Game 40: Charlotte Hornets Vs Toronto Raptors 110-112 (OT)

Intro

C’è una partita da vincere e potrebbe essere l’occasione buona approfittando dei numerosi “caduti” nelle file di Toronto.

Fuori dal Varietà (canzone di Gianni Morandi), “In questo mondo che pare proprio ormai una palude” (a livello ambientale e morale), “Navi da guerra incrociano all’orizzonte” figurativamente parlando come da virgolettato nella sua canzone con i venti caldi che soffiano dall’America al teatro mediorientale, laddove il presidente Trump si è assunto la responsabilità d’essere il mandante di un barbaro assassinio del generale iraniano Qassem Soleimani come fosse una cosa del tutto normale.

La geopolitica e i loschi intrecci internazionali sono sempre esistiti dietro le quinte finché non sono caduti i regimi, qualcuno ha parlato o sono state scoperte e/o desecretate certe carte.

Gli iraniani, colpiti al cuore, non hanno messo molto a rispondere con un raid missilistico dai gialli contorni.

Siamo sull’orlo di una grave crisi e nell’era nucleare gli Stati sono consapevoli che potrebbe finir tutto premendo un pulsante come in Eve of Destruction, canzone tra l’altro utilizzata in uno dei momenti più significativi ed evocativi del vecchio telefilm Ralph Supermaxieroe o American Greatest Hero (in America).

Parlare di varietà sembra quasi superfluo ma cerchiamo di vedere la parte bella che ci offre l’America con il suo basket anche se troppo spesso sui parquet NBA l’ingerenza e la commistione con le forze armate è fastidiosamente evidente e dovrebbe restare fuori dal mio punto di vista poiché troppo spesso il patriottismo è confuso con la giustificazione a ingerenze militaristiche in altre nazioni.

A Charlotte gli unici missili che vorrei vedere saranno quelli di Rozier, Graham, P.J. & soci per vincer questa partita e spezzare la serie negativa di 4 sconfitte casalinghe.

Un po’ di statistiche generali pre-partita.

Analisi

Occasione d’oro gettata al vento da Charlotte che non sfrutta le assenze nelle fila dei Raptors.

Tutti assenti questi giocatori a Toronto nel’occasione.

Dopo un parziale di 16-0 che gira la frittata ecco i 10 punti di vantaggio (95-85) a 5:55 dalla fine dopo uno step-back 3 di Rozier su Ibaka.

Charlotte non sa gestire al meglio il vantaggio con una selezione di tiri affrettata o con una circolazione non ideale e va sotto a 17 secondi dalla fine con l’entrata di Lowry su Biyombo, pareggia, perché con un libero da penalità Ibaka commetteva fallo su P.J. trattenendo la canotta prima che Rozier rimettesse in gioco e mancava il tiro vittoria con il runner di Graham.

Al supplementare Rozier trascinava la squadra ma su una sua tripla mancata l’azione si sviluppava in transizione per i Raptors e sul contatto Rozier/Ibaka gli arbitri vedevano un fallo del primo.

Il n° 9 in lunetta sceglieva il momento giusto per metter dentro i suoi primi due liberi del match (0/3 in precedenza) e a Charlotte rimanevano secondi da contare su una mano: :05.1.

Fallo di Lowry da sfruttare pre-bonus e clessidra a :03.3.

Palla a Rozier che ben marcato da Davis tentava la tripla della vittoria ma come a Cleveland non c’era nulla da fare e gli Hornets inanellavano la quinta sconfitta interna.

A venire a mancare tra i singoli Graham che è mancato parecchio nei momenti decisivi e ha tirato con percentuali dello scorso anno, bene invece Bridges al record di triple personali (6) e lo stesso Rozier, generoso su ambo i fronti.

Charlotte è rimasta avanti a rimbalzo 50-46, nelle percentuali al tiro da tre (40,5% vs 38,9%), ai liberi (19/26 73,1% vs 14/20 70,0%) ma è finita sotto nel secondo tempo negli assist (16-16 nel primo, 30-34 finali) e al tiro dal campo (44,2% vs 44,7% quando nel primo tempo gli Hornets facevano registrare un 55,9% nonostante i 5 pt. di svantaggio) ma soprattutto nei TO, alla fine abbastanza penalizzanti (17 vs 10).

