Game 65: Charlotte Hornets @ Miami Heat 109-98

Intro

Si apre con la scritta “In the midnight hour” il video del brano Eyes Without a Face di Billy Idol.

Una versione live del pezzo.

Il 3 dicembre 1983 usciva questo pezzo (leggermente distonico dal suo gusto musicale se non per l’assolo di chitarra elettrica) senza tempo che Idol in un primo momento non voleva cantare.

La canzone è scritta dallo stesso Billy Idol e del suo chitarrista Steve Severin con la bella voce femminile di controcanto di Perri Lister, la fidanzata inglese (per nove anni) del cantante inglese.

Il titolo, Les Yeux Sans Visage (Occhi senza volto), si ispira a quello di un film horror piuttosto truce nella storia (1960, regista francese Georges Franju) in una produzione italo-francese.

La percezione di assenza di umanità, la freddezza e l’insensibilità del mondo moderno che c’è nel film viene trasportata anche all’interno del brano che sembra parlar d’amore e di delusione nell’ottica precedentemente descritta.

Gli Hornets, dopo aver vinto la partita casalinga contro i Rockets ed aver ceduto ad Atlanta dopo una bella ma stramba partita condizionata da una terna imbarazzante nel suo operato sul caso Rozier, proveranno a riscaldarsi a South Beach.

Analisi

Dopo la sconfitta patita ad Atlanta con molti problemi perimetrali, per Charlotte in serata era fondamentale mantener le giuste distanze, soprattutto sulla linea dei tre punti, per giocarsi il match.

La partita iniziava malissimo; Miami muovendo benissimo e velocemente palla travolgeva gli Hornets che subivano 15 delle prime conclusioni avversarie comprese 9 bombe a segno. Il terrificante inizio proseguiva per tutto il primo quarto che arrideva ai locali con un incredibile punteggio di 22-40 dopo esser stata sotto di 20 punti.

Mal si combinava però l’attacco degli Heat quando la zona di Charlotte era supportata dai gemelli Martin.

Le carte si invertivano; rapidità, decisione e precisione arrivavano dall’altra parte ora e a 2:47 la seconda tripla di Graham in a row consentiva agli Hornets l’incredibile sorpasso sul 49-47.

Un’inerzia che gli Hornets mantenevano chiudendo sul 59-51 all’intervallo con un parziale di 37-11 come se si fossero giocate due partite separate.

Gli Hornets incrementavano di altri due punti nel terzo quarto dovendo conservare 10 punti di vantaggio dall’arrembaggio della ciurma del capitano Spolestra.

Ad uncinar la partita ci provava Nunn che da dietro un blocco approfittava dell’indecisione sul cambio marcatura per oltrepassare Zeller (100-95) ma seguiva uno scriteriato deep 3 di Graham che non zittiva però il pubblico ancora a spingere i propri idoli.

Crowder a 1:40 dalla fine da fuori arrivava a far tornare sul -5 i suoi (103-98) ma Graham forzando l’entrata in corsa alzava dal bordo sinistro dell’area dalla media un pallone al vetro che eludeva la strettissima marcature di D. Jones Jr. che rimaneva di sasso per la stoppata mancata.

Charlotte gestiva il finale riuscendo con un coach’s challenge a farsi toglier due FT contro anche se la rimessa era di Miami ma il tocco di P.J. su Nunn che salvava il possibile canestro e un rimbalzo offensivo con gestione lenta del doppio possesso facevano commetter fallo alla squadra di Spolestra a :29.1 dalla fine.

La clessidra per Miami era impietosa e le sabbie che scendevano da essa erano mobili.

Miles nel finale realizzando 4 FT portava il punteggio finale sul 109-98 per una imprevista meravigliosa vittoria di Charlotte con un comeback da 20 punti.

Le squadre perdevano un numero pari di palloni (14) mentre Miami dimostrava la sua buona vena assist con un 20-32 in questo settore, grazie soprattutto al primo quarto.

