Game 73: Charlotte Hornets @ Toronto Raptors 115-114


Intro

Lo strano caso Hornets va analizzato da prospettive che mostrano fili i quali tracciano punti di vista personali.

Mentre qualcuno crede ancora nei P.O. (personalmente no ma sarei felice d’esser smentito), le prossime cinque gare su sei saranno da giocare in trasferta e per una squadra che sino a oggi è riuscita a vincerne solo una decina, forzare uno sprint, risultando corsara su parquet (anche prestigiosi) di formazioni ospiti potrebbe esser impresa impossibile.

Per invertire la rotta l’ammiraglio Borrego ha richiamato giocatori da sotto coperta mentre sul pennone per avvistare la terra dei Playoffs si è issato Walker che dall’alto delle sue prestazioni guida i compagni.

Suo malgrado questa estate, non vedendo mai “Terra”, Kemba potrebbe decidere di ammutinare la nave con alcuni compagni, proprio come Colombo mentre navigava verso le Indie (poi ovviamente le Americhe) perché il traguardo non sembrava mai arrivare.

Ma tornando a oggi di sicuro coach Borrego, al timone della sua nave non coltiva eccessive illusioni: quello che ora sta facendo è sperimentare coraggiosamente la propria linea giovane per comprendere quali siano pregi, difetti, prospettive e limiti dei suoi, lanciati in quintetto.

Bacon è finito titolare dopo aver fatto da spola a Greensboro dopo Bridges, la coppia francese invece tra infortuni e scelta tecnica rimane in panchina a osservare i compagni.

Va da sé che l’arrembaggio ai Raptors sia impresa ardua se non impossibile anche se in alcune circostanze, l’entusiasmo e la sorpresa che un quintetto misconosciuto e imprevedibile possono generare potrebbero portare difficoltà maggiori a più quotati avversari, a patto che Kemba Walker, probabilmente salito ancora on-fire sull’aereo per Toronto, faccia il vero Kemba Walker e che qualcuno dei giovani dia una mano perché è un gioco di squadra…

Le formazioni:

La partita in breve

Partita ancor più stramba della precedente.

Come spesso accade l’inizio favorisce la formazione più lesta a mettersi in carreggiata.

Charlotte prende un 8-0 iniziale come parziale per arrancare sino al -12 nel finale di quarto, divari poi ricucito a sole 5 lunghezze (27-32).

L’assenza di Leonard sul parquet (in panchina per normale rotazione) si faceva sentire a inizio seconda frazione e Charlotte cominciava ad avvantaggiarsene volgendo il risultato a proprio vantaggio sul 46-41 grazie a un parziale di 13-0 chiuso da Frank da tre punti in contro-transizione.

I Raptors commettevano il decimo TO nel finale ma nel frattempo erano passati anche avanti, tuttavia l’ultima incursione di Walker risultava fondamentale per portare a casa due liberi (trasformati) e il vantaggio 58-57 all’intervallo.

Tra zona e triple Charlotte nella terza frazione mostrava i muscoli giocando bene e in velocità finendo sul +12 (95-83).

L’ultima frazione ci vedeva subito sul +14 ma con almeno un paio di decisioni a sfavore e un altro paio dubbie i Raptors si riavvicinavano con un parziale di 12-0 che consentiva alla squadra di Nurse di portasi al distacco minimo (109-108).

Finale travagliato sul quale Leonard metteva la firma a 1:24 pareggiando con due liberi e portando avanti i suoi a :44.9 da fermo con il solito tiro dal mid-range.

Si arrivava a pochi secondi dalla fine con la persa di Lamb e il tiro mancato di Kawhi (gran difesa di Miles).

Meno di una manciata di second dalla fine e fallo rapido sulla prima rimessa.

Sulla seconda Bacon trovava in uscita dall’area Lamb che agguantava la sfera toccatagli però da Siakam che prolungandola paradossalmente mandava Lamb sì in corsa oltre la metà campo a recuperarla ma si vedeva battere con un tiro miracoloso proprio dal numero 3: la palla picchiava sulla tabella per inabissarsi dentro al retina facendo felice la squadra.

