Game 59: Charlotte Hornets @ Toronto Raptors 99-96

Intro

Dalla TV ai mass media in generale, internet compreso, pare che l’intento generale sia quello di frantumare gli zebedei con il Coronavirus.

C’è chi scrive che abbiamo imparato qualcosa da questa vicenda ma dal mio punto di vista non si è imparato nulla.

Un po’ perché tutto finirà nel dimenticatoio in fretta, c’è già la “novità della scopa che si regge in piedi da sola” ma anche perché l’uomo non apprende molto dai propri errori e tende a non osservare la storia oppure a omologarsi ad essa nel pensiero caratterizzante e dominante dell’epoca, il che è sempre un racconto deviante.

Quello che mi è sempre stato chiaro dall’inizio è che questo contagio non si può fermare, l’invisibile non ha barriere “né confini, solo orizzonti, neanche troppo lontani” (cit. G. Grignani) se penso ai comuni del lodigiano fatti piombare nel Medioevo.

Penso che non parlerò più di questa cosa, sperando che, quello che era stato presentato impropriamente come virus mortale, passi di moda.

Ciò che non passa di moda invece è la franchigia canadese dei Raptors, attuali campioni in carica.

I detentori del titolo stanno giocando probabilmente un’altra stagione al di sopra delle aspettative pur avendo perso Leonard, il loro ex leader.

Lo scorso anno Charlotte era stata micidiale strappando due partite su tre ai giocatori dalla foglia d’acero.

Quest’anno non sembrerebbe esserci storia anche perché la partita oltre il confine statunitense sembrerebbe prestarsi all’uopo per il team di Borrego per tentare di scivolare un po’ più in basso in ottica lottery.

Non vorrei preconizzare la sconfitta anticipatamente ma le probabilità di espugnare la Scotiabank Arena non sono alte, crederci oltre il limite è utopia ma quest’ultima è necessaria per il processo di non omologazione che restituisce un pensiero più autentico all’individuo oltre che a essere il motore del cambiamento.

Confronto prematch tra le due guardie.

Analisi

Avrebbe dovuto essere una partita per scivolare indietro in classifica per strizzare l’occhio alla lottery ma l’anima corsara di questo team che in trasferta si esprime al meglio ha fatto si che dei determinati Calabroni conquistassero il parquet dei Raptors.

Certo, i canadesi erano senza tre uomini chiave ma molte volte quest’anno hanno vinto anche senza buona parte dei loro migliori giocatori, quindi questo fattore non deve svalorizzare la meritata vittoria della squadra di Borrego che ha interpretato brillantemente e altruisticamente il gioco di squadra con menzione d’onore per i fratelli Martin, abili passatori.

Charlotte ha comandato per quasi tutto il match dopo un avvio in parità ma è stata superata nel finale da una tripla di Lowry.

Rozier e Bridges da tre punti hanno riposto ai due vantaggi di uno scatenato Lowry nel finale, poi sul 96 pari fissato con l’1/2 di Lowry dalla lunetta e gli errori di Graham e dello stesso numero 7 avversario, ecco il fallo di Hollis-Jefferson (spinta su Rozier in uscita dal blocco e lungo fuori per raggiunto limite di falli) con palla ancora da rimettere in campo.

Un tiro libero messo a segno dal glaciale Rozier a due secondi e un decimo dalla fine, poi il fallo necessario su un Graham che dalla lunetta allungava sul 99-96.

Powell aveva la possibilità finale m il turnaround da tre contro Caleb colpiva il ferro senza troppe paure e il supplementare nell’aria prima dello sciagurato (per i Raptors) intervento di Hollis-Jefferson si dissolveva lasciando il profumo della vittoria insperata agli Hornets.

Per Charlotte: 58 rimbalzi, 23 assist, 9 stoppate, 43,6% al tiro con un alto 43,53% da tre punti (13/30), 72,0% dalla lunetta e 17 TO segnalati ufficialmente anche se dovrebbero esser 18.

Toronto: 45 rimbalzi, 19 assist, 11 rubate, 3 stoppate, 34,7% dal campo, 23,3% da tre punti, 69,0% dalla lunetta e 5 TO.

