Game 26: Charlotte Hornets @ New York Knicks 119-107


Intro

Gli Hornets volavano a New York per cercare di dare continuità alla classifica mentre classicamente sulle colonne dei tabloid newyorchesi per riempire le colonne andavano in scena ipotesi su una possibilità Walker ai Knicks l’anno prossimo.

Questo perché Walker sarà free agent ed è natio di New York, è stato da piccolo un fan della squadra di basket della Grande Mela ed ha dichiarato di essere affezionato alla città perché gli ha dato la possibilità di essere ciò che è oggi.

Certo… Walker è affezionatissimo anche a Charlotte che l’ha scelto e lanciato nel mondo del basket professionistico e sembra rimanere iconicamente una delle poche bandiere che nello sport professionistico adottano ancora scelte più di cuore che di denaro, anche perché a quei livelli, dal punto di vista di una persona che guadagna per sopravvivere, non è che a quelle cifre , pur con differenze importanti, si patisca la fame…

Questo aspetto tra scelte di cuore e denaro porta alla luce come il mondo oggi, slittati i valori etici abbia accolto come riferimento prioritario un mezzo quale il denaro come fine che indubbiamente aiuta a vivere meglio ma che non genera vera e costante felicità.

I rapporti umani sono ipocritamente modificati dal denaro e anche le scelte dei giocatori che poi andranno a determinare le forze delle squadre in lizza per l’anello lo sono così come la felicità per una vittoria su Milwaukee precede la delusione di una sconfitta ad Atlanta o l’amarezza per una sconfitta casalinga con New Orleans per tornare a un’insperata vittoria sulla forte Denver.

Saliscendi emozionali che predano l’anima sportiva dei fan ma in generale anche degli sportivi che si cimentano in qualcosa e che si deprimono o gioiscono a seconda di un risultato che domani sarà solo un ricordo.

Sarà solo un ricordo anche Kemba in maglia Hornets o i giornali newyorchesi stanno solo speculandoci sopra?

Intanto nella notte Walker si presentava come il suo solito da “particolare” avversario da quando è entrato a far parte del circuito professionistico NBA mentre i tifosi di Charlotte con l’Unicorno newyorchese out speravano fosse Cardiac Kemba a raccontare la favola di serata.

La partita in breve

Charlotte vince facilmente sul campo di una New York che senza l’Unicorno è poco magica.

Nel primo quarto gli uomini con la divisa bianca vintage, orchestrati da Borrego partivano bene senza mai andar sotto.

Il pareggio a mezzo tripla di Hardawy Jr. (8-8) comunque lasciava intuire che i Knicks, ancora freschi,almeno nel primo quarto non avrebbero avuto tracolli.

Così era e si finiva sul 27-24 grazie all’entrata di Parker sull’ultima azione.

Nel secondo quarto Charlotte piazzavadue stoppate che trasformavano le difese in attacco per 4 punti che uniti alla tripla di Monk davano un parziale di 9-0 a cavallo dei due quarti con il quale gli Hornets andavano sul 34-24.

New York dopo il time-out piazzava un 6-0 di contro-parziale ma Charlotte a 6:55 infilando una bomba con Monk rispondeva con un 10-2 per il 44-32…

Walker nella parte finale del quarto spediva a bersaglio due triple compresa una giocata da 4 punti a 2:07 (fallo di Mudiay) e nonostante la tripla di Hardaway Jr. a 14 secondi dall’intervallo, la squadra di Borrego chiudeva avanti sul +14 (61-47) con un 7/19 da tre punti contro il 4/11 avversari e 26 rimbalzi a 21.

