jalen McDaniels: 6

5 pt. (2/3), 4 rimbalzi, 1 assist, 2 stoppate. Fa il suo segnando nel primo tempo da fuori grazie a un assist di Rozier che gli lascia una prateria davanti. Nel secondo tempo taglia sulla linea di fondo sinistra, riceve e spara una aggressiva up & under in schiacciata dentro canestro. Rovina un po’ la sua prestazione nell’ultimo quarto con il tentativo forzato in appoggio su Portis e la tripla incassata poco dopo concedendo spazio. Finisce fuori dopo quei due episodi ravvicinati ma era comunque giunto il momento del cambio probabilmente.

Nick Richards: s.v.

0 pt. (0/0) in 01:01. Accumula un -7 avulso dal gioco e Borrego lo toglie immediatamente ma gli assaggini sul parquet non sono un modo per metterlo veramente alla prova. Inesperto e forse prono ad avvantaggiare la terna per possibili falli sui movimenti di Antetokounmpo sotto canestro ma anche un possibile stoppatore e l’unico con kg e cm per contenere un po’ il greco gioca un minuto…

Coach James Borrego: 5

Bellissimo, basket champagne finché la squadra è fresca, si vedono anche tra azioni da capogiro da San Antonio old school per arrivare a piazzare tiri da tre ben costruiti. La squadra però non crescerà mai perché nonostante ci sia il benefit di affrontare una squadra in forma e fuori casa, incassa ancora 127 punti. Troppi per sperar di vincere perché se anche i tuoi giocatori migliori durante le fasi cruciali della partita tirano fuori dal cilindro qualche magia, l’impianto difensivo fa acqua e a prescindere dal fatto di non avere lunghi eccelsi, non ottimizza le scelte come nel caso già descritto di Richards senza tirar in ballo Carey Jr. a Greensboro così Giannis ringrazia e firma 40 punti. Legge le partite come il Mago di Segrate leggeva la mano al cameriere di Grand Hotel Excelsior (Montesano con guanto bianco) o Montesano capisce il presente…

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.