Game 57: Charlotte Hornets @ Detroit Pistons 141-119

Andamento della partita

Palla a due nettamente vinta da Plumlee che per stasera partiva ancora titolare ma subito primo TO di Charlotte con Rozier che sul giro palla toccava con il tallone inavvertitamente la linea laterale sinistra.

Palla recuperata da Ball e Hornets in contro-transizione per la schiacciata del 2-0 di Oubre Jr..

I Pistons rispondevano con i colpi di Bey e Stewart mentre Ball da tre cambiava il leader team prima che un tap-in di Bey modificasse ancora la situazione.

A 9:38 Plumlee otteneva due FT riuscendo a infilarne uno per giungere alla parità.

Rozier in entrata la risbloccava e Ball, non contenuto da Joseph in entrata appoggiava a due mani al vetro ottenendo l’and one per l’11-6 a 8:48.

Era sempre Ball a ritmare il palleggio sulla destra e il suo crossover sul posto unito al pull-up veloce si connetteva alla retina oltre lo stupito Joseph: 14-10.

Cunningham da tre faceva rimanere in scia i grigi che scavalcavano a 7:44 con una jam di Bey ottenuta a causa dell’ennesimo TO Charlotte.

Grant mancava due triple in angolo chiuso da Bridges e Oubre Jr. a 6:37 pareggiava splittando dalla lunetta prima che una drive di Rozier conducesse i viola sul 17-15.

In una fase avvincente ma confusa Detroit trovava il pari fermando con due stoppate gli Hornets ma i colpi a vuoto in attacco dei Pistoni consentivano a Charlotte di trovare il varco offensivo per Bridges che non dava scampo alla difesa avversaria caricando una schiacciata a una mano potente trasformandola.

Bridges otteneva anche un open 3 dall’angolo sinistro (22-17) quindi a 4:33 Borrego mandava in campo P.J. Washington, James Bouknight ed il neo acquisto Harrell.

Passavano cinque secondi e Trezz respingeva il tiro da sotto di Hayes ma sull’altro fronte l’ex centro di Washington si faceva stoppare da Stewart un tentativo di schiacciata laterale.

Hayes al vetro e due punti ravvicinati di Stewart segnavano il riavvicinamento (22-21) ma dall’errore di Bouknight nasceva la correzione volante di Harrell per i primi due punti in divisa Hornets del natio di Tarboro.

Hayes infilava un lungo due punti (24-23) e da uno scambio in lunetta Ball/Olynyk non si modificava il gap (annullata una tripla a Bey per il fallo di Bridges sull’ex Heat prima del tiro) ma a farlo ci pensava Bridges in correzione volante su un appoggio mancato da Harrell.

Harrell era lanciato per una runner in corsa da P.J. poi Bey dalla baseline destra trovava solo il cotone con tiro fluido: 30-27.

Il possibile +5 era cestinato dalla lunetta da Harrell con uno 0/2 e Diallo andava pesante in entrata ma Bouknight di fioretto otteneva lo stesso risultato: 2 punti.

Harrell andava per un’altra schiacciata e Rozier toccato in palleggio da Diallo a :03.2 infilava due FT per il 36-29 del primo quarto.

Si rifaceva sotto Detroit in avvio secondo periodo con 5 punti consecutivi del charlottean Bey: 36-34 che svegliava gli Hornets che ripartivano con l’entrata di diagonale di Oubre Jr. il quale accentrandosi appoggiava di destra sulla destra.

Arrivavano anche una dunk in coast o coast di P.J. Washington che, presa confidenza, si permetteva il lusso della tripla contestata per il 43-34 a 9:57.

Non era finita però perché un passaggio pocket volante di Rozier all’ex compagno Cardinals era ben sfruttato al ferro e Oubre Jr. a 9:07 resisteva al passaggio a livello di Hayes pescando un two and one per il 48-34.

Il parziale da 12-0 era interrotto da Diallo che mancava l’occasione per l’and one a 8:44 ma il giocatore di Detroit si rifaceva schiacciando dopo aver rubato un pallone a un disattento Plumlee in palleggio in uscita.

Troppo facili i punti di Bridges e Plumlee, tra palloni persi e difesa larga la squadra di Casey dimostrava inesperienza.

Diallo dava segni di vita con una dunk in corsa appesa e Cunningham dal corner destro alzava su uno scomposto close-out di Plumlee: 52-43.

La minaccia del rientro dei locali era respinta da ball con tripla frontale da Rozier che dal corner destro infilava la seconda freccia su smistamento di Plumlee da sotto canestro: 58-43.

Il jumper di Diallo dava ancora sprint all’attacco Pistons ma Rozier in corsa passava un primo avversario e sulla convergenza di due difensori appoggiava subendo fallo: 61-45.

