Game 34: Charlotte Hornets Vs Brooklyn Nets 100-87


Intro

Che tutto sia illusorio e transitorio lo lessi in un libricino portatomi dallo Sri Lanka negli anni ’90 da un amico di famiglia cingalese.

Il libro parlava di buddismo ma se c’è una squadra altrettanto irreale e surreale nello sport questi non possono essere che gli Hornets.

Nell’ultima gara persa con le proprie mani hanno smarrito la via e svanito il vantaggio, dopo averlo ritrovato, si sono aggrappati a quel piccolo vantaggio ritrovato per gettarlo al vento rimanendo in balia degli eventi su due tiri liberi incredibilmente falliti dagli avversari che prolungavano l’agonia per ben due supplementari prima di cedere avendo la possibile palla della vittoria regalata agli avversari per la transizione decisiva.

Il tiro miracoloso non entrava perché nel caso avrebbe fatto parte di un’altra fede…

Per ritrovare la vittoria questa notte occorreva ritrovare consapevolezza e fede, le avversità erano le medesime perché i Nets si ripresentavano dopo due giorni ma a campi invertiti e per gli Hornets questo sembra non essere un piccolo vantaggio psicologico quest’anno.

Ad aiutare gli Hornets anche la reincarnazione del parquet e del logo in quello degli anni ’90, quando la squadra, pur non vincendo nulla, spesso otteneva record vincenti.

La partita in breve

Charlotte per la rivincita casalinga nella Steve Martin night non voleva aver sorprese e partiva alla grandissima rascinata da un Lamb superlativo nel primo quarto che ad esempio infilava il 20-4 con una tripla.

Parker realizzava un bel tiro da sinistra chiudendo il quarto sul 33-17 ma nel secondo la difesa a zona dei Nets creava qualche grattacapo ai Calabroni, specialmente alla second unit che facev rientrare i Nets dopo una trila di Russell sul -8 (39-31).

A 3:12 una fiammata improvviasa di Batum chiusa con una dunk di destro portava il parziale sul 9-4 per il 48-35 e all’intervallo si arrivava quasi con la stessa differenza sul 54-42.

L’entrata acrobatica di un Walker accesosi a inizio ripresa trascinava i teal & purple sul 64-47 a 8:00 dalla terza sirena ma Brooklyn tornava ad accorciare nel finale sino al -8 (73-65).

Nell’ultimo quarto Borrego schierando tre playmaker rischiava, dall’altra parte Napier trovava buone giocate rendendosi utile per il rientro ospite sino al -5 (79-74).

Fuori Grahm, rimasto Parker e dentro Zeller, la squadra trovava un giocatore con esperienza in atacco e un solido baluardo in difesa così, mentre si accendeva il duello finale Russell/Parker, più volte a segno, si arrivava sino all’88-83 prima che Walker con la settima tripla di serata allungasse sul +8 aiutando Parker a segnare quel che sarà il +10 a 3:34 dall’ultima sirena.

I Nets non riuscivano più a risalire oltre il -8 poiché Parker continuava a fare a fette o a batter la difesa di Atkinson, si finiva così con una giocata del transalpino da tre punti con canestro in caduta e libero addizionale che fissava il punteggio sul 100-87 anche perché Walker nel finale non infieriva purpotendo segnare facilemente l’ultimo canestro.

Agli Hornets bastava vincere per resistere al comando della Division viste le vittorie di Heat e Magic nella notte mentre la più attardata Washington cadeva contro i Bulls.

Per i Nets il 4/27 da oltre l’arco è stato fattore determinante della sconfitta e anche i 14 TO contro gli 8 di Charlotte hanno influito. Hornets vincenti 49-48 a rimbalzo e 19-15 negli assist mentre il 7/10 di Charlotte ai liberi è stato battuto dal 17/20 ospite.

I singoli…

Le formazioni:

La partita

1° quarto:

Hornets che nonostante un orologio bloccato per un po’ di tempo e un tiro di Kurucs a vuoto non perdevano la concentrazione pertendo forte con un 6-0 firmato da un floater di Lamb passato dietro Zeller, quindi Kemba fintando da ll’arco passava in verticale al liberissimo Zeller per la schiacciata eLamb in uno contro uno alle pendici left del pitturato scagliava un altro tiro da due.

