Game 36: Charlotte Hornets Vs Orlando Magic 125-100

Intro

Teniamo fede all’orario americano e diamola come ultima partita dell’anno per gli Hornets.

Come da tradizione Charlotte riesce a battere i Magic (tredicesima W consecutiva) mostrando una marcia in più nelle partite in casa, d’altra parte si arrivava al match con queste statistiche:

I singoli nelle triple realizzate in stagione prima della partita. Tutti ne hanno aggiunta almeno una eccetto Lamb infortunatosi nel primo quarto.

Partita con il botto per i Calabroni che festeggeranno bene l’inizio del nuovo anno anche se in serata ci sono da registrare gli infortuni di Lamb e Zeller che andavano ad aggiungersi a Bacon per noi out e a D.J. Augustin per i Magic fuori per problemi alla caviglia..

C’è da capire di che entità per vedere se sarà possibile recuperarli in fretta, tuttavia i sostituti hanno illuminato il cielo di Charlotte con qualche giocata pirotecnica nella notte, specialmente Monk ha fatto vedere ottime cose, ben coadiuvato dal meno spettacolare ma concreto Devonte’ Graham.

Alla fine i Calabroni, come da tradizione hanno prevalso, consegnando un 18-18 al 2018, ora il 2019, annata dispari, ci dirà da che parte vorranno stare i teal & purple se avranno fatto tesoro degli insegnamenti del vecchio anno crescendo o se non avranno fatto abbastanza esperienza, ma il passato insegna e per una squadra giovane come Charlotte unire il fisico all’esperienza potrebbe esser il mix vincente…


Due belle spettarici prima del match in versione gold da ultimo dell’anno.
E allora il buon anno nella grafica ufficiale degli Hornets questa volta lo è davvero.

La partita in breve

Charlotte non poteva permettersi di mancare questa partita dopo l’orripilante sconfitta a Washington.

La rivale divisionele però iniziava bene mostrando energie difensive per irretire Charlotte e trovare buoni canestri, il 7-0 per la squadra di Clifford lo testimoniava.

Charlotte reagiva riuscendo a pareggiare a 5:40 con Walker grazie un parziale di 10-0 che trascinava Charlotte sul 24-18 con il floater di Lamb a 4:24.

Gli Hornets giungevano sul 36-23 a fine primo quarto ma Lamb accusava dolore dietro la coscia destra (right hamstring strain) e non rientrava.

Nel secondo quarto i Magic con una tripla di Ross dalla destra riuscivano a rientrare sino al -3 (43-40), tuttavia Kemba con 7 punti nel giro di poco aiutava Charlotte a risalire e nel finale mentre Cody dalla lunetta realizzava due liberi e Vucevic dall’altra parte uno solo su quattro tentativi, si registrava anche la tripla buzzer beater di Monk che dalla destra beneficiava dello scarico di Kemba per portare all’intervallo i Calabroni sul 63-53.

Dentro in pianta stabile Graham nella ripresa al posto di Lamb e ancora i Magic, entrati più decisi, con una tripla (Fournier a 9:14 questa volta) si riavvicinavano sino al -2 (67-65).

Charlotte dissipava i dubbi con una transizione da tre punti di Graham ma Cody si faceva mane a una mano dovendo uscire lasciando spazio a Willy, tuttavia il basket dinamico di Charlotte portava a un meraviglioso movimento palla sul quale i Magic, aggressivi, mancavano per un soffio tutti gli anticipi, drive di kemba e scarico sulla destra per la tripla di batum dell’80-70 a 5:22 dalla terza red light…

Nel finale si faceva male anche Vuc sul fronte avversario am a decider la gara erano l’energia di Graham e Monk che con 5 e 2 punti rispetivamente, mandavano Charlotte sul 94-77, nel finale ritoccato da Parker con un tiro libero.

Nell’ultimo quarto Charlotte dilagava quando Monk (8:40) e MKG (rimasto a secco sino a quel momento, a 7:49) aggiungevano due giocate da tre punti per due interventi irregolari di Bamba.