Leonard finisce con 28 punti e 9 rimbalzi, Siakam con 23, “Ciao” Marc Gasol con 17…

Charlotte vince a rimbalzo 39-35 e negli assist 32-29 mentre soffre nelle stoppate 3-11 ma torna nettamente a far meglio nelle rubate con una squadra giovane e si chiude con un 12-6 che poi generano anche 7 TO contro 17 dei Raptors. Hornets al 43,9% da fuori (una delle chiavi della W) contro il 42,3% avversario, Charlotte che subisce dal campo l’altro 58,4% dei Raptors (45/77) segnando con il 44,1% dal campo ma con molti più tiri (41/93). Bene Toronto ai liberi (13/13) ma Charlotte con un 15/17 porta a casa due punti in più fondamentali.

La partita

1° quarto:

Si palesavano subito le difficoltà immaginate a Toronto nonostante Bridges bloccasse un tiro dalla media a Leonard mandando la sfera oltre il fondo. Sulla rimessa Gasol, acquisto mancato, trovava tre punti e con un extra pass anche Siakam dall’angolo sinistro calava una tripla aperta, inoltre due FT per Toronto portavano i canadesi sullo 0-8.

Charlotte dimezzava lo svantaggio con i canestri di Biz a 10:05 e Bridges a 9:95 (4-8), poi arrivavano un paio di autoscontri Gasol/Biz con la spanzata e gancetto dell’iberico vincente mentre sull’altro fronte c’era ancora tempo per un minimo recupero firmato Bridges con la tripla dal lato sinistro a 8:30 (7-10) prima che i Raptors scappassero via…

Siakam apriva il parziale segnando due punti in area e a 6:23 lo estendeva sino al doppiaggio (9-18) arrivando a 11 punti personali, la squadra dell’Ontario toccava anche il 9-20 prima che Bridges appostato sulla baseline sinistra schiacciasse oltre il lungo l’11-20.

Una finta in partenza e una strong drive nel centro con fing and roll per Bacon e un teardrop di Lamb 14 secondi più tardi riportavano Charlotte sul -7 (15-22) ma un parziale di 0-5 sembrava aprir le porte a una gara senza senso.

Charlotte cominciava a iniziare a segnar con continuità ma aveva problemi nel fermare gli attacchi avversari, in particolar modo Vanvleet s’infilava bene nelle maglie teal ed era proprio il caso a 1:40 quando la sua alzata nel rosso pitturato valeva il 21-32.

Un soft touch di Willy e due FT di Walker (Hornets in bonus) a 1:01 riavvicinavano Charlotte che chiudeva il quarto con altri due FT (questa volta di Willy) a bersaglio.

La squadra di Borrego si rifaceva sotto sino al -5 al suono della prima sirena (27-32).

TORONTO, CANADA – MARCH 24: Bismack Biyombo #8 of the Charlotte Hornets jocks for a rebound during the game against Kawhi Leonard #2 of the Toronto Raptors on March 24, 2019 at the Scotiabank Arena in Toronto, Ontario, Canada.
Copyright 2019 NBAE (Photo by Ron Turenne/NBAE via Getty Images)

2° quarto:

Con Leonard a riposare in panchina e una nostra bench attiva la partita cambiava rapidamente scenario anche se inizialmente Lowry dava problemi alla nostra difesa mandando a segno la bomba del 31-39.

Un giro verso la linea di fondo sinistra e appoggio elastico al vetro in continuazione del Tank completavano una bella azione personale ma c’era ancor tempo per Toronto per un colpo di coda targato Vanvleet in entrata senza che Lamb riuscisse a fermarlo.

Borrego fermava il gioco a 10:04 sul 33-41 e gli Hornets partivano alla grande con l’entrata dall’angolo destro di Bridges a battere il proprio uomo prima di staccarsi da terra e veleggiare oltre due tendine composte da uomini Raptors che velavano facendo da cornice da palcoscenico alla splendida schiacciata di Miles.

