Game 65: Charlotte Hornets Vs San Antonio Spurs 123-117

Andamento della partita

La Shahamhadi prima della partita illustra il match da bordo campo.
La presentazione del quintetto di Charlotte.
I 5 Speroni scelti da Popovich.
Lo starting five di Charlotte.

Nonostante la palla a due vinta per un soffio da Charlotte, Rozier toccava la linea laterale destra con palla in mano.

Il TO non costava caro perché Murray mancava il suo tiro così un rolling layup di Plumlee portava in vantaggio Charlotte.

La risposta degli Spurs passava per 5 punti consecutivi di Johnson (tripla ed euro con cambio direzione) prima che P.J. Washington riuscisse a pareggiare con una tripla dalla top of the key e Ball replicasse per l’8-5 con un catch n’shoot dalla diagonale destra.

Rozier mandava una schiacciata sul ferro e Ball veniva stoppato da Vassell che segnava anche in jumper oltre Mason prima che McDermott con una drive andasse a 7:50 a riportare avanti gli Spurs con Borrego in time-out a 7:50.

P.J. riportava sul +1 Charlotte (10-9) ma una transizione di Johnson chiusa con un and one dava il 10-12 prima che a 6:56Rozier realizzasse due liberi in lunetta per riportare l’equilibrio.

Lo stesso Terry oscurava il destinatario di un passaggio verticale in area ma Charlotte mancava due triple mentre a Poeltl a 6:24 basava segnare un libero su due per riportare sopra gli ospiti: 12-13.

Risultato sempre incerto con due belle triple scambio: Oubre Jr. e Vassell, entrambi dal corner destro.

Rozier in diagonale in entrata fintava il passaggio per poi rilasciare il floater del 17-16 quindi Vassell per il 17-18, Cody martin a 4:58 con appoggio in cambio direzione, L. Walker IV da tre punti e Harrell su un pallone recuperato (lanciato al vetro da Bridges) e schiacciato con veemenza portavano la situazione in parità a quota 21.

Harrell mancava due liberi e Johnson si esaltava in pull-up così come Kelly che tuttavia lo faceva da grande distanza: 24-23.

Harrell in area bloccava il passaggio e segnava in schiacciata ma Johnson da tre vanificava il vantaggio: 26-26.

Squadre abili a segnare con Johnson di forza al vetro su P.J. Washington prima del fing and roll di Martin a 1:35 prima di vedere lo scatenato giocatore di Pop replicare contro altro avversario alla stessa maniera precedente.

Oubre in seconda battuta effettuava una steal con ottima apertura alare ma Collins in recupero fermava il suo layup in transizione, fortuna P.J. A rimorchio recuperava e segnava il 30 pari.

Proprio su un close-out in ritardo di Johnson uno sfioramento su Oubre da tre (tiro mancato) valeva tre tentativi in lunetta ma Kelly metteva solamente un punto chiudendo il quarto sul 31-30.

Joshua Primo era il primo a segnare nel secondo quarto ma Ball non gli era secondo come realizzatore andando in floater a superare: 33-32.

Dunk di Harrell, layup di Murray, tripla di Ball a 10:05 e and one di Murray a 9:46: 38-37.

Step back 3 di Ball e risposta di Primo da oltre l’arco, il divario rimaneva quello anche se il punteggio si alzava fino al 43-42.

Charlotte con i lunghi sul parquet cominciava a prendere un buon vantaggio quando Harrell lanciava al vetro involontariamente un passaggio per se stesso chiudendo in schiacciata poi lo stesso “Trezz” era pescato dentro per un’altra jam.

L’ex Wizards in area si esibiva ancora in alzata mentre P.J. Allungava sul 9-0 (tripla) la corsa degli Hornets finiti sul +10: 52-42.

Sfortunatamente Johnson la interrompeva in entrata mancando però l’and one.

Johnson alzava su Plumlee arrivando a 21 punti (9/9)mentre due buoni passaggi di Plumlee per Rozier portavano il nostro attaccante di fiducia a metter 4 punti restituendo la decina di vantaggio.

Di lì in poi però San Antonio riusciva lentamente a rientrare grazie a diversi effettivi.

Un acrobatico di Rozier da sotto su 3 respinto dal ferro a Ball era ossigeno poi Poeltl splittando due FT chiudeva il quarto sul 62-60 con il secondo quarto identico nel punteggio al primo: 31-30.

Squadre pari in rimbalzi (30), assist 817) e stoppate (2).

Nel secondo tempo Johnson non perdeva il vizio di segnare inaugurando il quarto con una tripla replicata da Rozier dall’angolo sinistro ma McDermott aggiungeva il carico da 90 con bomba e tocco di Bridges per un gioco da 4 punti: 65-67 a 10:46.

a 10:04 due FT splittati da Miles e una stoppata di Poeltl su Ball servivano a SAS a limitare i danni per prender un vantaggio di tre punti dopo una transizione chiusa da Johnson.

