Game 25: Charlotte Hornets @ Atlanta Hawks 130-127

Intro

Dopo i demeriti personali e la terna arbitrale (nell’ultima partita) che ha allungato la striscia di sconfitte a tre, tocca alla sorte fare la sua comparsa per cercare di far andare a male un’altra stagione dei Calabroni, infatti, LaMelo Ball, Terry Rozier, Jalen McDaniels e Mason Plumlee ad Atlanta saranno tutti out per Covid-19.

I primi due dovrebbero averne sino al 15 dicembre, saltando cinque partite, per i due lunghi invece si tratterebbe di saltarne un paio perché attualmente sono aggiornati sino all’8 dicembre e Cody martin al momento risulta essere ancora in dubbio.

Toccherà quindi ai sostituti rimpiazzare tre titolari e due “prime riserve”.

Sostituire nell’etimo è un composto di sub (sotto) statuĕre (collocare).

In un mondo così automatizzato mi fa venire in mente qualche meccanismo automatizzato che viene rotto (magari quelle sagome che si alzano o aprono tra le finestre e usano nei poligoni per l’addestramento raffiguranti figure buone come mamme con i bambini con il passeggino o cattive come uomini con fucile e passamontagna) dagli spari e viene quasi immediatamente sostituito.

Fondamentalmente si tratta di mettere una cosa o una persona al posto di un’altra ma rimpiazzare degli uomini così importanti non sarà facile per Charlotte.

In un’era dove l’importanza dell’uomo è crollata a dismisura perché grazie alla tecnica tutti (o quasi) sono sostituibili, almeno, questo è il messaggio di chi tira le fila per interessi personali, possiamo notare come questo non sia affatto vero nello sport poiché se la qualità proposta da un singolo soggetto in altri settori non viene valorizzata e può essere sostituita per svariati motivi, abbiamo visto molte volte affondare squadre senza i loro top player.

Se poi parliamo di succedaneo la cosa peggiora perché la connotazione negativa del termine lo pone a essere un surrogato, un sostituto che in genere non ha la qualità per svolgere lo stesso lavoro al meglio come il titolare.

Nel backcourt quindi probabilmente potrebbero trovar spazio Ish Smith e Kelly Oubre cercando di bilanciare una prima linea non irresistibile difensivamente con un centro difensivo ma probabilmente Borrego opterà per P.J. Washington inizialmente.

I punti però sono due: ricordarsi che anche i sostituti hanno le proprie caratteristiche le quali intersecate con altri soggetti possono produrre dei risultati buoni se collimano sebbene magari non abbiano a disposizione la stessa qualità oppure possono essere succedanei, svogliati e mal assortiti con poca qualità.

E’ il momento della verità per qualche giocatore in cerca di riscatto o per entrare nel mondo NBA (riusciranno James Bouknight e Kai Jones a ottenere un minutaggio serio?), tocca a loro mostrare il loro valore ma il messaggio è che nessuno è sostituibile nella propria unicità.

Andamento della partita

Il nuovo starting five di Charlotte.

Partiva bene Atlanta che con Collins andava al ferro ad alzare oltre Richards e con Young segnava un veloce tre punti per lo 0-5.

Altrettanto fast era la tripla di Miles che non dava il tempo all’avversario in chiusura ma Luwawu-Cabarrot, dopo ave mancato una tripla dall’angolo, ne segnava una dall’angolo opposto per il 3-8.

Oubre jr. infilava la sua prima tripla di serata poi tentava ancora ma l’errore propiziava una putback dunk di Richards sopra tre difensori in giallo e dal pareggio Ish Smith ci trascinava via con un’entrata sgusciante (10-8).

Huerter segnava da tre quindi Hayward con un turnaround dalla baseline sinistra realizzava il secondo contro-sorpasso (12-11) ma gli appoggi volanti di Capela e Luwawu-Cabarrot consigliavano a Borrego un time-out a 6:53 sul 12-15.

Dopo il time-out Oubre Jr. riceveva su assit di Smith e scagliava la tripla del pareggio ma toccava a Collins alzare dal bordo pitturato dopo essersi arrestato per l’aiuto di Martin sul lungo-linea.

Era proprio Cody a chiudere una transizione in corsa quindi Oubre Jr. sparava da te frontalmente per il 20-17 mandando coach McMillan in time-out a 5:10.