Devonte’ prima mostrava posizionamento perfetto e tempismo per recuperare un rimbalzo difensivo su Ibaka segnando poi in lunetta dopo aver subito fallo, poi con un arresto e tiro dalla media arrivavano altri due punti per lui con un Ibaka alle prese con un emicrania per colpa della piccola guardia.

39-41, pari di Marvin in post basso destro con il gancetto poi da un recupero di Frank nasceva il lancio di Graham un pelo troppo alto per Miles che si elevava con la palla sfuggente tra i palmi ma l’impennata benevola della sfera determinava comunque il canestro e il vantaggio sul 43-41.

A 7:28 i Raptors andavano in time-out mentre conquistato il vantaggio gli Hornets cercavano di sfruttare il momento estendendolo con Frank che prima stoppava Lowry, poi su una contro-transizione a 6:53 firmava il 13-0 di parziale per il +5 Hornets.

Era il rientrante Leonard con due liberi a fermare la corsa di Charlotte che tuttavia ripartiva con un jumper di Walker e una steal immediata dall’inbound di Toronto che favoriva il catch n’shoot 3 di Williams per il 51-43.

Frank prendeva due buoni tiri ma la palla rimbalzava via dall’anello ambo le volte e i Raptors si riportavano sotto con un paio di transizioni chiuse da Ibaka per il 51-49.

Time-out a 4:04 per Borrego che vedeva segnare Miles in schiacciata a una mando da sotto dopo l’uscita in close/out di Leonard sul tiro corto di Kemba in area.

Gasol però usava il fisico in area e con un mezzo giro costringeva Marvin al fallo.

Un 2+1 che preparava al sorpasso avvenuto grazie al centro spagnolo che in post basso sinistro attendeva l’entrata in corsa di Siakam che batteva il difensore appoggiando al vetro in runner.

Il momento no terminava con la tripla no fear di Willy a batter la zona avversari (1:10) e dopo un tre punti di Leonard (:34.8) toccava a Kemba esser fermato da una spinta di Siakam (passato in corsa) per due FT a 8 decimi dall’intervallo che fissavano il vantaggio dei Calabroni a fine primo tempo sul 58-57.

Potrebbe sembrare la faccia di Bacon dopo il tiro di Lamb finale ma in realtà a Toronto c’era anche Mini Air Hugo…

3° quarto:

Apriva le marcature Bacon da oltre l’arco, rispondeva Gasol da due punti poi toccava a Leonard metter dentro 4 punti consecutivi realizzano così il sorpasso dei canadesi sul 61-63.

A 9:20 tre punti dalla top of the key di Kemba erano trend del quarto perché su un baseball pass di Biz, nessun difensore calcolava Bacon che dalla diagonale destra batteva da fuori ancora Toronto.

Gasol in area e un fortunato alley-oop di Biz trovato una seconda colta ai quasi 24 da Kemba consentivano al centro di segnare 4 punti in serie e a Walker di arrivare a 10 assist con Charlotte avanti 71-65.

Due tiri dal mid range di Leonard che arrivava a 20 punti riportavano a -2 la squadra locale che da una drive and kick di Walker incassava l’open 3 di Bacon dall’angolo sinistro (74-69).

Toronto dopo la zona provava i raddoppi vicino la metà campo su Walker ma nel mezzo Willy faceva da sponda due volte, prima a destra per Lamb, poi a sinistra per Bacon, il risultato era perfetto: due open 3, due frecciate che si conficcavano nello stomaco dei Predatori per l’80-72…

Charlotte prima della fine del quarto esplodeva ancora da fuori con Bacon e Bridges che dall’assist sotto canestro di Willy (buon recupero offensivo) girava la palla nel corner destro per vederla rispedita dalle sue parti dopo aver varcato dolcemente la retina a 3:08.

