Game 39: Charlotte Hornets Vs Indiana Pacers 104-115

Intro

Empedocle (484-421) di Agrigento, “democratico” contro gli aristocratici.

Gira con mantello di porpora e secondo lui la natura è governata dai classici 4 elementi: Acqua, Aria, Terra e Fuoco ripresi anche da altre filosofie, dallo zodiaco e da alcuni giochi (ad esempio Hero Quest con le sue carte) a loro volta governati da Amore e Odio.

Contesa, conflitto e armonia mescolano le cose e generano l’universo.

Per lui l’assenza di vita erano l’odio e l’amore mentre nello scontro amore e odio la vita prendeva forma.

Nell’universo NBA trovare la giusta chimica è importantissimo e gli Hornets hanno iniziato benissimo l’anno, ora tentano di battere ancora i Pacers in casa, impresa riuscita nel primo confronto tra le due squadre, proprio all’Alveare mentre la seconda partita a Indianapolis fu vinta nettamente dai bianco-gialloblu.

Il ritorno a ottimi livelli di Rozier e Graham (eroe del primo match di Regular season) potrebbe mettere in difficoltà una squadra costruita in forma superiore alla nostra ma come ogni tanto ricordo, i Calabroni non lo sanno e continuano a volare (semicit. Sikorskij)…

Prima della partita, ecco alcuni dati…

Analisi

Charlotte inizia con gran voglia e fisicità il match.

Nel primo quarto l’attacco è fluido e si va a riposar due minuti sul +2 poi le difese chiudono ancora meglio e il basso punteggio all’intervallo (44-42) racconta che sono ancora i Calabroni a rimaner avanti di due punti.

Il match si risolve dopo pochi minuti del terzo quarto quando la slow start degli Hornets e la vena di T.J. Warren che entra nel periodo on-fire, creano, insieme all’aggressività di Sabonis e soci, il divario che i Calabroni non riusciranno più a colmare.

Il 21-37 di parziale nel quarto con un 8-24 nel pitturato, racconta che la sperimentazione di Borrego di un paio di quintetti troppo squilibrati non ha funzionato, in difesa, dove l’aggressività dei Pacers ha fatto la differenza e in attacco con scarsa precisione e forza.

In difesa poi, fermare l’ala dei Pacers è sembrata utopia poi anche nell’ultimo periodo quando ci hanno provato a turno vari difensori senza riuscirci.

Così gli uomini di McMillan, più attrezzati, hanno trovato i colpi per non farsi risucchiare nel gorgo di un convulso finale vincendo all’Alveare, troppo spesso saccheggiato negli ultimi match pensando a 4 sconfitte consecutive: Jazz, Thunder, Celtics e quella odierna.

Charlotte ferma a due la propria striscia vincente andando a sfidare Toronto nella prossima partita casalinga sperando di rompere il sortilegio casalingo.

Statistiche squadre:

CHA: 38 rimbalzi, 21 assist, 45,7% FG%, 33,3% 3FG%, 90,9% FT (20/22), 11 TO.

IND: 43 rimbalzi, 31 assist, 52,8% FG%, 38,5% 3FG%, 78,6% FT (11/14), 10 TO.

La partita

Starting five

Indiana mandava sul parquet: Aaron Holiday ( 3 pt.), Lamb (11 pt. +10 rimbalzi), T.J. Warren (36 pt.), Sabonis (18 pt. +12 rimbalzi) e Turner (15 pt. + 9 rimbalzi).

9 i punti di Justin Holiday dalla panchina, 8 quelli di McDermott e 7 quelli di McConnell.

Rozier, Graham, Bridges, P.J. Washington e Biyombo erano i nostri 5 Charlotte Hornets titolari sul parquet da subito.

1° quarto:

Partiva in maniera strana la partita con Biyombo molto aggressivo sulla palla a due che invadendo lo spazio avversario colpiva involontariamente in faccia Turner.

Rimessa in gioco Indy e Biz tenendo su Sabonis in avvicinamento cadeva dopo esser stato contrastato a rimbalzo.

Rimessa dal fondo per Indy e Holiday a 11:35 metteva dentro da tre mentre 20 secondi più tardi un passaggio di Graham raggiungendo Biyombo era usato dal congolese per una bimane.

Dopo diversi errori da fuori l’ex Lamb centrava il bersaglio da oltre l’arco mentre i Calabroni ne recuperavano due con Rozier che buttandosi dentro trovava il contatto affondando due FT a 9:36 per il 4-6.