Con 4 FT gli Hawks riprendevano un punto di vantaggio switchato da una drive con thunderball a una mano di Bridges (22-21).

Collins segnava in autoscontro con Oubre Jr., poi Gallinari d’esperienza e fisico prendeva due tiri liberi 8fallo di Thor) segnandoli.

Hayward sorgeva nel pitturato sulle livree gialle segnando atleticamente con appoggio al vetro ma Young a 2:11 incamerava altri due liberi per gli Hawks lanciandoli sul 24-27.

A 1:32 Oubre Jr. in entrata correggeva sé stesso ma Gallinari con troppo spazio realizzava da tre il 26-30.

L’errore di Thor da oltre l’arco favoriva l’intervento di P.J. da sotto e Ish Smith dalla media ringraziava trovando spazio per un tranquillo tiro che chiudeva le marcature nei primi dodici minuti sul 30-30.

Ish Smith parte titolare in serata chiudendo con 18 punti. Foto tratta dal sito ufficiale degli Charlotte Hornets.

Hayward dopo 13 secondi nel secondo quarto recuperava i primi due FT Hornets mandando a segno il secondo quindi un lob verso il lungo era anticipato da Martin in salto che serviva Bridges in angolo destro schermandolo: bomba di Miles e Hornets sul 34-30.

Charlotte rimaneva al comando allungando sul 37-32 con un perfetto arcobaleno di Hayward dal mid range destro in uno contro uno.

Gallinari segnava da sotto e Wright stoppava all’ultimo l’ottima entrata di Bouknight arrivato per appoggiare sotto quindi era ancora il Gallo a piazzare due punti per il 37-36.

Charlotte ripartiva con un lungo pull-up da due di Miles e con la tripla frontale di Washington alla quale si univa un 2/2 di Hayward a 8.12 per il 44-36.

A 7:47 da tre punti segnava Huerter interrompendo il parziale da 7-0 dei teal & purple ma Cody riceveva sotto un passaggio dotto di Hayward trasformandolo nel quarantaseiesimo punto.

Crazy cambio mano rapido di Collins sotto al ferro con chiusura di destra ma sull’altro fronte Martin rispondeva dalla destra catapultando un macigno da tre punti per il 49-41.

A 6:40 in transizione la palla giungeva a Bridges nell’angolo destro che scoccava la sua freccia avvelenata da tre punti.

I Falchi rispondevano mettendo insieme 5 punti per tagliare il divario sul 52-46 ma Ish Smith batteva Huerter con un lungo jumper da due punti e a 4:57 Oubre Jr. in entrata schiacciava di forza subendo il tocco di Huerter.

Canestro ma niente da fare sul libero con un vantaggio salito tuttavia per Charlotte in doppia cifra (56-46) ridotto dopo l’emozionante stoppata di Ish Smith su Young, gli errori in lunetta di Oubre Jr. sulla transizione e da Young che pescava in corsa la difesa degli Hornets impreparata dopo aver saltato martin in campo aperto.

Una dunk di Luwawu-Cabarrot per il 56-50 e una stoppata dello stesso su Ish non fermavano il play degli Hornets che riprendeva palla fornendo a Hayward materiale per due punti da sotto.

Capela in 2nd chance e Martin con due liberi a 2:22 ritoccavano il punteggio sul 60-52 prima che P.J. In transizione provasse la dunk decollando ma Luwawu-Cabarrot commetteva fallo spingendo P.J. (ripensandoci dopo aver tentato di prender uno sfondamento).

Doppia cifra ristabilita che durava poco con il secondo alley-oop difficoltoso di Collins comunque a segno ma Hayward da tre realizzava il 65-57.

Una drive di Young e due punti frontali dall’alto pitturato di Huerter valevano il -4 per i falchi ma a :14.7 Smith sparava improvvisamente la seconda tripla buona di stagione chiudendo il primo tempo sul 68-61.

L’avvio della ripresa si riapriva con il segno di Smith che realizzava la seconda bomba in serata restituendo il +10 ai nostri ma gli Hawks tentavano di rientrare sparando da tre, così Collins, Huerter e Collins facevano sembrare il cesto una vasca da bagno portando il punteggio sul 74-72.