109-79, un +30 che giungeva sul +35 (116-81) con la tripla di Kaminsky fino a ridursi di 10 con le panchine profonde in campo sino al 125-100 finale.

Per Charlotte fondamentale il 30/33 ai liberi per un 90,9% e con assist maggiori (29-22) rispetto ai Magic che dala lunetta hanno terminato con un 14/19. 41,3% dal campo, basso per i Magic che a fine di terzo quarto e a inizio dell’ultimo sono stati irretiti dalla difesa energetica di Charlotte, arma determinante per vincer la gara.

8 i To per gli Honeets, 11 da parte dei Magic capaci di vincere a rimbalzo 46-48 ma rei d’aver tirato con il 28,6% (10/35) da fuori…

Per i Magic hanno chiuso in doppia cifra Gordon con 14 punti, Vucevic con 12, Isaac con 11 e Ross con 10, un attacco equilibrato ma non dirompente certamente…

Le formazioni:

La terna arbitrale della serata.

1° quarto:

La partita di Charlotte partiva in salita ripida, subito dopo 17 secondi arrivava un fischio contro la difesa di Charlotte per tre secondi in area, così dopo lo 0-1 arrivava lo 0-3 firmato Gordon da sotto oltre Batum che in rotazione chiudeva davanti al canestro ma era ancora superato, questa volta da Vucevic.

Un’infrazione di campo degli Hornets e un canestro di Isaac in entrata a sinistra valevano il drammatico 0-7 che gli Hornets provavano a dimezzare con la tripla di kemba ma non entrando Batum riusciva a regalare il rimbalzo a Charlotte che passava alla cassa per realizzare i primi due punti con il floater di Williams.

Gordon in entrata sbagliava ma teneva dietro il difensore con il corpom correggendo facilmente mentre dall’altra parte Batum indicava la via dell’entrata, poiché la porta del canestro era apparsa chiusa fino a quel momento a Charlotte succube della pressione difensiva dei Magic.

Entrata decisa del francese per il 4-9 ma su una palla vagante arrivava una tripla da second chance di Fournier, Batum penetrava bene ma falliva l’appoggio ormai quasi solo così Isaac elevandosi su Kemba mandava la squadra dell’ex Clifford sul +10.

L’entrata di Lamb a 8:39 oltre a mostrare al pubblico una splendida dunk di destro in parallelo al canestro sul lato sinistro, valeva anche il libero addizionale per la spinta subita alle spalle.

Gioco da tre punti che anticipava due punti dall’altro lato del campo per Gordon e un 2/2 di Walker fermato irregolarmente da Isaac sulla penetrazione a 7:45.

Zeller con una stretta entrata a ricciolo nel pittutrato passava sootto il corpo di Vucevic per appoggiare l’11-16 ma a rallentare la rimonta di Charlotte c’era un fallo invertito per uno sfondamento subito da Kemba, sulla rimessa l’azione ospite andava nel cuore dell’area dove Vuc segnando in gancio portava sul +7 la squadra di Clifford.

A 6:42 Kemba spostava la sua azione sulla diagonale sinistra cercando spazio sull’arco, tripla tentata e messapoi Lamb a tutta birra lasciava indietro tutte le divise bianche per l’appoggio del -2 sulla sinistra della tabella.

Walker a 5:40 completava l’operazione aggancio ma su una ripartenza Hornets a metà campo Zeller rischiava un passaggio che i Magic intercettavano con Isaac lanciatissimo per la schiacciata prepotente a una mano senza oppositori di sorta che rimarrà uno dei più clamorosi flop della storia poiché la dunk violenta rimbalzava sul ferro e in rimessa laterale sinistra…

Lamb ringraziava andando in entrata per metter dentro il vantaggio e su una girata di Zeller la terna fischiava fallo contro Vuc (personalmente non sembrava fallo) che vedeva l’avversario infilare due FT a 4:41.

Un altro floater di Lamb coglieva il primo ferro prima di capitalizzarsi dentro la retina chiudendo il 10-0 di parziale Charlotte.

Iwandu correggeva in mischia una palla imprendibile rimasta in aria lanciata da più mani poi Kemba da destra metteva dentro il 26-20 e Monk con la collaborazione di lamb riuscendo a scippare una palla in difesa costruivano l’azione conclusa da Malik con una bomba da tre a 2:58 per il 29-20 ma Lamb accusava uno stiramento al retro coscia destro e doveva uscire dal campo non rientrando più.

Gordon mancava un tiro da sotto con i Magic 5 contro 4 poiché Monk in entrata era rimasto giù sull’azione precedente ma il nostro numero 1 si rialzava acnche se sull’entrata a destra il suo tiro era stoppato al limite della ricaduta della palla da Bamba.

Un fallo su Willy a 1:26 era sfruttato dal nostro centro spagnolo con due liberi mentre a :58.3 Monk infilando un altro siluro da oltre l’arco portava sul +13 (34-21) Charlotte.

Ross metteva dentro due punti a :50.1 ma Da centro area, spalle a canestro Willy resisteva al tentativo di scippo passando sulla destra dove arrivava sulla linea di fondo Monk libero da avversari pronto a sparare una devastante tomahawk jam a una mano.

Il primo quarto terminava 36-23.

Duello Gordon/Williams. Sam Sharpe-USA TODAY Sports

2° quarto:

Iwandu iniziava bene mettendo un runner oltre Bridges, Orlando però sbagliava con Ross da tre, Bamba mancava un gancio poi toccato da Bridges ma sulla rimessa dal fondo Cliffors scuoteva la testa perché i suoi ci mettevano più di 5 secondi riconsegnando palla a Charlotte.

A 10:43 un gioco a due in avvicinamento tra Parker e Willy portava il centro spagnolo ad assumere la posa di decollo di Superman ma il fallo di Ross rovinava la possibile schiacciata del n°41 che dalla lunetta splittando mancava il primo libero di serata di Charlotte (16/17 nel primo tempo).

I magic si riprendevano con un turnaround di Ross e un 1/2 di Iwandu a 10:00 fino ad arrivare sul 37-30 che consigliava a Charlotte un time-out a 9:41.

Due FT di Williams facevano ripartire Charlotte poi colpita su una correzione di Bamba (miss Ross) e da Gordon che da tre punti realizzava il 39-35.

Ancora i liberi arrivavano in soccorso a Borrego perché sull’entrata di Cody diagonale una passaggio a livello Magic non era legale.

2/2 del centro mentre dall’altra parte con un passaggio alla cieca volante dietro le spalle Iwandu esagerava mandando oltre il fondo la spicchiata.

Kemba in entrata teneva dietro due difensori inarcando la schiena soto la tabella per l’appoggio vincente mentre dall’altra parte Ross dalla diagonale sinistra si dimostrava buon tiratore colpendo da tre per il 43-40 ma Kemba intravedendo il pericolo esaltava i suoi sensi prima usando uno screen roll per metter dentro il pull-up comodo e poi appoggiando leggiadro un terzo tempo in transizione il 47-40.

Dopo altri due punti per parte, Kemba a 4:53 palleggiando dietro la schiena mandava il difensore (Grant) dalla parte opposta mentre il capitano passando lo schermo largo andava sulla linea da tre verso sinistra per una bombarda micidiale e anche se dall’altra parte Vucevic rispondeva da fuoriun home-run pass di Batum per Bridges favoriva il primo canestro del nostro rookie a 4:10 dall’intervallo.

Il francese rimaneva attoivo triangolando stretto in area con Cody che resisteva alla pressione e restituiva sotto a sinistra per Nic bravo a infilare due puntiper il 56-45.

Time-out a 3:24 per Orlando che nel finale sembrava riprendersi con 5 punti consecutivi di Gordon e un arresto e tiro di Grant per il 56-52 ma Charlotte ripartiva con Kemba che modello Iverson palleggiava stretto e a livello terreno per alzare la sfera in mezzo ai difensori, 2 punti e fallo non chiamato…

Nel finale arrivavano 4 tiri liberi per Vucevic e due per Zeller ma Charlotte li metteva entrambi mentre Orlando vedeva il proprio centro fallirne ben tre e capitolare anche sul buzzer beater di Monk che dalla sinistra scagliava il dardo del 63-53 ringraziando il capitano per la drive and kick con passaggio perfetto.