93 pt. dei 112 Raptors sono stati segnati dai titolari o titolari improvvisati che non hanno fatto rimpiangere gli assenti mentre Charlotte ha ricavato dal suo quintetto iniziale 82 pt. e a poco è servita la cavalcata da 16-0 grazie anche alla panchina che aveva ribaltato la situazione a cavallo tra il terzo e il quarto periodo.

La partita

Starting five

Toronto con: Lowry (15 pt. +9 assist), Terence Davis (23 pt. + 11 rimbalzi), McCaw (13 pt. +11 assist), Anunoby (19 pt.) e Ibaka (23 pt. +11 rimbalzi).

Dalla panchina Hollis-Jefferson chiuderà con 8 punti come Matt Thomas.

Hornets con il solito starting five: Rozier, Graham, Bridges, P.J. Washington e Biyombo.

1° quarto:

Toronto aveva la prima occasione ma Anunoby dopo un buon movimento in area non toccava precisamente ed era Bridges sull’altro fronte con un post in area a effettuare un mezzo giro con appoggio per portare su 2-0 la partita.

Toronto rispondeva con un tap-in di Ibaka e il vantaggio di Anunoby in transizione ad attaccare Bridges.

A 10:21 Graham, lanciatosi in area era abbattuto dalla classica mazzata modello passaggio a livello, così la nostra guardia pareggiava dalla lunetta.

Ibaka raddoppiato sotto canestro mancava l’appoggio ma dalla rimessa dal fondo nasceva il lungo due di McCaw dall’angolo.

A 9:12 Graham sorpassava a mezzo tripla con finta su McCaw e tiro sul close-out di T. Davis (7-6), quindi Bridges seguiva il compagno con la tripla (anche se dalla destra) per il 10-6.

P.J. in post basso contro il piccolo sfruttava l’appoggio in mismatch per il +6 e Graham in crossover andando sulla top of the key sparava la bomba vincente del 15-6.

La reazione dei Raptors portava al 15-10 prima che un passaggio aereo di Graham raggiungesse Biyombo in corsa nel pitturato tra quattro difensori ai quali non lasciava scampo andando in fluida e potente bimane appesa per il 17-10 a 6:33.

Gli Hornets smarrivano la fase offensiva e la squadra di Nurse recuperava due punti dalla lunetta, il gancetto di Zeller era respinto da Ibaka in goaltending ma era l’ultimo sussulto per un po’ tanto che i canadesi a 5:43 mettevano dentro una dunk aggressiva a una mano con T. Davis più FT per spinta di Zeller e Hollis-Jefferson da sotto riduceva lo scarto a due punti.

Non si fermavano i Raptors che scavalcavano con la tripla di T. Davis e ingranavano dalla lunetta a 4:02 con un 3/3 di Lowry per pessimo fallo di Monk fuori tempo (19-23).

Sul giro palla offensivo finalmente Monk trovava un corridoio da percorrere per chiudere da Dio della schiacciata lanciata a una mano a 3:42 quindi dopo un errore di bacon, Zeller recuperava palla e Bridges capitalizzava da tre punti controsorpassando (24-23) i canadesi a 3:06.

Dalla lunetta Hollis-Jefferson con due liberi a segno girava la partita pro Raptors, poi la stoppata su Monk di Boucher e il conseguente fallo su Davis in partenza portavano a due liberi e l’allungo sul +3 per gli ospiti.

Per fortuna l’ingresso di Thomas era slow con un tiro mancato e seguente stoppata rimediata da Bridges così in attacco a 1:32 Zeller rimediava due liberi per accorciare sul -1, trampolino per il sorpasso firmato Bridges dall’angolo sinistro (29-27) con un preciso colpo che lo mandava a 11 punti.

Bacon in entrata segnava in mezzo a tre difensori ma mancava l’addizionale e sulla sirena Thomas con il banker in corsa ritoccava sul 31-29 il punteggio del primo quarto.

Miles in buona serata nel primo tempo. Foto tratta dalla pagina ufficiale degli Charlotte Hornets.

2° quarto:

Bridges, in stato di grazia, apriva il quarto a 11:28 con i fuochi d’artificio ancora dalla sua mattonella con un’altra tripla e McCaw rispondeva in appoggio riducendo il gap sul -3 (34-31) prima che Rozier provasse a imitare il compagno dallo stesso punto ottenendo una palla a due dopo aver incastrato la spicchiata tra plexiglass e ferro arancio.

Biz portava il rimbalzo dalla nostra parte e Rozier ci riprovava senza fortuna così McCaw con un frontale da tre su bacon incidentava la partita sul 34 pari.

Bridges per una volta non funzionava da fuori ma il tap-out di Biz portava alla scorribanda di Monk lesto al runner per il +2.

Altro pari di McCaw con l’arcobaleno su Biz ma Miles batteva il suo record da tre punti in carriera trasformando in oro il pallone da oltre l’arco.

Monk si faceva intercettare un passaggio verticale e sulla transizione Thomas da tre non lasciava scampo riagguantando la parità sul 39-39.

Rozier dalla destra con finta (prima verso il fondo e poi verso la metà campo), faceva saltar gli avversari e infilando due triple consecutive realizzava il +6 ma Boucher e Thomas da fuori con altrettante triple non impiegavano molto tempo per recuperare la parità perduta (45-45).

Bacon in appoggio di destra oltre Ibaka anticipava due FT per P.J. (Lowry foul) e la transizione di Rozier con appoggio artistico in mezzo reverse a protezione per il 51-45.

L’attacco di Charlotte si perdeva una volta ancora e i Raptors trovavano una mattonella dalla diagonale destra oltre l’arco: Anunoby oltre P.J. accorciava, Lowry da tre a 3:30 agganciava sul 51-51 il match ma non bastava perché McCaw con il passaggio lungo linea serviva Ibaka che si avvitava schiacciano sull’altro lato del ferro dopo aver battuto P.J.

Anunoby con la dunk in corsa completava il parziale di 10-0 Raptors interrotto da due liberi di Zeller e da P.J. di sinistro per il nuovo stallo sul 55 pari.

Una correzione volante di McCaw ed era subito vantaggio ospite e per un fallo sull’uscita dal blocco di Bacon Lowry andava in lunetta mancando il primo libero dei Raptors che allungavano comunque di uno per chiudere con altri punti dello stesso Lowry e lanciarsi negli spogliatoi sul +5 (55-60).

3° quarto:

Charlotte cercava di rientrare subito in partita con un taglio di Bridges sulla linea di fondo e conseguente schiacciata e dopo la stoppata ricevuta da Anunoby per opera di P.J. Washington ecco arrivare l’”Oh, Miles!”, tipica esclamazione d’incredulità all’ennesima tripla sganciata dall’angolo sinistro da Bridges per il recupero totale (60-60).

L’elastico tra i team però si allungava a 2 con il jumper di Ibaka che stoppava Biz e proponendosi per la tripla portava sul +5 nuovamente il divario tra i team.

A 9:28 Miles si scatenava in schiacciata e un pull-up di Rozier dalla media diagonale sinistra valeva il -1.

Un rimbalzo offensivo regalato ad Anunoby portava a due easy point il numero 3 ospite che da sotto ne metteva altri due facendo chiamare a Borrego un time-out a 7:16 sul nuovo -5.

Charlotte andava nettamente in difficoltà e lo stesso Anunoby con una tripla ai 24 dalla destra nonostante la buona difesa di Miles realizzava il 65-74 ma Ibaka aggravava la situazione a 5:24facendo scappare sul +11 quelli dalla foglia d’acero.

Cody con spostamento laterale da tre ci provava improbabilmente ma prendendo il suo rimbalzo ci riprovava da due, nulla da fare ma ecco spuntare alla correzione potente Bridges per spezzare la corsa avversaria.