86-76, nel finale però concedeva un piccolo rientro ai Raptors sino al -4 (Ibaka in layup) ma Lamb con un big open 3 a 1:13 piazzava una tripla seguita da quella di Willy su assist del Tank così gli Hornets riprendevano la decina di punti di vantaggio avuti in precedenza chiudendo addirittura sul +12 (95-83) dopo due FT di Graham abbattuto da Ibaka in aiuto.

TORONTO, CANADA – MARCH 24: Miles Bridges #0 of the Charlotte Hornets reaches for the rebound during the game against the Toronto Raptors on March 24, 2019 at the Scotiabank Arena in Toronto, Ontario, Canada.
Copyright 2019 NBAE (Photo by Ron Turenne/NBAE via Getty Images)

4° quarto:

Frank estendeva il vantaggio a 14 punti ma contro un top team a Est non si poteva star tranquilli, infatti, Powell con naturalezza scioglieva la tripla e Monk con un bad pass regalava altri due punti all’avversario.

Time-out a 10:40 con Borrego a dirne 4 a Malik.

Dopo il time-out una rubata dei Raptors immediata portava la gara sul 97-90 ma un passaggio di Malik per la dunk a una mano di Willy in girata e una steal di Lamb su Anunoby con un coast to coast cut dunk davano a Charlotte un tranquillizzante +11.

A 9:24 Malik da tre dall’angolo della panca di Charlotte firmava il 104-92, ma dopo uno scontro Powell/Graham che sembrava portare allo sfondamento (avrebbe potuto esser visto anche in maniera opposta), gli arbitri s’inventavano un doppio fallo e sulla palla a due scodellata al centro del campo Toronto riprendeva il possesso guadagnando due FT con Siakam mentre Williams professava la sua innocenza sul tentativo di tiro del n° 43.

Marvin segnava da tre il 109-96 ma la replica dei Raptors arrivava subito con Vanvleet anche in versione tiratore outside.

Una serie di decisioni che contribuivano a riportare la squadra di Nurse in partita includeva anche quella dell’azione seguente incriminata: Kemba raddoppiato lanciava genialmente Williams abbattuto sotto canestro, sarebbero due chiari FT ma gli arbitri concedevano solo la rimessa.

Charlotte perdeva un po’ la testa subendo un parziale di 0-8 con la transizione chiusa da jam da parte di Siakam (109-104), a 5:25 un assist sotto per Leonard vedeva la stella avversaria salire in cielo per la dunk del -3.

5:12, secondo time-out di Borrego in poco tempo.

Il dramma è alle porte e mentre Siakam stoppa Bacon, Frank deve ricorrere al fallo tattico per fermare Leonard in corsa a 4.17.

Leonard segnerà comunque in jumper prima che Bacon riprovasse l’entrata.

Questa volta gli arbitri assegnavano due FT a Nurse che essendo di parte si lamentava oltre il dovuto.

½, Hornets al comando risicatissimo costretti al secondo fallo intelligente del Tank e dopo uno sfondamento di Bridges ecco il apri di Siakam in drive fing and roll.

Bacon da sotto appoggiava comodamente servito ma a 1:24 Leonard tornava in lunetta per pareggiare.

Lamb contratto da tre giocatori in entrata perdeva palla in salto, sulla transizione Miles toccava un pallone andando a girare oltre la linea di fondo mentre Siakam riprendeva il possesso.

Gli arbitri sbagliavano a chiamare il tocco di Miles ma il pallone finiva inevitabilmente e giustamente nelle mani dei Raptors dopo una lunga visione dell’iconico arbitro Ken Mauer…

Pubblico raffreddato, non Leonard che da fermo, dalla diagonale destra risultava ancora micidiale battendo Bacon ce non si alzava per la stoppata subendo il piazzato del 112-114.

Provava Kemba ad andar dentro ma il suo floater era stoppato all’apice dell’innalzamento della sfera da parte del genio Leonard.