Con gli Hawks a -2 era provvidenziale il canestro in sottomano con ottimo spin di Smith mentre a 9:12 Capela mancava due liberi per fallo di Oubre Jr.. Ish Smith mancava da sotto un layup easy ma la stessa cosa la facevano ravvicinatamente Young e Capela sulla stessa azione prima che la stessa point guard realizzasse da tre punti per mettere il ponteggio del sorpasso ottenuto al volo da Capela.

Dunk in corsa di Miles e risposta di Young con 5 punti di fila (78-82) prima dell’alzata di Oubre Jr..

Collins si esaltava posterizzando Martin ma si attardava così Bridges guadagnava vantaggio per subir fallo e restituir due punti in lunetta (82-84).

Era lo stesso Miles ad appoggiare per il pari quindi Oubre Jr. serpeggiando in area appoggiava velenosamente al vetro l’86-84.

La partita rimaneva con uno scarto ristretto e Wright pescava la tripla aperta frontale per l’87-89.Martin però si scaldava scoccando il dardo da tre per il 90-89 poi chiudeva Huerter facendolo sbagliare da fuori e il fallo di Wright su Hayward a 3:27 consentiva a Borrego di entrare in bonus.

2/2 per il 92-89 ma quando sulla linea di fondo raddoppiavano Bridges ecco il taglio di Martin lesto per depositare centralmente nel cratere della difesa Hawks prima di sparare da tre anche sul Gallo e trascinare Charlotte sul 97-89.

Hayward dalla lunetta a 1.53 portava Charlotte sul +10 ma il quarto finiva sul +7 dopo un canestro di Gallinari perché per un paio di decimi la tripla di Martin non era valida.

Capela e Williams segnavano un canestro a testa in avvio di ultimo quarto ma Oubre Jr. in avvicinamento a canestro con spin omaggio segnava in mismatch il 101-96.

Non era facile per Thor difendere sul Gallo in corsa e, infatti, non ce la faceva: 101-98.

Thor mancava anche un tiro da due e Collins, sfruttando il mismatch con Ish, segnava un gioco da tre punti in area pareggiando a 9:11.

Ancora un fallo di Smith su Collins valeva due tiri al lungo avversario anche se il fallo probabilmente era on the floor ma comunque Atlanta passava in vantaggio raggiunta solo dal volo con appoggio di Ish Smith (103-103).

Il colpo di grazia alle speranze dei rimaneggiati Hornets pareva darlo Huerter che con un 3+1 (fallo di Oubre Jr. netto in uscita) portava sul +4 i locali.

Con pazienza Charlotte però segnava due liberi con Bridges, Young con un long 3 su P.J. Dava un altro colpo agli Hornets appesi nella bocca interna del cratere… un +5 Hawks difficile da rimontare anche perché Charlotte faceva fatica al momento nel girar la palla ma Bridges metteva uno step-back sul gallo che rispondeva con un lungo due ma Bridges era perfetto nel replicare il pull-up e sullo skip pass orizzontale da sinistra a destra di martin con velo nasceva il catch n’shoot del pari di Oubre Jr..

112-112 a 5.25, Atlanta tentava di risolvere la partita con Young ma a parte un ½ (fallo di P.J.), il play sbagliava due triple, la difesa di Charlotte segnava da tre con Bridges per intensificare le attività ravvicinate al ferro e sulle linee di passaggio.

Nasceva così l’intercettata di Smith con due liberi in transizione ottenuti e realizzati da Miles a 4:04.

L’entrata dello stesso Ish oltre ai lunghi di Atlanta valeva il +6 ma Huerter si abbatteva con un’altra mazzata da tre dimezzando lo scarto.

A 2:18 arrivava il canestro decisivo per il vantaggio di Charlotte con la tripla di Oubre Jr. (altro FT mancato) più il fallo di Luwawu-Cabarrot.

Gli Hornets si riportavano sul +6 e all’entrata di Young non c’era seguito perché Collins si avvitava in appoggio sull’aiuto di P.J. Washington a Oubre jr. battuto, il tiro sibilava vicino al ferro ma non entrava sena angolazione così Miles si permetteva addirittura di prendersi lo spazio e cacciare dentro un altro fade-away da due punti oltre Collins scrollandosi di dosso nuovamente gli Hawks (124-118).