Gli Heat rimanevano sopra anche per steal (8-7) e stoppate (5-4) sebbene di poco quindi a far girare a favore di Charlotte la partita nonostante il 45,1% dal campo contro il 46,4% erano proprio le percentuali paradossalmente.

Intanto, quando Charlotte riesce a tenere sotto il 50,0% le squadre avversarie ha molte chance di vittoria, poi il fatto di andar dentro prendendo il mezzo e scaricare ha prodotto ben 17/34 3FG (50,0%) per i Calabroni contro il 34,1% avversario degli Heat raffreddatisi andando avanti nel match.

Hornets puliti in difesa con un 81,8% (18/22) in lunetta a fronte sì di un 83,3%, ottenuto però con un 5/6 dalla linea…

Importantissimo anche il dominio a rimbalzo con un 50-36 sebbene ci siano stati dei momenti nei quali Borrego abbia fatto a meno dei centri reali nel finale.

La partita

Starting five

Fuori Butler, Spolestra metteva sul parquet codesto starting five: K. Nunn (24 pt.), D. Robinson (12 pt.), S. Hill (0 pt.), D. Jones Jr. (23 pt.), B. Adebayo (21 pt. +10 assist).

Dalla panchina Crowder è stato il migliore con 8 pt. e 10 rimbalzi, dagli altri contributi numerici trascurabili con un Dragic a 5 assist e altrettanti rimbalzi ma a 3 pt. con un 1/9 dal campo.

Anche Borrego doveva rinunciare a un pezzo da 90, Rozier, fresco di 40 punti ma con la febbre ed ecco quindi il quintetto con Cody Martin in quintetto schierato nella sua splendida classic livrea viola: Graham, Co. Martin, Miles Bridges, P.J. Washington, C. Zeller.

1° quarto:

Partenza perfetta degli Heat nonostante la palla a due vinta dagli Hornets con Zeller su Adebayo.

Dopo una tripla mancata da P.J. su ottima circolazione di palla, D. Jones Jr. da sx replicava alla stessa maniera trovando il fondo del secchiello, Jones stoppava anche Bridges costringendolo a una palla a due vinta poi dal nostro numero zero che dava vita ai primi due punti di Cody Martin in jumper dalla media approfittando dello scivolamento del difensore sul contatto.

Altri tre punti da Miami erano ottenuti sempre da D. Jones Jr. ma gli Hornets sul raddoppio portato a P.J. in drive trovavano sullo scarico la tripla aperta di Zeller dalla diagonale sinistra per il riavvicinamento (5-6).

Charlotte però cominciava subito a distanziarsi seriamente non riuscendo a fermare nessun attacco Heat; a 9:43 Adebayo in gancetto segnava e anche se Cody Martin agganciava un passaggio sotto mettendo dentro, ecco Nunn arrivar al ferro di fisico e sempre la PG Heat con la tripla aperta (problemi sulle chiusure a causa del gioco rapido della squadra di Spolestra) portava sul 7-15 la gara prima che P.J. con lo scatto in taglio verticale sorprendesse la difesa ricevendo da P.J.

Adebayo a 7:45 da sotto ne metteva due facili non arrestando la corsa degli Heat giunta al 7/7 dal campo con Borrego deciso a fermare il gioco finalmente vedendo una difesa colabrodo.

A 7:22 Graham commetteva il terzo TO Charlotte ma da un entrata di Bridges in qualche maniera arrivavano due punti targati Zeller da sotto.

Robinson replicava da tre e l’alley-oop di Jones Jr. mandava al doppiaggio (11-22) gli uomini della Florida.

Bridges in entrata non trovava lo spazio per l’appoggio mentre sull’altro fronte Nunn era come Flash ad andare in appoggio.

Adebayo in Alley-oop svettava sulla difesa degli Hornets, altra entrata mancata di Miles, dentro Iguodala a 4:51, stoppata di D. Jones Jr. sul gancio di Biz che subiva anche la tripla dello stesso per l’assurdo 11-29…

Secondo time-out degli Hornets a 4:24 con buona partenza di P.J. in jump hook nel cuore dell’area gialla su Robinson.