A 9:08 un pallone appoggiato a Ball nell’angolo destro era un open troppo ghiotto per essere mancato: 69-69.

Atletico fing and roll di Vassell in leggero svitamento e pari di ball dopo il tocco di Plumlee in mischia prima che si accendesse Rozier con al tripla del 74-71.

Murray pareggiava con un 2+1a 7:45 ma il catch n’shoot 3 di Terry ci faceva volare soltanto la squadra texana non mollava tornando sopra di due (77-79) con un open 3 di Vassell in transizione dopo una persa di Ball che lamentava un tocco sull’avambraccio.

Rozier dalla diagonale sx accennava un jab step sorprendendo Poeltl con un altro dardo centratissimo (80-79) e le squadre rimanevano lì fino alle triple di Collins e Bridges che stabilizzavano il punteggio a quota 85 prima che Harrell con un ½ desse il +1.

Jones dalla linea della carità effettuava il contro-sorpasso prima che Johnson a rimbalzo flexasse andando a prendere un rimbalzo su Harrell.

Era nuovamente uno straordinario Rozier da tre a tenere in scia gli Hornets con un’altra freccia scoccata da oltre l’arco: 89-89.

Johnson e Primo però pescavano una bomba a testa e agli Hornets serviva una putback dunk di Harrell per tornare al -4 (91-95).

Walker IV con un pull-up su Rozier vanificava lo sforzo del nostro lungo ma a :55.4 Oubre in salto era spostato completamente, tuttavia nel sandwich Kelly trovava coordinazione e forza per realizzare un and one intervallato da un libero supplementare di Rozier per tecnico a Collins.
Azione da 4 punti provvidenziale che dava il 95-97 mentre nei secondi finali Martin intercettando un passaggio orizzontale andava in fuga in fast break pareggiando in schiacciata e per un fallo di Collins gli Hornets tornavano con tre secondi da giocare alla rimessa: palla da Ball a P.J. Washington che in entrata batteva con un fing and roll di sx difensore e cronometro: 99-95.

Le Honey Bees in uno stacchetto in serata.

P.J. Washington si faceva valere anche in difesa allungandosi su Walker IV per un’ottima stoppata ma Collins portava comunque poco più tardi la situazione in parità in transizione.

SAS passava per prima la linea dei 100 punti con Murray ma a 10:25 – con due FT a segno di Ball – anche Charlotte la varcava ritrovando la parità a quota 101.

Bridges da due, Vassell con 4 punti P.J. Con un open catch n’shoot 3 in transizione, Murray a 7:43 con due FT, la stoppata di P.J. Su Murray e due liberi di Miles a 7:01 davano il 108-107 a favore degli Hornets allungato dallo scoop di Martin in entrata a 6:24.

A 5:23 Charlotte prendeva un +6 grazie alla tripla di Rozier dalla sua mattonella dalla diagonale sx: 113-107.

Charlotte tentava di difenderlo ma Poeltl dal post basso sinistro segnava facilmente dopo un paio di rimbalzi catturati da SAS: 113-111.

Nonostante una stoppata di Plumlee su un reverse di Jones il problema principale nel finale degli Hornets era l’incapacità di conquistare rimbalzi difensivi con la squadra di Popovich più agile e determinata nel conquistarli.

Charlotte in qualche maniera resisteva in attacco grazie ai liberi di Rozier e Ball a :55.2 (119-115) ma San Antonio teneva con un’entrata di Murray oltre Bridges di sinistra.

Un +2 che non dava garanzie.

Gli Hornets tentavano un bound pass verticale da P.J. Washington a Cody Martin in taglio verso canestro con Primo all’inseguimento costretto al fallo per bloccare l’appoggio.

Il 2/2 di Cody ripristinava la distanza di sicurezza a 4 punti poi Johnson sparava da tre su Plumlee colpendo il ferro, martin si assicurava il rimbalzo e due FT a :18.4.

L’ultimo tentativo degli Speroni andava a vuoto e Charlotte portava a casa una partita forse più complicata del previsto giacché gli Spurs in questa stagione non hanno più molto da dire se non cercare di far crescere il gruppo ed agguantare il record di vittorie di Don Nelson con Popovich a un passo al -1 per poterlo pareggiare.

Miles Bridges prova ad andare oltre Keldon Johnson. Serata non brillante per lui. Foto tratta dal sito ufficiale degli Charlotte Hornets.

Analisi

In una partita che alla vigilia sembrava incerta con due squadre simili nelle statistiche è stata decisa dai dettagli nel finale quando gli Hornets sono riusciti a recuperare quei rimbalzi che stavano facendo male ai Calabroni.

Diverse second chance che non hanno lasciato Charlotte tranquilla sino alla fine nonostante la prestazione da 31 punti di uno scatenato Terry Rozier che ha contribuito a suon di triple a fare una delle più grandi differenze in serata tra i due team con Charlotte al 38,1% contro il 29,7% avversario.

