Game 45: Charlotte Hornets Vs Phoenix Suns 135-115


Intro

Sunrise o Sunrice?

Piccole differenze, una sola consonante nella notte durante la quale veniva ricordato e onorato Glen Rice anche se la struttura non è più quella del vecchio e affascinante Alveare fuori città (ormai demolito, l’indirizzo era: 100 Hive Drive, Charlotte North Carolina 28217) ma la moderna struttura nel cuore della città.

Si giocava alle 23:00 italiane contro i Soli di Phoenix ma Charlotte sperava che a sorgere fossero nuove speranze con la certezza di tornare a combattere per la prima posizione nella Southeast Division in virtù di un ritrovato spirito battagliero e per festeggiare anche la “certa partecipazione” (facciamo le corna per eventuali infortuni) di Miles Bridges.

Partita che sulla carta qualcuno potrebbe considerare semplice ma da non sottovalutare in virtù delle ultime buone prestazioni dei Suns ma gli Hornets per arrivare ai PO cercavano la terza vittoria di seguito per il 22-23 prima di andare in back to back tomorrow Indianapolis…

La partita in breve

Partita mai in discussione per Charlotte che non sottovalutava l’avversario giocando sin da subito bene. Un primo quarto attento difensivamente con un avvio bruciante.

A 7:09, sulla schiacciata di Biyombo, Charlotte andava sul 21-5…

Un alley-oop di Bridges per il 39-24 era l’ultimo canestri di Charlotte che portava ben 9 uomini a segnare almeno un punto. Mancava l’appello Monk che tuttavia sbagliava il libero e lasciava quindi Charlotte senza la piccola soddisfazione di 10 uomini già a referto punti.

Si chiudeva sul 39-26.

Nel secondo quarto ecco segnare subito Monk, ma all’intervallo Phoenix arriva sul 71-60 dopo esser stata sotto anche di -20, a 3:36 dalla seconda sirena (66-46).

Terzo quarto che vedeva gli Hornets riprendere il largo sino al 109-96 finale con tre tiri liberi (3/3) ottenuti in extremis da Williams abile a fintare e farsi arrivare addosso un dannoso Jackson.

Walker in panca, squadra addormentata che incassava un parziale di 0-10 fino al primo canestro Hornets ottenuto da Batum dall’angolo a 8:22.

Walker era costretto al rientro ma era la connection franco/belga a far la differenza, compreso il congolese Biyombo che nel finale in caduta sulla schiena segnava a centro area dopo aver strappato un rimbalzo offensivo.

Phoenix abusava del tiro da fuori e mancava qualche libero, un po’ troppo inesperta nonostante le accelerate di Booker che finirà con 32 punti aiutato dai 24 di Kelly Oubre Jr..

Buona vittoria in attesa del back to back a Indianapolis

Anomali sono stati i TO con Phoenix a perder solo 7 palloni contro i 16 di Charlotte ma il 53-26 a rimbalzo per Phoenix è risultato devastante mentre il più mite 31-21 negli assist è stato comunque importante per Charlotte.

Hornets con un 54,5% dal campo contro il 44,8% Suns, con il 47,1% da tre punti contro il 33,3% avversario e con il 23/27 (85,2%) dalla lunetta contro il 26/33 (78,8%) di Phoenix che ha sbagliato qualche libero che avrebbe potuto esser utile per un maggior avvicinamento, specialmente nella seconda parte…

Le formazioni:

La partita

Solito splendido colpo d’occhio sul parquet per le classic night…

1° quarto:

Biyombo di testa cambiava sporta ma portava a casa la palla a due e Lamb con un great fade-away anche i primi due punti con l’aiuto del ferro.

Batum a 11:02 portava a casa due FT tentando di penetrare.

Una buona mano la sua come quella di Lamb che in transizione, dopo aver influenzato il secondo errore al tiro di Booker saltandogli davanti, segnava da tre in transizione senza esitazioni a 10:35.

Dall’altra parte rispondeva da fuori Melton, liberato al tiro ma Biz a due mani appoggiava oltre i difensori, Kemba a 9:12 ondeggiava largo per superare il difensore sulla linea di fondo e andare oltre il ferro a chiudere in reverse layup mentre a 8:38 arrivava anche la tripla di Marvin dalla diagonale sinistra che portava il match sul 14-3 e la sospensione chiesta da Kokoskov.

