Game 58: Charlotte Hornets Vs New York Knicks 107-101

Intro

“Chi teme di soffrire, soffre già di quel che teme” diceva un filosofo francese, Michel De Montaigne.

Un aforisma che potrebbe descrivere certe partite degli Hornets già segnate in partenza come quella a Indianapolis con sconfitta già preventivabile in partenza.

Contro questi Knicks però cercare di vincere e convincere è d’obbligo.

Le soddisfazioni non sono state molto quest’anno, per il momento, in media, qualcuna in più di quel che mi aspettassi ma perdere contro questa New York in casa sarebbe un brutto episodio in una stagione non certamente partita con i migliori auspici.

Sicuramente nulla è facile e gli avversari vanno sempre rispettati ma non temuti ed è con lo spirito scevro da paure che De Montaigne (filosofo e umanista di Bordeaux vissuto all’interno del 1500) consiglia di avere, che questi ringiovaniti Hornets dovranno battersi per ottenere una vittoria davanti al loro pubblico.

A margine di ciò c’è da segnalare che purtroppo Malik Monk è stato sospeso per positività ai test anti-droga fatti dalla NBA.

Quale sia la sostanza “dopante” o stupefacente ancora non è dato a sapersi ma finché Monk non firmerà alcune carte in tema e “dimostrerà” di poter rientrare nel circuito gli Hornets dovranno privarsi di un giocatore che stava veramente cominciando a far bene ma purtroppo è subito incappato in una spiacevole e spinosa questione dimostrando di essere maturato un po’ sul campo ma non con la testa e la determinazione che potrebbe fare la fortuna per un professionista del suo ramo.

L’organizzazione ha rilasciato una dichiarazione nella quale dice di essere dispiaciuta dalla scelta fatta da Malik, di non perdonare il suo comportamento ma di sostenere il giocatore durante questo lasso di tempo nel quale starà obbligatoriamente fuori dal campo.

Analisi

Charlotte gioca la partita con lo spirito giusto non facendosi intimorire dall’avvio fisicamente aggressivo dei Knicks che guadagnavano punti in area.

La partita rimaneva punto a punto sin quasi le ultime battute del primo tempo quando Rozier con sei punti consecutivi (2 triple) portava il match sul 53-45.

Charlotte chiuderà poi sul +10 i primi 24 minuti non concedendo più nulla.

In avvio di ripresa però la squadra di Borrego prendeva sottogamba gli avversari venendo subito risucchiata mantenendo solo 3pt. di vantaggio dopo poco più di un minuto e mezzo.

La risposta di Charlotte passava per due bombe consecutive di P.J. e una di Graham.

La squadra ritrovava un buon cuscinetto, un margine che scemava nel finale di match quando anche Trier, dopo Portis, dava una mano al suo coach a far rientrare New York sul -2 dopo un canestro di Trier anche perché Borrego favoriva il rientro ospite dopo l’uscita di Biz per raggiunto numero limite di falli, non inserendo un lungo ma Bridges.

Charlotte sul +3 si salvava sulla bomba di Trier a vuoto e risolveva la partita con un’incursione e circus shot allegato di Rozier (:28.7) in reverse layup con appoggio altissimo al plexiglass per evitare la stoppata di Robinson.

TO vicini; 14 per Charlotte, 15 per New York, steal a favore dei newyorchesi 5-7, stoppate anche con un 4-6 così come a rimbalzo con un 37-42.

Gli assist invece sono stati 25-22 pro Hornets così come le percentuali da tre con il 33,3% contro il 26,7% e il 76,0% dalla lunetta contro il 64,7% ospite.

A poco è servito a New York tirare con il 50,6%, superiore al 47,0% di Charlotte.

Alla fine gli 8 tiri liberi in più a segno di Charlotte hanno fatto la differenza.

Rozier, in ottima serata, da una mano a Charlotte chiudendo con 26 punti e de facto con il reverse layup vittoria. Foto tratta dalla pagina ufficiale degli Charlotte Hornets.