La semi-Nemesi si chiamava Huerter abile a segnare ancora da tre Charlotte però resisteva con la triangolazione che vedeva Martin fornire dalla linea di fondo l’assist saltato per P.J. Che schiacciava su Gallinari.

Long two di Young per il 126-123 e fallo dello stesso a 18 secondi su Martin che con un perfetto 2/2 ci restituiva 5 punti di vantaggio.

Dunk di Collins e rimessa dal fondo di Charlotte che eludeva il fallo con un gioco di passaggi nel quale tutti i componenti toccavano la palla arrivata al solitario P.J. Washington per la schiacciata del punto esclamativo a :07.8.

Il canestro di Collins a un decimo ritoccava sul 130-127 il punteggio finale ma Charlotte otteneva un’improbabile e insperata vittoria su un campo molto ostico.

Il rientrante Cody Martin. Foto tratta dal sito ufficiale degli Charlotte Hornets.

Analisi

Charlotte espugna La State Farm Arena, parquet ostico e lo fa senza tre titolari e una prima riserva.

I ragazzi chiamati a sostituire i titolari dimostrano di essere una squadra e non un gruppo scalcinato nonostante qualche recente passaggio a vuoto condito da extra arbitrali a Milwaukee.

Gli Hornets vincono l’ultima delle 4 trasferte e dovranno approntarsi ad affrontare in back to back Philadelphia per un’altra sfida improba ma la squadra vista stasera ha stupito positivamente giocando in maniera differente in parte, spingendo sempre in transizione (15-5 nei fast break) vincendo in sofferenza nonostante il 36-50 nel pitturato con un 43-53 a rimbalzo pro Hawks…

Con un 45,9% da tre per entrambi i team il 53,5% è dato leggermente superiore al pur ottimo 51,6% dal campo della squadra georgiana.

Nonostante il 21-29 negli assist, fattore determinate è stato il 9-4 nelle rubate che ha portato a un 6-10 nei TO con la difesa di Charlotte brava a toccare, recuperare palloni in pressione o sulle linee di passaggio.

Altro dato interessante è che, dopo il primo quarto con uno 0/0 contro un 8/8 dalla lunetta Hawks, Charlotte è andata presto in bonus negli altri quarti ottenendo alla fine un 21/28 contro un 14/18 avversario.

Partita difficile alla quale è stato impresso il marchio difensivo di Martin aiutato da P.J. Washington mentre nel finale un glaciale Bridges ha aiutato più volte Charlotte sostenendo da solo in isolamento offensivo il peso dell’attacco, scelta non consigliabile ma per l’ala degli Hornets in the zone è sembrato quasi impossibile fallire qualcosa.

31 punti per Collins, 28 per Huerter, 25 per Young, 17 per Gallinari e 12 per Luwawu-Cabarrot a completare gli uomini in doppia cifra tra le file avversarie.

Ish Smith: 7,5

18 pt. (8/14), 7 assist, 1 rubata. Messo in campo da titolare per l’assenza di Ball non fa rimpiangere il titolare facendo quello che sa fare con due extra sotto forma di triple. Ne aveva realizzata soltanto una sino a questo momento ma ne mette 2 a cavallo del secondo e terzo periodo. Le sue entrate sono fondamentali talvolta per togliere d’impaccio i calabroni e dopo una palla intercettata nel finale serve a Miles un pallone che trasforma in due liberi. Piccolo neo il fallo su Collins nel pitturato ma non avrebbe dovuto esser lì lui e altri due FT a stretto giro di posta per la stessa situazione ma nel secondo caso il fallo sarebbe stato commesso in anticipo. Una gran prestazione comunque del piccolo charlottean che smazza anche 7 assist.

Kelly Oubre Jr.: 7

28 pt. (11/17), 3 rimbalzi, 2 assist, 1 rubata, -16 in +/-. Ok. Difendete voi che io penso all’attacco. Il più delle volte è questo il motto di Oubre Jr.. che se aggiungesse un po’ di consistenza in più a livello difensivo anziché accompagnare troppe volte l’attaccante, sarebbe super. Ironia della sorte commette fallo su un close-out in corsa facendo chiudere al tiratore avversario un gioco da 4 punti. In attacco poco dopo restituisce con una tripla su Luwawu-Cabarrot ma manca l’addizionale come aveva sbagliato troppi liberi in serata (0/4) o sarebbe arrivato a 30 punti. Ottimo attacco con un 6/10 da tre e bomba del pari a 5:25 dalla fine oltre a serpeggiare in area per appoggi sui quali i difensori avversari non arrivano.