Charlotte Hornets guard Malik Monk, left, and Orlando Magic guard Isaiah Briscoe scramble for the ball in the first half of an NBA basketball game Monday, Dec. 31, 2018, in Charlotte, N.C. (AP Photo/Jason E. Miczek)

3° quarto:

Dentro Grraham per l’infortunato Lamb e il rookie si faceva subito vedere con l’assist volante dal pitturato per Zeller che sulla sinistra mulinava le braccia lateralmente per alzarsi e apopoggiare bene oltre il difensore.

A 10:58 Grant rispondeva da tre punti, Isaac in jumper accorciava sul -7 mentre Graham in entrata era stoppato da Vuc e dall’altra parte Grant spingendo su Kemba in entrata realizzava pure il 65-60 con un parziale pro Clifford team di 7-0…

Zeller sotto canestro riceveva dentro da Kemba per fintare la schiacciata e veder Gordon i ritardo volar via, cambio lato e jam facile a 9:51 priima di due punti di Vuc 18 secondi più tardi e tre di Fournier che a 9:14 mandava gli Hornets nel momento più difficile del secondo tempo con i ragazzi della Florida sul -2 (67-65).

Graham iniziava a produrre anche punti recuperando un fallo di Isaac a 8:51 (2/2) poi in difesa recuperava una palla murando un passaggio di Fournier ma Charlotte mancava due tiri consecutivi tuttavia la difesa di Charlotte iniziava a stringersi e un’altra deflection di Marvin (questa volta) serviva allo stesso per recuperare un passaggio di Batum e segnare lesto dall’angolo sinistro dopo esser passato velocemente dalla modalità difensiva a quella offensiva.

Graham si faceva sbatter contro da Grant e Cody andando all’indieto rendeva difficile il tocco di Vuc da sotto che sbagliava così a 6:54 in transizione Graham sparava un proiettile da tre punti ma si scopriva dal replay che precedentemente Zeller a contatto con Grant s’infortunava, subendo (speriamo) solo una contusione a qualche osso dietro il metacarpo tenendosi con l’altra mano la zona dolorante.

Dopo aver perso lamb e Cody con Kemba a “testare” la gamba, Charlotte a 6:58 frastornata per un attimo subiva la tripla di Isaac e anche il 75-70 ma Willy, subentrato a Zeller, in avanzamento trovava il contatto con Vucevic andando a mettere poi due liberi assegnati a 5:54.

77-70 con un 20/21 dalla lunetta per la squadra di Borrego che a 5:22 giocava una pallacanestro fatta di passaggi rapidi sui quali i Magic mancavano tutti gli anticipi aggressivi, palla a Walker che con due passi andava dentro, altro scarico sulla destra, questa volta per Batum che a 5:22 coronava con un perfetto tiro da tre l’azione per l’80-70 che porttava Clifford al time-out a 5:21 dalla fine del terzo.

A 4:51 per un fallo contro MKG i Magic tornavano sul gap a una cifra ma Monk spaccando la difesa in entrata dava in orizzontale basso all’accorrente Willy che alzando palla sentiva il fischio in contemporanea prima di metter dentro con classe e coordinazione in entrata.

FT a segno, +11 Charlotte che durava sino al ferro/tabella/cesto di Walker per i primi suoi due punti del secondo tempo replicati subito dopo grazie a Graham che dando una manata alla palla in possesso di Fournier, lanciava la transizione facile.

Iwandu ne metteva due dentro ma una “vecchia” di ginocchio di Willy su Vuc costringeva il lungo avversario alla panchina ma Ross dalla destra segnava ugualmente il -10 (87-77).

Time-out Charlotte a 1:54 e al rientro Graham segnava due punti, malik aggressivo, anche, inoltre a :37.2 la fresh force di Charlotte metteva dentro altri tre punti con Graham e tripla frontale un passo indietro dalla top of the key.