Dopo due punti Suns gli Hornets in attacco colpivano nuovamente da fuori con Kemba, questa volta ai 24 secondi dopo un ottimo giro palla che scombinava i tempi di chiusura dei Suns.

Suns che a 7:35 incassavano altri due FT di Batum e una schiacciata con pump fake di Biz a 7:09 prima che Booker a 6:52 guadagnasse due liberi discutibili e segnandoli portasse la gara sul 21-7.

T.J. Warren ne aggiungeva altri due dalla lunetta ma Kemba con un crossover killer da fermo influenzava lo spostamento di Melton che sceglieva la parte sbagliata mentre il capitano in corsa si portava sulla baseline sinistra da dove lasciava partire un tiro morbido che s’infilava oltre T.J. Warren accorso in chiusura.

Booker passava ancora dalla lunetta per portar punti ai Suns mentre a 5:24 arrivava un sottomano in transizione di Walker che dopo la steal depositava nonostante la rincorsa di Melton sino all’ultimo metro…

In transizione arrivava anche la tripla di Lamb a 4:54 su extra pass di Bridges.

Per Phoenix era sempre Booker a portare a casa punti (2 nell’occasione) prima di un ½ del neo-entrato Willy e di altri due di Kemba fermato da Holmes con il goaltending sul floater da centro area.

Oubre Jr. “interrompeva” Booker che riprendeva a segnare a 2:02 con una tripla “volante” e a 1:37, dopo un canestro di Jackson, Borrego leggermente preoccupato chiamava un time-out anche se sul 32-20 a favore.

A dare un po’ di smalto ancora all’attacco di Charlotte ci pensava Miles che dopo esser stato premiato dalla fortuna grazie a una deviazione che gli faceva ricever palla a centro area saliva con l’intenzione di schiacciare ma la mano sula palla del difensore lo costringeva al tiro in ricaduta, un circus shot che finiva dentro la retina grazie alla resistenza del n° 0 di Charlotte.

A :38.9 un 2/2 di Parker portava a nove i giocatori degli Hornets almeno a un punto, tutti quelli scesi sul parquet tranne Monk che invece alzava l’assist corto per la schiacciata in alley-oop dirompente di Bridges sulla quale Holmes prendeva il tecnico ma Monk, incaricato di batterlo, andava corto.

Chiudeva con due punti Phoenix un quarto nel quale Charlotte portava a casa 39 punti contro i 26 avversari.

Charlotte Hornets’ Kemba Walker (15) drives past Phoenix Suns’ Deandre Ayton (22) during the first half of an NBA basketball game in Charlotte, N.C., Saturday, Jan. 19, 2019. (AP Photo/Chuck Burton)

2° quarto:

Monk a 11:40 apriva con la steal e il canestro sulla fuga con appoggio al vetro, giusto per essere bastian contrario…

A 11:13 Parker sulla sinistra in entrata appoggiava battendo i difensori e a 10:47 Marvin da tre infilava dall’angolo destro il solo cotone per il 7-0 run che portava Charlotte rapidamente sul 46-26…

Oubre Jr. spezzava il parziale con una tripla da sinistra e Booker ne aggiungeva due.

La gara galleggiava su un divario ancora ampio ma i punti scendevano a 13 dopo due FT di Ayton a 8:05 (48-35).

Monk segnava ancora, questa volta con una dunk appesa dopo aver ricevuto un po’ sorpreso, il geniale assist (bound pass) di Batum diagonale.

A 7:19 Walker riceveva sulla diagonale destra e in ritmo sparava oltre il difensore per tre punti che portavano Charlotte sul 53-35.

A 6:36 anche Monk partecipava alle feste di triple ringraziando il rimbalzo offensivo di MKG.

Monk si rendeva utile anche andando sulla linea di fondo e da sotto il canestro fornendo l’assist corto per Batum che attorniato da tre difensori era toccato dal trio senza che riuscissero a stoppare il semi-gancio che diventava un mezzo circus shot…

A 5:54 si presentava quindi in lunetta per l’and one che segnato “faceva” 59-40.

Dopo una piccola reazione Suns, Kemba a 4:54 con la finta ad anticipare lo step back faceva fare pessima figura a Melton che provano a portar via palla rimaneva lì, palleggio arretrando in mezzo alle gambe e tripla micidiale così come la transizione di Charlotte nata da una buona difesa di Batum e il passaggio teso dietro la schiena di Monk che in orizzontale perveniva a MKG, fermato irregolarmente da Daniels che rovinava l’azione ma non toglieva i due punti alla nostra ala che in lunetta ci portava con il 2/2 sul 64-45.

MKG a 3:36 in post alto con lo spin batteva Mikal Bridges che ricorreva al fallo inutilmente.

Due punti and one, questa volta mancato ma con Charlotte comunque sul +20 (66-46).

Negli ultimi minuti i Suns però dimezzavano lo svantaggio partendo con una tripla di Booker che giungeva a 16 punti, quindi Oubre Jr. segnava più avanti il 71-56 (altra tripla) e con 4 tiri liberi Booker chiudeva il primo tempo sul 71-60.

Charlotte Hornets’ Bismack Biyombo (8) dunks between Phoenix Suns’ Devin Booker (1) and Deandre Ayton (22) during the first half of an NBA basketball game in Charlotte, N.C., Saturday, Jan. 19, 2019. (AP Photo/Chuck Burton)

3° quarto:

Partiva bene Biz che volava alto a stoppare il runner di Booker mentre sull’altro lato del campo Williams raccoglieva un rimbalzo a destra del canestro e appoggiava facilmente.

Per un fallo del nostro numero 2 (proprio Williams), il Bridges di Phoenix portava a casa un gioco da tre punti (73-63) mentre l’entrata di T.J. Warren segnava anche il -8.

Kemba si dava da fare per riportare il divario a due cifre e con il palleggio basso e l’entrata sulla quale seminava i difensori ci riusciva con tre punti di Lamb in catch n’shoot dalla diagonale sinistra che aiutavano ad allontanarsi dalla decina di punti di vantaggio anche se 24 secondi più tardi T.J. Warren pescava il jolly usando la stessa arma da fuori. Una buona difesa di MKG su T.J. Warren e un lob lungo linea di Batum per Biz che schiacciava sfuggendo al fallo di T.J. Warren ci restituivano una dozzina di punti di vantaggio.

Booker portava a casa altri due punti ma MKG, pescato con passaggio verticale da Biyombo, arrivava in back-door al centro toccato da Okobo che regalava il gioco da tre punti.

Kemba guadagnava un altro sfondamento (quindicesimo in stagione, sesto posto in NBA) da T.J. Warren che batteva sul primo passo Biz ma non vedeva il raddoppio.

A 6:46 un pick and pop bastava a Lamb per la tripla mentre a 6:21 sparava dall’angolo destro in faccia a Booker ripetendosi da tre.
Hornets sull’89-71 grazie alle due prodezze balistiche di Jeremy che alla put-back dunk di Ayton rispondevano con Willy che da sotto a destra la metteva dentro di sinistro e ai 2 pt. di Oubre Jr. rispondeva ancora Willy che fiondandosi a rimorchio come un avvoltoio sull’errore di Kemba aumentava il suo bottino.

La missilata frontale di Williams segava il +21 (96-75) mentre J. Jackson in entrata dalla parte opposta segnava ottenendo il libero aggiuntivo ma lo falliva.

A 3:50 Willy staccava lungo cercando di abbattere il canestro a una mano ma con il gomito destro colpiva al volto T.J. Warren abbattendolo .

Fallo offensivo ma poco male se il reverse layup di Bridges restituiva i due punti “mancati”…

Un teardrop di Willy da centro area per il 100-79 sembrava dare garanzie perché se Holmes segnava con la dunk possente a una mano passando Willy, c’era anche lo stesso Willy a continuare a dare una mano in attacco con un altro rimbalzo offensivo e dunk consequenziale a 1:33 (104-81).

Due punti di Parker (goaltending di Jackson) e un ingenuo fallo dello stesso Jackson che allo scadere andava a sbattere sulla finta da tre di Marvin dietro di molto rispetto alla linea da tre punti, consentivano a Charlotte di prendere tre tiri liberi e segnarli portandoli sull’arioso 109-86.

4° quarto:

Con Walker in panchina la squadra si rilassava fino a divenire inoperativa sul fronte offensivo.

Ne approfittava la squadra dell’Arizona che iniziava bene con i driving layup di Booker e Oubre Jr..

A 9:45 Jackson ne metteva due semplici da sotto così Borrego chiamava il time-out sul 109-95 con i Suns capaci di mangiare già 9 punti in virtù dello 0-9 di parziale.

Un parziale che arrivava sul 10-0 quando a 8:37 Booker splittava dalla lunetta (troppi errori Suns a gioco fermo nel secondo tempo) mentre Kemba doveva tornare inaspettatamente in campo ma a 8:22 era Batum dall’angolo destro finalmente regalava i primi punti del quarto a Charlotte con un tiro pesante.

A 6:46 il jumper di Parker aiutava gli Hornets a tornare sul +16 (114-98) e anche se Mikal Bridges dall’angolo sinistro, sempre di tripla, riportava i Suns sul -11 (114-103, a 5:43 entrava in scena la connection francese con passaggio laterale a destra di Parker per Batum capace di tirare precisamente un lunghissimo due punti.

Due tiracci da fuori durante l’intervista alla mamma di Kemba non aiutavano, come non aiutava i Suns la notizia che Holmes e Ayton con problemi, sarebbero rimasti fuori nel finale.

Biz stoppava Oubre Jr. e in area Walker trovava l tempo giusto per il jumper del 122-106.

Parker guadagnava due liberi infiocchettandoli, Biz strappava un rimbalzo offensivo e in caduta all’indietro, resistendo al fallo di un dannoso Jackson segnava ottenendo l’and one a segno.

127-108, partita finita con Borrego a inserire per il poco tempo rimanente Graham e Bacon i quali lo facevano felice segnando una tripla a testa al primo tentativo per entrambi.

Quella di Dwayne a 1:37 segnava il 133-108.

Finirà 135-115, una partita mai in discussione con qualche pensiero durante l’avvio dell’ultimo periodo.

Pagelle

Kemba Walker: 7,5

21 pt., 8 rimbalzi, 3 assist, 2 rubate, 1 stoppata. Aggiungiamo anche lo sfondamento preso con palla recuperata. 9/22 al tiro ma con un normale 3/10 da fuori. Nota dolente i 5 TO, per il resto, a parte quando finisce tra le maglie della difesa avversaria brava a portar pressione, è sempre lui. Approfitta della marcatura di Melton per lasciarlo sul posto un paio di volte. Chiude con finezza dalla baseline e segna da tre con il palleggio in mezzo alle gambe. Un bel reverse dopo i crossover che lo porterà a battere il difensore e correre sulla baseline per chiudere in reverse. Numeri da rimbalzista nel finale sbaglia troppo ma aggiunge due punti con un jumper dall’area… Forse avrebbe potuto tranquillamente riposarsi per il back to back ma la panchina era momentaneamente sprofondata. +30 di plus/minus ed è sesto nella NBA con lo sfondamento preso da T.J. Warren andando in raddoppio ad aiutare Biz.

Jeremy Lamb: 7,5

18 pt., 5 rimbalzi, 6 assist, rubate. 6/9 al tiro con 5/7 da fuori. Parte subito con un fade-away disperato con un gran balzo all’indietro che la legge dell’equilibrio universale premia grazie al rimbalzo sul ferro ad aiutare la buona rotazione. Nel terzo quarto segna a poca distanza l’una dall’altra ben tre triple che ci regalano un vantaggio preziosissimo. Grande inizio su Booker,il quale contro di lui sbaglia tre volte. Si diletta inusualmente anche negli assist. +23 di plus/minus.

Nicolas Batum: 7,5

15 pt., 3 rimbalzi, 6 assist, 1 rubata. 4/6 al tiro. 3 TO, uno arrivando a ricever palla con la pressione in uscita del difensore laddove non è colpa sua… Inizia segnando 4 FT consecutivi, poi commette un paio di falli sostituendosi a Lamb su Booker. Nell’ultimo quarto sblocca i nostri con una tripla e poi mette altri due punti su assist del connazionale Parker. Buona prova con circus shot nel secondo su servizio di Monk a 5:54 e con il suo passaggio schiacciato a smarcare Monk nel cuore dell’area che andrà su per una schiacciata oscillante appesa a coronare la bella azione.