Nel terzo quarto si svegliava ancheLamb che segnava ben 14 punti in 12 minuti aiutando Charlotte a salire ulteriormente nel vantaggio che a fine quarto, grazie alla tripla sulla luce rossa di Walker su Vonleh prendeva le dimensioni diun +21…

New York però approfittava dellarilassatezza di Charlotte e con un Ntilikina già on-fire nel terzo quarto tornava sul -14 dopo due punti di Dotson e due bombe del suo n°11 che arrivava al career-high a 18 punti ma perdeva il ritmo perdendo la sfera in palleggio contro MKG e commettendo fallo su Parker raggiungeva gli spogliatoi per numero di falli raggiunti.

New York si spegneva, Fizdale era espulso per proteste e Charlotte guadagnava punti come una torta inforno a lievitare per sgonfiarsi un po’ raffreddandosi nel finale comunque controllato senza patemi sino al 119-107 finale in una partita ben giocata e gestita.

 26 punti di Knox con 15 rimbalzi anche, 21 pt. da Hardaway Jr. e 18 da Ntilikina. Vonleh, disastroso al tiro e in difesa comunque metteva a referto 10 rimbalzi e 9 assist.

Charlotte si avvantaggia grazie a un 12-17 nei TO e a un 48,3% contro un 47,3% dal campo che tuttavia nella fase interessante della partita vedeva Charlotte circa al 52% contro il 39% di New York… 23/27 per Charlotte dalla lunetta controun bassissimo 6/7 di New York che aveva iniziato prima degli Hornets a tirare a gioco fermo ma che ha poi commesso ben più falli dei nostri che hanno finito per smistare solo 19 assist contro i 28 di New York che c’è da segnalare, è andata bene da oltre l’arco con il 50% grazie anche al 4/4 di Ntilikina.

Le formazioni:

La partita

1° quarto:

Zeller vinceva la palala due ma sulprimo attacco Lamb sparava da tre sul ferro da sinistra tuttavia anche i Knicks andavano a vuoto così finiva per segnare Cody con unsemi-gancio in area. Pareggiava Kanter da sotto mentre dall’altra parte Walker eludeva la marcatura di Hezonja voluta da coach Fizdale velandosi per prendere un tiro dal mid-range che ci portava avantisul 4-2 prima del lancio lungo millimetrico dello stesso capitano oltre le linee nemiche per l’appoggio in corsa di Zeller appena oltre Kanter nel tentativo di stoppata.

L’ex Vonleh con una tripla frontale accorciava sul -1, gli Hornets rispondevano con un’alzata in corsa di Zeller al vetro oltre Kanter ma una seconda tripla, questa volta di T. Hardaway Jr. riportava in parità a quota 8 la gara. A 8:11 unrunner di Williams era accolto benevolmente dai ferri e un passaggio brevissimo di Walker in entrata per Zeller era spinto dentro dai polpastrelli del centro a pochi cm dal canestro. 12-8 e time-out peri locali che tuttavia a 6:49 erano infilati da Williams da fuori(sulla dx) per il 15-8 ma Kanter in area andava a usare il fisicospostando Zeller sino all’appoggio.

Dall’altra parte Lamb faceva lo stessocontro il lungo bianco tirando a una mano in maniera leggermente più complessa ma il risultato era il medesimo quindi a 6:09 2 FT per T.Hardaway Jr. servivano per il 17-12.

Kanter da sotto e Zeller a 4:48 dopo un reverse layup di Walker mancato erano punti dalla torri ma quella di Charlotte cadeva sull’entrata fisica di Mudiay per il 19-16.

New York infilava il cesto su una transizione sulla quale Knox si permetteva l’elbow jumper mandandoanche la squadra in divisa bianca a rapporto da Borrego sul 19-18.

L’entrata di Parker però portava apunti sicuri: prima un movimento di piede perno del francese in area tagliava fuori Robinson volato via su una finta che lasciava al francese l’appoggio in allungo a 2.55 ma lo stesso Robinson, dimenticato dalla nostra difesa era raggiunto in area per laschiacciata, tuttavia Parker in entrata era rapido ad appoggiare alvetro oltre al lungo, Hardaway Jr. ne metteva dentro due con lanostra difesa non eccelsa al momento e Parker era stoppato da Robinson (al terzo tentativo) oltre il fondo ma in n° 9 si vendicava con l’entrata in area e l’alzata che finiva ancora dentro per il 25-22.

Knox dalla linea a 1:04 segnava due FT dopo vari tentativi mancati sotto dai Knicks premiati poi con dueliberi ma Parker con un crossover frontale velato all’inizio andavaper il 27-24, finale di primo quarto.

Bridges in schiacciata. Foto: Seth Wenig, AP

2° quarto:

 Charlotte partiva a tutto gas nellaseconda frazione con una difesa attacco micidiale: stoppata di MKG suKnox e Monk dunk terrificante in transizione, stoppata di Bridges dadietro su Dotson e passaggio di MKG in area per Kaminsky che dalla linea di fondo inventava il reverse layup mentre al termine del primominuto Monk esplodeva la tripla del parziale di 7-0 che portava sul+10 i Calabroni (34-24).

Time-out per New York che segnava conKnox da posizione frontale e con Dotson a 9:09 dal mid-range e ancora quest’ultimo metteva dentro in entrata lanciando palla al vetrodimostrando che la pausa ai newyorchesi era servita. Parker a 8:31 interrompeva il parziale della squadra di Fizdale guadagnandosi con la finta in area i primi tiri dalla lunetta per Charlotte.

Mancato il primo infilava il secondo, poi toccava a Walker, rientrante al posto del francese segnare su azione il 37-30.

Un euro-step di Bridges in area costringeva ancora New York al fallo.

Il n° 0 era più preciso dalla lunettadi Parker e portati a casa i due punti a gioco fermo si portava acasa ancora pari punti quando dalla linea di fondo sinistra spuntava dietro la difesa arancio-blu per una tremenda schiacciata dopo esserstato servito da uno splendido passaggio di Walker in no look nonostante le strette maglie difensive.

A 6:55 anche Monk da tre punti mettevala sua firma sul parziale di 10-0 che lanciava Charlotte sul 44-32 stoppato da Dotson che dimostrava buone doti per il tiro veloce e inleggero movimento. Walker però in transizione provava il no look a centrocampo per Monk che non riusciva a prender la palla mentre nell’angolo destro Dotson palleggiava per terra senza poter piùriprender palla pena infrazione di passi, così con una danza dell’ape Walker girandogli intorno riprendeva la sfera persa banalmente in precedenza per poi andare a 5:38 a subir fallo in areaa segnar due FT.

Il buon momento del capitano continuava con la tripla a 5:00 esatti dall’intervallo per il +15 (49-34) mentre anche gli altri componenti facevano il loro come Zeller con il recupero difensivo che portava Lamb alla tripla del +18 dalla sinistra…

Mudiay con un soft touch frontaleleniva la sofferenza dei locali che a 3:41 guadagnavano ancoraterreno con due punti in entrata da sx su assist verticale di Hardaway Jr. toccato. FT e terzo punto aggiuntivo seguito da trepunti di Knox che chiudeva il parziale 8-0 di New York sul 52-42 ma Walker a 2:07 usava un blocco di Zeller per sparare da tre, toccatoda Mudiay da dietro in rientro.

Giocata da 4 punti per il capitano checontinuava a 1:38 il momento magico con un’altra bomba e una steal ametà campo con lancio per Williams in area che con un paio di finte guadagnava lunetta e due punti dalla linea.

Sul 61-44 a :58.1 Charlotte era colpitaa :14.8 da un pull-up da tre punti di T. Hardaway Jr. che accorciava sul -14 per i suoi lasciando Charlotte al comando all’intervallo sul 61-47.

Un Walker Zen da tre punti? Foto: Seth Wenig, AP

3° quarto:

Lamb in area guadagnava due punti a contatto con il difensore tirando con schiena all’indietro, Zeller inaiuto a Williams stoppava Vonleh a una mano mentre Kemba in area a10:51 guadagnava altri due punti, Knox con un floater metteva dentroi primi due punti del secondo tempo per la squadra della Grande Mela che però era colpita da un bound pass di Batum per Lamb che in taglio medio dalla destra arrivava a depositare il 67-49.