La partita

Starting five

Dopo l’ultima uscita con “esclusione di Zeller come centro, Borrego sceglieva ancora Biz come starter schierando il seguente quintetto per la trasferta canadese: Rozier, Graham, Bridges, P.J. Washington e Biyombo.

N. Nurse invece poteva contare su: Lowry (21 pt.), Powell (22 pt.), Anunoby (16 pt. + 9 rimb.), Siakam (24 pt. +9 rimb.) e Hollis-Jefferson ( 4 pt. + 9 rimb.) con VanVleet, Gasol e Ibaka out mentre dalla panchina arrivavano solo 9 punti totali per i Raptors.

1° quarto:

Primo canestro della partita da parte di Charlotte su un pick and roll abile ma gli arbitri chiamavano un discutibile sfondamento del nostro rookie così, dopo un lob lungo per Biz, con palla rubata da Lowry non appena il congolese andava ad agganciare, Powell in transizione colpiva da tre.

Altro baseball pass in area; questa volta nelle mani sicure d P.J. che andava a schiacciare il 2-3.

Le difese facevano un buon lavoro e Biz stoppava Hollis-Jefferson ma le difese facevano un buon lavoro in generale, Graham segnava ma con l’aiuto del timer sopra il canestro e ovviamente non valeva, anche Rozier per un attimo riusciva, deviando il lancio lungo verso Anunoby, a rallentare la manovra dei Raptors, ma la SF avversaria con un rapido spin circle e layup eludeva poi la difesa di Scary per il 2-5.

Bridges, dopo un errore per parte, da sinistra prendeva il centro per realizzare in semi-gancio il 4-5 quindi Powell infilando un catch n’shoot da tre punti portava sul +4 i Raptors ma Bridges completava il triangolo da kick and drive mettendo dentro da oltre l’arco il servizio fornito da Graham dall’angolo.

Lowry a 7:26 realizzava due FT per fallo di Graham e a 6:57 la tripla di Siakam su Biz in uscita valeva il 7-13 che consigliava a Borrego di chiamare il primo time-out del match.

A 6:18 si rivedeva un altro lancio lungo; questa volta era Rozier a passar teso per un Bridges che agganciando sul lato destro del canestro in alta quota la metteva dentro in alley-oop.

Biz, in aiuto, andava a stoppare anche Davis ma i Raptors guadagnavano ancora tre punti quando Anunoby sparava oltre McDaniels, primo cambio di Charlotte.

Un runner di Bridges al vetro con confidenza valeva il 13-16, McDaniels provava per la seconda volta da tre ma con le polveri bagnate mentre Siakam in quarto tempo non era pizzicato dalla terna potendo permettersi il layup con un passo in più.

Un bound pass di Martin raggiungeva Willy sotto canestro così la schiacciata per lo spagnolo diventava facile come il recupero successivo della palla che sbatteva su di lui inaspettatamente sulla difesa alta, transizione portata avanti dall’iberico, un po’ di confusione ma saltavano fuori comunque due FT per Rozier a 2:36.

Scary accorciava sul -1 e a 2:00 dalla prima sirena l’open 3 di P.J. dall’angolo sinistro valeva il sorpasso (22-20).

La tripla di Powell dal corner sinistro scavalcava la squadra di Borrego che ripristinava il vantaggio sulla sirena con la finta di Graham che dall’arco vedeva liberarsi lo spazio sul salto oltre la propria figura di un aggressivo Powell; tiro fuori equilibrio che finiva dentro per il 25-23.

Caleb Martin impegnato in passaggio artistico. Foto tratta dalla pagina ufficiale degli Charlotte Hornets.

2° quarto:

La prima azione del secondo periodo era dei Raptors ma Powell non avvedendosi di un aggressivo Caleb Martin si faceva letteralmente cancellare da una stoppata del gemello meno conosciuto.

