Game 66: Charlotte Hornets @ Milwaukee Bucks 114-131

Intro

Quando Lucifero precipitò sulla Terra, lo fece nell’emisfero australe.

Tutte le terre emerse si ritirarono nell’emisfero boreale per timore di contatto con il Maligno, mentre in quello australe sui creò una montagna altissima attorniata dalle acque collegata da un cunicolo sotterraneo alla voragine infernale.

Siamo ne La Divina Commedia e la spiegazione di Virgilio.
Secondo Dante le anime destinate al purgatorio si raccolgono alla foce del Tevere in attesa d’esser trasportate da un angelo nocchiero nel Purgatorio attese da Catone l’Uticense.

Se avessimo una trasposizione nel basket, le anime dei fan degli Hornets dovrebbero accedere al paradiso avendo già scontato la pena di un limbo che pare esser eterno.

Anime salve che andranno in Paradiso prima o poi, al massimo nel Giorno del Giudizio, quello che si profila esser per Charlotte, cestisticamente scrivendo, la sfida a Milwaukee.

Prolungata l’agonia con la vittoria sui Wizards al cardiopalma, ecco arrivare quattro trasferte non semplici dove non ci si possono permettere passi falsi per approdare al Paradiso dei Playoffs.

Le sette “Cornici” corrispondono ad altrettanti gironi ma usciti dalle otto posizioni che contano, con lo stesso record attuale dei Lakers, come i giallo-viola di LeBron servirebbe un miracolo per arrivare ottavi laddove probabilmente la squadra di Borrego andrebbe a incrociare (Toronto permettendo) proprio i Bucks in testa alla Eastern Conference.

Nelle tre gare precedenti Charlotte aveva perso all’esordio casalingo solamente di un punto, poi aveva battuto i Bucks allo Spectrum Center e perso a Milwaukee dopo esser stata in vantaggio convincendo ma con il solito cedimento nell’ultimo quarto a decretare l’ennesima amarezza mitigata dalla forza dei Cervi attuale.

La partita in breve

Charlotte saliva a Milwaukee nel disperato tentativo di strappare una vittoria e l’inizio sembrava confermare che la voglia di provarci c’era ma nonostante tutto la gara sembrava già segnata.

Hornets bravi a reggere il passo dei Bucks inizialmente mostrando una buona difesa e propensione per il gioco di squadra.

Gli Hornets iniziavano a staccarsi nel primo quarto quando le triple di Batum e Walker cadevano nel cesto portandoci sul 24-16, un vantaggio di 8 punti che a fine quarto rimarrà invariato anche per merito di Bridges bravo a calare l’ultima tripla per il 32-24…

Nel secondo quarto, quando tutti si aspettavano il rientro dei Bucks, ecco arrivare l’insospettabile allungo dei Calabroni che era favorito da Frank a 11:06 a mezzo tripla (37-26) arrivando a toccare anche il +13 (42-29) grazie a una giocata di Graham two and one (l’aiuto d’Ilyasova in chiusura risultava falloso).

Di Vincenzo con una tripla e 4 liberi consecutivi dei Bucks riportavano a -10 la formazione di Budenholzer che tuttavia solo nel finale iniziava a rientrare seriamente, favorita da un paio di triple di Mirotic.

La seconda a 1:14 valeva il 57-33, 4 punti che dividevano le due squadre che resistevano sino all’intervallo segnato dal tabellone sul 59-55.

Il trend non era buono, anche perché, oltre alla forza dei Bucks, quasi tutte le decisioni dubbie e non (eccetto l’episodio nel quale Zeller sottraeva palla all’ingenuo Antetokounmpo dopo il secondo tiro libero nel primo tempo per segnar due punti e poco altro) andavano in direzione pro Bucks ormai prossimi al rientro.

Charlotte respingeva un paio d’assalti, l’ultimo ottenendo uno sfondamento su Kemba che provvedeva anche all’attacco segnando tre punti per il 73-68.

Un break di 5 punti iniziali Bucks valeva il pari (fallo su Kemba non fischiato in attacco e fallo di Walker su Lopez fischiato)…

La beffa arrivava per il 4° fallo del capitano che si sedeva in panca.

Dopo il pari Milwaukee guadagnava 4 FT ma lo 0/2 di Bledsoe e il primo errore di Mirotic, non solo rovinavano al perfezione della squadra locale sino a quel momento, ma lasciavano il sorpasso al secondo tiro di Mirotic che allungava il break a 6 punti, stoppato da Frank a 4:36 che finalmente guadagnava due FT per realizzarli e riportare sopra di uno i Calabroni.

Charlotte però, dopo aver ottenuto un sorpasso, faticava a difender sotto dove Lopez e Antetokounmpo spesso avevano la meglio e sotto di 3 (77-80) lavoro in post basso di Lopez su Frank a 3:00 dalla terza sirena, raggiungevano il pari per l’ultima volta a 2:43 con una bordata di Frank.

I Bucks iniziavano a staccarsi anche se Lamb con una two and one provvedeva a riportarci sull’83-85 ma un break di 0-6 Bucks portava Milwaukee sull’85-94.

A 8 secondi dalla luce rossa rientrava Kemba che mandando in corsa la palla a sbatter sul vetro portava a casa due punti per il -7.

Ultimo quarto che si apriva con due FT per il greco dei Bucks (24/27 Milwaukee e 10/11 Charlotte sino a quel momento dalla linea) poi Kemba e Antetokounmpo si davano battaglia con il nostro capitano a inventarsi prima un up & under e poi una finta con appoggio che faceva saltar via un paio di difensori ma nel mezzo e dopo il secondo canestro la stella greca piazzava due bombe in faccia a Marvin così il punteggio saliva sul 91-102…

A 9:31 Williams segnava i primi tre punti della sua gara quando il 94-104 era divario ormai incolmabile.

Hornets che si arrendevano quando Walker a 7:11 mancava due liberi e Di Vincenzo susseguentemente metteva dentro da tre dall’angolo destro con il quinto fallo del capitano in close-out.

Si dimostrava ancora una volta l’incapacità di Charlotte nel fermare gli attacchi avversari, specialmente quando in campo i cm dei lunghi non sono poi molti ma in generale anche i nostri centri mancano di peso o abilità nell’uno contro uno contro avversari di valore.

Williams passava corto e male a Zeller e dall’altro lato del campo ancora una second chance per Mirotic faceva volare i Cervi che pur già nei PO non facevano sconti.

114-131 era il punteggio finale con un evidente superiorità dei Bucks a rimbalzo (35-55) mentre negli assist gli Hornets limitavano i danni 25-27. 11/14 per Charlotte dalla lunetta contro il 26/30 avversario, frutto anche di qualche chiamata francamente ridicola o di mancate chiamate per Charlotte come quella su Walker spintonato lateralmente in area sul tiro in salto. Simili le percentuali nel tiro da fuori con il 38,5 per Charlotte contro il 38,6% per Milwaukee che ha chiuso con 26 pt. e 13 rimbalzi per Antetokounmpo, 25 pt. per Lopez (importante a rimbalzo e nei punti offensivi), 18 per Brogdon e Mirotic con citazione anche per la coppia DiVincenzo/Bledsoe a raggiunger la doppia cifra con 11 a testa .

Le formazioni:

La partita

1° quarto:

Partiva bene Milwaukee con una tripla di Brogdon da second chance ma Charlotte rispondeva con un pullup dalla media sinistra di Batum a 11:06 e passava anche avanti con Zeller ad appoggiare di destro in corsa su assist laterale a media distanza dal canestro.

Bledsoe realizzava la seconda bomba per Milwaukee ma Walker rispondeva con lo stesso tipo di tiro per rimandare Charlotte avanti (7-6) quindi Antetokounmpo realizzava la duecentotrentaseiesima schiacciata stagionale prima che Kemba, velato da Williams, lesto a recuperare un rimbalzo lungo, partisse per la transizione e fosse fermato in goaltending, comunque ovviamente valido per il 9-8.

Lopez, servito sulla sinistra infilava da tre punti liberissimo con tiro immediato ma Kemba con un floater riusciva a pareggiare a 7:06.

Bledsoe da tre torturava Charlotte ancora da oltre la linea dei tre punti (4/8 Milwaukee) ma l’entrata in campo di Frank serviva a Charlotte per pareggiare: assist di Batum indietro ravvicinato per la cannonata del 14 pari del Tank e a 4:36 Charlotte ripassava avanti con un jumper di Walker da mezza distanza più rapido dei due difensori intorno.

In taglio alla linea di fondo destra si piazzava Bridge, il quale, servito dal Tank, andava a metter dentro la potente jam indisturbato.

Un tap-i di Connaughton riduceva lo scarto ma Batum ricevendo sulla top of the key scagliava una tripla in ritmo per il 21-16 e dopo un buon rimbalzo difensivo di Bridges anche Kemba si divertiva a segnare una bomba per il +8 (24-16).

Un taglio di Brogdon non seguito ci costava due punti e Kemba vistosi chiuso si faceva intercettare un passaggio che conduceva ancora la guardia avversaria a segnar due punti in transizione.

A 2:22 Bridges in area infilava il tiro del 26-20 e Frank si cimentava in un altra tripla dal buon esito per il +9…

Graham era abbattuto ma nessun fallo era assegnato, Bucks comunque a vuoto così come Lamb dall’altra parte, toccava quindi a Snell con l’appoggio di destro ridurre lo scarto prima che Lamb mancasse un altro tiro e Brogdon venisse fermato da Bridges ma per gli arbitri si trattava di un intervento irregolare e Borrego dalla panchina iniziava a scuoter la testa, in disaccordo con la terna un po’ troppo a senso unico…

Bridges comunque dall’angolo destro trovando spazio usava il bazooka per mandar dentro il tracciante del 32-24 che chiudeva il quarto.

I giovani Hornets tentano di fermare la stella de Cervi. Foto: Kamil Krzaczynsky, USA TODAY Sports

2° quarto:

Lamb apriva con il terzo errore personale ma Antetokounmpo era sovrastato all’improvviso dall’atletico Bridges che sparava una schiacciata volante con le molle sotto ai piedi.

A 11:22 il greco dei Bucks in mischia metteva dentro con rimbalzi amici del ferro poi Frank a 11:03 segnava ancora tre punti mentre Snell andava a vuoto attaccando ferro e Bridges che ne influenzava il tiro mentre sull’altro fronte Lamb faceva centro al quarto tentativo mandando Charlotte al 57% dal campo contro il 37% avversario e la partita sul 39-26…

Milwaukee, in un pessimo momento, non trovava spazi e Williams deviando palla due volte, favoriva lo scadere dei 24 della squadra dell’ex coach degli Hawks.

Altro muro difensivo di Charlotte e passi in corsa del greco così a 9:11 a tutta velocità Graham individuava un corridoio nel quale fiondarsi, aiuto di Ilyasova, contatto, fallo, two and one tutto a segno per il sorprendente 42-29.

Antetokounmpo schiacciava ancora ma l’azione era viziata da un interferenza sopra il ferro nel recupero della sfera…

Zeller in post up lavorava attaccando Antetokounmpo e guadagnava due FT.

Canestro sul primo, interruzione di Budenholzer con il time-out e sul secondo l’errore di Zeller lasciava spazio a una cosa mai vista: Antetokounmpo reggeva da fermo il pallone con la destra ancora piazzato nella sua posizione, Zeller dopo un esitazione si prendeva la palla e metteva dentro.

Discussioni tra giocatori, allenatori e arbitri fino all’assegnazione del canestro del 45-31…

Di Vincenzo mandava a segno la tripla ma D. Graham dall’altra parte rispondeva per il 48-34 a 7:04.

Milwaukee cominciava a recuperare sfruttando 4 tiri liberi tutti a segno (Lopez/Bledsoe), Charlotte evidenziava problemi a rimbalzo concedendo tre rimbalzi offensivi sulla stessa azione alla squadra del Wisconsin ma arrivava alla palla a due vinta da Bacon su DiVincenzo, tuttavia lo stesso numero 7 in maglia viola finiva per perderla da solo in palleggio in attacco…

Lopez firmava il 50-40 e Middleton da tripla faceva ritornare a soli 7 punti la squadra locale a 4:35 quando Borrego chiamava l’interruzione.
Lamb metteva una pezza con un FT jumper ma Mirotic su uno scarico mostrava la specialità di casa a 2:59.

Tre punti recuperati a 2:11 da Lamb che in entrata alzava la sbarra dello slavo nel mezzo forzando un tiro che diventava un circus con and one a segno per il 55-46.

Antetokounmpo con due FT, Brogdon da sotto a destra con appoggio su lancio di Mirotic per il 55-50 mandavano in affanno Charlotte che rispondeva con Lamb ancora una volta: crossover su Mirotic e teardrop su altri due uomini sotto canestro per il 57-50.

Mirotic di nuovo da tre punti a 1:14, Batum con la decisa drive e appoggio a destra più due punti di Brogdon mandavano in archivio il primo tempo sul 59-55.

Charlotte Hornets center and former Wisconsin star Frank Kaminsky faces the Bucks twice this weekend. Darren Hauck, Associated Press

3° quarto:

Dopo qualche errore per parte Miles apriva le marcature con un soft touch al vetro, Milwaukee apriva invece le proprie con due FT di Lopez a 10:32 per un 10/10 complessivo e con due punti del greco in corsa per il 61-59.

Sembrava approssimarsi il sorpasso ma Kemba con una ritmata alzata al vetro a una mano, Zeller con due FT a 9:24 e Batum con finta in corsa e appoggio appena sufficiente di destro portavano a casa 6 punti per respinger l’assalto (67-59) prima che Antetokounmpo andasse in fing and roll allungandosi oltre un Bridges attento a non commettere fallo e Lopez (8:44) segnasse un gioco da tre punti per terzo fallo di Zeller.

67-64 prima che Zeller, abbandonato sulla linea da tre punti della diagonale destra ricevesse e sparasse da te per il 70-64…

Lopez rispondeva con una violenta schiacciata a una mano e Middleton sulla transizione a rimorchio aveva la meglio sulla difesa di Charlotte.

Sul -2 Antetokounmpo mancava il pari andando a sbattere su Kemba lesto sullo scivolamento ed era sempre il capitano a provvedere con tre punti al rallentamento del rientro Bucks (73-68).

I Bucks però pescavano tre punti da Mirotic (appena rientrato) a 7:01 e due FT di Lopez a 6:32 per un tocco di Kemba sul corpo del centro, leggero…

Sul 73 pari, Lamb non riusciva a esser utile ma Bledsoe in attacco perdeva palla mandando il collera Budenholzer, tutto rosso in volto, lamb da tre mancava il tiro e Antetokounmpo mancava il sorpasso tentando di posterizzare Frank ma la sua violenta schiacciata schizzava via per eccesso di foga, Kemba in entrata subiva il netto body bump di Antetokounmpo ma glia rbitri non ci vedevano da una parte mnentre dall’altra il fallo su Bledsoe era sanzionato ccon due FT ma lo 0/2 riaccendeva l’ira dell’allenatore di Milwaukee.

Il tank mancava un appoggio semplice poi un fallo di marvin su Lopez in area anticipava il fallo su Mirotic che in bonus a 4:49 estendeva a tre gli errori consecutivi dalla linea i Bucks che tuttavia finivano per passare avanti con il secondo libero.

A 4:36 anche per Charlotte arrivavano finalmente due FT e il nuovo vantaggio ma Lopez era bravo a giocare in post per spostarsi in area e superare con un tirello i nostrio lunghi non aggressivi, anche per paura dei liberi contro.

A 3:46 un running layup di Lamb valeva l’ultimo sorpassHornets e Milwaukee tra due FT e due punti di Lopez realizzava il +3 (77-80) ma c’era ancora spazio per l’ultimo pari agguantato dal Tank con una tripla che a 2:43 dalla terza sirena sembrava poter far arrivare alal fine del quarto la partita tranquillamente in discussione invece Milwaukee accelerava trovando due punti di Brogdon e tre di Lopez (un FT per contatto con bacon) così ci doveva pensar Lamb a provvedere a una giocata simile a quella del centro avversario per tornare a -2: l’attacco a canestro e il floater erano buoni, in più Snell entrando di lato lo spostava senza riuscire a farlo sbagliare ma incredibilmente sull’altro lato Ilyasova nel pitturato guadagnava la terza giocata da tre punti nel finale per fallo di Frank a 1:26.

Libero a segno e 83-88 prima di due liberi del Tank a segno ma Snella rrivando da destra metteva dentro la dunk dell’85-90.

Graham commetteva passi e si faceva stopapre da Ilyasova mentre il 2-4 di parziale nel finale dava l’87-94 solamente grazie ai due punti finali di Kemba (rientrato a 8 secondi dalla sirena) che con il runner faceva batter la palla al vetro prima della luce rossa.

Brook Lopez gave the Bucks a charge with 18 points in the third quarter, with most coming from shots inside the paint and free throws, against the Hornets on Saturday night. TANNEN MAURY, European Press Agency

4° quarto:

Dopo 30 secondi Charlotte andava sul -9 subendo due liberi del greco (10/11 FT per Charlotte contro il 24/27 dei locali), Williams mancava un floater poi però Kemba con un up & under sul lungo segnava un ottimo canestro.

Il problema era che Antetokounmpo segnando da tre su Williams costringeva acora Kemba a metter dentro due punti un po’ forzati ma di bravura: finta sotto canestro sull’entrata, due difensori andavano fuori causa e appoggio buonissimo ma un altro tiro da tre del greco che battezzava nuovamente Marvin poneva il distacco tra i due team ormai a 11 pt. (91-102).

Scesi a -13 gli Hornets vedevano Marvin metter dentro i suoi primi tre punti a 9:31 per il 94-1004 poi c’erano i canestri dello stesso Williams usando il vetro e le triple di Brogdon (8:18) e Bacon (7:57) per il 99-107 ma DiVincenzo in transizione metteva dentro due punti su persa di Walker il quale sbagliava due FT a 7:11 e sull’azione seguente commettendo fallo in close-out nell’angolo destro vedeva il giocatore dal cognome italiano metter dentro la tripla per poi sbagliare il libero della possibile azione da 4 punti.

A 6:55 comunque era ormai 99-112 e quando Marvin, tentando uno stretto e improbabile passaggio in corsa per Zeller si vedeva portar via palla sul mezzo lob, ecco arrivare la transizione con tripla da second chance di mirotic a sigillare la gara (99-115).

16 pt. di vantaggio che finivano per esser 17 alla fine con l’ingresso in campo nelle fila degli Hornets di Willy e Malik.

Una sconfitta destinata a pesare sulle velleità di playoffs degli Hornets che saranno a Houston nella prossima sfida, una trasferta che non si preannuncia certamente morbida.

Pagelle

Kemba Walker: 6,5

25 pt., 3 rimbalzi, 4 assist, 1 stoppata. 11/22 dal campo. La mano da fuori è migliore e non esagera se non nel finale nel tentativo di recuperare. Seleziona meglio i tiri tra rapide entrate e azioni intelligenti come l’up & under sul lungo nell’ultimo quarto con allungo perfetto. Sbaglia due liberi e commette il quinto fallo su DiVincenzo nel finale. Charlotte salta lì ma lui è uno di quelli che tiene a galla Charlotte e lo aveva fatto anche in precedenza subendo uno sfondamento e segnando la bomba del 73-68 subito dopo.

Nicolas Batum: 6

14 pt., 8 rimbalzi, 4 assist. 6/11 al tiro ma solo 2/7 da fuori. Mi piace una sua entrata decisa quando serbrve per cercare di bloccare un parziale dei locali. Purtroppo pesca un -18 nel plus/minus, figlio del rientro dei Bucks al quale non può opporsi certamente da solo.

Miles Bridges: 7

15 pt., 6 rimbalzi, 2 assist. Molto bene nel primo tempo, specialmente in doifesa dove influenza tiri e da fastidio. la novità è in attacco dove sino a oggi aveva mostrato di non aver molto tiro se non per qualche piazzato da fuori.Anche in serata ne mette uno e sfrutta il suo lavoro sulla linea di fondo facendosi trovar pronto all’occasione, poi dimostra l’altra sua caratteristica: l’esplosività, quando anticipa il tagliafuori di Antetokounmpo e gli schiaccia in testa girandosi in volo di scatto dopo essersi appeso. 7/9 dal campo, nessun TO e 5 falli.

Marvin Williams: 4,5

5 pt., 8 rimbalzi, 2 assist, 1 rubata. Sbaglia tutto fino a quando non serve, poi mette dentro i suoi 5 pt.. Come ala grande titolare va bene se non ha davanti mostri. Prende due triple in faccia da Antetokounmpo e cerca un passaggio volante nello stretto assurdo per Zeller così arriva una second chance di Mirotic da te punti sull’altro fronte. Qualche rimbalzo non compensa un’altra giornata di Marvin negativa che più che voti collezziona montagne russe. Troppo discontinuo nelle prestazioni e questo influisce sulla squadra che se non ha i suoi punti di rottura e un approcio difensivo diverso (i rimbalzi non colmano tali lacune) finisce per soffrire.