Starting five

New York presentava a Charlotte il seguente quintetto: E Payton (6 pt.+ 9 assist), RJ Barrett (5 pt.), Harkless (5 pt.), Randle (18 pt. + 9 rimbalzi), Gibson (10 pt).

Tra i migliori in panchina ecco Portis con 17 punti, Trier con 15 e M. Robinson con 12 pt. e 16 rimbalzi oltre a 3 stoppate.

Hornets con: Rozier, Graham, Bridges, P.J. Washington, Biyombo.

La partita

1° quarto:

Dopo il primo possesso non sfruttato da Charlotte con l’appoggio di Rozier ben contrastato, sull’altro fronte Harkless attaccava il ferro alla stessa maniera subendo il fallo di Terry.

Il giocatore dei Knicks mandava a segno il secondo libero portando sullo 0-1 la partita.

Charlotte passava avanti con il reverse layup acrobatico di Biz che andava a stoppare Payton in difesa ma Gibson riprendendo cambiava ancora la squadra leader.

I newyorchesi beneficiavano di un altro canestro di Gibson da sotto, quindi anche Randle aveva la meglio contro i nostri lunghi sotto canestro.

Un arresto e tiro con finta di Graham dal pitturato tagliava il divario, Gibson in area continuava a imperversare allegramente, in schiacciata questa volta ma Bridges a 9:13 colpendo da tre punti portava sul -2 Charlotte (7-9).

Randle sferrava un pugno a Charlotte dal corner sinistro rispondendo di tripla ma Bridges percorrendo la diagonale destra in corsa alzava in maniera non convenzionale un appoggio che finiva dentro.

P.J. in pressione difensiva finiva per portar via all’attaccante palla e andando in coast to coast schiacciava, quindi quando Biz scambiando con Graham in attacco contro-riceveva la sfera dopo aver confuso la difesa, andando per la schiacciata tra Randle e Gibson, mandava in time-out gli ospiti in svantaggio 13-12 a 7:07.

Alla ripresa Gibson ci superava con due punti per realizzarne poco dopo altri due giungendo a quota 10 punti personali.

Biz restituiva due punti schiacciando dopo aver ricevuto sotto ma un jumper di Payton superava Biz proteso alla stoppata ma i Knicks tornavano sul +3 (15-18).

McDaniels saltava con l’euro-step un paio di giocatori in diagonale per appoggiare di destra andando sulla sinistra.

Payton e Randle aggiungevano due punti a testa per gli ospiti che scappavano quindi sul +5 ma il rientro degli Hornets passava per le mani di Rozier che ricevendo da Willy, bravo a conquistare un rimbalzo offensivo, sparava quasi frontalmente in ritmo la tripla del 20-22.

Un fast break di Scary valeva il pareggio e da una steal di McDaniels su Gibson ecco un’altra occasione in transizione chiusa magistralmente dal nostro numero 3 che producendo un parziale di 7-0 personale ci trascinava avanti sul 24-22.

A 2:31 Smith Jr. metteva troppo facilmente il layup in entrata verticale mentre l’alzata di Martin era stoppata con veloce tempismo da Robinson che dava ai Knicks l’opportunità di passare avanti con Portis e la sua tripla a segno a 1:32.

Bridges, raggiunto da un passaggio proprio dotto il canestro, si svitava per il -1 e sulla successiva azione offensiva degli Hornets Graham trovava il tempo giusto per non farsi stoppare il fluido floater per il 28-27.

Devonte’ andava a chiudere il quarto dopo uno scambio con un pull-up dalla baseline destra per il 30-27.

McDaniels tenta di sfuggire alla morsa Gibson/Payton. Foto tratta dalla pagina ufficiale degli Charlotte Hornets.