Graham da tre non funzionava ma anche il tiro da due di Hollis-Jefferson rimaneva fuori dalla retina per la buona difesa di Hernangomez mentre su un taglio di Cody Martin il fallo accennato di McCaw valeva due FT per l’altro gemello Martin che affondava entrambi i FT.

Powell in entrata seminava i due Martin appoggiando il 27-25 ma poi Charlotte cominciava a difender fortissimo riuscendo ad allungare.

Un solo punto ricavava Willy dalla lunetta a 10:10 (fallo di Thomas su assist di Graham) ma dalla linea di fondo Caleb Martin forniva i componenti a McDaniels per la schiacciata a 9:35.

Altro Martin pass per l’alley-oop mancato da Willy ma non c’era problema se Thomas andava a vuoto dalla lunga e McDaniels a 8:30 conquistava la lunetta realizzando i liberi del +7 a 8:30.

Hollis-Jefferson da sotto al secondo tentativo spezzava il parziale ma Charlotte batteva la zona di Toronto con un arcobaleno dall’angolo sinistro di Bridges, il quale con tre punti lanciava Charlotte sul 35-27.

Rozier con un morbido floater era aiutato dai ferri magnetici mentre a 7:06 sulla transizione con tiro volante da oltre l’arco era precisissimo con il rumore del cotone a indicare il 40-27 e Nurse a correre ai ripari con una pausa.

A 6:47 Hornets in bonus con due FT di Biz a segno a 6:46 altra palla dentro per Biz che si liberava dei difensori in area virando a sinistra per l’appoggio con and one.

FT mancato ma il canestro che chiudeva il 12-0 di parziale lanciava Charlotte sul 44-27.

Toronto attaccava il canestro guadagnando 4 FT ( 3 i realizzati) ma anche Bridges sull’altro fronte era vittima di reaching segnando a gioco fermo il 46-30.

Anunoby metteva la tripla, Powell sfondava su Graham ma Lowry in infilata realizzava il 46-35.

Charlotte attaccava brillantemente in mismatch procurandosi due FT con P.J. che era toccato da Anunoby in aiuto al più piccolo Lowry impegnato in post con il nostro rookie.

Un solo FT a segno ma Graham sull’attacco successivo seminava il panico battendo tre Raptors in entrata guadagnando il two and one del 50-35.

Finta con elbow open per Thomas e two and one per Siakam con FT mancato, seguiva una puntata laterale di P.J. che dimostrava in corsa ottima coordinazione per realizzare un runner contrastato ma i Raptors finivano con un 2/3 dalla lunetta perché un tecnico contro Rozier (a segno Thomas) antecedeva l’1/2 d Anunoby in lunetta a :20.1.

Il primo tempo andava quindi in archivio sul +11 Charlotte, 52-41.

Statistiche primo tempo.

3° quarto:

I Raptors provavano a partire forte ma due occasioni da tre erano sprecate da Powell tuttavia su un bad pass verticale di Rozier i canadesi ottenevano il primo canestro della terza frazione con la dunk di Anunoby.

Un sicuro e soft runner di P.J. più un passaggio stretto di Graham per la dunk di Biz rassicuravano Charlotte sul vantaggio di 13 punti (56-43) ma Siakam con un semplice reverse otteneva anche il fallo di P.J. in pressione su di lui nel semicerchio.

Two and one del -10, Hollis-Jefferson pur contrastato metteva il -8 e Lowry, schermandosi con il blocco altro portava il parziale sullo 0-8 per il 56-51.

Bridges stoppava letteralmente la corsa dei Raptors opponendosi a un lanciatissimo Hollis-Jefferson bloccando la power dunk.

Miles provava a essere l’eroe della ripresa Hornets con la tripla dall’angolo sinistro ma la sfera saltava oltre, tuttavia McDaniels la recuperava e pur contrastato metteva dentro da sotto a destra.

Un floater di Rozier a 7:14 dal cuore dell’area era contrastato da una contro-azione rapida chiusa da Siakam che a 7:09 però mancava l’addizionale.

Da un’altra transizione nasceva la dunk dello stesso Siakam e Borrego, preoccupato, spezzava il gioco chiedendo il break a 6:37 con 5 punti di vantaggio da conservare (60-55).