Su una transizione Hornets Davis rimediava con il fallo su Rozier per l’alley.

Un punto guadagnato me i Raptors provavano nuovamente a staccarsi quando Ibaka stoppava Rozier e Davis capitalizzava in contropiede per il 68-80.Zeller metteva dentro 4 punti di fila e a 2:44 Nurse andava in time-out sul 72-80.

Hollis-Jefferson per la doppia cifra ma Charlotte strappava una splendida palla con Bacon che virava verso il canestro avversario con Monk a ottenere un 2+1 in transizione.

Mancato il libero era Zeller a recuperare il rimbalzo ottenendo un secondo più tardi (1:03) due liberi per fallo di Boucher.

2/2 e sull’onda del buon momento altra transizione con dunk paurosa di P.J. per il 10-2 run e il -4.

Un lancio del peso da oltre l’arco di Hollis-Jefferson non era quello che voleva coach Nurse, e sulla sirena Bacon avvicinava sensibilmente con il jumper dalla diagonale destra con la tripla i Calabroni (81-82).

Bacon, autor della tripla sulla sireana del terzo quarto. Foto tratta dalla pagina ufficiale degli Charlotte Hornets.

4° quarto:

Thomas era stoppato da Monk, ma P.J. da Boucher, tuttavia segnava due liberi Rozier per il vantaggio sull’83-82 e a 10:27 Zeller tapinava l’incursione sul ferro di Rozier.

Un lancio di Rozier da tre punti dalla diagonale sinistra a 9:51 valeva il +6 grazie a una cavalcata di 16-0…

Thomas falliva la tripla ma Ibaka al secondo tentativo da sotto si correggeva segnando il primo canestro dei Raptors nel quarto.

Passaggio corto lungo linea di P.J. e appoggio di Biz ad altezza ferro con gli Hornets a quota 90 che beneficiavano a 6:57 di due FT mancati da Ibaka.

Biz dall’altra parte invece guadagnava un punto dalla lunetta nello scambio e dopo la stoppata difensiva su Davis imperiosamente saliva in cielo a prender il rimbalzo sul tiro out of range del lungo n° 9 canadese.

Graham da tre stentava ancora, Biz con un tap-out che ricordava uno schiaffo di Bud Spencer dava una seconda occasione ai suoi e Rozier a 5:55 con la tripla ignorante da step-back su Ibaka provava a cristallizzare il vantaggio sul +10.

Charlotte però cedeva poco a poco concedendo subito una second chance che Toronto sfruttava con la tripla dall’angolo sinistro messa da Anunoby.

Monk mancava un libero su due a 5.15 e Ibaka ne piazzava due in jumper riducendo lo scarto a 6 pt (95-89).

Miles sparava troppo velocemente dall’angolo e Ibaka sull’altro fronte metteva il tiro con possibilità di and one ma mancando ancora il bersaglio finiva sullo 0/3 in lunetta.

Dopo tanti tentativi a vuoto delle due squadre, il giro di palla dei Raptors funzionava con Lowry libero per la granata del -1 a 2:56.

Tutto da fare per Charlotte risucchiata nel gorgo dal talento di un paio di giocatori.

Ci provava nel pitturato P.J. che girandosi era contrastato di fisico da McCaw.

Two and one e Hornets sul +4 (98-94).

Ibaka in correzione su Zeller e P.J. per il -2 andava a17 pt. e 10 rimbalzi poi in bonus a 1:20 P.J. mancava uno dei due liberi e Anunoby fintando la tripla del pareggio partiva per la tangente chiudendo a 1:07 in schiacciata per il 99-98.

Rozier ai 24 era costretto a tirar con la palla sui ferri e Lowry a 17 secondi dalla fine batteva in infilata un Biz troppo lento per restargli davanti con P.J. laterale che non provava a intervenire.

Il sorpasso al fotofinish mandava in difficoltà e in time-out Charlotte che otteneva però un libero omaggio per la vistosa trattenuta di Ibaka su P.J. Washington.