Nunn continuava a bombardare da tre nonostante l’uscita di Biz in close-out.

Uno skip pass raggiungendo Caleb Martin sul lato debole era sfruttato dallo stesso per la tripla del 16-32 a 3:29, dentro Crowder (panchina lunga per Miami) e tripla di Robinson dall’angolo sinistro dopo la finta su McDaniels.

A 2:51 nonostante la palla toccatagli dal difensore recuperava in aria e correggendo il tiro metteva dentro in qualche maniera ma anche il veterano Iguodala dal corner sinistro metteva la sua mano pesante per trascinare gli Heat sul +20 (18-38).

Con 15/16 dal campo comprese 9 bombe a segno sembrava serata stregata e maledetta per Charlotte che tuttavia a 1:37 si portavano a quota 20 dopo due FT di Caleb Martin su iniziativa in entrata.

Herro da sx sfondava le difese degli Hornets sino ad appoggiare atleticamente vicinissimo al ferro quello che diveniva il 20-40 prima di vedere Caleb Martin nuovamente in lunetta a :52.3 per un 2/2 a chiudere i punti segnati nel primo quarto (22-40).

P.J. Washington in palleggio scruta la situazione mentre Iguodala prova a negargli la via del canestro.

2° quarto:

Borrego provava a incitare i suoi e l’effetto su McDaniels funzionava a 11:04 con il numero 6 a metter dentro da oltre l’arco il 25-40.

La zona degli Hornets dava gli effetti sperati con Miami in tilt e sebbene Charlotte in attacco dovesse ancor prender le misure per aggredire più in velocità gli avversari, ecco arrivare cinque punti di Bridges (prima una tripla a 9:53 e poi dopo la stoppata su Hill la stoppata presa dallo stesso valeva due punti in goaltending) che portavano la situazione sul 30-40.

Cody Martin metteva dentro con lo spin in appoggio subendo fallo, la lamentela del n° 11 però chiudeva il parziale di 12-0 poiché il FT tecnico battuto da Dragic andava a segno a 8:36.

Di fatto gli Heat faticavano a segnare e Dragic insieme ad Adebayo andavano a vuoto sul possesso successivo così su uno scambio con restituzione ai quasi 24 secondi ecco la tripla di P.J. sul raddoppio sull’uomo assist Graham.

Un’ottima steal di Cody Martin continuava a dare agli Hornets quella dinamicità e velocità mancata nel primo quarto mentre Bridges mancava sì ancora il tiro in entrata ma continuando ad aggredir il canestro si auto-correggeva in schiacciata a una mano a 7:14.

Devonte’ da tre punti realizzava il 40-41 ma sul più bello arrivavano le preoccupazioni sul fatto di aver speso troppo perché Miami sii allontanava con i canestri di Jones Jr. (dunk da back-door su assist di Crowder), tripla di Nunn in transizione e Adebayo a 5:03 con un libero (su due) per il 40-47.

Bridges da tre non funzionava e nemmeno Graham da due ma era provvidenziale Zeller in tap-in per far ripartire l’attacco.

Un libero (splittati) di Bridges, una tripla sul lato debole di Graham ed ecco gli Hornets pronti al sorpasso.

Sorpasso che avveniva per mano dello stesso Graham (perso dalla difesa) bravo a colpire ancora da oltre l’arco a 2:47 (drive di Miles che scaricava invece di concludere) per il 49-47 producendo il parziale di 9-0.

Adebayo con un tocco al vetro pareggiava ma gli Hornets andavano ad attaccare nel mezzo come richiesto da Borrego e sul palleggio dietro la schiena di Caleb arrivava un fallo poco furbo di Nunn con il cronometro dei 24 agli sgoccioli.

+2 Hornets che diveniva +5 dopo l’undicesima palla persa da Miami e la tripla di P.J. Washington dall’angolo sinistro con imbeccata di Zeller.

Adebayo con il tiro frontale su Zeller era propellente per i suoi ma l’errore di Zeller era corretto da P.J..