Rozier ripartiva con la tripla dalla destra mentre Powell si esibiva in reverse layup tuttavia McDaniels dalla diagonale sinistra sorprendeva Siakam con una tripla rapida per il 66-57 e Charlotte riguadagnava palla anche in difesa dopo un raddoppio in post basso e l’intercetto di un veloce Cody Martin sullo scarico in angolo. A 4:48 eco altri due FT per Biz che segnava il primo dopo due rimbalzi alti sul ferro lungo salutati con un “welcome back” dal commentatore ufficiale degli Hornets mentre il secondo era completamente storto…

La lunetta guadagnava la scena altre due volte con Siakam che su 4 FT ne centrava 3 portandosi su un 5/9 personale, poi tante occasioni sbagliate, soprattutto dai Raptors così a 2:31 usciva un open 3 per P.J. che non tradiva portando sul 70-60 il match.

Dopo due tentativi errati di McCaw da sotto in tuffo P.J. agganciava palla chiamando time-out e tuttavia nel finale Charlotte resisteva con questo spirito difensivo nonostante i due punti di Powell con il tiro dal gomito e altri due punti di Siakam.

Graham a 32 secondi dalla sirena mandava a segno la tripla del 73-64 anche se Siakam finiva forte passando un fragile Willy per segane altri due punti chiudendo il quarto sul 73-66.

Rozier, birillo centrale, attorniato da 4 Raptor. Foto tratta dalla pagina ufficiale degli Charlotte Hornets.

4° quarto:

Persi 4 punti in un quarto bisognava conservarne almeno 6 per vincere e dopo 12 secondi Willy era fluido nell’aumentare da sotto con due punti la distanza di sicurezza.

La partita si accendeva quando Boucher sparava una put-back dunk ma a replicare era Cody Martin che in entrata a ricciolo, passando il blocco di P.J. trovava strada per sparare un raggio gamma con la slam dunk di destra.

Un 2/4 di Powell dalla linea era seguito da un 2/2 di Anunoby per un necessario clear path foul di P.J..

Sul possesso successivo Lowry si faceva toccar palla da Graham la quale rimbalzando sulla sua coscia usciva sul fondo.

McDaniels tirava male ma la rimessa dal fondo per Charlotte era l’occasione buona per il passaggio sulla corsa sul lato sinistro di Graham che agganciando metteva dentro un difficile catch n’shoot da tre punti per l’80-72.

Il +8 però scemava velocemente e la tripla di Powell a 7:41 oltre il close-out in ritardo di Bridges dava luogo a oscuri presagi con i Raptors ormai alle calcagna sull’82-80.

Graham dalla diagonale sinistra oltre il close-out di Anunoby restituiva la bomba a 7:14 mentre McDaniels stoppava un disorientato OG.

Dopo due FT a segno di Lowry McDaniels fuori ritmo provava un pessimo appoggio, mancato, ma si faceva perdonare stoppando un’altra volta il numero 3 oltre il fondo.

Mani nei capelli per Nurse dopo la rimessa deviata con la gamba da Rozier mentre il pubblico intonando un “Let’s go Raptors” vedeva Powell mancare la tripla sul tentativo di stoppata di Bridges e subire Biyombo in “crashing the boards” dopo il tre punti mancato di Graham.

Niente FT e palla persa da Graham in palleggio, floater lungo di Powell per il -1 ma dopo la tripla mancata da Lowry eco Bridges passar dentro a un Biz dimenticatissimo sotto canestro.

Nessuno su di lui, tutto il tempo per voltarsi e regalare ai fotografi la plastica schiacciata.

Un jumper di Siakam su P.J. era seguito da un Terry che in crossover faceva fuori un paio di paletti Raptors per andare ad appoggiare con bravura al suo ritmo.

Palla persa da Biz sulla pressione di Lowry e blocking foul contro Graham.

Primo errore dalla lunetta sul secondo libero di Lowry che con un punto comunque spediva i suoi sul -2 riottenendo palla sull’errore per caricare e segnare la tripla del sorpasso a 2:48.