Incaricato del tiro Rozier che pareggiava.

Rimessa in campo con scenario modificato e più tranquillità per Charlotte che affidava a Graham il pallone.

Sfera congelata, partenza, dribbling e in area rilascio di un floater non efficace spentosi corto sul primo ferro.

Si finiva all’OT…

OT:

Partiva subito meglio Toronto che dopo l’invasione di Rozier sulla palla a due segnava in area con Ibaka grazie a un pump fake.

Graham era irriconoscibile e si faceva intercettar facilmente un passaggio in angolo da McCaw che correndo in contropiede non si accorgeva dell’ostinato e veloce recupero da dietro di Rozier che allungando la mano rubava la palla e invertendo la rotta dava la possibilità a Graham finalmente di metter dentro una tripla a 4:12.

103-102 e left hand scoop di Rozier, molto hot.

Davis purtroppo per i Raptors indovinava due triple portando sopra la squadra rossastra a 2.36.

A 2:15 arrivava la catapulta di Rozier da destra per tre punti macigno (108-108).

Era ancora Rozier nella nostra area a recuperare la sfera non trattenuta da Ibaka ma Graham in attacco falliva l’opportunità del reverse layup e Ibaka pescato sotto come rollante da un bound pass schiacciava il +2 ospite.

Rozier si incaricava di chiudere al ferro dopo aver messo in difficoltà tutta la difesa e aver battuto per ultimo Ibaka.

Su un contatto Graham/Rozier dove non c’era nulla, né sfondamento né fallo di Graham arrivavano due liberi per il play di Toronto che falliva incredibilmente dalla linea della carità le proprie opportunità salvando Charlotte a :35.5.

Charlotte ci metteva troppo ad attaccare e Rozier era costretto a poco dai 24 a tirare oltre Rozier, palla che schizzava via dopo aver toccato il ferro e la mano di Anunoby che deviando la sfera la toglieva dalla disponibilità di Zeller, Davis in transizione provava a servire Ibaka, Rozier generosamente deviava palla in allungo ma la ball rimaneva nell’area di Ibaka che virando su Rozier appena oltre il semicerchio antisfondamento trovava un controverso contatto interpretato dalla terna come fallo del nostro numero 3 travolto e non in possesso di palla.

Il numero 9 dopo aver fallito le precedenti occasioni trovava il miglior momento per affondare due liberi e Charlotte rimaneva a :05.1 sul -2.

Borrego giocava l’ultimo time-out, Lowry l’ultimo fallo prima del bonus accorciando la sabbia del tempo a :03.3.

Palla a Rozier con poco da giocare e tentativo di tripla su Davis che facendo buona guardia non dava la possibilità a Rozier di un tiro miracoloso che ribaltasse la gara e Charlotte sul filo finiva per incassare anche la quinta sconfitta casalinga.

Le pagelle

Terry Rozier: 7

27 pt., 3 assist, 3 rubate. 9/24 (5/14 da tre). 4 falli, +1. Inizio non brillante dove sbaglia diversi tiri in attacco poi nell’ultimo quarto e nel supplementare prova a tenerci in partita in attacco ma anche in difesa dove si esaurisce correndo dietro a ogni avversario ottenendo un paio di recuperi e un fallo contro, dubbio. Purtroppo non mette le ultime due difficili triple, non sempre se non gli si costruisce qualcosa di buono intorno può mettere tiri in isolamento o in uno contro uno come quello splendido contro Ibaka del +10 un po’ “ignorantemente” alla Basile nell’ultimo quarto. Buona prestazione ma non basta per vincere. Nervoso nel finale ha un battibecco con accenno di rissa con Davis II.

Devonte’ Graham: 4,5

11 pt., 5 rimbalzi, 6 assist. 3/15 (3/9), 3 TO, -15. Fossero state cifre dello scorso anno avrei messo la firma ma dopo il boom iniziale Devonte’ sta iniziando a steccar qualche gara. Mette su in piedi cifre decenti ma se già iniziamo a guardare quanti tiri ha impiegato per superare la doppia cifra e quanti ne ha messi da due… oltretutto dopo la classica partenza per far giocare i compagni ottiene l’unico buon momento con la tripla nell’OT ma nei regolamentari manca il tiro vittorie e nei supplementari regala palla a McCaw e va a mancare un layup in un momento chiave. Non è per nulla clutch in serata eppure c’era l’occasione per esserlo.