Russell segnava con il classico tiro dalla parabola alta ma Zeller lasciato colpevolmente solo a 9:28 infilava una tripla fronte a canestro anche se Russell mandava a bersaglio un altro dei suoi tiri rapidi per il 9-4.

Lamb con una drive diagonale passava in mezzo ad Harris e Allen per depositare un bel layup Kemba a elastico arrestava la corsa siulla destra per uno step-back 3 che mandava al bar Kurucs e infilava il cesto e anche Cody in corsa era toccato da Kurucs che regalava un tiro libero supplementare oltre i due punti ottenuti dal nostro centro.

Centro anche sul libero per il 17-4 a 7:03, Brooklyn quindi provava a reagire con Williams stoppato da Hollis-Jefferson ma dopo la rimessa dal fondo lamb con la sua gran partenza trovava ancora tre punti mentre la reazione ospite si concretizzava tutta in un terdrop di Russell che portava a casa il sesro punto per i suoi.

Con un terzo tempo rallentato nel mezzo dell’area Lamb otteneva due liberi e altrettanti punti poi con gran concentrazione Jeremy tirava un pull-up uno contro uno sul quale il ferro amico lo premiava lanciando i Calabroni sul 24-6.

Charlotte insisteva in maniera aggressiva ma Cody forzava troppo sotto canestro con tre tiri, sbagliati o fermato dagli avversari, tuttavia poco più tardi in corsa rilasciava la palla prima di cadere in leggero svitamento.

Un bel canestro per il +20 come bella e concreta era la stoppata di MKG su Hollis/Jefferson ma i Nets con 4 tiri liberi si portavano in doppia cifra, Lamb faceva in tempo a realizzare uno slow floater senza troppa fatica ma Carroll rifiniva a 2:27 dalla lunetta l’azione che lo portava a segnare dalla baseline costringendo Walker al secondo fallo.

Batum scagliava il suo primo tiro della serata dall’angolo destro infilando tre punti pesanti (31-13) ma nel finale, complici i cambi, i Nets andavano a segno con Russell in avvicinamento e Carroll con un runner e anche se la squadra di Atkinson mancava la settima tripla su altrettanti tentativi mentre Parker con palleggio rapido e gran tiro lungo dalla sinistra infilava il 33-17 poco prima della sirena, gettava le basi per un piccolo rientro nel secondo quarto.

Costume old style per le HoneyBees impegnate nella consegna delle magliette free.

2° quarto:

Un secondo quarto che non partiva benissimo per Charlotte colpita da Russell, Williams con rimbalzo offensivo su tripla errata di Bridges rimediava con un tocchetto a una mano recuperando i punti persi ma gli Hornets subivano un parziale di 6-0 chiuso con il fast break di Russell per il 35-25 a 8:38.

Time-out per Borrego e al rientro canestro di Williams Willy, dopo aver sbagliato troppo da sotto tapinava l’entrata leggermente imprecisa di Williams ma un’entrata di Russell sulla baseline destra con il quasi consegnato per Kurucs costringeva alla resa la difesa di Charlotte.

Russell da tre punti portava a -8 i Nets, Willy tentando un bound pass verso il fondo incocciava sul corpo di carrol ma i Nets non concretizzavano l’attacco così Monk con una drive e un soft layup a 5:56 riportava le distanze in doppia cifra.

Dopo due punti Nets Kemba infilava ancora il cesto da oltre l’arco, questa colta dall’angolo destro per il 44-33, inoltre una finta con arresto e tiro di qualità di Lamb andava oltre Allen per infilarsi nella retina mentre dall’altra parte uno streto tap-in di Kurucs era la risposta prima che Atkinsons riordinnasse le idee ai suoi rei di aver consentito una fiammata con dunk di destro arrogante di batum in puntata rapida a canestro.

A 3:12 gli Hornets andavano sul 48-35 ma un paio di azioni pro Nets con Carroll pescato da un lungo lancio diero alla difesa Hornets (sulla seconda azione) per il layup a 1:55 consentivano alla squadra avversaria di raggiungere i 39 punti.

Lamb con un runner veloce e vincente in corsa era imitato da Zeller anche se in maniera più lenta, i due punti arrivavano comunque anche per il nostro centro che ci portava sul 52-41.

Nel finale Allen stoppava Williams in post basso ma Kemba sull’ultima azione a :03.5 infilava un pull-up che mandava la partita per 10 minuti sul 54-42.

Zeller prova a Bloccare Allen.

3° quarto:

Al rientro kemba s’infiammava trovando subito altri tre punti con una saetta da fuori, Russell costretto al tiro affrettato ai 24 andava lungo mentre Zeller con un gancio in turnaround dalle caselle esagonali aveva la meglio su Kurucs.

Russell al vetro e Allen con una dunk da rimbalzo offensivo rispondevano ma a 9:41 Walker con uno scambio rapido con Zeller (sulla curvatura frontale dell’arco) per mandare a bersaglio un’altra freccia scoccata da Walker rapidissimamente.

A 9:31 arrivava un tecnico per Batum che si accomodava in panca ma Kemba rimediava intercettando un passaggio diretto verso l’angolo destro dove Kurucs era appostato, inoltre l’entrata del capitano acrobatica con tiro in caduta ritardato per evitare i rami dei due difensori consentivano al pubblico di vedere un canestro spettacolare e utile al 64-47.

Il time-out di Brooklyn a 8:00 minuti dopo aver subito anche l’appoggio di Walker sul plexiglass destro con goaltending di Harris portava lentamente a qualche frutto poiché Hollis/Jefferson metteva dentro due punti e Russell ne aggiungeva uno poiché anche a Williams era fischiato un tecnico per proteste dopo uno schermo considerato illegale.

Dinwiddie sparava da tre un air-ball su un attentissimo Williamsmentre Kurucspraticava un blocco in movimento, quindi l’atteggiamento illegale si estendeva a Hollis/Jefferson che a 5:49 regalava a Zeller due tiri liberi (mismatch in area) che il nostro centro mancava però entrambi.

Un altro air-ball di Kurucs da fuori indicava ai Nets che la soluzione da fuori in serata non era ottimale quindi Russell in entrata fisica si faceva largo su Williams per appoggiar di sinistro.

A 4:25 gli Hornets, rimasti sterili in attacco per un po’, battevano la zona di Brooklyn con una tripla di Walker ma Russell con un floater e Napier con il crossover andava in entrata slalomeggiando tra i birilli di Charlotte per il layup finale a 3:31 per il 69-57.

A 3:16 Monk indovinava la tripla dall’angolo sinistro ma Napier attaccando Willy aveva vita troppo facile, Lamb sbagliava un paio di tiri andando completamente fuori ritmo offensivo nel quarto così dopo i canestri di Ed Davis e Carroll gli ospiti tornavano sullo svantaggio a singola cifra (72-63).

Willy guadagnava due liberi ma splittava per poi guardare Russell sul tiro dal mid-range che chiudeva il quarto sul 73-65.

Marvin e Willy provano a fermare D’Angelo Russell.

4° quarto:

Borrego peccava decisamente di originalità quando nella notte gli occhi strabuzzavano vedendo in campo contemporaneamente Walker, Parjker e Graham…

MKG in entrata andava in sfondamento, Dudley tirava corto da trecosì Kemba con il crossover più caraccolante della NBA salutava Napier prima di battere in area Dudley con il tocco in anticipo sul vetro.

A 10:56 un fallo di Davis consentiva a Williams di infilare due liberi e agli Hornets di raggiungere il +12 ma a Charlotte era annullato un canestro di Parker in reverse layupm a 10:22 e sulla successiva azione Kemba non era preciso dal mid-range così Napier da tre punti colpiva a 10:05 portando a tre i tiri da oltre l’arco realizzati dagli uomini in divisa nera.

Per portare a casa la gara serviva anche Parker che si accendeva con un floater nel cuore dell’area ma Davis da sotto e Napier di sinistro facevan trmare gli Hornets (79-72).

A 7:36 Kemba usciva per riposarsi (restavano parker e Graham) ma Charlotte era nuovamente colpita rimanendo con soli 5 punti di vantaggio.