2° quarto:

Smith Jr. partiva subito con i fuochi d’artificio nel secondo quarto con una dinamitarda dunk che faceva saltare la propria panchina ma una zampata di Willy a rimbalzo offensivo, tra due difensori, finiva nella retina avversaria un po’ fortunosamente.

Dopo un minuto esatto ecco due FT per Smith Jr., uno solo realizzato ma rimbalzo Knicks che poco più tardi andranno a pareggiare con Knox a quota 32.

La danza di Willy assomigliava a quella di un D.J. che scratchava sul parquet con sue mezzi giri e finte nel mezzo costruendo una sinfonia che depistava il difensore prima di andare a segno nel cuore del pubblico con due punti ottenuti con magistrale tecnica.

I Knicks per resistere usavano la forza di Robinson che lanciandosi in put-back dunk sull’errore di un compagno non dava il tempo di replica alla difesa Hornets.

Portis batteva il nostro centro spagnolo e Robinson stoppava P.J. ma per la terna si trattava di goaltending così il match tornava in perfetta parità a quota 36.

Un botta di Portis non vista sul tronco di Graham non produceva danni mentre il fallo di Smith Jr. in difesa su Graham dava al nostro Gamberone la possibilità di portare a casa il 38-36 dalla lunetta.

Altro pari con Knox su Caleb Martin ma un bullet pass di P.J. per Biz mandava il congolese alla terza jam in serata.

Robinson in mischia, al terzo tentativo Knicks sulla stessa azione, infilava due punti ottenendo anche il libero supplementare a 6:26 per il 40-41.

Un pull-up da tre punti di Rozier valeva a 6:09 il nuovo sorpasso ma da un blocking foul dello stesso Scary, Randle si procurava il pari a gioco fermo.

McDaniels andava a vuoto in attacco ma non desistendo, toccava una pala che sarebbe stata preda dei Knicks, sulla lotta per la palla Charlotte portava a casa altri due punti con Caleb, immediatamente pareggiati da Payton.

Randle tentava due volte la penetrazione ma P.J. resisteva toccandogli palla tuttavia al terzo tentativo ecco scappare il lungo ex Pelicans sulla destra per la schiacciata alla quale si opponeva Biyombo.

Per gli arbitri la stoppata era fallosa, per Borrego no e credendo in un coach’s challenge ribaltava la chiamata salvando i teal.

Cody Martin appoggiava a sinistra al vetro, Rozier andava in hand-off a prendersi pala per caricare e segnare la tripla con spazio dalla diagonale sinistra replicando da fuori (corner sx) son un solo cotone per il 53-45.

L’8-0 di parziale era chiuso da Randle che splittando due FT accorciava sul -7 ma gli ultimi colpi del quarto erano per Charlotte con Cody Martin e il suo tiro fermato in goaltending da Gibson e l’1/2 di Biz in lunetta a 1:12 dopo aver conquistato un rimbalzo offensivo.

+10 Hornets (56-46) che non concedevano nulla nel finale di tempo agli avversari.

3° quarto:

Pessimo approccio di Charlotte a inizio ripresa; la squadra concedeva il rientro ai bianchi che in un minuto e trentasei secondi piazzavano uno 0-7 iniziato da una dunk di Harkless, proseguito da una tripla di Barrett e chiuso da due punti di Randle da sotto.

Time-out di Borrego a 10:24 ed ecco che i Calabroni ripartivano grazie alle triple; la prima arrivava da una drive and kick di Graham che fornendo a P.J. la sfera nell’angolo sinistro vedeva il compagno mandare a bersaglio con precisione millimetrica la tripla.

Smith Jr. creava la distanza con il difensore mandando a segno un lungo jumper ma ecco il two in a row di P.J. (9:24) questa volta a differenza delle due partite precedenti, utilissimo.

Barrett da sotto dimostrava di essersi svegliato dal torpore del primo tempo realizzando con bravura ma a 8:45 Graham si aggiungeva come tiratore da tre punti realizzando la sua prima in partita.