Una transizione due Vs uno (persa Graham) portava Sabonis alla schiacciata ma un perfetto tiro frontale di Miles dalla top of the key faceva rientrare Charlotte sul -1.

Turner con mezzi giri dal post basso destro riusciva a batter la difesa di P.J. che si rifaceva andando di fisico ad appoggiare di sinistra in corsa oltre Sabonis.

Ancora Turner da sotto sempre dal post basso destro, questa volta in avvicinamento battendo di fisico P.J. per il 9-12.

Gli Hornets mancavano alcune occasioni comprese due di Biyombo (stoppata e hook storto) che il centro si era guadagnato con due rimbalzi aggressivi ma a 6:01, dopo l’entrata di Zeller, il blocco del bianco favoriva la tripla veloce di Graham per il pareggio.

T.J. Warren sparava una tripla sui ferri ma sull’azione successiva nessuno fermava la sua entrata frontale.

Cody a 5:03 non si faceva pregare per la tripla sulla zona di Indy e funzionava cosicché i Calabroni passavano in vantaggio per la prima volta in partita.

Graham in corsa scaricava corto a Zeller che attendeva poco per salire ad appoggiar il 17-14.

A 3:47 P.J. stoppava Lamb, goaltending, dubbio ma probabilmente correttamente assegnato a Indy.

Una left hand penetration di Graham e a 3.24 McMillan chiamava time-out sul 19-16 CHA.

Due rimbalzi offensivi concessi a Indy e alla fine al terzo tentativo la squadra in maglia bianca andava a segno con T.J. Warren in forzato reverse layup.

Canestro di Rozier a 2:41 (in netto goaltending Turner) clamorosamente non dato per buono dalla terna così l’elbow jumper di Bitadze (2:19) riportava avanti beffardamente gli ospiti.

A 1:57, in uscita verticale Monk agguantava il passaggio laterale di Rozier ed esplodeva la tripla fiduciosa per il controsorpasso quindi un fing and roll di sinistra di Rozier lanciava la squadra di Borrego sul 24-20.

Un bad pass di Bitadze all’indietro per nessuno ed era TO, quindi a 1:11 arrivava l’improvvisa rim run di Cody a una mano che flessciava tutta la difesa bianca.

McDermott in back-door con il layup accorciava ma Cody con l’euro step batteva Bitadze che lo affrontava con la spinta sul petto.

FT e 29-22, peccato che nel finale J. Holiday calasse la tripla e Sumner schiacciasse a poco più di un secondo dalla sirena per il 29-27.

Un’azione dei Pacers nel primo quarto mentre scorrono le statistiche di Graham in stagione.

2° quarto:

La difesa delle due squadre faceva da padrona nella seconda frazione e ci volevano un minuto e otto secondi prima che Rozier con la tripla dalla diagonale destra aprisse le danze.

Holiday da tre rispondeva per il 32-30 fino a che Sabonis, riconoscendo la forzatura di Biz (fuori posizione), non rollava dentro per agganciare e depositare. Il pari.

McDermott da tre non funzionava, Sabonis conquistava il rimbalzo, una manata di Graham sulla palla faceva carambolare su di lui a palla che si perdeva sul fondo ma la terna non assegnava né un eventuale fallo né la rimessa per Charlotte destinandola, sbagliando a Indy.

Fischi per lo sfondamento (molto dubbio) chiamato a Miles e McConnell dala destra pescava la tripla del nuovo vantaggio.

Dopo qualche errore e buona chiusura, Sabonis dalla lunetta splittava portando oltre il singolo vantaggio i Battistrada.

P.J. da destra con l’hook mandava a sbatter la palla sul primo ferro che aiutava per il -2 poi Biz mancava il tiro ma spuntava Martin nel mezzo della mischia del pitturato a correggere bucando i Pneumatici.

Reverse layup alto (piuttosto free) per McConnell e pari di Rozier che protetto da Biz andava per la scorribanda sino al ferro con il fing and roll per il 38-38.

Nuovo vantaggio ospite, Sabonis per il +4 quindi Bridges in atletica correzione sulla tripla sull’anello di Rozier e pari di P.J. in appoggio al plexigalss fino all’ultimo canestro del primo tempo con Graham che pescando Zeller in corsa (passaggio schiacciato) lo vedeva avvitarsi oltre Turner per chiudere in caduta e in reverse.

44-42, peccato per il libero mancato ma i Calabroni tornavano negli spogliatoi con due punti di vantaggio.

3° quarto:

La squadra di MJ rovinava il buon primo tempo con un quarto sciagurato nonostante Rozier dalla lunetta allungasse di un punto a 11:46 per tre secondi difensivi in are di Turner.