Urgeva un time-out e il rientro di Kemba che oltrepassando lo schermo di Zeller dalla diagonale destra scoccava un altro dardo rapido da tre punti che batteva l’attento Napier.

Tre punti provvidenziali anche perché il reaching foul di Parker su Russell consentiva ai Nets di continuare a muover il punteggio inaugurando un duello tra i due proseguito con l’aggiustamento rapido del francese per un pull-up vincente da media distanza, con il triplone di Russell a 5:57 e con l’entrata di parker al vetro destro usando lo schermo si Zeller (finalmente rientrato per dare più consistenza a una difesa che aveva perso sotto canestro) ben piantato in area.

Russell da posizione centrale con lo step-back evitava il salto di batum per la stoppata(86-81) ma dall’altra parte Parkera 4:58 ondeggiando si ritagliava lo spazio per il pull-up lungo dalla sua angolazione preferita (diagonale sinistra).

Harris dopo aver passato Zeller sfondava su Walker e visto il TO ospite Parker si concedeva la licenza tripla ma arrivava una mattonata tesa al vetro solamente, Russell andava da tre ma non segnava, tuttavia Carroll da sotto in second chance faceva le veci del compagno.

Kemba dalla diagonale destra era sempre più lesto nello sfoderare l’arma da tre punti riuscendo a infiocchettare la settima tripla personale di serata, Batum recuperava in difesa un pallone nel traffico dopo un passaggio arrischiato dei Nets e Parker in area a una mano a 3:34 la metteva dentro ancora per il 93-83.

Parker a 3:05 commetteva un altro fallo su Carroll che infilava entrambi i liberi ma il francese ormai esaltatosi in attacco a 2:48 mostrava lo spin in area e l’appoggio estraendolo dal repertorio personale.

Il transalpino continuava ad avere media altissima al tiro infilando il pull-up in faccia a Dudley e dopo un canestro di Harris con buon movimento in area tornava ad attaccare il canestro sfuggendo a Russell per andare a tirare una secchiata in caduta oltre Carroll piazzato sotto subendo anche fallo.

L’azione da tre punti estratta dal cilindro valeva i 17 punti e il 100-87 finale…

Pagelle

Kemba Walker: 8

29 pt., 4 rimbalzi, 3 assist, 1 rubata, 2 stoppate.11/20 al tiro con un 7/12 da tre. Kemba comanda la NBA per tiri da tre punti nell’ultimo quarto. Lui parte però dal terzo a far la differenza per Charlotte. Mand a segno 7 bombe in serata tirando bene dal campo, prende uno sfondamennto importante nel finale e si fa vedere con almeno tre piccoli/grandi numeri: crossover su Napier e appoggio artistico sotto due difensori con cambio mano e scambio rapidissimo con Zeller per un catch’shoot rapace. Sposta l’equilibrio del match aiutando Charlotte in alcuni momenti cruciali, poi lascia a Parker il finale.

Jeremy Lamb: 6,5

19 pt., 5 rimbalzi, 3 assist. 8/17 al tiro. Gran primo tempo dove mostra una concentrazione mostruosa e un tocco sui floater in corsa preciso e morbido. Inizia a sbagliare nel terzo quarto esagerando un po’ (su un’azione non passa, tiene palla sino ai 24 sparando fuori ritmo) non riprendendosi più offensivamente ma nel primo tempo è un fattore della partenza a razzo dei Calabroni. Rimane in campo quasi 40 minuti con un solo TO e un +22 di plus/minus.

Nicolas Batum: 6,5

5 pt., 9 rimbalzi, 5 assist, 1 rubata. Tecnico a parte si prende pochissimi tiri realizzandone 2/3. Aiuta a rimbalzo rimanendo in appoggio agli scorer Lamb, Walker e Batum. Nel finale recupera un buon pallone che Parker userà per il +10.

Marvin Williams: 5,5

6 pt., 8 rimbalzi. 2/10 al tiro. Si prende un tecnico poi va subito a battagliare con Dinwiddie costringendolo a un tiro che fende l’aria. 0/4 da fuori, tra i titolari è quello con il minor plus/minus (+18). Non può fare evidentemente il centro o la PF insieme al solo MKG a lungo andare… In difesa comunque rimane attivo e commette tre falli a testimonianza.