Cody Zeller: 5

10 pt., 3 rimbalzi, 2 assist, 1 rubata. Quasi idem con patate con Williams a differenza che lui mette una triola e qualche punto quando serve tra un 3/8 dal campo e un 3/4 ai liberi con l’ilare episodio del canestro mancato dalla lunetta e la palla soffita ad Antetokounmpo che forse aspettava l’ascensione con la palla in mano. Tuttti fermi, lui non ci crede ma poi la recupera e la mette dentro per un 3 point play. In difesa però nemmeno lui sembra avere i kg per fermare gli avversari quando serve. Se con gli altri centri Lopez spoadroneggia, con lui non scherza. Poca reattività quando sembra finir la benzina perché nel primo tempo aveva fatto meglio. Rimbalzi nulli e questo è un problema…

Jeremy Lamb: 6,5

14 pt., 4 rimbalzi, 3 assist, 1 stoppata. 6/12 al tiro. 2/2 dalla lunetta ma un pessimo 0/4 da fuori. Una di quelle serate che sai che tirerà sul ferro quando ci prova da fuori ma per il resto rimane attivo e attacca il ferro. Bello il canestro realizzato alzando le braccia e lanciando la palla verso il canestro dopo la mannaiata di Mirotic. Mette un paio di two and one ma anche essendo uno degli ultimi ad essere realmente utile in attacco, miracoi non ne può fare.

Devonte’ Graham: 5,5

6 pt., 2 rimbalzi, 2 assist, stoppata. Un TO e -5 di +/-. Inizia benissimo tanto che prospetto di dargli già un voto positivo. Sostituisce Parker e sembra non farlo rimpiangere, anzi, a tratti sembra il buon Devonte’ di preseason, poi tra tiri sbagliati (anche un open 3 da destra aggiustandosi i piedi) e scelte di giocate sbagliate (passi e stoppata presa da Ilyasova sul finire del terzo quarto) cala tanto e in quel frangente i Bucks piazzano un discreto break.

Dwayne Bacon: 5

3 pt., 1 rubata. A parte questi numeri (i punti arrivano da tripla ma ormai a gara direi terminata) non è il Dwayne visto contro i Wizards e il -12 di +/ lo testimonia.Meno brillante in difesa della gara precedente e anche in attacco non ha ritmo (1/5 dal campo).

Willy Hernangomez: s.v.

3 pt.. 1/1 dal campo con un 1/1 ai liberi sfruttando un fallo subito nel finale per il two and one. 3:52 in campo. Troppo poco per dargli un giudizio ma El Toro non mi era piaciuto molto in difesa contro i Wizards.

Frank Kaminsky: 6,5

16 pt., 1 rimbalzo, 4 assist. Un -2 di plus/minus pur con un 4/4 dalla lunetta e un 4/5 da tre. Ha ritrovato la mano da fuori ma quel -2 si accompagna all’unico rimbalzo difensivo e a una difesa fragile contro gli avanti dei Bucks. Lui segna e aiuta in avanti ma poi dietro si dimostra troppo friabile e in 21:02 prender solamente un rimbalzo lo dimostra anche se spesso lo battono direttamente sull’azione. Sarebbe interessante vederlo con Biyombo più che altro o con Zeller, lui come stretch four. Serve che qualcuno equilibri il suo scompenso difensivo e che si dia un minimo da fare su quel fronte perché in attacco è uno dei pochi che ultimamente fornnisce benzina nelle soluzioni da fuori e non solo.

Malik Monk: s.v.

3 pt., 2 assist, rubata. 1/2 dal campo in tre minuti e qualche secondo. Gioca con un headband colorata gli ultimi scampoli di partita quando il risultato è nero e fa meglio del solito non essendo sotto pressione ma il tempo è poco sul parquet e il contesto per assegnare un voto reale non è adeguato.

Coach James Borrego: 6,5

La squadra parte alla grande, poi qualche decisione arbitrale come tiri liberi contro, interferenza spra canestro di Antetokounmpo, falli su Lamb e Walker non chiamati in penetrazione con il 4° fallo del capitano a uscire per precauzione oltre a un tocco di piede di Antetokounmpo che involontariamente favorisce una transizione fanno una serie di episodi a favore dei Bucks che già sono un passo e mezzo avanti a noi. Il buon dicario in doppia cifra scende, la squadra resiste finché può ma la panchina fatta di giovani fa quel che può e dalle parti dei lunghi non ha granché, ecco perché non lo condanno per quei quintetti orientati verso il basso ma deve trovare una dimensione nella quale i cm stiano sul parquet perché la differenza a rimbalzo nella notte è stata troppa e Lopez, discreto giocatore, ha esagerato…

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.