Grande Mela morsicata ancora da Lamb che in uno contro uno da destra batteva Mudiay in controtempo incaduta appoggiando al vetro il +20.

A 9:39 Batum batteva la difesa di Fizdale con una tripla comoda, Vonleh da tre fendeva solo l’aria frustrando sé stesso e il pubblico che vedeva anche un’entrata di Walker che spediva elegantemente con un no look un palloneorizzontale teso per Williams nell’angolo destro, il quale tutto libero e in poltrona mandava a segno un’altra bomba che affossavaancor di più gli avviliti Knicks che subivano anche l’entrata con il ruggito di Lamb che tirava su palla oltre i difensori per il 77-49 a 8:49 dalla fine del terzo. A 8:18 arrivava il secondo fallo rapido speso da Batum sul tentativo d’anticipo a Kanter in area nell’unocontro uno.

Knox da tre metteva dentro quel chesarà un leitmotiv del quarto con i Knicks a tentar il recupero contriple piazzate ma Batum dall’angolo sinistro con passaggio velo di Zeller spediva dentro anche la seconda bomba in poco tempo.

Hardaway Jr. in transizione conparabola alta batteva Lamb da fuori per l’80-55, quindi toccava a MKG metter dentro due punti estemporanei e a Ntilikina segnare anticipando quel che diventerà poi una consuetudine per il suoproseguo del match.

Knox falliva in entrata sull’uscita diZeller che lasciava scoperto il centro avvantaggiando il rimbalzo e il deposito di Robinson che nulla poteva sul FT jumper di Lamb perl’84-59.

Ntilikina a 4:35 mandava dentro unatripla, Zeller due liberi ma Ntilikina continuava a essere hot da oltre l’arco fulminando la retina di Charlotte per l’86-65.

New York ancora lontanissima conl’entrata prepotente di Hardaway Jr. stoppato dalla resistenza di MKG in stoppata oltre il fondo ma sulla rimessa il jumper dello stessoattaccante portava nel paniere altri due punti per gli arancio-blu.

Walker metteva dentro due punti come Ntilikina a 2:57 ma Kemba in entrata andando a contatto con Robinson guadagnava due FT per altri due punti a 2:43.

L’attacco di New York era rapido esegnava con T. Hardaway Jr. stoppato al vetro in goaltending daBridges.

Due punti più un libero a segno per il-18 (90-72) che iniziava a preoccupare anche perché in attacco Charlotte non segnava ma con 4 uomini aggressivi sulla palla ancorada portar in attacco da parte dei Knicks finiva per recuperar pallacon Lamb a metà campo e segnare con lo stesso numero 3 in entrata aggressiva chiedendo anche il fallo del lungo che ammantava il nostro attaccante.

A 1:42 due FT per MKG ci riportavanosul +22 ma un’altra tripla dell’indiavolato Ntilikina diminuiva il gap sempre a due cifre ma con la prima iniziale a 1…

Il finale vedeva le triple di Knox equella di Kemba sulla sirena che andava oltre il mantello protettivodi un disastroso Vonleh per il 99-78 che accendeva una luce rossa incasa Knicks ma anche nella testa degli Hornets che si rilassavano troppo dopo aver seguito la tabellina del sette e aver guadagnato 7 punti nel terzo quarto che portavano a questa media per quarto essendo sul +21.

MKG stoppa Hardaway Jr. Foto: Seth Wenig, AP

4° quarto:

Charlotte staccava la spina a inizio ultimo quarto subendo un jumper di Dotson a 11:34 e un’altra tripla di Ntilikina ormai on-fire e in career-high a 10:45.

Charlotte chiamava time-out giustamente sul 99-85 con i Knicks tornati sotto e andava sul sicuro con un up &under di Parker oltre Vonleh.