Ottimo finale degli Hornets che grazie a una palla bloccata da Graham su un tentativo di passaggio corto Heat andava dall’altra parte sorprendendo Robinson con un’ottima tripla dal palleggio per il 59-51, finale di primo tempo.

3° quarto:

Il primo canestro della ripresa era targato Nunn da oltre l’arco (frontale), Charlotte andava un po’ in difficoltà non riuscendo a muover palla a livello superiore e Jones Jr. metteva dentro la schiacciata del -3.

Graham si buttava dentro tra esitazioni e finte trovando Cody con il tempo giusto per eludere i difensori e farlo appoggiar comodamente.

Adebayo si lanciava in una dunk a una mano per i fotografi a 9:29 mentre molto meno bello era il tocco in entrata a ricciolo di Zeller ma l’efficacia era la stessa.

Graham da 3 punti (5ì freccia avvelenata della sua gara) provvedeva a 8:47 al 66-58 ma Jones Jr. rimanendo una spina nel fianco, metteva dentro anche in reverse il 66-60.

Bridges sulla linea di fondo sinistra faceva a spallate con Robinson per alzare da vicino il +8.

Gli Hornets andavano sul +11 quando su una palla murata da Zeller arrivava su passaggio dello stesso l’appoggio elegante di Graham per il 73-62 ma Jones Jr. da second chance continuava a esser quasi perfetto riportando il divario alla singola cifra di svantaggio.

Graham a 6:13 era lasciato colpevolmente solo così il tiro scoccato dalla nostra PG finiva ad accarezzar la retina per il 76-64.

Adebayo alzava un affidabile gancio su Biz dal pitturato ma McDaniels in entrata, intuendo le possibilità di floater sul più basso Dragic era arpionato dallo stesso a 5:12.

Due FT concessi e non sbagliati e mentre lo slavo degli Heat andava a vuoto da oltre l’arco, sulla corsa di Graham verso il centro con scarico rapido sul lato destro, Caleb Martin andava a segno con una tripla che spediva sul +15 (81-66) Charlotte.

Adebayo con un’alzata risolveva un’azione alla quale dalla rimessa dal fondo mancavano 5 secondi e Un in coast to coast metteva dentro l’81-70 con Borrego a dichiarare un time-out per riorganizzare le difese.

P.J. con un passaggio interno riusciva a far segnare anche Biyombo, Crowder fucilava da tre, passi di P.J. raddoppiato e Adebayo, spingendo di fisico McDaniels in entrata allontanava il rookie riuscendo comodamente ad alzar la sfera per l’83-75.

Caleb a 1:43 era schiacciato da Crowder e Adebayo su un’entrata super aggressiva così piovevano due FT validi per il nostro numero 10.

A 1:21 un driving floater jump shot di Caleb Martin aumentava ancora il suo bottino personale ma il nostro n° 10 si dannava anche in difesa in tuffo su Crowder ma la palla gettata contro l’avversario finiva in rimessa dal fondo secondo la terna per gli Heat che andranno poi a segnar due punti per il -10 (87-77).

Cody Martin perdeva possesso palla ma suo fratello con il teletrasporto la guadagnava una prima volta intercettando un passaggio lungo per poi ripresentarsi subito sulla palla vagante poco prima della sirena entrando un tiro difficile che non entrava.

Devonte’ Graham si infila tra Derrick Jones Jr. e Kendrick Nunn. Per Tae gran serata con finale vincente.

4° quarto:

Hornets che entrando nel quarto sul +10 (87-77) avevano buone chance di portare a casa il match ma c’erano da considerare la voglia di non perdere di Miami e i parziali nettamente a favore dei due team nel primo quarto, molto contrastanti.

P.J. Washington dall’angolo sinistro metteva fieno in cascina con tre punti (90-77) su assist di Caleb.

Dentro Olynyk che metteva due punti da sotto poi sfondamento di McDaniels su Dragic, “Palo” di P.J. dal corner sinistro e 0/2 di P.J. ai liberi a 8:55.

Alla fine Robinson accorciava da tre punti mentre la paura d Miles, eluso dalla finta dello stesso bianco attaccante lo faceva intervenire in seconda battuta ma con il fallo essendo fuori tempo.