Gordon Hayward: 6

18 pt. (5/15), 5 rimbalzi, 3 assist. Gordon cerca di dare una mano alla squadra ma è un po’ teso e senza armonia finisce per tirare troppe volte imprecisamente, si vedono classici suoi pull-up finire lunghi. Male da fuori (1/5) ma sa come andare a prendersi la lunetta per un 7/8 che vale più di un terzo dei suoi punti in serata.

Miles Bridges: 8,5

32 pt. (11/15), 4 rimbalzi, 4 assist, 3 rubate, 1 stoppata. Un finale nel quale guida la squadra con pull-up fotocopia e un fade-away su Collins, tiri da due in uno contro uno non consigliabili che entrano, mentre in serata fa piovere un 4/6 da oltre l’arco aggiungendo anche un glaciale 6/6 in lunetta in momenti difficili e importanti. Altra big night personale ad Atlanta

Nick Richards: 5,5

2 pt. (1/1), 3 rimbalzi, 1 stoppata in 7:27. Gioca poco, tolto nel terzo quarto forse anche prima del tempo quando piovono le triple di Atlanta e lui sull’ultima concede troppo spazio a Collins oltre a ballare un pochino in difesa. L’inizio era stato migliore condito anche da un’irruzione nel pitturato avversario terminata con una putback dunk in mezzo a tre difensori.

Cody Martin: 8

19 pt. (6/11), 6 rimbalzi, 4 assist, 2 rubate, +22 in +/-. Torna dopo esser stato febbricitante e fa capire quanto è mancato. Career-high in punti mettendo su un 3/6 da fuori. Trasforma la partita con la sua difesa garantendo rimbalzi e un paio di steal anche se prende un poster da Collins che gli serve per esser pungolato ulteriormente. Avesse qualche cm in più sarebbe mostruoso probabilmente. Aggiunge il suo attacco quando entra nel primo tempo tanto che le sue fiammate portano Charlotte sul +10. Un po’ meno preciso in attacco nel finale con una tripla subita da Huerter anche ma si riscatta con l’assist per la schiacciata di P.J. Che segna la “quasi vittoria”.

P.J. Washington: 7,5

13 pt. (4/9), 11 rimbalzi, 1 assist, 2 rubate, 1 stoppata. Nell’ultimo quarto perde un pallone, spara una tripla sul primo ferro e commette un fallo ingenuo su Young (½). Le imprecazioni si sprecano ma poi sigilla con due dunk la vittoria. In realtà° è stata una delle partite più convincenti di P.J. In difesa come quando si è visto negare a Collins un facile canestro andando ad aiutare Oubre Jr.. tanti rimbalzi, un paio di palloni recuperati e fastidio creato agli avversari anche se Young con un paio di deep 3 lo battezza ma quella è un’altra storia perché Trae è bravo. Buona partita anche se l’1/4 da fuori non è fantastico chiude con un +17 in +/-.

James Bouknight: s.v.

0 pt. (0/1) in 5:37. Poco in campo, un bellissimo taglio diagonale e ottima ricezione, peccato venga stoppato all’ultimo da Wright e debba rimandare i suoi primi punti NBA. Poco altro con il resto del tabellino tutto a zero. Poco coinvolto in attacco.

J.T. Thor: 5,5

0 pt. (0/3), 2 rimbalzi in 12:28. Per fermare i falchi Borrego prova a mettere sul parquet un grifone a protezione del canestro con un’apertura alare più importante. Funziona per un po’ nel primo tempo ma quando nell’ultima frazione gli prendono le misure arrivando sotto canestro incassa tre canestri senza che possa far molto, accompagnando bene ma non a sufficienza. Sbaglia un paio di triple ed è sdeng anche dal mid-range. Anche per lui appuntamento con i primi due punti rimandato.

Coach James Borrego: 7

Stavolta imbastisce sulla carta un quintetto iniziale sensato e spremendo un po’ di più gli starter crea buone rotazioni. “Solamente” 37 le conclusioni da oltre l’arco ma un gioco più sicuro e la serata non brillante di Capela consentono a Charlotte di uscire vittoriosa esprimendo un buon gioco.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.