94-77, Orlando incapace ancora di segnare con Gordon impreciso contro MKG dalla baseline sinistra e la Sig.ra Natalie Sago fischiava a favore di parker due liberi a :10.2 dalla terza luce rossa.

Parker splittava ma gli Hornets raggiungendo il +18 ipotecavano la vittoria.

Alcune “Api” nell’ultimo quarto.
Tifosi di Charlotte nell’ultimo quarto che si sentono prossimi alla vittoria.

4° quarto:

Monk cancellava Iwandu con una stoppata da sotto clamorosa poi in entrata forniva a sinistra la sfera a Willy per due punti facili per il 97-77 e ancora lui subendo fallo da Iwandu sul tiro da tre portava Charlotte sul 100-79.

I Magic non segnavano più, così la partita degenerava rapidamente per la squadra arrivata dalla Florida, Monk a 8:40 segnava due punti così come MKG a 7:49, in entrambi i casi le mani di Bamba addosso portavano a due liberi addizionali segnati, due giocate da tre punti che spedivano Charlotte sul +30 (109-79)

Si arrivava sino al +35 (116-81) quando l’entrata in campo di Frank lo portava al primo tiro, una bomba H che si legava più tardi al suo palleggio spalle a canestro con due mezze virate e l’alzata precisa nel traffico per il 120-87.

I Magic diminuivano il gap nel finale con le panchine profonde in campo sino a giungere al 125-100 finale.

Pagelle

Kemba Walker: 8

24 pt., 3 rimbalzi, 7 assist. 3 TO, per il resto procura punti a Charlotte a tutto spiano quando servono. Sembra avere molta facilità e dimesticezza contro i Magic. Senza esagerare mostra un paio di belle giocate con il palleggio dietro la schiena per la tripla con difensore al bar e l’entrata in palleggio con le formiche prima di alzare in mezzo alle Colonne D’Ercole il tiro vincente e lì manca pure il fallo. Lui è oltre le colonne perché non se no conosce ancora il limite, può sempre inventare qualcosa di nuovo.

Jeremy Lamb: 7

9 pt., 2 rimbalzi, 2 assist, 1 rubata. In nove minuti e otto secondi… +9 di plus/minus. Stava andando benissimo a tutto campo, poi l’infortunio su una ripartenza. Segna ottimi canestri mostrando la dunk laterale a una mano pur spinto dopo aver preso più velocità del necessario ma ne esce un bel canestro con libero addizionale. Non sbaglia nulla al tiro.

Nicolas Batum: 6,5

7 pt., 5 rimbalzi, 3 assist. 3/6 dal campo. Ha il merito di entrare nella difesa di Orlando all’inizio, il primo a farlo con decisione indicando la strada anche se manca un layup ormai fatto però segna ancora da tre punti nel terzo quarto con tiro perfetto magnificando l’azione corale del team. Tira con il 50% dal campo anche se dimenticherei un fade-away air-ball dalla destra del tutto gratuitamente forzato. Un po’ in difficoltà su Gordon, più fisico, a inizio match, poi in difesa inizia a prender le misure.

Marvin Williams: 6

10 pt., 5 rimbalzi, 2 assist, 1 rubata. Serata un po’ giù di tono ma sufficiente. Se va su Gordon al posto di Nic lo fa meglio. Segna nel finale una buona tripla che lo aiuta a salire in doppia cifra.

Cody Zeller: 7,5

14 pt., 6 rimbalzi, 2 assist. 3/5 al tiro e +9 di plus/minus. Indicato dagli analisti Hornets come il match-up chiave il suo duello contro Vucevic. Lo vince mostrando buona difesa ma anche in attacco dove recupera ben 8 liberi e non è cosa da poco per un lungo e per lui riuscire a metterli tutti.

Michael Kidd-Gilchrist: 7

5 pt., 2 rimbalzi, 1 rubata. Inizio diesel, poi diventa spesso un muro come sul tiro di Gordon, cerca d’influenzare l’attacco avversario e ci riesce, sia a livello di passaggi che di tiri.In nemmeno 20 minuti recupera un mostruoso +39 di plus/minus. Energia in difesa, l’immagine della serata di ciò sono lui e Graham. Peccato per l’attacco, partendo con uno 0/3 finisce con due canestri per il 2/5 finale.