Tre liberi a segno che a /:08 portavano la partita sul 93-87.

Il divario rimaneva costante finché a 5:34 Miles Bridges in entrata con crossover attaccava nel traffico piazzando il suo difficile appoggio (97-89).

A 3:58 uno scarico di McDaniels per Caleb valeva oro per il nostro n° 10 che ci trascinava a +11 (100-89).

Gli Hornets rallentavano un po’ il ritmo e beccavano la tripla da fermo di Nunn dall’angolo destro con Martin attaccato e la tripla di Nunn che dopo lo schermo preso sparava nell’incertezza del cambio difensivo di Charlotte che non consentiva a Zeller di arrivarci.

A salvare Charlotte, ridimensionata sul +5 (100-95) ci pensava Graham (2:25) che con una sconsigliabile zona 3 pericolo, lanciava la sua lancia da guerriero direttamente da Charlotte per un deep 3 incredibile.

Nonostante il poco tempo a disposizione Miami sospinta dal pubblico, non si arrendeva sebbene Jones Jr. arrivasse corto proprio nel momento sbagliato per la sua energica schiacciata abortita.

Miles sbagliava da fuori ma Crowder no e a 1:40 dalla fine ecco gli Heat a riaffacciarsi minacciosamente.

Graham rallentava ma a 1:17 in corsa anticipava l’intervento in stoppata del francobollo Jones Jr. quasi ponendo fine alla contesa con due punti al vetro anche perché successivamente due FT per Adebayo erano revocati dal coach’s challenge di Borrego che vedeva però assegnar comunque il fallo sul pulito intervento a contrasto di Caleb Martin in salto verticale nel semicerchio antisfondamento contro il tiro in corsa di Adebayo.

P.J. a 1:02 stoppava in rincorsa Nunn e sul possesso offensivo di Charlotte nonostante l’errore di Graham ecco il rimbalzo di Cody Martin che chiudeva il match con quelli del Calore poi costretti al fallo.

4/4 di Miles in lunetta e 109-98 finale.

La shot Chart dell’ultimo quarto delle due squadre.

Le pagelle

Devonte’ Graham: 9

30 pt., 1 rimbalzo, 6 assist, 1 rubata. Graham, inizialmente un po’ timido, prende confidenza nel secondo quarto e con due triple consecutive ci porta in vantaggio. Numero limitato di assist ma letali come quello con il passaggio sotto per Zeller o quello scaricando sul lato destro per la tripla di Caleb. Nel finale rallenta e tiene il ritmo della partita. Gli Heat sono costretti a seguire la sua legge fisica. Mette un tiro al vetro off-balance da marcato, realizza una tripla direttamente da Charlotte definibile sconsiderata passando Adebayo e mette anche dentro alzando dalla media al vetro un difficile tentativo con Jones Jr. a francobollarlo. Tre giocate importanti che decidono la gara. Senza Rozier trova più spazio in attacco arrivando a 30 pt. con un 11/19 al tiro e un fantastico 8/11 da fuori per un +3 in plus/minus. Peccato i 5 TO, uno facendosi chiudere sulla linea di fondo sul quale ho qualche dubbio…

Cody Martin: 6,5

6 pt., 8 rimbalzi, 2 assist, 1 rubata, 1 stoppata. 3/5 FG, 2 TO, +8. Promosso titolare per assenza di Rozier. Buona partita con la solita energia a livello fisico anche se come tutti viene travolto all’inizio e il fratello Caleb tende un po’ a oscurarlo ma pur non essendo altissimo è importante a rimbalzo (prende quello finale sull’errore di Graham che poi porterà gli Heat a commetter fallo) e mette su 6 pt. con qualche punto di rottura.

