Game 32: Charlotte Hornets @ Los Angeles Clippers 105-126

P.J. Washington, 13 punti per lui a fine match.

Dopo la brillante vittoria a Sacramento, i criptici Hornets, meno rimaneggiati del solito (avendo recuperato ball e Hayward) andavano a testare la loro solidità a Los Angeles, sponda Clippers alla Crypto Arena.

I Velieri furono la prima squadra battuta da Charlotte e per anni il trend è stato decisamente a favore del team del North Carolina ma da diversi anni ormai la rotta si è invertita e i Clippers sono un incubo per Charlotte che si trova anche a dover affrontare ogni volta un ex, un ex giocatore di basket quando giocava per Charlotte ma che ha il dente avvelenato evidentemente con l’ambiente poiché ogni volta sforna prestazioni fuori dalla sua portata media.

I Clippers, dopo aver ritrovato le proprie due star contro gli Hornets in quel di Charlotte, completavano il roster con Powell ieri notte e se George ha segnato 22 punti, Nicolas Batum ne ha aggiunti 21 (ben 4 le triple nel terzo quarto quando gli Hornets hanno avuto il loro miglior momento).

La partita è stata inesistente poiché dopo il 6-5 firmato Oubre Jr. a 10:12, i Clippers sono passati dal’8-12 all’8-21 a 5:09 con un two and one su arresto e tiro di George a contatto (onestissimo) con Oubre Jr..

Un Oubre Jr. che è partito in quintetto nuovamente per l’assenza di Rozier ma a parte qualche pallone toccato l’1/9 al tiro in partenza non ha aiutato Charlotte a rimanere in partita.

Sull’alley-oop di George per Leonard (10-25 a 4:05) Clifford ha chiamato un time-out ma senza successo poiché il divario è andato progressivamente ad aggravarsi e gli Hornets hanno chiuso 19-37 il primo tempo con Oubre Jr. che a 1:12 ha preso un tecnico insieme a Mann dei Clippers per una parola di troppo e presa in giro del primo e spinta del secondo.

Charlotte, forse un po’ nervosa ha chiuso 40-71 all’intervallo e la partita era praticamente finita sebbene nel terzo quarto a fil di sirena McDaniels indovinasse un runner da tre punti per un 74-90 che portava Charlotte nell’ultimo quarto ad arrivare anche a -14 ma di lì non si scendeva più.

Con i Clippers che hanno tirato il 50,6% dal campo e hanno tenuto gli Hornets al 40,2% non è stato difficile vincere la partita per i padroni di casa nonostante coach Lue che si lamentasse delle 27 palle perse della sua squadra che hanno portato agli Hornets 33 punti.

Ma Los Angeles aveva già chiuso con un 24/46 a fine primo tempo contro il misero 12/45 dal campo di Charlotte e a fine gara sono stati ben 23 i canestri da 3 punti dei nostri avversari che hanno mostrato per l’ennesima volta come sia fallibile l’organizzazione difensiva, la tenuta individuale e come sia stata poca l’attenzione al perimetro, pericolo molto preventivabile contro i californiani…

Per LaMelo Ball, di ritorno a casa (da Chino Hills) è arrivata la sua prima tripla doppia della stagione.

Ball ha chiuso con 25 punti, 11 rimbalzi e 12 assist ma dal mio punto di vista molti canestri sono arrivati quando la partita aveva poco da dire anche se un paio di lampi di talento li ha regalati.

“Loro hanno così tanta abilità che sei sempre un passo indietro”, ha detto l’allenatore degli Hornets Steve Clifford a proposito dell’attacco di Los Angeles.

Alla fine per i fan degli Hornets è arrivata l’ennesima delusione dal parquet dei Clippers e in maniera precoce in una partita mai davvero giocata.

Sarebbe tempo che il proprietario degli Hornets mettesse in campo le proprie migliori energie per evitare partite e stagioni come questa, in estate sono sorti problemi, sono state fatte scelte e sfortuna a parte non è stato fatto nulla e mentre Batum gongola, MJ, evidentemente non troppo toccato o così competitivo come quando giocava probabilmente spera di recuperare al prossimo Draft l’asso francese, più di lì non si va e chissà se contro i gialloviola vedremo una versione meno ectoplasmatica degli Hornets o sarà l’ennesima partita del lungo countdown di Charlotte.