Randle era fermato dalla quarta stoppata di Biyombo e sul tentativo di Rozier da fuori non riuscito arrivava altissimo per una delle sue esaltanti schiacciate, Miles Bridges che anticipando Harkless sparava la mina del +10 (867-57) a 8:03.

Seguivano due punti di Randle, un FT per 3 sec. difensivi Knicks affondato da Rozier, che andava poco più tardi a mettere altri 3 FT toccato da J.R. Smith sul tentativo di tripla portando sul +12 (71-59) la squadra di M.J. A 7:33.

Biz faceva guadagnare un altro punto a Borrego quando, servito da Rozier con un passaggio artistico in salto, sulla transizione a tutta velocità era toccato da Harkless andando a sbattere sul sostegno struttura.

Un FT realizzato quindi anche i Knicks tornavano a segnare con due pt. di Smith Jr. prima che un brillante floater di Graham valesse il 74-61.

Dopo un’azione convulsa con un paio di recuperi di Cody Martin, proprio lui, servito da un passaggio involontario dei Knicks impegnati a salvar la pala dal fondo, metteva a segno senza problemi da sotto senza opposizione.

Randle mostrava i muscoli con una power dunk e la squadra della Grande Mela recuperava altri due punti dopo la stoppata di Robinson su Bridges e il tiro di Randle su McDaniels.

Randle stoppava Bridges a rimbalzo offensivo e Robinson cancellava un tentativo di Cody Martin.

Knox da tre non funzionava ma la put-back dunk di Robinson valeva il -9.

Un’incursione di Cody Martin procurava il +11 e a 2:08 con l’1/2 di McDaniels si arrivava alla dozzina ma l’entrata di Trier nelle file dei Knicks produceva una spinta offensiva immediata per la squadra di M. Miller.

Due punti del n°14 erano seguiti da altrettanti di Porter che perdeva la maniglia ma ritrovata la pala battendo McDaniels in ara accorciava sul -8.

Doppia cifra di vantaggio ristabilita da McDaniels con il giro e tiro con rimbalzo amico.

Floater di Portis a contrastare l’avanzata Hornets e su uno scambio Willy-P.J. Washington il rookie ripristinava il +10 (83-73).

Charlotte chiuderà sul +10 il quarto grazie al canestro di Graham a nove decimi che seguiva quello di Portis.

Partita aggressiva, Honey Bees leopardate aggressive sul parquet in uno stacchetto durante la ripresa.

4° quarto:

Brutto avvio di Charlotte anche nell’ultimo quarto con due canestri d Péortis giunto a 15 punti nei suoi ultimi 11 minuti.

Trier intercettava un passaggio di Martin ma Graham bloccava la transizione con un fallo e un passaggio sotto canestro di Knox telefonato era bloccato con il corpo da Willy che murava la connessione.

Graham da tre sbagliava ma la spinta a rimbalzo vistosa sulla schiena di McDaniels era punita così Charlotte manteneva palla trovando lo sbocco decisivo centrale con la finta di Willy che facendo saltare Robinson lo attardava sulla sua penetrazione chiusa con due punti e fallo dello stesso centro.

Libero O.K. E Hornets sull’88-79.

Dopo un FT di Robinson, Caleb Martin piazzava la tripla del 91-80.

Tutto sembrerebbe portare a un fiale tranquillo ma Portis ne metteva dentro altri due e Trier con la bomba da fuori a 7:53 ne aggiungeva altri tre.

Non pago da sotto, il panchinaro dei Knicks segnava il 91-87.Caleb Martin con un provvidenziale recupero innescava la dunk di Biz mentre sul lato difensivo finiva per subire sfondamento sull’incursione di Harkless.

Un fallo preventivo a 6:26 di Biz su Robinson (in salto per raggiunger la sfera in alley-oop) ci salvava da due FT che gli arbitri toglievano ai Knicks dopo averli assegnati.