Marvin Williams: 7

14 pt., 4 rimbalzi, 2 assist, 1 stoppata. 4/7 al tiro. Buon apporto offensivo, arriva però a 5 falli. Bella la stoppata su Booker nell’ultima frazione, su proseguo è costretto al quinto fallo. Il ¾ da fuori per Charlotte è importante perché avere un tiratore affidabile significa in questo caso rimanere avanti senza patemi.

Bismack Biyombo: 8

11 pt., 13 rimbalzi, 3 assist, 5 stoppate. Splendida la stoppata su Booker in corsa e nel finale ferma anche Oubre Jr. quasi nella medesima posizione. Pare più solido dietro anche se in attacco il trattamento della sfera non è sempre ottimale ha degli sprazzi di buon gioco e discreta visione evitando anche l’hand-off per il compagno se non c’è l’occasione. Doppia doppia convincente con qualche ciliegina come l’assist per il back-door di MKG o il tiro in caduta all’indietro con and one nel finale. Una forza dirompente a far la differenza.

Malik Monk: 6,5

7 pt., 1 rimbalzo, 4 assist, 1 rubata. 3/6 al tiro e -6 di plus/minus. Unico giocatore sceso in campo nel primo quarto a non segnare un punto. Per dispetto ne segna subito due in avvio di secondo quarto dando anche un bel pallone a Batum in mezzo all’area. Frenetico nel primo quarto, sbaglia un paio di triple e manca il tecnico a favore fischiato contro Holmes. 1 sola palla persa, chiude con 3/6 al tiro e un bell’assist per l’alley-oop di Bridges coltre che mostrare una sua aggressiva dunk appesa..

Michael Kidd-Gilchrist: 7

10 pt., 3 rimbalzi, 1 rubata. ¾ al tiro, 5 falli. Solito lottatore ma anche attaccante. Prende un bell’and one tagliando lungo la linea di fondo sinistra dove sorprende gli avversari ma già sul finire del primo quarto guadagna liberi (4/6) anche se li splitta. Arriva a 5 falli.

Miles Bridges: 7

10 pt., 2 rimbalzi, 2 assist, 1 stoppata. 0/2 da fuori e – 4. SkyMiles deve migliorare il meccanismo di rilascio sul tiro da fuori, credo specialmente nell’ultima parte. 0/2 da fuori. 4/10 al tiro, bello il reverse layup sul lungo linea di fondo per il 98-77 e l’alley-oop potente nel primo quarto offerto da Monk.

Tony Parker: 7

14 pt., 1 rimbalzo, 4 assist. 4/8 al tiro. Buona la gara di Tony che con l’esperienza aiuta Charlotte a non farsi ritrascinare in una punto a punto. Bello l’assist per il lungo due pt. di Batum ma anche i liberi recuperati.

Willy Hernangomez: 7

9 pt., 13 rimbalzi. 4/6 dal campo. Una gara ancora aggressiva come testimonia il tentativo di distruzione del canestro che finisce per disintegrare il volto di T.J. Warren sul decollo. Il suo gomito destro impatta con quello el n°12 avversario davanti al semicerchio antisfondmento ed è fallo. Rimane comunque aggressivo recuperando rimbalzi e punti in area con tempismo e senso della posizione. In difesa battaglia, esce se c’è bisogno in rotazione a contrastare sull’arco. In qualche caso viene battuto (vedi schiacciata presa da Holmes) dimostrandosi qualche volta più leggerino di Biyombo,non solo nel fisico ma nell’atteggiamento. Complessivamente una buona partita da torre.

Devonte’ Graham: 6,5

3 pt.. 1/1 al tiro. 2:34 in campo. Primo e unico tiro con tripla da destra messo.

Dwayne Bacon: 6,5.

3 pt., 1 assist. ½ al tiro. Fa centro da fuori anche lui al primo tentativo nel garbage time.

Coach James Borrego: 7,5

Squadra che parte forte e concentrata girando a meraviglia anche grazie al gioco corale che si vede di più in serata. Ottimo movimento palla che spiazza i Suns, ancora troppo acerbi. Senza particolari traumi il match… Attacco equilibrato, difesa buona a tratti, troppo relax in alcuni momenti.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.