Miles Bridges: 7

26 pt., 9 rimbalzi, 1 assist, 1 rubata, 1 stoppata. 10/15, -7 in +/-. Record personale nelle bombe realizzate, ben 6/9. Si ritaglia dagli angoli il suo spazio per colpire e in serata ha buona mano, specialmente nel primo tempo, poi va a prendersi tiri affrettati nel finale e i Raptors rimontano anche con i suoi errori. Nonostante ciò una buona difesa e una discreta serata complessivamente incorniciata da un paio di dunk di rilievo però inficiata dagli errori nel finale che gli tolgono un mezzo punto almeno.

P.J. Washington: 6,5

12 pt., 12 rimbalzi, 6 assist, 2 stoppate. 4/7, -1. Doppia doppia per P.J. che lotta lì in mezzo e ottiene buoni canestri. Segnando anche un and one o chiudendo con la schiacciata appesa una transizione. Peccato per un libero mancato nel finale ma ottiene quello che trasforma Rozier per il 100 pari poi viene un po’ ignorato. In difesa nel finale di gara non riesce a impedire a Ibaka i rimbalzi vincenti ma ne prende comunque parecchi.

Bismack Biyombo: 6

6 pt., 7 rimbalzi, 3 assist, 2 stoppate. 4 falli e 4 TO. -14. Sulla falsa riga della precedente, generoso ma incompleto quando Lowry dimostra la sua lentezza battendolo per il sorpasso nel finale dei regolamentari. Prima aveva avuto una fiammata tra rimbalzi, stoppate, tap-out e punti ma nel finale esce lasciando posto a Zeller.

Malik Monk: 6,5

7 pt., 5 rimbalzi, 7 assist, 1 stoppata.3/8 dal campo. +12. Un po’ meglio dal punto di vista realizzativo con una dunk dal punto esclamativo. Come Zeller beneficia del momento di parziale da 16-0 degli Hornets iniziano tra l’altro il quarto, l’ultimo, con una stoppata su Thomas. Può fare anche meglio.

Cody Zeller: 6

14 pt., 8 rimbalzi, 2 assist. 4/9 dal campo, 6/6 ai liberi. +11. Inizia la rimonta quando gli Hornets nel terzo quarto sembravano disperati e si rende parecchio utile con i suoi tap-in. Qualcosa la manca indubbiamente ma recupera anche importanti FT che mette tutti a segno. Nel finale non incide lasciando qualcosa a Ibaka e soci.

Dwayne Bacon: 6,5

7 pt., 4 rimbalzi, 2 assist, 1 rubata. ¾ dal campo, +3. Buoni alcuni suoi canestri, un paio: uno in entrata nel traffico o battendo Ibaka di dx con l’appoggio e una rubata in virata rifiutando d’arrendersi e poi la tripla fil di sirena nel terzo quarto per il -1. 25:14 sul parquet per lui e un buon minutaggio ritrovato grazie anche al minor impiego numerico di uomini dalla panca per Borrego.

Coach James Borrego: 5,5

Mi convince poco la scelta di Zeller nel finale anche se il momento precedente era stato buono. Si paga un po’ di fisicità. Per il resto la partita si poteva anche portare a casa ma i Raptors rimasti sono bastati a metter in campo una difesa che nei momenti finali ha spinto Charlotte a doversi giocar tutto alle ultime azioni nonostante un +10 a meno di metà tempo alla fine rei regolamentari. Questa gara si sarebbe potuta vincere ma nonostante alcuni buoni minuti di gioco fatto di passaggi nel primo tempo la squadra pare più tesa nei momenti finali e sulla pressione avversaria gioca molto meno la palla che in staticità o su incursioni uno contro tre o quattro favorisce la difesa.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.