Malik Monk: 7,5

21 pt., 3 rimalzi, 4 assist, 1 rubata, 1 stoppata. 7/14 dal campo. Una spina nel fianco dei Magic a partire dalla schiacciata in corsa dalla baseline destra su assist di Willy, a triple micidiali e a entrate che possono finire anche per tagliare la difesa con il passaggio per il compagno smarcato, il quale spesso si trova solo a depositare senza problemi, c’è anche nella versione passaggio corto per Marvin da tre. Bella partita, anche in difesa non sfigura e va su un +25 di plus/minus.

Tony Parker: 5,5

1 pt., 3 rimbalzi, 2 assist. 0/4 al tiro, non troppo convinto. Una bella giocata insieme a Willy che manda lo spagnolo in lunetta e poi in più di 12 minuti qualche rimbalzo ma non è una serata memorabile per lui.

Willy Hernangomez: 6,5

10 pt., 8 rimbalzi, 1 assist, 1 rubata. E’ il primo a sbagliare dalla lunetta ma pazienza, l’importante era la prestazione e i rimbalzi sono ok come i punti giocando un po’ di più per l’infortunio di Zeller. Nessun TO e 2/5 dal campo. Bell’assist per Monk no look dal centro dell’area spalle a canestro.

Miles Bridges: 6

6 pt., 2 rimbalzi, 1 assist. Inizia concedendo a Iwandu due punti ma era lanciato, tocca una palla che va oltre il fondo sulla quale avrebbe potuto far meglio e viene anche stoppato. E’ da un po’ che non si vede decollare per distruggere canestri e così fa un po’ tenerezza. Segna poi sul passaggio tutto campo di Batum ecuperando un 2/5 dal campo. La sua entrata eccessiva nell’ultimo quarto porta alla correzione di MKG vincente.

Devonte’ Graham: 7,5

10 pt., 3 rimbalzi, 4 assist, 3 rubate. Ha un 3/8 al tiro complice una stoppata presa da Vuc ma il ragazzo ha personalità e va un’altra volta in doppiacifra. Gioca al posto di un Parker poco convincente in serata usando anche qualche minuto di Lamb finendo con più di 24 minuti in campo dove fa vedere di saper ataccare e smistare assist. 2/3 da fuori, un solo TO, aiuta Charlotte a staccarsi nel momento decisivo ma è bravissimo in difesa dove recupera palloni come quello che innesca la transizione di Williams con la manata netta sulla palla detenuta da Fournier.

Frank Kaminsky: 7

6 pt., 2 rimbalzi, 1 assist. Conta poco la gara quando entr ama lui si presenta con una tripla per farsi tenere in considerazione, poi con due mezze virate in avvicinamento da spalle a canestro e tocchetto preciso sopra il difensore da pochi passi. Recupera altri due liberi splittandoli. Buoni i suoi 7:49 in campo.

Bismack Biyombo: s.v.

2 pt., 2 rimbalzi in 6:39. Partita strafinita quando dopo innumerevole tempo entra in campo Biz che segna comodo servito per la schiacciata e recupera un paio di rimbalzi ma commette ben 4 falli contro la panchina avversaria. Sembra gli abitri fischino in anticipo tanto sanno che il controllo del corpo del congolese viva di vuita propria e troppo danzereccia, al di fuori del cilindro…

Coach James Borrego: 6,5

Nulla da imputare. Lancia Graham per esigenza vedendo Parker sparare un po’ a casaccio e non fa male. I punti di Walker lo aiutano, poi sono i giovani a decider la gara, vedi Monk nel finale di terzo quarto. Al posto di Lamb non demerita oggi. La squadra recupera lo svantaggio iniziale agevolmente e non torna iù sotto nonostante due riavvicinamenti al possesso singolo.

Questo articolo è stato pubblicato in Uncategorized da igor . Aggiungi il permalink ai segnalibri.

Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.