Per il resto statistiche di squadra molto simili con Charlotte brava nel finale a superare gli Spurs per tiri presi in lunetta e a difendersi meglio sotto l’urlo del pubblico.

Non è bastata a San Antonio la vena realizzativa di serata di Keldon Johnson, 33 punti, massimo in carriera né sono serviti ai fini del risultato finale i 25 punti e 10 assist di Murray.

Vassell con 14, Poeltl con 11 e Primo con 10 sono stati gli altri Speroni in doppia cifra.

LaMelo Ball: 7

24 pt. (7/16), 8 rimbalzi, 7 assist, 1 stoppata. A parte il solito tentativo da tre (4/9 da fuori) risolutore nel finale andato a vuoto parte bene tra triple, floater e il suo campionario classico, poi nel finale andare va a pescare come un veterano due liberi utilissimi trasformandoli. La gara è più che discreta tanto che Thomas viene lasciato in panchina.

Terry Rozier: 8

31 pt. (10/18), 5 rimbalzi, 6 assist, 1 rubata. 6/8 da tre punti, in grande spolvero nella seconda parte di gara, tiene a galla gli Hornets con buone percentuali. 5/5 dalla lunetta e nonostante in qualche occasione in difesa andrebbe aiutato meglio per via dei cm, nel finale strappa un rimbalzo importante in difesa. Su alti livelli.

Miles Bridges: 5,5

10 pt. (3/12), 6 rimbalzi, 6 assist. Compensa di un mezzo punto una prestazione scarsa tra il fallo su McDermott per un gioco da 4 punti e nel finale Murray lo lascia indietro appoggiando di sinistra al vetro. Male al tiro scegliendo di sparacchiare (un 1/6) da fuori.

P.J. Washington: 8

15 pt. (6/13), 5 rimbalzi, 1 assist, 2 rubate, 2 stoppate. Una delle sue migliori partite, dal buzzer beater in fing and roll di sinistra del terzo quarto a due stoppate nell’ultima frazione con ottimo sforzo. Lo intensifica in difesa nonostante la stanchezza e oltre a una tripla in transizione nell’ultimo periodo è suo il bound pass verticale perfetto per Cody Martin che ci da la garanzia di vittoria.

Mason Plumlee: 6,5

4 pt. (2/3), 13 rimbalzi, 3 assist, 1 rubata, 1 stoppata. Spende tutti i falli su Poeltl in un duello per far prender meno vantaggio possibile all’avversario. Due passaggi dentro consecutivi per Rozier. Non sempre ottimo a rimbalzo ma comunque n cattura 13 e devia anche una sfera per Ball riuscendo a farlo segnare. Buona l’ultima difesa sulla tripla di Johnson (a vuoto) ma anche altre meno fortunate sui pull-up avversari.

Kelly Oubre Jr.: 6

12 pt. (3/12), 1 rimbalzo, 1 assist, 3 rubate e 1 stoppata. Era partito bene con una tripla in pull-up poi ha abbassato drasticamente le percentuali al tiro. Stoppato al vetro un paio i volte almeno, si rifà segnando in salto sballottato da due difensori provocando anche un tecnico. In quel frangente momento importante. Braccia lunghe per rubar palloni.

Montrezl Harrell: 6,5

15 pt. (7/10), 6 rimbalzi, 2 assist in 16:48. Buon inizio offensivo dove produce quasi da solo la prima fuga di Charlotte poi rientrata. Qualche problema difensivo, sia a rimbalzo ma soprattutto sul tiro avversario dove fatica a tenere la distanza corretta. Presenza comunque utile anche se la partita è in chiaroscuro.

Cody Martin: 8

12 pt. (4/7), 4 rimbalzi, 3 assist, 1 rubata in 30:52. Iniziative offensive valide fino al canestro nonostante una dunk mancata mostra personalità e sa chiudere bene con semplicità. La differenza però la fa in difesa nel finale quando la sue pressione difensiva è un magma che si fonde per osmosi con la spinta del pubblico amico. Un cagnaccio su Murray e Company, cattura un paio di rimbalzi difensivi provvidenziali con liberi a segno annessi. La chicca sul tramonto del terzo con steal su passaggio orizzontale e schiacciata in fast break. Sembra davvero lui a inizio stagione.

J.T. Thor: 6

0 pt. (0/0), 2 rimbalzi in 5:24. Poco sul parquet, un paio di rimbalzi ma con lui sul parquet la squadra sembrava più abile nel giocare meglio.

Coach James Borrego: 6

La squadra vince la partita ma avrebbe dovuto optare a mio parere per un tempo maggiore con dei lunghi modello Thor sul parquet. Martin gli salva in difesa la partita, per il resto se la gioca con il maestro tentando di sorprendere anche la zona con giocate da sotto il ferro o triple, specialmente dagli angoli che anche POP è costretto al time-out per la reiterata incapacità dei suoi di leggere le giocate avversarie.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.