Charlotte sembrava gettare al vento la gara, passata in svantaggio dopo aver comandato per più di due quarti ininterrottamente ma Rozier dalla diagonale sinistra in ritmo piazzava la tripla del contro-sorpasso (92-90) preparandoci ad un avvincente finale.

Hollis-Jefferson intraprendeva una royal rumble con Biz prima e Graham poi; il primo resisteva al ferro all’appoggio, il secondo era travolto a rimbalzo dalla caduta del lungo avversario.

Finalmente in bonus, Charlotte a 2:04 andava in lunetta splittando i liberi con Gamberone.

Lowry batteva Rozier con la tripla pareggiando e a 1:25 il diciottesimo TO (solo 5 Raptors), questa volta di Graham, lasciava l’inerzia nelle mani dei canadesi.

Entrata di Lowry; lasciato lì Rozier ed eluso uno statico Bridges sotto canestro ecco l’appoggio della quasi disfatta (93-95).

A salvare gli Hornets era una tripla frontale di Bridges che completamente senza ritmo, da fermo, con Lowry davanti segnava lo sconsigliato tentativo.

96-95…

Fallo di P.J. su Lowry a metà con una chiamata da superstar e miracoloso ½ della guardia dei Raptors, ottimo tiratore dalla lunetta in genere, ma comunque in media in percentuale considerando i tanti FT battuti in serata.

:52.8 rimanenti e siamo pari…

Graham e Lowry da tre non segnavano e sul rimbalzo degli Hornets con :02.1 mancanti ci si preparava al time-out ma sulla rimessa laterale, l’uscita dal blocco (portato da Bridges) di Rozier valeva la vittoria perché Hollis-Jefferson compiva una clamorosa ingenuità spingendo con troppo vigore in nostro numero 3 che in corsa finiva a terra.

Un FT perché la sfera non aveva ancora varcato le soglie del rettangolo di gioco e Scary in lunetta.

Vergognosa pantomima Raptors che ovviamente giocandosi il match provavano a rallentare il libero per far deconcentrare Terry.

Probabilmente passavano più di due minuti ma un glaciale Scary metteva dentro.

Sulla rimessa un fischio su Graham, forse anticipato, lasciava un :01.2 sul cronometro e due tiri liberi a Devonte’.

2/2, palla ai Raptors che sulla rimessa laterale da destra ci provavano con Powell chiuso bene da Caleb Martin, palla sul ferro e out per la vittoria insperata dei Calabroni 99-96 a Toronto.

Le pagelle

Terry Rozier: 8,5

18 pt., 6 rimbalzi, 6 assist. 6/12 FG. ¾ da tre punti. -2 in plus/minus. Solo una persa con un brutto passaggio, per il resto è quasi perfetto, ivi compreso lancio spettacolo nel primo tempo per l’alley-oop di Bridges. Si fa passare un paio di volte da Lowry nel finale e subisce una tripla ma segna anche una tripla del sorpasso e resta glaciale sul tiro decisivo della partita nonostante manchi solamente il “pagliaccio Baraldi” con la sua fioca energia a far perder tempo prima di poter battere il libero. Se è vero ciò che dicevano in commento i due commentatori Hornets, non era mai riuscito a vincere a Toronto con Boston, oggi si rifà alla grande con una prestazione convincente anche attaccando il ferro. Non sempre funziona ma un paio di giocate in ritmo sono di alto livello.

Devonte’ Graham: 7,5

18 pt., 4 rimbalzi, 5 assist. 5/13 FG, 4/10 3FG, 5 TO. Ottima partita condita da alcune triple fondamentali nel secondo tempo. Bella dish nello stretto per Biz e offerte varie per la Chiesa che si accendono come lumi di speranza per i beneficiari compagni. Ci sono però anche 5 TO, tre banali perdendo palla malamente nella parte finale. Per fortuna alla fine non peseranno sul risultato. 4/6 ai liberi con un ¾ nel finale.