Hornets che decidevano di non commetter fallo, questa volta Miles prendeva in consegna il pericolo n° 1 Leonard mandando via anche Graham che si avvicinava in raddoppio; ottima difesa di Miles che faceva sbagliare l’asso avversario.

Time-out con soli :04.3 rimasti.

Fallo da spendere dei Raptors a :03.1.

Rimessa laterale di Bacon a destra per Lamb in uscita dall’area sul quale si portava Siakam che gli toccava la sfera, mani già nei capelli per la nuova sconfitta ma Jeremy andava oltre la metà campo per girarsi e scagliare un buzzer beater che partiva circa a 9 decimi dalla luce rossa, si schiantava contro il plexiglass finendo incredibilmente dentro per il sorpasso sul 115-114 rendendo meraviglioso questo gioco…

Parte la palla (nel circolino rosso sopra Siakam), qualche tifoso locale esulta ma non sanno ancora come finirà…

Le tante amarezze di partite perse all’ultimo compensate da giocate impossibili come questa, spot per il basket in generale…

Gli arbitri davano l’azione in under review ma era tutto buono, Charlotte vinceva la terza gara consecutiva sul filo in maniera incredibile…

Pagelle

Kemba Walker: 6

15 pt., 8 rimbalzi, 13 assist, 4 rubate. 3/17 dal campo e -9 di plus/minus. Parte benissimo, smista assist a profusione, due in serie per Biz lo portano a 10, si libera bene anche dei raddoppi fornendo a Willy due assist ma nel finale vuol strafare. Non è in formissima come contro Boston e finisce con 3/17 dal campo. Pessimo se due non fossero triple e aggiungesse un 7/7 ai liberi. Prende una stoppata nel finale dopo aver forzato altre soluzioni in uno contro uno invece di far girar palla ma in difesa all’occorrenza va a battersi anche con Leonard.

Dwayne Bacon: 7,5

20 pt., 3 rimbalzi. 7/14 dal campo e career-high nei punti realizzati. Qualche problema dietro ce l’ha secondo me a parte il tiro di Leonard che sembra costarci la gara ma l’ex Spurs è micidiale dalla media e in partita battezza anche gli altri difensori che vanno su di lui. Spinge il vantaggio di Charlotte a suon di triple e va dentro ancora nonostante una stoppata presa da Siakam. Guadagna successivamente due FT (½) e un canestro da sotto ben servito. Non sarà un fenomeno ma, anche se non mi piacciono i paragoni, rispetto a Batum sta facendo meglio e porta più punti, almeno per ora…

Miles Bridges: 8

16 pt., 6 rimbalzi, 1 assist, 1 rubata, 1 stoppata. 7/12 dal campo e 2 TO. +3 di +/-. Se c’è uno che parte bene per Charlotte è Miles che stoppa subito Leonard, schiaccia sui lunghi avversari e poi segna una tripla a anche nel secondo tempo parte in slalom sulla linea di fondo e veleggia oltre due tendine da palcoscenico dei Raptors andando a schiacciare oltre. Fondamentale in difesa, è il giocatore che più di tutti mette in difficoltà Leonard, tanto che va a prenderlo lui sull’ultimo tiro facendo ampi cenni a Graham pronto al raddoppio d’andare via. Gli riesce anche un alley-oop anche se la palla gli scappa dalle mani.

Marvin Williams: 6,5

10 pt., 1 rimbalzo, 2 rubate. 4/6 dal campo. Buon apporto offensivo di Marvin nei punti di rottura. Non fallisce una tripla aperta nel secondo tempo che sarà fondamentale. 3 falli, uno mal speso su Gasol (two and one) dopo una battaglia fisica e pochi rimbalzi ma un paio di steal.