Cody Zeller: 7,5

14 pt., 10 rimbalzi, 4 assist, 1 rubata, 4 stoppate. 6/15 al tiro. Ne sbaglia solo tre sulla stessa azione esagerando. Segna in caduta nel primo tempo in corsa e con un bel turnaround su Kuriucs nel secondo tempo. Quando esce dal campo la squadra con la small-ball va in difficoltà. Questa sera fa da scudo al canestro con tante stoppate, buoni rimbalzi e difesa in generale generando anche lo sfondamento di Harris nel finale. Una doppia doppia che vale perché dietro da equilibrio mentre davanti è bravo a portare innumerevoli blocchi in ogni posizione per Lamb, Walker e Parker che li usano per battere il difensore diretto o la fastidiosa zona.

Malik Monk: 5

5 pt., 1 assist. 2/8 al tiro. Sparacchia troppo segnando una tripla con spazio e su un’entrata dove relizza bene e in maniera artistica ma per il resto non funziona. Non va nemmeno nella seconda parte quando rimane in campo con i titolari ma finisce per prendersi un -10 di plus/minus. Borrego lo mette anche nei secondi finali di un quarto per fargli ritrovar fiducia ma non è serata da striscia.

Michael Kidd-Gilchrist: 5,5

0 pt., 6 rimbalzi, 1 stoppata. 0/3 dal campo. A volte si pianta davanti in difesa passiva per non commetter fallo. In attacco va a commetter uno sfondamento a inizio ultimo quarto e manca tre occasioni. In quasi 14 minuti gioca insieme a Williams anche da lungo ma pare render di meno d’inizio stagione. Bene a rimbalzo ma per il resto con un quintetto sbilanciato non riesce a dare equilibrio.

Miles Bridges: 5,5

0 pt.. In poco più di 3 minuti sbaglia tre tiri prendendo un -6 di plus/minus senza nessun altra statistica. Un po’ avulso dal gioco non ha più occasione di rientrare sul parquet.

Tony Parker: 8,5

pt., rimbalzi, assist, rubate, stoppata. Note negative i tre falli, sempre conditi da qualche onesta protesta e la mattonata da tre, per il resto con 9/14 dal campo è una lama nella difesa di Brooklyn, specialmente nel finale nel quale vince il duello a distanza appassionante con Russell. Canestri importanti e anche belli in un paio di casi come lo spin con appoggio e quello in caduta a sinistra oltre Carroll. Prestazione diametralmente opposta alla precedente. Serata pluriclutch.

Devonte’ Graham: 5

0 pt., 1 rubata. Passaggi periferici esterni semplici, male al tiro (0/2). Un ragazzo che ho visto molto meglio in preseason ma che, schierato a inizio ultimo quarto, non riesce a rendere rimanendo di fatto un handicap per gli Hornets anche se lo si vede difendere bene su una tripla nell’angolo sinistro che finisce per fender solo l’aria.

Guillermo Hernangomez: 4,5

3 pt., 6 rimbalzi, 1 assist. A rimbalzo ci può stare ma inizia male in attacco (1/5 dal campo) dove fatica a trovare spazio per metter dentro il tiro e perde anche un pallone ma si fa passare troppo facilmente in difesa. Arrendevole anche sui tiri dei piccoli dal mid-range quando esce ma rimane a metà strada concedendo diversi tiri semplici agli avversari. Non protegge e compie un passo indietro dalle prestazioni d’inizio anno ma per ora Borrego continua a preferirlo a Kaminsky. 1/2 ai liberi e -12 di plus/minus.

Coach James Borrego: 6

Si salva da un’insufficienza nel finale perché riesce a complicarsi la partita con il massimo dell’originalità dei tre playmaker in campo a inizio ultimo quarto quando la partita non è certamente in ghiaccio e Graham non ha molta esperienza e minutaggio NBA ancora. La squadra tiene solo perché Graham poi esce e rientra Walker con un doppio playmaker più che sufficiente a una small-ball che ritrova protezione solo con il rientro di Zeller. Ci tiene a regalare emozioni e atmosfera interessante sino alla fine anche in una partita già vinta.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.