La terna restituiva il “maltolto” dopo un evidente abbraccio modello wrestling di Robinson su Biz nella lotta a rimbalzo, il congolese dopo aver perso palla allargava un po’ l’avambraccio sulla salita del rivale che andava in lunetta mancando entrambi i liberi a 6:17.

Resisteva il +6 mentre Cody Martin con l’1/2 a 5:53 mandava M. Miller al time-out.

Harkless dalla linea della carità riduceva lo scarto ma ecco ancora Graham (5:15) che da tre infilava il canestro avversario per dar respiro a Charlotte sul 97-89.

Qui Borrego compiva l’errore; Biz, out per fallo a 4:21 sulla penetrazione di Trier, decideva di mandare in campo Bridges privandosi del lungo.

Dopo il 2/2 di Trier per il 97-91, un’alzata di Payton per l’alley-oop di Robinson evidenziava la mancanza del centro.

A 2:58 in qualche modo Trier, venuto a contatto con P.J. chiudeva da sotto dopo essere inciampato su P.J., averlo spinto e colpito in faccia sull’appoggio (involontariamente).

P.J. andava giù e i Knicks a -2 (97-95) prima che lo stesso Trier commettesse fallo su Graham per due FT provvidenziali per il +4.

NYK saltava un turno mentre da veterano Graham si procurava due FT alzando palla da fermo su un Payton troppo aggressivo.

½ per il +5 (100-95) prima del turnaround allo scadere dei 24 di Trier su Bridges, un canestro notevole dal mid range che avrebbe potuto cambiare il finale se, dopo l’errore da due pt. di Graham, il numero 14 Trier avesse segnato il tiro con spazio da fuori da dx.

Alla fine a :28.7 a risolvere il match ci pensava Rozier, fuggito da destra verso sinistra per appoggiare andando in rovesciato oltre il ferro; un circus shot altissimo che si appoggiava per un istante al plexiglass prima di rimbalzare sul ferro e finire dentro alla faccia di Robinson che sulle sue tracce andava a vuoto in stoppata battendo un colpo sulla tabella.

102-97… l’alley-oop di sx di Robinson non valeva granché se poi Rozier a :17.1 veniva mandato in lunetta a riprendersi il +5.

Palla persa da Payton sul lato destro cercando si scavalcare Graham, allungo di Bridges con un FT e dunk inutile di Trier a :06.1 invece di tentare la tripla come unica soluzione possibile reale.

Time-out di Charlotte chiesto da Borrego e sulla rimessa altro fallo su Rozier a una manciata di secondi dalla fine.

Altri due punti e fine della partita sul 107-101.

Le pagelle

Terry Rozier: 8

26 pt., 3 rimbalzi, 4 assist, 1 rubata. 7/15 dal campo, 3 TO, +14 in plus/minus. La vince lui con un circus shot dopo aver staccato Charlotte nel primo tempo con due bombe (4/7 da tre punti). I suoi mini parziali nel primo e nel secondo quarto scavano il solco e il suo tiro nel finale in reverse layup è pura folle poesia.

Devonte’ Graham: 7

21 pt., 1 rimbalzo, 5 assist, 1 rubata. 7/18 con un 2/9 da tre punti. Buon rientro per Devonte’ nonostante qualche jumper a vuoto e una percentuale da te punti da migliorare. Bravo in floater, a procurarsi liberi, piazza due triple di qualità ma vediamo anche un tiraccio in diagonale a sorvolare il ferro, questo per la maggior pressione rispetto agli altri due tir pesi da fuori a segno. Sembra aver ripreso fiducia, ora serve trovare anche più mano ma per oggi va benissimo così.

Miles Bridges: 6

10 pt., 3 rimbalzi, 2 assist in 27:12. 4/12 FG. 2 TO, -6. Qualche fallo (3) da la sensazione di essere un po’ in difficoltà. Manca troppi tiri pur partendo bene. Tre sono le stoppate subite rimane però memorabile la palla agganciata al volo dopo il rimbalzo sul ferro con una schiacciata delle più fulminanti e potenti delle sue.