Un passaggio pessimo basso di Biz innescava la transizione chiusa da T.J. Warren da sotto.

Miles, ottenendo due FT a 10:21 dopo un ottimo movimento, riusciva a restituire il + ma a 10:02 su una palla a metà tra i difensori Hornets (P.J. e Miles) e T.J. Turner, il Pacer aveva la meglio subendo fallo sul tiro dalla media per il two and one del pareggio.

Ancora T.J. Si dimostrava una vera spina nel fianco andando in transizione a cercar di chiudere ma la spinta di Bridges che lo faceva rotolare oltre il dovuto rallentava solo il processo di sorpasso ai libri (47-49).

Rozier dalla diagonale sinistra centrava il bersaglio per il 50-49 a 9:32 ma ancora due punti di T.J. Warren più i due dell’ex Lamb a 8:48 consentivano ai Pacers di lanciarsi sul 50-53.

Miles, sulla baseline sinistra lottava di fisico con Lamb battendolo con un piccolo arcobaleno.

I Pacers si lanciavano mentre gli Hornets non riuscivano più a rispondere: T.J. Warren realizzava il 52-57, Sabonis, sfruttando una corta deviazione volante orizzontale di Turner ne aggiungeva altri due prima di una buona entrata di Bacon che inframezzava solamente i canestri avversari (Sabonis dunk su passaggio di Holiday, ancora Sabonis con un 2/2 ai liberi per il bonus).

Graham tentava di ridare senso al match in entrata con lo scoop, un top shot ma Turner, nonostante la bellezza del gesto di Devonte’ colpiva da tre dal lato destro e contava di più, tanto che i Pacers andando sul +10 cominciavano a involarsi (56-66 a 4:56).

Altro TO di Charlotte con Graham (5-0 nel quarto con uno 0-6 nello sfruttare queste palle perse).

Lamb raccoglieva nel paniere un air-ball segnando in reverse layup e T.J. Warren, sempre lui, dalla linea di fondo destra metteva altri due punti per il 56-70.

Rientrava sul parquet Rozier, bravo a segnar subito da fuori tuttavia un posizionato McDermott cecchinava dall’angolo.

Bacon rispondeva in entrata con l’appoggio per il two and one (fallo di Turner) ma il centro da sotto recuperava due punti per il 62-75.

Turner tirava in corsa fuori equilibrio sul contatto con Cody infilando il cesto comunque portando il parziale punti in area del quarto sull’8-22 mentre nel finale Bridges colpiva da tre punti e Sumner, quasi allo scadere del tempo batteva Monk in avvicinamento per il 65-79.

Borrego preoccupato nell’ultimo quarto.

4° quarto:

Diverse emozioni nell’ultimo quarto con gli Hornets e il loro spirito di rimonta ma non c’era nulla da fare, i Pacers avevano i numeri per tenere distante la squadra di Borrego che apriva con l’appoggio di Bridges ma J. Holiday da tre dalla diagonale destra era già una prima risposta.

L’appoggio di Martin e il canestro di Bridge erano parzialmente coperti dai due punti di Sumner in transizione in un due Vs due.

J. Holiday prendeva un doppio tecnico per reiterate proteste e andava ad accomodarsi fuori a 9:45 mentre Rozier in lunetta accorciava le distanze di un paio di punti.

Era sempre l’ex Celtics a 9:30 a metter un long two con step back per il -9 (75-84).

Rozier arrivava a 22 punti con il canestro del 79-87 in fade-away dalla baseline destra.

Rispondeva T.J. Warren con il tiro du Bacon a ai due libri di Rozier la replica era affidata a McDermott che da te affondava il colpo.

Ancora due FT per Rozier a segno e replica nelle mani di T.J. Warren abile a batter anche Zeller per l’83-98.

Il rientro di Graham valeva due punti per il nostro numero 4 ma T.J. Warren segnava anche contro Cody Martin…

Non rischiavano i Pacers anche se colpiti da Graham per il 95-106 (tiro da oltre l’arco a destra) che replicava dalla medesima posizione per il 98-107 a 2:13 dalla fine.

La pressione a tutto campo serviva solo a far giungere al record stagionale Warren che con un two and one chiudeva il match di sicuro (100-112) prima che nel finale si stabilizzasse sul 104-115.

Le pagelle

Terry Rozier: 7

28 pt., 1 rimbalzo, 6 assist, 1 rubata. 8/17 dal campo, 3/10 da 3 pt. e 9/9 ai liberi. Altra partita convincente sotto il profilo realizzativo anche se fuori oggi prende un po’ meno ma non è sempre domenica. Infila comunque tiri pesanti e prende coraggio attaccando il ferro ottenendo diversi liberi sui quali sarà perfetto. Contiene bene in alcune situazioni ma nel secondo tempo, complice la maggior pressione in difesa di Indiana, serve solo un assist pensando di attaccare viste le difficoltà dei compagni. Va bene anche così se intorno non riescono a smarcarsi meglio. Sarebbero 30 i punti ma un goaltending non fischiato… Borego ha elogiato Terry: “Terry’s been fantastic. He’s growing, has an aggressive mentality to the rim, making plays for others, shooting at an elite level, competing on the defensive end and is looking more and more comfortable every game. I give him a ton of credit. He’s played extremely well.”

Devonte’ Graham: 6

22 pt., 5 rimbalzi, 6 assist. 7/15 dal campo, 3/7 da 3 e 3 TO. Si sveglia tardi. Primo tempo a 5 pt. e 6 assist, terzo quarto a parte un buon canestro, pessimo sia in attacco che in difesa e gran ripresa nell’ultimo quarto con due bombe consecutive dalla destra, liberi ed entrate. Qualcosa gli viene concesso ma perché era già fuori tempo massimo per ribaltare il match.

Miles Bridges: 6,5

18 pt., 7 rimbalzi, 4 assist, 1 rubata. 6/7 dal campo. 3 TO, 4 PF. Non sbaglia nulla in attacco se non nel finale una conclusione. Utile in vari settori, non riesce a contenere T.J. Warren ma è problema comune.

P.J. Washington: 5

6 pt., 9 rimbalzi, 2 assist, 1 rubata, 1 stoppata. 3/12 dal campo con 0/5 da tre. 4 PF. Poco elastico al tiro, poca spinta sulle gambe, tiri corti e alcuni appoggi imprecisi mentre quando usa il fisico e si butta dentro spesso la mette. Da fuori non mette un tiro e nel primo tempo si fa spingere e battere un paio di volte da Turner non riuscendo a resistergli.

Bismack Biyombo: 5

2 pt., 7 rimbalzi, 1 stoppata. 1/5 dal campo, 2 TO. Male al tiro e Zeller appena entra scherma Graham meglio di lui. Parte con foga, lotta moltissimo prendendo un paio di rimbalzi consecutivi offensivi e dando fastidio in difesa, per questo mi dispiace dargli un brutto voto ma purtroppo sul parquet non è n gran ricordo di serata.

Malik Monk: 5

3 pt., 1 rimbalzo. ¼ dal campo. Bella tripla poi poco altro. Riesce a tenere in campo un passaggio fuori misura ma purtroppo serve come può la palla preda dei Pacers mentre poi non ne azzecca più una e sul finire dei 24 secondi su un’azione offensiva Pacers non tiene su Sumner. Avrebbe dovuto essere una delle principali opzioni offensive di Charlotte a inizio anno e si parlava anche di titolarità ma in 17:29 combina veramente poco e con Marvin out sarebbero serviti più punti suoi che si limita troppo spesso a tirar da fuori (1/3).

Cody Zeller: 6

14 pt., 4 rimbalzi. 6/10 dal campo. +1 in plus/minus, 3 falli. Gran primo tempo, deciso e convinto con tripla sorpasso e mazzata in flash dunk a una mano in corsa. Mette 12 pt. nel primo tempo,poi si spegne nel secondo non riuscendo a esser dominante, anzi, subendo un po’…

Dwayne Bacon: 6

7 pt., 2 rimbalzi, 3 assist. 3/7 FG. Attacca il ferro con esiti alterni come in difesa. 3/7 dal campo con un bel canestro two and one fluttuando mentre Turner lo sbilanciava con il corpo.

Cody Martin: 5,5

4 pt., 2 rimbalzi, 1 stoppata. 2/4 dal campo, -7. Leggermente sottotono incassa qualche canestro e anche lui nel finale ci prova contro T.J. Warren (al record stagionale punti) ma fallisce. Bello l’appoggio s seconda possibilità sputando tra i lunghi in divisa bianca.

Coach James Borrego: 5,5

Dal mio punto di vista lascia andare un po’ troppo il match senza chiamare time-out nel miglior momento avversario. Quintetti da migliorare ma va bene così in serata, si vede che non era destino rimontare e si farà tesoro, spero, dell’esperienza.

https://www.youtube.com/watch?v=grTx0vPAkmQ
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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.