Miles Bridges: 7

16 pt., 8 rimbalzi, 2 assist, 1 stoppata. 5/16 FG, +10. L’inizio è il peggiore della squadra. Sbaglia tanto forzando entrate fisiche e in difesa si allinea ai compagni facendosi devastare poi però, sempre nel primo tempo piazza una bella stoppata su S. Hill andando a metter due punti in goaltending. Ha qualche fiammata offensiva. Una bella dunk a una mano correggendo sé stesso. Discreto finale dove sbaglia solo una chiusura su Robinson che regala tre liberi poi segnati da Robinson. Mette dentro un mezzo circus shot nel traffico dopo un crossover in entrata con palla a girare sul ferro e a entrare. Segna gli ultimi 4 FT senza problemi.

P.J. Washington: 7

17 pt., 7 rimbalzi, 2 assist, 1 rubata, 1 stoppata. 7/17 FG (3/10 FG), 1 TO. Sorregge Charlotte in avvio e in alcuni momenti difficili. Ha un brutto momento a inizio ultimo quarto dopo aver sganciato la bomba del 90-77 con un TO per passi e diversi errori, specialmente da tre dove prende un palo dalla sinistra mancando poi anche due liberi. Borrego lo vede stanco e lo tira fuori. Nel finale si riprende e piazza la stoppata decisiva su Nunn.

Cody Zeller: 7

14 pt., 11 rimbalzi, 3 assist, 1 stoppata. 5/8 FG, +8. Inizio in sordina poi qualche buon difesa, punti piuttosto semplici ma importanti. Va in doppia doppia e non stona.

Jalen McDaniels: 6,5

5 pt., 6 rimbalzi, 2 assist. 3 TO, +17 in 28:56. Partenza difficilissima anche per lui con qualche errore come la tripla concessa a Robinson dall’angolo ma poi piano piano, senza far cose eccezionali lievita sino a far segnare una bomba e 2/2 dalla lunetta attaccando intelligentemente il più basso Dragic. Bell’assist con scarico per Caleb nel finale.

Bismack Biyombo: 5

2 pt., 2 rimbalzi in 11:11. ½ FG, -7. Non tiene il passo degli Heat. Pachidermico, viene battuto su close-out sul tiro ma anche in alley-oop non riuscendo a presidiare lo spazio aereo a difesa del ferro. Sicuramente Borrego se ne accorge e non dura molto preferendogli alla fine i due rookie in PF. In attacco fa da comparsa segnando solo su invito di P.J..

Caleb Martin: 8,5

19 pt., 7 rimbalzi, 3 assist, 4 rubate. 4/12 FG (3/6 FG), 8/8 FT, 1 TO, +15. Tremendo. Questa volta non sbaglia nulla ingenuamente e il plus/minus dice tutto, anzi, è anche ingeneroso. Nel finale contrasta Adebayo saltando all’interno del suo cilindro andando a contatto. Borrego lo salva da due FT anche se il fallo permane ma non è sul tiro. Un’azione difficile da rielaborare che costringe gli arbitri a non chiamar il fallo per la pulizia dell’intervento. Ha il teletrasporto, intercetta palloni e arriva a 4 rubate, all’occorrenza sa fornire assist e si butta anche a rimbalzo o per terra se può cercar di avere anche una piccola chance di recupero. La zona con lui diventa una trappola per Miami. Non supera il suo record in carriera ottenuto ad Atlanta ma mette a segno altri 19 importantissimi punti. Buona mano da fuori, è uno degli interpreti migliori e più aggressivi nel buttarsi dentro per scaricare o ottenere liberi. Mette dentro un perfetto 8/8. Se continua così dovremo incatenarlo per non farcelo rubare.

Joe Chealey: s.v.

0 pt.. In 2:10 sul parquet, niente di niente, tutto a zero. Coinvolto come spettatore sul parquet si ritrova con un -1 in +/- m non è giudicabile.

Coach James Borrego: 7

Ottima idea la zona con la quale vince la partita portando gli Heat dove voleva lui. Alla fine la difesa riesce a tener meglio sulle spaziature e sui giochi Heat sotto canestro. A livello tattico la vince lui. Non si arrende dopo il primo quarto. Attacco bilanciato, strategia giusta, mentalità appropriata e arriva una insperata, inaspettata splendida vittoria a South Beach.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.