Ntilikina segnava due punti ma per gliarbitri si aiutava sul Tank in ripiegamento con il braccio destro in palleggio e con il sinistro spingendo mentre il nostro n° 44 non era affatto piazzato.

Comunque sia, il canestro era annullato ma in attacco anche al Tank era chiamato un bad screen quindi a 9:19 rientrava Williams per Kaminsky.

Ntilikina sulla pressione di MKG perdeva palla in attacco uscendo dal ritmo gara mentre a 9:00 daltermine per un fallo su Parker per il raggiungimento limite di falli usciva anche dal match spegnendo di fatto New York che incassava idue liberi del francese, una steal del n° 9 a Vonleh (ottima cessione ai tempi) e una tripla di Williams a 8:34 che sigillavano la partita sul 106-85 più di una volpe a 9 code dentro Naruto.

Fizdale contemplando la rovinosa cadutaprotestava eccessivamente (dopo averlo fatto per larghi tratti della gara) e finiva espulso, Monk allungava dalla lunetta di uno mentre Williams si allungava fisicamente in tuffo sul lato destro del campo senza riuscir a intercettar la sfera in difesa.

La gara finiva con un piccolo rientrodei Knicks che a 1:18 con Lee segnavano in transizione due punti il 117-105 sbagliando però il libero addizionale e il solito uomo da finale deciso, Graham, a 1:03 era bravo a trovarsi lo spazio perandare al tiro segnando il 119-105 che di fatto chiudeva la gara ritoccata sul 119-107 da un driving reverse layup di Lee sul quale era chiamata l’interferenza di Bridges.

Pagelle

Kemba Walker: 7,5

25 pt., 6 rimbalzi, 6 assist, 4 rubate. 8/20 al tiro con un 4/11 da fuori. Nel secondo quarto fondamentalmente da quello che vuole (non avendo valide opposizioni) tra accelerazioni e triple, in più durante la gara si permette un paio di assist eleganti no look che mandano a bersaglio Bridges inschiacciata e Williams solissimo da tre punti, poi sulla sirena del terzo batte l’ex Vonleh in ritmo con un’altra bomba. Mani rapide per le steal, trascina Charlotte sul comodo vantaggio prima di sedersicome i grandi capi indigeni nella sua New York.

Jeremy Lamb: 7

 19 pt., 5 rimbalzi, 1 rubata. 8/12 altiro, 1/5 da fuori. Non mi piace molto nel primo tempo ma si scatenanel terzo quarto con un 6/8 dal campo per 14 pt. in 12 minuti chedeterminano poi la maggior parte dei suoi punti nel match. Gli si chiede di segnare e lo fa. Un po’ sfortunato su qualche chiusura e unpo’ distante a volte sui close-out in angolo, presidia la zona oscillando in raddoppio anche nel primo tempo quando comunque si fa vedere tornare a disturbare il tiro da fuori nel caso vi fosse.

Nicolas Batum: 6,5

6 pt., 4 rimbalzi, 5 assist. 2/6 al tiro, non un granché, ma sono le due bombe che in poco tempo lo portano a 6 punti, anche gli unici tiri a bersaglio della gara, tuttavia in difesa si fa vedere resistere meglio rispetto alle folate che prendeva qualche tempo fa e in poco più di 23 minuti smista 5 assist.

Marvin Williams: 6,5

13 pt., 5 rimbalzi, 1 assist, 1 rubata.4/9 al tiro con un 3/7 da fuori e un +26 di plus/minus. Buona ladifesa (anche quando come nell’ultimo quarto ci prova in tuffo ma non guadagna la sfera) di Williams che come nell’ultima gara trova anchela mano da fuori. Rientro positivo dopo lo stop per infortunio. Forse soffre in qualche caso un pochino a rimbalzo ma è anche perchégioca ancora con il taping nero alla spalla, ma i problemi paionoaverli gli gli avversari. Vonleh si deve dedicare agli assist.

