Game 28: Charlotte Hornets Vs Detroit Pistons 134-141 (OT)

Il rientro di un LaMelo Ball non al 100% ma già ampiamente sul pezzo non è servito a portare a casa la vittoria ma il n°1 dei Calabroni ha già migliorato il gioco di squadra, gli assist complessivi sono slaiti leggermente rispetto le ultime uscite (21) e 11 sono state dime di LaMelo.

Gli Charlotte Hornets non muovono né classifica né entusiasmi dopo l’ennesima sconfitta ottenuta in un altro maledetto supplementare ma innescano una piccola speranza di uscire dal tunnel chiamata LaMelo.

Gli Hornets, dopo essersi trovati ad accumulare qualche punto di svantaggio ad ogni quarto hanno vissuto un finale di terzo quarto tremendo che ha rischiato di chiudere anzitempo il match ma l’ingresso di Ball in avvio di ultima frazione ha illuminato il gioco e le triple infilate da Charlotte (Oubre, poi 2 in a row di Ball e un canestro da due di Kelly hanno portato il match sul 108-110) hanno rimesso in piedi un match che era sembrato poter anche cadere dalla parte dei padroni di casa per inerzia (la tripla di McDaniels per il 111 pari dopo la brillante drive & kick di Ball confermava) ma Detroit ha trovato colpi e Hayes ha messo uno dei suoi 3 big shot pareggiando la tripla di Rozier e nel finale quando Bogdanovic si è preso un pull-up contro Oubre Jr. andando corto, con poco più di un secondo sul cronometro e una rimessa da effettuare, Rozier, in taglio e fuga verso l’angolo destro ha rilasciato un turnaround che ha sbattuto sul secondo ferro per rimbalzare sul primo interno ed uscire.

Il presagio oscuro si materializzava leggermente prima dei due tentativi finali però, quando nella confusione Duren si trovava palla in mano e Ball da dietro andava a commetter fallo, gli Hornets a :29.6 dalla fine si trovavano sotto di due pt. e senza Ball, out per falli nonostante poi Plumlee (18 rimbalzi) al secondo tap-in impattasse il game sul 127 pari.

Nell’OT era evidente come anche un giocatore sembrato super clutch come Rozier fosse rimasto orfano di un player fondamentale come Ball nello spostare l’attenzione e nel muovere soprattutto palla (23 punti e 11 assist), riuscendo a creare quel vantaggio fondamentale per i compagni.

Terry nel finale, dopo le triple di Burks e ancora Hayes, ha provato 4 volte a segnare (2 le entrate stoppate) ma non è mai riuscito a trovare il varco giusto e gli Hornets sono caduti mestamente in un altro supplementare.

I Pistoni hanno trovato la serata record di Alec Burks con 27 punti dalla panchina, Killian Hayes ne ha aggiunti 25, Bojan Bogdanovic ha segnato 24 punti e Isaiah Stewart ha chiuso con 19 punti e 11 rimbalzi per Detroit (8-22).

Charlotte paga ancora la scarsa difesa con Detroit oltre il 51,0 (51,6%)% complessivo dal campo e 18 tiri da tre punti infilati, il proprio tiro da tre non sempre efficace vanificando un 7-0 nelle steal e un 5-15 nei TO.

E’ evidente come Charlotte non possa fare a meno di Martin, Hayward, Smith jr. e nessuno abbia sostituito Bridges, lo scontro tra panchine – 33-53 – ha dato un vantaggio decisivo alla formazione di coach Casey.

28 punti di Oubre Jr., 25 di Rozier e 21 di McDaniels non sono bastati così.

Ad inizio partita Charlotte ha onorato l’ex allenatore Paul Silas, morto sabato, con un momento di silenzio e un video tributo.

La squadra indossa una toppa commemorativa ”Silas” sulla manica sinistra dei suoi pullover per il resto della stagione.

Silas ha trascorso otto stagioni con gli Hornets in due diversi periodi con il franchise.

È terzo nella storia del club per partite allenate (401), partite vinte (193) e percentuale di vittorie (.481), un successo considerando che ha anche allenato nell’era Bobcats ed è il leader di tutti i tempi in ciascuna di queste tre categorie per le partite di playoff con un record complessivo di 11-12.