Miles Bridges: 8

17 pt., 5 rimbalzi, 1 assist, 3 stoppate. 6/11 FG, 3/5 3FG. Tre stoppate, capolavoro quella su Hollis-Jefferson lanciatissimo in transizione per la quale indossa istantaneamente la maschera di Alonzo Mourning che spazza via Anthony Peeler. Screzi con Lowry in marcatura nel finale ma vede bene Biyombo isolato sotto canestro regalandogli due punti e regalandosi il suo unico assist, per il resto attacca piuttosto bene e ha buona mano. Incredibile la tripla che salva la partita nel finale, senza ritmo su Lowry. Eroico anche lui.

P.J. Washington: 7

15 pt., 9 rimbalzi in 31.26. 6/15 dal campo. 2 TO. Eroe del primo tempo, sfrutta i mismatch in attacco, segna un paio di canestri con ottima coordinazione, ci prova con decisione e disturba molto in difesa con ottimi posizionamenti e chiusure mettendoci energia. Si perde un po’ nel secondo tempo ma complessivamente è una buona gara.

Bismack Biyombo: 7

13 pt., 11 rimbalzi, 1 assist, 2 stoppate. 5/10 FG, 2 TO, -5. Sono sempre in dubbio con Biz perché è disarmante notare con quanta facilità possa perder palla sui passaggi lunghi o quando mette palla a terra in palleggio. Anche con Lowry nel finale riesce a farsi sfuggir la palla come se avesse mani super insaponate (sarà per il Coronavirus?) ma poi va in doppia doppia garantendo fisicità sotto le plance avversarie e buonissima difesa nel primo tempo. Ha qualche tentennamento difensivo nel secondo ma è decisivo nel finale non facendo segnare Hollis-Jefferson da sotto dopo aver ingaggiato una lotta senza quartiere. Buona prestazione nel complesso.

Cody Martin: 7,5

4 pt., 4 rimbalzi, 6 assist, 1 rubata. Nel turbinio del gioco a volte finisce che rischi di confonderlo. Lo fanno gli arbitri assegnandogli un fallo poi corretto sul fratello Caleb. Rischi di confonderli anche perché se non sono due campioni, sono due giocatori che si “sbattono” alacremente sul parquet in difesa e in 22:41 mette su buone cifre rivelandosi come ottimo uomo assist. Con lui la squadra gioca, ci sono 2 TO ma dalla sua ha un +9 in plus/minus, abbastanza veritiero e c’è anche una mega-dunk.

Jalen McDaniels: 7,5

9 pt., 7 rimbalzi, 1 assist, 1 rubata, 2 stoppate. 3/9 FG. ¼ 3FG, +18. “Sento che la NBA G-League mi ha preparato. Quando entro so cosa devo fare: difendere, giocare con ritmo alto, colpire sui tiri aperti, cose che ho fatto” aveva detto recentemente Jalen. Anche se parte male al tiro ed è un po’ fuori ritmo in un paio di occasioni, non fa mancare il suo apporto, una tripla la mette in 23:57 e per il resto mostra tanta voglia ed efficacia in difesa. Mette i suoi punti ed è il primo a entrare in campo dalla panchina. Due stoppate su Anunoby…

Willy Hernangomez: 6,5

5 pt., 7 rimbalzi, 1 rubata, 1 stoppata in 13:53. Buon primo tempo poi nel secondo esce tutta la sua fragilità difensiva in una partita bicolore tra il rosa e il grigio. Meh… Tutto sommato nel complesso non fa male. Segna due punti in avvio di ultima frazione e prende diversi rimbalzi.

Caleb Martin: 7

0 pt., 5 rimbalzi, 3 assist, 1 stoppata. +8. Non segna perché tenta solo una volta il tiro. Volto al passaggio non perde un pallone e regala assist ai compagni. Rimbalzi e difesa compresa quella da francobollo sull’ultimo tiro di Powell.

Coach James Borrego: 7

Gran partita, poco da dire. Squadra giovane, tonica e con voglia che non si abbatte nei momenti di difficoltà finali e con un pizzico di fortuna ma tanta bravura si costruisce una meritata vittoria.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.