P.J. Washington: 6,5

12 pt., 5 rimbalzi, 3 assist, 2 rubate. 5/14 FG. +12. Due triple in fila quando serve, sparacchia un po’ troppo nel finale rischiando di trascinarci nel gorgo di una punto a punto estrema. Parte bene con una steal & dunk mentre più avanti fa vedere nello stretto un bello scambio con Willy.

Bismack Biyombo: 6,5

12 pt., 5 rimbalzi, 4 assist, 1 rubata, 4 stoppate. 5/6 dal campo. +10. Inizio in sordina come protector rim nonostante una stoppata ma sul piccolo Payton. Troppo facile da battere poi prende le misure e ricorre a diversi falli, un paio intelligenti ma finisce fuori per 6 foul. Dunk assistite senza paura, tante stoppate compresa quella su Randle che gli arbitri prima danno come fallosa poi con l’intervento di Borrego, eccola tornare buona, giustamente. Manata alla struttura dopo aver dubito un fallo da Robinson, invertito. Coinvolto qualche volta in qualche uscita palla in mano in posizioni anomale per passaggi ai compagni, hand-off o schermi come quello buono che porta Graham alla tripla nell’ultima frazione.

Jalen McDaniels: 6,5

5 pt., 6 rimbalzi, 1 assist, 1 rubata. 2/3 FG, 2 TO in 22:10. Si batte e ogni tanto gli riesce la buona giocata. Da un suo eroe e una palla toccata per il recupero di Charlotte vengono fuori due punti.

Cody Martin: 7

9 pt., 9 rimbalzi, 2 assist. 4/8 dal campo subendo due stoppate. Solita energia che lo porta a un passo dalla doppia doppia avesse esso un FT in più e giocato di più del 24:44 concessogli. Un rimbalzo l’avrebbe preso. Calamitatore di palle vaganti, si maschera per vi della frattura al setto nasale subita non molte partite fa. Le sue incursioni sono utili, una in particolare per tagliare l’inerzia degli avversari ma anche il canestro regalatogli da un Knicks, meritato dopo aver preso due rimbalzi sulla stessa azione. Non riesce a tagliare i rifornimenti alla squadra di Miller con delle steal ma pazienza.

Willy Hernangomez: 7

7 punti, 3 rimbalzi, 4 assist, 1 rubata. 3/3 FG in 19 minuti, -1. Intercetta sotto il nostro canestro un passaggio capendo tutto in anticipo costringendo al TO gli avversari. Perfetto 3/3 dal campo con la perla del doppio giro con finte centrali e tocco a battere il difensore depistato e la finta su Robinson con dunk finale entrando nel corridoio centrale anche se mancherà il FT. Utile anche come uomo assist, bello lo scambio in area nel breve con P.J. per la dunk del compagno. In difesa altera cose buone ad altre non positive come delle difese aeree non adeguate sui lunghi avversari ma da più fastidio di un tempo.

Caleb Martin: 6,5

5 pt., 2 rimbalzi. 13:50 sul parquet, 2/4 dal campo, 1 TO, -6. In un momento delicato recupera una palla come in genere fa suo fratello Cody, innescando la jam di Biz e poi va a subir sfondamento da Harkless. Ci prova tre volte da fuori, colpisce una ma è un buon canestro.

Coach James Borrego: 6

Sta per combinare la frittata nel finale non inserendo un centro dopo l’espulsione di Biz, rimedia con l’inserimento di Willy e vince in volata il match. Hornets a mostrare sin da subito troppe crepe in area un po’ stuccate poi con densità e intensità difensiva. Un time-out salva vita nel finale e buona decisione di partire con Biyombo per dar più fisicità. Deve rimediare all’assenza di Monk e va mitigandola con i due Martin che sono utili alla causa.

Questo articolo è stato pubblicato in Uncategorized da igor . Aggiungi il permalink ai segnalibri.

Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *