Game 33: Charlotte Hornets @ Brooklyn Nets 132-134 (2 OT)

Intro

Gettare al vento tutto dopo esser sembrati poter emergere dalle tante difficoltà della partita.

Una gestione di un finale che, se non credessi alla buona fede, direi artefatta.

Una partita dai colpi di scena molteplici divenuta inverosimile e assurda, da sconfitti a vincitori e poi sul filo da vincitori a graziati sino a un doppio supplementare nel quale con la palla della vittoria in mano ci si è trasformati in Babbo Natale un paio di giorni più tardi.

Purtroppo di Malik in peggio, ecco arrivare l’ennesima “Monkiata” (la terza dell’anno dopo la canotta dimenticata negli spogliatoi e l’invasione di campo (per fortuna senza conseguenze) contro Detroit con conseguente scappellotto di Padre Jordan…

Questa volta l’episodio conclude una serie di gravi errori grossi come una casa che hanno portato alla sconfitta rendendo questo team la squadra più psicolabile del lotto.

L’occasione per rifarsi l’avremo tra un paio di giorni allo Spectrum Center, terreno decisamente più agevole per gli Hornets che, evidentemente in trasferta, non hanno quella freddezza necessaria per chiudere i match e questo con il proseguo della stagione potrebbe diventare micidiale nella sagra delle occasioni perse.


La partita in breve

Hornets che partivano combattendo la gara punto a punto e trovando nel finale il +6 dal venti pari grazie a Lamb, unico starter rimasto in campo che chiuderà i primi 12 minuti con un 5/5 dal campo. Charlotte finirà in vantaggio sul 29-22 il primo quarto.

La panchina non partiva bene nel secondo quarto e i Nets si affacciavano sul -1 (31-30) anche se Bridges e due FT di MG respingevan momentaneamente l’assalto (36-30) nel finale con un parziale di 9-0 i Nets si portavano sul +5 chiudendo avantii primi 24 minuti sul 51-56.

I padroni di casa nella prima parte del terzo quarto allungavano sul +10 quando Kurucs prendendo un rimbalzo offensivo convertiva per il 55-65 prima che Batum co una giocata da tre punti, Walker con un tecnico (fischiato al lettone) e una tripla portassero Charlotte a contatto raggiunto poi sul 67 parti grazie a due liberi di lamb che portava in vantaggio hli Hornets con una steal e una dunk.

La partita però cambiava leader ancora diverse volte e se a fine quarto si arrivava sul 77-79 nell’ultimo succedeva di tutto con l’allungo iniziale della squadra di Atkinson sul 79-84 ma gli Hornets reagendo riagguantavano la parità con Willy servito in area con bracci già alte ad anticipare con un tiro rapido il difensore per l’86 pari.

Nel finale anche Brooklyn si adeguava alla small ball di Charlotte che si staccava sul 98-94 grazie a 4 punti consecutivi di Walker.

Kemba infilava anche due bombe back to back intervallate da due punti di Kurucs ma gli Hornets sul 104-96 sembravano aver la gara in pugno, invece in un finale convulso iniziava qualche polemica con una tripla assorbita male per un tiro da soto che non sembrava aver preso nulla, ripreso dallo stesso player oltre il vetro, Dinwiddie in entrata ae Kurucs dall’angolo sinistro con lo 0-8 di parziale agganciavano gli Hornets a quota 104 sbloccata da Lamb a 1:26 con tre FT (fallo di Harris tra le proteste locali). ma a 1:13 Harris dal corner da una seconda possibilità catapultava la sfera dentro il cesto per un natalizio regalo ai propri fan.

A :55.6 Monk in entrata appoggiava in maniera difficoltosa oltre Dudley. Canestro e libero supplementare a segno ma a :40.1 Harris con un mezzo giro in corsa infilava ancora un’incredibile tripla per il 110 pari.

A :18.5 Kemba si avventurava in area uno contro quattrro, scarico nell’angolo sinistro dove l’urlo di Marvin succedeva alla sua tripla per il 113-110 ma a :06.5 un fallo fischiato contro lamb dava a Dinwiddie la possibilità di pareggiare dalla lunetta, cosa che naturalmente avveniva.

C’era ancora il tempo per un fallo di Hollis-Jefferson su Walker che era sgambettato finendo a terra.

Dentro il primo si decideva di fallire il secondo ma sulla rimessa dal fondo con :03.6 da giocare Carroll era toccato dal capitano andando in lunetta.

Dentro il primo, mancato il secondo arrivava il fischio contro Charlotte per l’invasione di Batum, Carroll dalla linea si accingeva a martorizzaci ma ci graziava fallendo ancora il libero così si andava all’OT sul 114 pari.

Gli Hornets nel primo supplementare si affacciavano avanti con Parker da tre dalla sinistra e con Lamb di sinistro al vetro oltre Harris ma per un toco di Williams sul gomito di Dinwiddie si arrivava sul 121 pari (1/2) mentre l’ultimo tiro di Parker rompeva solamente il vetro.

Nel secondo supplementare il trend era favorevole ai padroni di casa che a 4:36 segnavano con Dinwiddie una gioco da 4 punti (tripla e fallo di Parker), strappo ricucito parzialmente da Lamb con una saeta dall’angolo sinistro ma Dudley da tre e Harris dalla baseline un po’ più indietro del canestroo infilavano top shot per il 124-130. Monk riesumato dalla panchina dove stava sbadigliando, metteva dentro un catch n’shoot da tre punti dalla diagonale destra e Kemba a 1:49 sulla transizione rallentando sotto canestro costringeva Kurucs al salto e al fallo mentre depositando due punti pregustava il libero del pari poi realizzato.

Dinwiddie conun turnaround in area metteva dentro il 37° punto, career-high per lui, ma Malik passava teso e corto in entrata sulla destra dove da sotto Williams schiacciava soft per il 132 pari.

Dinwiddie mancava nel finale sia un layup che una tripla, Charlotte si trovava così a gestire un ultimo possesso con 25 secondi e qualche decimo sul cronometro.

Kemba raddoppiato chiudeva il palleggio passando palla che poi finiva a Monk, il quale in palleggio sulla pressione nemmeno così forte di Kurucs perdeva palla concedendo a Harris due punti in transizione.

Un po’ di problemi con il crnometro e sulla rimessa da metà campo Charlotte pescava Monk che dalla linea di divisione campo sparava storto sul vetro concedendo ai padron di casa un’importante vittoria che invischia ora i Calabroni in un centro classifica pericoloso per la permanenza tra le prime 8 visto che proprio i Nets sono squadra in grande rimonta.

Gli Hornets tirano meglio da fuori con il 48,4% che in generale dal campo, anche quando Brooklyn accenna o fa la zona si prova a baterla da lontano, il problema è che i centri non rendono e con la small ball si finisce sotto a rimbalzo 52-58 con alcune penetrazioni facili nelle quali i nostri non hanno il vero aiuto del centro.

L’arma a doppio taglio di Borrego funziona sulle palle perse (12 a 17) ma ironicamente sarà proprio l’ultima, quella di Monk la decisiva…

Dinwiddie finirà con il career-high da 37 punti e Harris con un 11/14 al tiro che lo porterà a 27 punti mentre la coppia Hollis-Jefferson/D’Angelo Russell terminerà con 16 punti a testa in una pazza partita, bella per chi non tifa gli Hornets, maledetta per chi li ama e da ricordare per i fan dei Nets, una partita nella quale comunque si è sbagliato molto e che avrebbe potuto essere artigliata prima da Charlotte e poi ghermita dai Nets ma ci è voluto un finale ancora assurdo per dire che la nostra è una squadra che soffre il mal di trasferta ed è totalmente inaffidabile.

Una W tramutata in una L prima della sfida ravvicinata casalinga contro gli stessi avversari che ora si presenterà ancor più infuocata allo Spectrum Center.

Le formazioni:

La partita

1° quarto:

Passavano in vantaggio sul primo posseso i padroni di casa con il passaggio per Allen che in entrata sorpassava Zeller depositando in corsa lo 0-2 ma Charlotte regiva con kemba che a 11:28 infilava un jumper preciso per il pari.

Il copione si ripeteva con due punti di Harris da sotto pareggiati da Walker con un lunghissimo due dalla diagonale sinistra e ancora con un jumper di Russell dalla media a 9:39 riequilibrato da un Walker micidiale ancora una volta dal mid-range per il 6-6.

Kurucs dalla Lettonia offriva due punti su assist di Russel e altri due in schiacciata dopo una rubata.

I Nets andavano sul +4 rimediato parzialmente da una tipla di Batum a 8:06 mentre dall’altra parte harris in entrata aveva vita facile senza Cody finito a terra sul contatto precedente con un avversario.

Lamb in area segnava con l’arcobaleno l’11-12 preparando il sorpasso tutto firmato Batum che prima recuperava palla in attacco subendo fallo e poi sparando dalla sinistra la tripla del 14-12.

Allen dalla lunetta accorciava sul -1 (fallo sotto di Zeller) e Harris sul giro di palla della squadra di Atkinson spediva dentro da fuori nonostante l’uscita di Williams.

Per pareggiare interveniva Lamb che a contatto con Harris si liberava dell’avversatio per metter dentro da posizione frontale.

Cody sbagliava da sotto e Harris puniva in transizione in maniera irritante mentre dall’altra parte Lamb riusciva ugualmente a metter dentro dai bordi dell’area sinistra un fade-away atipico sotto la montagna Allen.

Hollis-Jefferson e Zeller con l’appoggio di destro portavano il tabellone a quota 40 totali (20-20) ma Lamb, l’unico starter rimasto sui cambi degli Hornets, sparava due triple portando avanti Charlotte 26-20 prima dell’arcobalendo di Russell a ridurre a 4 il vantaggio.

Willy splittando dalla lunetta a 1:33 mandava sul +5 Charlotte e un jumper dalla diagonale sinistra classico di Parker issava sul +7 i Calabroni che resistevano sul tiro finale da metà campo di Dinwiddie portando a casa un 29-22.

2° quarto:

La panchina sembrava avere poca brillantezza, infatti, dall’altra parte Russell segnava con il jumper frontale e Carroll a 11:01 guadagnava due FT anche se ne realizzava solamente uno, andava bene che gli arbitri su uno dei tanti contatti ne fischiassero uno a Ed Davis sul tiro di Willy che dalla lunetta portava a casa due punti a 10:42 anche se Carroll aiutato dall’anello accorciava e Dinwiddie dal palleggio si esaltava per alzare e infilare la tripla del -1 (31-30)…

A 9:45 arrivava in soccorso un open 3 di Bridges su assist di Parker mentre la difesa scoperta di Brooklyn era costretta al fallo su MKG a 9:09 che costava due liberi incassati nonostante le corna del tifoso dietro il canestro.

MKG commetteva però fallo sull’azione d’attacco successiva secondo gli arbitri e gli uomini di Atkinson ne approfittavano per dimezzar lo svantaggio con la bomba di Carroll dall’angolo destro trovando anche la tripla del pari di Russell a 6:55 dopo diverse occasioni offensive sprecate dagli uomini di Borrego,

Time-out che serviva a ripassar avanti nonostante il passaggio che si tramutava in palla persa di Monk, alla fine sull’azione seguente Batum serviva Williams che sparava in faccia al difensore un catch n’shoot dalla diagonale destra che valeva il 39-36.

Kurucs segnava un top sgot dalla baseline destra e recuperava un lob all’indietro cortissimo di Batum per Kemba che rientrando era bravo a frapporsi tra il lettone e il canestro sdraiandosi sul contatto dell’avversario che andava in palleggio diritto sul nostro capitano.

Williams in entrata resisteva al contatto con Allen guadagnando un gioco da tre punti per il 42-38 ma dall’altra parte Allen da destra correggeva in tap-in l’errore dalla parte opposta di Dinwiddie con pessimo tagliafuori di Charlotte.

Batum con crossoveer e fing and roll nel traffico portava a casa due punti preziosi con una giocata finalmente a giustificare lo stipendio ma gli Hornets sprecando un paio d’occasioni (una ancora con Cody e il floater cortissimo) concedevano rientro e pareggio agli ospiti che tuttavia incassavano il quattordicesimo punto di Lamb per il 46-44.

Cody in corsa metteva dentro il +4 a 2:28 fallendo il libero supplementare ma i Nets negli ultimi minuti con una folata da 9-0 pèassavano avanti: tripla di Dinwi8ddie, tripla di Harris e ancora Dinwiddie da fuori per il 48-53…

Kemba nel finale mostrava un killer crossover sul quale Dinwiddie andava a sbattere all’interno del blocco di Zeller mentre Kemba in palleggio sterzando dall’altra parte calibrava la tripla frontale libera per il -2 ma sulla sirena Williams facendo opposizione passiva favoriva la tripla di un micidiale Harris che issava i padrono di casa sul 51-56.

3° quarto:

La partenza di Charlotte era lenta: Lamb mancava l’appoggio in entrata, Walker perdeva palla sul passaggio in area arretrato per Zeller che non capiva la giocata così a 10:56 con un’altra tripla Russel mandava sul -8 la squadra di MJ che realizzava cobn Walker in floater anche se dall’altra parte Russell (10:24) non tardava a rispondere con buona parabola sopra Batum per due precisi punti.

Kemba con il soft jumper realizzava il 55-61 ma Lamb, ormai raffreddatosi mancava ancora l’occasione mentre Harris servendo Allen da sotto lo esaltava per la potende e rapida dunk a una mano.

Kemba falliva il tiro e Kurucs a rimbalzo offensivo sulla destra catturando la sfera oltre tre giocatori di Charlotte appoggiava anche il 55-65…

Batum in entrata aveva il tempismo per segnare e subir fallo, un’azione da tre punti che si legava poi a 8:37 al fallo offensivo di Kurucs, il quale sbattendo palla per terra preneva un tecnico realizzato da Walker che a 8:29 era letale nel presentarsi sulla linea da tre punti sparando una flash bomb per il 62-65.

Harris sulla destra lavorava portandosi in area per battere Williams che dall’altra parte segnava però da tre punti a 7:32 il 65-67 mentre un Lamb frustrato a /:15 otteneva due Ft per un fallo sul tentativo d’appoggio.

Jeremy pareggiava e poi in difesa intercettava centralmente un passaggio dalla destra di Harris per proporsi in transizione alla jam bimane del 69-67.

Charlotte costringeva ancora a una palla a due i Nets ma a Batum veniva fischiata una trattenuta e alla fine Dinwiddie sparando da tre cambiava ancora la squadra leader (69-70).

Hollis-Jefferson ricevendo in corsa cambiava mano per il 69-72 e a 5:59 arrivava il time-out.

Walker batteva Allen da media distanza ma un turn-around di Hollis-Jefferson su Williams riportava al possesso lungo unico di vantaggio la squadra di Brooklyn che a 4:11 usufruiva anche di due FT battuti e realizzati da Carroll per il 71-76.

Lamb e Dinwiddie da due prima di vedere uno 0/2 di Willy dalla lunetta e un paio di falli di Batum che portavano in lunetta in bonus i Nets per il 73-79 anticipavano il parziale di Charlotte da 4-0 con il quale gli Hornets si affacciavano agli ultimi 12 minuti regolamentari.

4° quarto:

Carrol dopo 14 secondi dal lato sinistro scoccava una tripla ma dopo altri 9 MKG metteva dentro così come l’elbow jumper di D’Angelo Russell portava punti ai locali.

Monk da tre sbagliava ma un tap-out e un successivo rimbalzo offensivo davano la possibilità a Lamb di cacciare dentro l’81-84 così Parker in difesa resisteva a Carroll e batteva in entrata orizzontale Russell allungando l’arto destro in floater a 10:01 per due punti e libero addizionale per il pareggio.

Hollis-Jefferson in entrata in cosa su passaggio metteva dentro così come Willy già a braccia alzate, piantato in area, anticipava il difensore tagliando il tiro su passaggio laterale di Monk.

Lamb affrontato irregolarmente regalava il vantaggio alla squadra di Borrego, anche se di un solo punto, ne aggiungeva un altro MKG a 7:47 (fallo di Dudley) ma gli 1/2 dalla lunetta dall’altra parte erano compenati da Hollis-Jefferson 12 secondi più tardi sempre dalla linea.

La partita in bilico era spostata dalla nostra parte da un tiro di MKG dalla destra, un lungo open two su servizio di Parker.

Dudley mancava la tripla ma dal rimbalzo di Kurucs nasceva la palal che Dinwiddie catapultava dentro da oltre l’arco per un nuovo cambio leader (90-91).

Monk con un passaggio dietro la schiena per sé stesso si liberava di Dudley sulla tre quarti, ultimo baluardo tra lui e il canestro da transizione ma a 5:54 lo stesso Dudley si rifaceva dell’errore sulla tripla e del fatto d’esser stato saltato spedend dentro da oltre l’arco (92-94).

Kemba aveva un fiendly ring sul tiro contro Allen e Dudley spingendo Lamb in attacco lo buttava giù, Charlotte recuperando una palla che Kemba trasformava in oro con il pull-up mentre un’ulteriore spinta arrivava da Williams che stoppando Dinwiddie mandava di fatto Kemba in transizione a contatto e in lunetta a 4:37.

Due liberi che sancivano il +4 Hornets (98-94)che vedevano Kemba esaltarsi ancora con due triple inframezzate da due punti di Kurucs, tuttavia gli Hornets a 3:19 sulla seconda bomba di Walker sparata in ritmo si presentavano sul +8 (104-96)…

Qualsiasi squadra normale avrebbe vinto ma ecco rispuntare le fragilità di Charlotte e cestinare una partita che regalava ancora mille emozioni: Tripla di Brooklin, entrata di Dinwiddie w tripla di Kurucs dall’angolo sinistro, parziale di 0-8 in un minuto e mezzo respinto da Lamb con un 3/3 dall linea tra le proteste di Atkinson e del pubblico che non ravvisavano nell’intervento di Harris irregolarità.

A 1:13 Harris pareggiava con una tripla da second chance, Monk a :55.6 portava a casa il tocco layup oltre Dudley e il canestro dalla lunetta ma a :40.1 emergeva in jumper ancora Harris che con leggera torsione e in corsa spediva dentro incredibilmente un’altra tripla nella sua serata hot.

Charlotte tentava di risolvere la partita con Kemba che in area trovava un muro di 4 giocatori scaricando sulla sinistra dove Williams (:18.5) liberissimo sparava da tre infilando il cesti.

L’urlo nella jungla urbana di Brooklyn di Marvin Williams era strozzato daun fallo chiamato contro Lamb a :06.5, Dinwiddie non aveva la minima esitazione infilando le tre occasioni e riagganciando per l’ennesima volta il tentativo di fuga vincente di Charlotte.

Charlotte che con poco tempo sul cronometro si affidava a Kemba, il quale provava circolarmente a sfuggire in velocità a Hollis-Jefferson che aggressivo finiva per arrivare a contatto e stenderlo.

Due liberi cruciali a :03.6 che Kemba splittava segnando il primo e mancando volontariamente il secondo a :03.6.

Kemba però commetteva un’ingenuità incredibile cercando di bloccare Carroll che nella sua area, ripartito senza time-out, dopo esser stato mancato da un paio di manate del capitano, subiva il contatto sull’avambraccio.

Sul 114-113 si presentava Carroll in lunetta per il pareggio immediato mentre il secondo libero sbagliato era fatto ribattere per l’invasione di Batum.

Incredibilmente Carroll falliva ancora graziando Charlotte che andava all’OT miracolosamente.


Il finale dell’ultimo quarto regolamentare.

1° OT:

Si partiva per il supplementare con gli Hornets sullo 0-3 negli OT e Brooklyn sul 2-1, la partita però rimaneva ancorata nell’incertezza.


Gli Hornets nel primo supplementare si affacciavano avanti con Parker da tre dalla sinistra e con Lamb di sinistro al vetro oltre Harris ma per un toco di Williams sul gomito di Dinwiddie si arrivava sul 121 pari (1/2) mentre l’ultimo tiro di Parker rompeva solamente il vetro.

Nel secondo supplementare il trend era favorevole ai padroni di casa che a 4:36 segnavano con Dinwiddie una gioco da 4 punti (tripla e fallo di Parker), strappo ricucito parzialmente da Lamb con una saeta dall’angolo sinistro ma Dudley da tre e Harris dalla baseline un po’ più indietro del canestroo infilavano top shot per il 124-130. Monk riesumato dalla panchina dove stava sbadigliando, metteva dentro un catch n’shoot da tre punti dalla diagonale destra e Kemba a 1:49 sulla transizione rallentando sotto canestro costringeva Kurucs al salto e al fallo mentre depositando due punti pregustava il libero del pari poi realizzato.

Dinwiddie conun turnaround in area metteva dentro il 37° punto, career-high per lui, ma Malik passava teso e corto in entrata sulla destra dove da sotto Williams schiacciava soft per il 132 pari.

Dinwiddie mancava nel finale sia un layup che una tripla, Charlotte si trovava così a gestire un ultimo possesso con 25 secondi e qualche decimo sul cronometro.

Kemba raddoppiato chiudeva il palleggio passando palla che poi finiva a Monk, il quale in palleggio sulla pressione nemmeno così forte di Kurucs perdeva palla concedendo a Harris due punti in transizione.

Un po’ di problemi con il crnometro e sulla rimessa da metà campo Charlotte pescava Monk che dalla linea di divisione campo sparava storto sul vetro concedendo ai padroni di casa un’importante vittoria e ai tifosi Hornets le più strane e svariate sensazioni.

Ora c’è da augurarsi che nella rivincita contro i Nets non si commettano tutti quei peccati capitali “occorsi” nella sfida al Barclays Center…



Pagelle

Kemba Walker: 6,5

35 pt., 6 rimbalzi, 5 assist, 2 rubate. 13/26 al tiro con 4/9 da fuori. Gioca uno splendido secondo tempo dopo un tranquillo primo con 9 punti, sei dei quali sono i primi di Charlotte. Step-back contro Allen o triple in ritmo è spesso micidiale. Ne esagera una nel finale e perde un paio di palloni. Impegno in difesa nonostante i cm quando riesce a prender sfondamento da Kurucs e a recuperare un rimbalzo dopo un errore di Dinwiddie nel supplementare. Calmo nel primo, si procura l’azione del 130 pari poi delega i compagni, nel caso dell’ultimo regolamentare gli va bene con Marvin, poi raddoppiato cede palla per gli ultimi tiri ma Parker e Monk fanno di male in peggio… L’errore sul secondo libero nei regolamentari è voluto ma il fallo su Carroll, dopo averlo mancato un paio di volte, è assurdo… Graziato insieme alla squadra da quel paio d’errori di Carroll.

Jeremy Lamb: 6,5

31 pt., 6 rimbalzi, 3 assist, 2 rubate. 11/18 al tiro in 49 minuti, iniziando con un 5/5 nl primo quarto va perdendosi, poi frustrato trova due liberi e una steal con dunk da transizione spingendo nel finale di gara ma il fallo sul tiro da tre nei regolamentari su Dinwiddie fa il paio con quello di Kemba e ne abbassa il voto inevitabilmente anche perché a volte si fa passare da Harris o Dinwiddie non riuscendo a tenere e dietro non c’è il centro, d’altro canto attacca bene con appoggi e una serata da 3/3 da fuori…

Nicolas Batum: 5,5

13 pt., 2 rimbalzi, 3 assist, 1 rubata. 5/7 al tiro. Parte bene poi sparisce un po’. Perde diverse palle a due, nei supplementari e al second overtime, un’invasione evidente nei regolamentari nel finale che poteva costar caro come son costati caro le scelte di Walker e Lamb in quel ristretto arco di tempo.

Marvin Williams: 6

14 pt., 12 rimbalzi, 1 rubata, stoppate. 5/11 con 3/7 da fuori. Non fa male al tiro ma in difesa mi piace poco in diverse occasioni, tiene la posizione con difesa poco attiva, se poi tra lui e MKG si deve pensare al ruolo di centro quando si gioca con la small-ball auguri… Se arriva in aiuto spesso è in ritardo anche se piazza una bella stoppata nel secondo tempo. Una discreta copertura a rimbalzo, nessua palla persa ma -14 di plus/minus…

Cody Zeller: 5,5

4 pt., 8 rimbalzi, 4 assist. Gioca 21 minuti per lo più nel primo tempo, poi scompare dal campo ma rimbalzi a parte è tragico all’appoggio e al tiro. Lo dicono i numeri ma lo si vede meglio sul campo tra goffi tentativi e forzati imprecisi.

Malik Monk: 4

8 pt., 2 rimbalzi, 3 assist, 2 rubate. 3/7 al tiro passando per la transizione con palleggio-passaggio dietro la schiena per sé stesso, giocata da tre punti con un bell’appoggio e tripla importante dalla diagonale destra ma anche due tiracci volanti sui quali Borrego non transige togliendolo dal parquet (al suo posto Parker). Sbadiglia in panchina e per il finale dorme, palleggio che depista sé stesso, palla lasciata lì, Harris ringrazia e va a vincer la partita. Pecccato capitale.

Michael Kidd-Gilchrist: 6

7 pt., 3 rimbalzi, 1 assist. 2/4 al tiro e 3/4 ai liberi. Non disputa una brutta gara anche se sta in campo solo 14 minuti. Se gli si chiede di sostituire il lungo può avere problemi di cm a volte, questa è una di quelle. Infila un jumper importante e 3 dei 4 liberi tentati. Tre turnover.

Miles Bridges: 5,5

3 pt., 1 rimbalzo, 1 stoppata. 1/4 al tiro. Cala vistosamente nei punti anche se gioca solamente 14 minuti ma in attacco non contribuisce e in difesa mette un paio di pezze con una stoppata e una buona presenza che fa sbagliare l’avversario il tiro ma non apporta grandi migliorie e/o sconvolgimenti alla squadra.

Tony Parker: 5

10 pt., 1 rimbalzo, 5 assist. 4/14 al tiro. Bene negli assist, spento al tiro e sulle accelerazioni con layup, viene stoppato due volte e non riesce a esser decisivo come in passato nei momenti che contano. Sembra troppo approssimativo e deconcentrato su certe conclusioni…

Guillermo Hernangomez: 5,5

7 pt., 11 rimbalzi, 2 assist, stoppata. 1/6 al tiro. L’unico che mette è un anticipo dal centro area. Buona presenza a rimbalzo ma la vera copertura del canestro non c’è tanto che Borrego preferisce ancora una volta una small ball che tuttavia non da buoni frutti difensivi.

Frank Kaminsky: s.v.

0 pt.. Gioca un secondo per un eventuale miracle shot ma guarda Monk scagliare l’ultimo pallone da metà campo sulla tabella.

Coach James Borrego: 5

Small ball non convincente per recuperare i rimbalzi. Senza Biz ora ruota Zeller e Willy mentre Kaminnsky dopo le ultime prestazioni meno aggressive è tornato fuori dalle rotazioni ma visti i risultati come protector rim l’avrei provato. Per il resto vedere un simile scempio gestionale da parte dei suoi giocatori non dev’esser stato facile, pensi però a noi tifosi…

https://www.youtube.com/watch?v=kzf3RixXPRo
Questo articolo è stato pubblicato in Uncategorized da igor . Aggiungi il permalink ai segnalibri.

Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.