Cody Zeller: 7

12 pt., 7 rimbalzi, 2 assist, 3 rubate,1 stoppata. Dalle sue parti pass Kanter all’inizio, poi l’ex Jazzsmette di suonare e Cody prende campo riuscendo in difesa a recuperarun pallone che manderà poi Lamb alla tripla e a prender più rimbalzi con un minutaggio più limitato del solito come quasi tuttii titolari, eccezion fatta per Lamb rispetto l’ultima gara. Da sotto inizialmente sfrutta gli assist di Walker ma è anche bravo ad appoggiare selvaggiamente al vetro nell’uno contro uno.

Malik Monk: 7

9 pt., 4 rimbalzi, 1 assist, 1 rubata. Altra thunder dunk, questa volta in transizione e due triple pesantinei momenti che contano. Si lascia forse un po’ andare all’imprecisione nel finale ma è una discreta gara senza dubbio inuna ventina di minuti.

Michael Kidd-Gilchrist: 7

8 pt., 4 rimbalzi, 1 assist, 2stoppate. La sua è una buona difesa. Piazza un paio di stoppate. Nel secondo quarto quella di giustezza su Knox apre un parziale di 7-0, poi dice no nel pitturato a Hardaway Jr. lanciatissimo ma spedito out con la palla. Fa perder palla anche a Ntilikina all’apice del suo momento realizzativo. Segna anche punti che servono a mantenere il vantaggio guadagnando anche la lunetta dove il suo 4/4 è sicuro.

Miles Bridges: 6

4 pt., 4 rimbalzi, 1 assist. 1/5 altiro. Ancora problemi in entrata dove i polpastrelli sono rigidi e lospezzare il polso non c’è ma ci regala una dunk esaltante su assist di Walker. Si fa saltare in difesa rimanendo a metà strada su un passaggio verso Ntilikina che dal corner sinistro infilerà una tripla. Buoni i rimbalzi ma un paio di TO, un goaltending e un’interferenza danno 4 punti, probabilmente realizzabili comunque, ai Knicks.

Tony Parker: 7

16 pt., 2 rimbalzi, 2 assist, 1 rubata. Bando alle ciance per Parker che si dedica più a segnare chea smistare assist. Capisce che per lui potrebbe essere una seratasemplice provandoci contro Robinson e avendo la meglio tre sullequattro volte che riesce ad attaccare il lungo dopo aver lasciato sulposto il proprio difensore originale. Altra serata nella quale risplende pur non entrandogli il jumper ma con il piede perno e in entrata fa vedere un campionario illimitato di movimenti. Ai liberi fa un 4/6. Non è ancora affidabilissimo a gioco fermo ma stamigliorando e su due liberi guadagnati in entrata fa buttar fuori il propellente avversario…

Frank Kaminsky: 6

2 pt., 1 rimbalzo. Tre falli chiamati aFrank con un paio di bad screen in attacco. Sull’ultimo Borrego a 9:19 dell’ultimo quarto lo richiama in panchina a masticare una gomma giallastra non si sa a che gusto, comunque oggi gioca lui al posto diWilly. 12 minuti inferiori al solito ma una sufficienza stirata la si può concedere.

Devonte’ Graham: s.v.

2 pt., ½ al tiro in 5:42. Prende un -9 ma segna due punti che non danno grilli per la testa per l’ultimo assalto dei Knicks all’ultimo minuto comunque ancora troppo distanti.

Willy Hernangomez: s.v.

3 pt. (½). Un canestro e un libero in 4:17 nel finale.

Coach James Borrego: 7

La squadra è concentrata e guadagnaterreno ogni quarto eccetto l’ultimo, in relax e con la panchina incampo. New York è poca cosa e lui si riporta a .500. Buono iltime-out chiamato quasi immediatamente nell’ultimo quarto. Rotazioni eque senza far stancar troppo i titolari sostituiti bene o discretamente.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.