Joseph commetteva un TO banale e Charlotte muovendo palla su una difesa attardata riusciva dalla sinistra a mettere un altro colpo pesante con Rozier bravo a fintare e ad allungarsi nell’angolo sinistro con un escape dribble per il +19.

Dopo uno scambio in corsa con Plumlee era sempre Rozier con palleggio in mezzo alle gambe con finta e tiro in allontanamento dalla baseline destra in uno contro uno a centrare il bersaglio mostrando di aver tirato fuori il coniglio dal cilindro.

A 3:51 P.J. Washington esaltava da tre il giro palla di Charlotte e Harrell a contatto con Stewart metteva dentro il tiro anche se mancava il terzo libero di serata a 2:58.

Bouknight da tre infilava il 74-51 e i frustrati Pistons mancavano due FT con Diallo mentre i Calabroni sul velluto giungevano al record storico di franchigia nei punti segnati nel primo tempo quando Bridges in uno contro uno tirava da tre commettendo un air-ball ma dal taglio sulla baseline nasceva la palla recuperata da Bouknight bravo a metter dentro il 79-55.

Charlotte con un 19-12 negli assist, un 13-4 nei fast break e un 35-23 a rimbalzo costruiva il vantaggio forte anche di un 39-26 nel pitturato.

Il secondo tempo si apriva con un Rozier 5 Pistons 2 (floater e tripla diretta al vetro) poi Cunningham da 2 e Bey da tee rispondevano ma Plumlee e Bridges guidavano il team di Borrego sul 90-62.

Grant, molto quieto nel primo tempo, si attivava segnando due punti e stoppando Oubre Jr. poi un layup di Grant che andava a stoppare pure Plumlee portavano la gara sul 90-70 in un momento di rilassamento dei purple che ripartivano a 5:59 con una bomba di Ball (93-70) che si ripeteva poco dopo dal corner destro prima di offrire palla a Bridges per l’alley-oop dietro le linee: 102-72.

Stewart al terzo tentativo da sotto consecutivo in mischia metteva il 102-78 ma la saga delle triple (P.J., McGruder e Ball) aiutava Charlotte a chiudere il quarto sul 110-87.

Ultimo quarto inutile ai fini dl risultato che mostrava una buona tripla con step back di Bridges, la prima di serata di Oubre jr. a 6:01 (126-101) e dopo aver incassato un paio di triple Charlotte ripartiva con l’appoggio aggirante di Rozier Su Olynyk: palla al vetro e sul primo ferro che ci pensava un attimo prima di trascinare dentro la sfera.
Libero aggiuntivo e successiva tripla di LaMelo a 4:01 dalla diagonale dx:132-109 con lo stesso numero due che andava dritto ed era fin troppo facile non contrastato depositare il coast to coast del 134-109.

Nel finale gli ingressi dalla panchina portavano a Charlotte 5 punti da un buon Thor e due da Kai Jones per il 141-119.

James Bouknight ha trovato minuti in serata. Foto tratta dal sito degli Charlotte Hornets.

Analisi

Tutto facile per Charlotte a Detroit con gli Hornets all’eccessiva (contento per la vittoria ovviamente ma queste lunghe serie di W di un team sull’altro le trovo noiose e privano la lega di una reale mancanza di equilibrio talvolta) ed esagerata vittoria con il nuovo innesto Harrell partito dalla panchina ma che ha avuto un impatto immediato sul match.

Due squadre giunte a sei sconfitte consecutive con il bisogno di ripartire con le ultime 14 sfide tra le due squadre vinte dagli Hornets alla vigilia del match giunte oggi a 15.

Contro una squadra giovane, inesperta e dalla difesa larga e latente, i colpi degli Hornets sono caduti spesso dentro e l’allungo del secondo quarto ha anche prodotto il record di punti in un tempo (all-time) di Charlotte giunta a quota 79 pt. con gli avversari fermi a 55 staccati di ben 24 lunghezze.

Partita in discesa con Charlotte abile a controllare il vantaggio nel secondo tempo.

Gli Hornets tornano sopra quota .500 ma per mantenerla dovranno battere in back to back Memphis allo Spectrum Center.

Test molto più probante per una squadra che nella notte ha mostrato gioco di squadra e buone individualità tirando dal campo con il 55,7% complessivo.

Sarebbe importante riconfermarsi contro un team hot per certificare di avere ancora qualcosa da dire in questa stagione.

I Pistons hanno chiuso con Bey a 25 punti seguito da Diallo con 16 pt., quindi ecco la coppia Grant (buon terzo quarto dopo un primo tempo dormiente) – Stewart mentre Cunningham e McGruder sono andati anch’essi in doppia cifra con 12 punti a testa.

LaMelo Ball: 9

31 pt. (10/14), 5 rimbalzi, 12 assist, 4 rubate in 32:19. Gli entra quasi tutto: 7/9 da tre punti, un runner con scoop fuori equilibrio sul tramonto del terzo periodo passando Grant e smista ben 12 assist vincenti oltre a rubare palloni. In confidenza con sé stesso e contro questi avversari, piazza colpi devastanti per le risibili speranze dei grigi di rimontare.

Terry Rozier: 9

25 pt. (9/18), 10 rimbalzi, 11 assist, 4 rubate. Rara tripla doppia in carriera per Terry che parte bene nel primo tempo e aggiunge qualcosa nel secondo mostrando in avvio di ripresa come possa segnare da sotto o da fuori. Anche lui un ninja, pure da inbound pass, ruba palloni e tempo agli avversari come quando in uno contro uno, dopo uno scambio con Plumlee, tira fuori un altro dei suoi movimenti elastici con palleggio invertito in mezzo alle gambe, sull’esitazione, finta, allontanamento sulla baseline destra e canestro in pull-up. 3/9 da fuori ma complessivamente migliora le percentuali al tiro rispetto a qualche ultima brutta uscita per l’uomo ovunque in serata: 10 rimbalzi, 185 cm…

Kelly Oubre Jr.: 5

11 pt. (4/13), 6 rimbalzi, 1 assist, 5 PF in 31:20. In difficoltà difensiva ricorre a 5 falli (anche in chiusura), tira male complessivamente soprattutto da fuori con un 1/10 preoccupante a continuare la serie di serate storte da oltre l’arco. Qualche buon rimbalzo atletico ma non basta.

Miles Bridges: 8

25 pt. (10/16), 4 rimbalzi, 3 assist, 2 rubate, 6 TO in 37:36. Ottimi movimenti con o senza palla (crossover, spin e layup in allungo o taglio dietro le linee per l’alley-oop servito da Ball sono solo due esempi). Buon duello con Grant nel primo tempo vinto nettamente e buone due chiusure nell’angolo sinistro sul suddetto giocatore che sbaglia due triple consecutive. Troppi TO e il 2/5 da fuori è frutto di tiri presi con il gusto tempismo (uno anche in step-back ma lento) con la parte 0/3 forzata. La schiacciatona di serata non ce la fa mancare.

Mason Plumlee: 6,5

7 pt. (3/5), 10 rimbalzi, 3 assist, 1 stoppata in 22:06. Bene a rimbalzo fa la sua partita, una stoppata data e una presa, buon pallone smistato da sotto in angolo per la tripla di Rozier.

Montrezl Harrell: 7,5

15 pt. (7/9), 6 rimbalzi, 1 assist, 1 rubata, 1 stoppata in 22:08. Impatto immediato sulla partita andando a stoppare Hayes dopo 5 secondi dal suo ingresso sul parquet. Ne prende una poco dopo da Stewart ma lui non demorde finendo a 15 punti sprecando poco. Consistente, deve trovare ancora il ritmo con i compagni ma sui palloni spesso c’è, sia in attacco che in difesa. Stona l’1/5 in lunetta. Per la serata va bene così ma deve migliorarsi assolutamente.

P.J. Washington: 7

13 pt. (5/7), 5 rimbalzi, 5 assist, 1 rubata. Bene sulla partenza del primo break con 5 punti consecutivi. 3/5 da fuori, più in fiducia rispetto alla partita precedente, l’uomo con la valigia pronta è rimasto e in serata è stato utile anche tra rimbalzi e passaggi (bello quello volante verso il centro per mandare in corsa Harrell a schiacciare). Lo aspettiamo per riconferme.

James Bouknight: 6

7 pt. (3/11), 4 rimbalzi, 1 stoppata in 19:22. Occasione giusta per far esprimere la guardia tiratrice come promesso da Borrego ma al tiro non è andato sempre bene con entrate imprecise anche se il suo taglio sul finire del primo tempo con canestro da sotto consente a Charlotte si fare il nuovo record di punti parziale. Bella e utile una sua tripla dal palleggio mentre nel secondo tempo esita troppo e ne manca una cadendo leggermente in avanti con il tronco.

Kai Jones: 6

2 pt. (½) in 1:38. Gioca niente, trova comunque una dunk appesa.

J.T. Thor: 7

5 pt. (2/2), 1 rimbalzo, 1 rubata in 3:46. Tripla nel finale con confidenza e steal in uscita più coast to coast con affondata. Entra con lo spirito giusto. Buone sensazioni.

Nick Richards: 5,5

0 pt. (0/0) in 3:46. Altri minuti (pochi) anonimi.

Coach James Borrego: 6

Tutto facile a Detroit.

Versione 1.
Versione 2. Commento Hornets cast.
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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.