Bismack Biyombo: 6

6 pt., 4 rimbalzi, 1 assist. Solita gara dal minutaggio limitato con cifre modeste ma proporzionate alla scala offensiva della squadra. Beneficia di due assist di Kemba per andare a segno due volte nel secondo tempo e prende qualche rimbalzo. Un po’ come il barista quando ti vede e sa già che ordinerai il solito…

Jeremy Lamb: 9

13 pt., 1 rubata, 2 stoppate. 5/11 dal campo con ¾ da fuori. Stranamente non riesce a mettere le mani su nessun rimbalzo e le statistiche oltre ai punti sono un po’ scarne, fatica ancora un po’ a tenere sulle entrate avversarie (vedi Vanvleet nel primo tempo) e sbatte sul muro avversario nel finale però piazza due stoppate, ruba in raddoppio una palla per un bel coast to coast e va in controtendenza sul tiro da fuori con ¾ incluso il miracle shot che decide la gara facendo da ottima chiglia per il galleggiamento e l’approdo alla vittoria. Fortuna? Bravura? Sicuramente circostanze e necessità… la palla va dentro illuminando sulla luce rossa il volto radioso di Lamb e dei compagni che liberano la loro gioia andando oltre anche a qualche “furbata” arbitrale per render più interessane il match e direi che la terna ci è riuscita in pieno…

Devonte’ Graham: 7,5

10 pt., 3 rimbalzi, 9 assist, 2 rubate. 3/8 dal campo. 4/4 dalla lunetta. Cresce a vista d’occhio Gamberone Devonte’ che a parte un piccolo smarrimento nel secondo tempo va a cercare canestri anche da sotto. Finisce per sbatter la nuca un paio di volte per terra. Ottimo rimbalzo offensivo su Ibaka e step-back sull’azione successiva proprio contro il lungo avversario. Se avesse un po’ di mano da fuori (0/4) sarebbe un pericolo totale, invece se è costretto a tirar da oltre l’arco fa fatica ma per ora va bene così, un play deve guidare il gioco e i suoi 9 assist servono alla squadra…

Willy Hernangomez: 8

13 pt., 10 rimbalzi, 4 assist, stoppate. 4/8 dal campo e +8 in plus/minus. Torna a prendersi piazzati da oltre l’arco e li mette (2/2). Smista elegantemente e velocemente sui lati due palloni per triple aperte a segno, in difesa va meglio del solito giungendo anche in doppia doppia grazie ai rimbalzi. Criticato quando si dimenticava di giocare, oggettivamente non bisogna esser “fondamentalisti” e riconoscere il merito di aver disputato un gran bel match a El Toro.

Frank Kaminsky: 7

9 pt., 2 rimbalzi, 2 assist, 2 rubate. 4/8 dal campo con un 1/5 da fuori, un paio di triple gli ballonzolano sul ferro mentre l’air-ball finale è da brividi… Tuttavia non commette TO e in difesa globalmente mostra anche una buona fase anche se nel finale torna a essere più il solito Frank ma il suo contributo i n quasi mezza gara giocata lo da anche fornendo un bell’assist per Willy.

Malik Monk: 6,5

3 pt., 2 rimbalzi, 2 assist. +11 in plus minus ma a inizio ultimo quarto commette un brutto passaggio che regala due punti anche se trova il canestro da tripla nel corner destro, per il resto in gara sbaglia gli altri 4 tiri. Gioca in un buon momento probabilmente contribuendo ad allargare il campo e fornisce due assist ma è una quasi sufficienza…

Coach James Borrego: 8

Squadra ribaltata con la linea verde, non si vergogna a chiamare time-out nei momenti giusti (ottimo il doppio a metà ultima frazione) a volte anche lui piazza una zona sulla quale Toronto si schianta un po’ provando a batterla con difficoltà. A volte vede i suoi commetter errori individuali e incassare qualche fast break dopo l’errore al tiro. Una vittoria mostrando bel gioco, semplice, rapido con la squadra a trovarsi indipendentemente dagli interpreti, paradossalmente Kemba gli rallenta un po’ il gioco nel finale ma ci sta… è il capitano e si prende le responsabilità dopo aver aiutato i compagni con assist per tutta la gara. Per il risultato ringrazia il marinaio Lamb che rema in direzione della terza vittoria consecutiva…

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.