Game 75: Charlotte Hornets @ Brooklyn Nets 119-110

Intro

Il nostro conto alla rovescia è arrivato al numero 8.

Questa cifra è considerata come il “difensore” dell’equilibrio cosmico anche se dall’entropia dell’Universo alla pittura nera di Goya che simboleggia Crono intento a mangiare uno dei suoi figli (un oracolo gli aveva predetto che sarebbe stato spodestato da uno di essi), il tempo che inghiotte tutti gli eventi e fa scomparire vite e pianeti, direi che si tratta di un equilibrio naturale piuttosto bizzarro.

Questi due cerchi che si intersecano rappresentano anche il piatto della giustizia ed il potere.

Gli Hornets saranno giudicati dal severo tribunale di Brooklyn sul fatto di riuscire a fare il salto di qualità per comprendere se è già tempo di sognare o servirà ancora un’annata per vedere se questa squadra è destinata davvero ad un futuro radioso nella NBA come diversi tifosi e accreditati sostengono.

Fiducia quindi, un’esigenza imprescindibile in ogni rapporto e gli Hornets dovranno averne per non essere battuti in partenza da una squadra al momento con un tasso tecnico superiore e attraversare il ponte per l’ottavo posto.

Andamento della partita

I quintetti

Dopo la palla a due vinta da Brooklyn con relativo primo errore, Charlotte passava in vantaggio con due FT di Ball a 11:32 ma Curry dalla diagonale sinistra sparava da tre per il primo sorpasso.

Controsorpasso di P.J. Washington che spalle a canestro in palleggio si girava in area per battere Curry in mismatch con una precisa alzata.

Pareggio di Drummond con due FT splittati e nuovo sorpasso ospite con Bridges al secondo tentativo personale in correzione da rimbalzo.

Dopo un lob intercettato in uscita da Ball, un pallone deviato verso Plumlee portava Rozier in angolo sinistro a infilare la tripla del 9-4 a 9:34.

Drummond da sotto e Brown in schiacciata da transizione portavano al -1 i neri ma un po’ rilassati vedevano Ball uscire dall’area e sparare da tre senza troppa convinzione nell’andare in chiusura: 12-8.

Floater di Rozier e +6 tuttavia l’hook di Drummond e 6 punti consecutivi ottenuti da Durant (tripla e 3 FT per fallo di Bridges) facevano prendere il comando ai Nets a 6:27.

Mason spiattellava sul ferro una decisa schiacciata e Brown risolveva da un rimbalzo offensivo sull’errore di Irving: 14-18.

Ball dalla destra riusciva a tenere in scia Charlotte con una tripla contestata ma Charlotte continuava a soffrire a rimbalzo nonostante il paio di errori da fuori dei locali che si vedevano superare da Martin, abile a correggere a rimbalzo da un errore di Harrell: 19-18.

A 3:47 i locali riprendevano il comando con una rollata e schiacciata di Claxton rimanendoci perché un dubbio blocking di Martin valeva un two and one e anche se il libero era mancato i Nets dopo il bad pass di Harrell (TO) andavano a segno dalla baseline dalla destra con Durant su P.J. Washington grazie a un tiro non semplice.

I rimbalzi multipli offensivi permettevano a Edwards di segnare da tre dall’angolo sinistro prima di trovare da una transizione altri due punti facili.

Harrell segnava de FT a :33.1 ma valevano solamente per il -8 (23-31) con Dragic a splittare due liberi a :19.9 prima che a :02.8 P.J. Washington riuscendo a segnare una tripla ritoccasse pesantemente il divario sul -6: 26-32.

Il secondo quarto vedeva segnare per primi gli Hornets con un floater di Ball che mancava poi un tecnico contro Drummond così il -4sfumava sul doppio possesso a 10:15 con due FT splittati da Irving.

Floater di Ball per il divario a un possesso ma Drummond segnava 4 punti pur mancando un aggiuntivo e Irving da transizione era aiutato dal primo ferro sulla tripla che ricadeva dentro dopo un balzello disarmonico: 30-40 a 9:00 dall’intervallo.

Bridges sbatteva su Mills e per la terna erano fallo da and one (opinabile ma coerente con il fischiato contro martin in precedenza) che veniva mancato.

Il floater di Thomas accorciava sul -6 (34-40) ma Drummond continuava a dar problemi segnando in entrata contro Plumlee mancando fortunatamente ancora un libero addizionale.

Mills e Drummond realizzavano altri due punti a testa per il 34-46 ma lo stesso Jalen, dopo diversi errori da sotto con correzioni non valide, otteneva due liberi mandandoli a buon fine.

Gli esterni dei Nets tornavano a rivedersi con due punti a testa di Irving e poi di Curry facendo ottenere il massimo vantaggio ai locali, un +14 (36-50) che gli Hornets cercavano di recuperare iniziando con un back-door di Rozier su passaggio di Plumlee con l’avambraccio di Terry afferrato da Curry prima che potesse depositare tutto solo.

I due punti di Rozier si alternavano con i liberi splittati da Drummond a 4:40, la sequenza si ripeteva con due punti di Miles e un ½ dl centro locale quindi P.J. In floater da terzo tempo e Brown con un turnaround vincente davano una variazione sul tema prima che Bridges sparasse da tre su Drummond e conquistasse a 2:58 due FT (splittati).

L’alley-oop di Claxton non fermava il game plan offensivo di Borrego che tornava da Miles per l’entrata cavalcata con appoggio largo al plexiglass di sx e fallo di Brown: two and one per il 49-56.

P.J. alzava magicamente sopra Durante dopo aver costretto Brown a una jump Ball, Rozier portava a casa la palla a due con Martin a passar bene lungo linea per Bridges che schiacciava di destra potentemente il 53-56.

Alley-oop di Claxton in transizione ma sul gioco a due tra Rozier e Ball il back-door del secondo valeva la dunk con aggiuntivo dopo la ventiduesima schiacciata stagionale del nostro numero 2.

56-58 ma c’era tempo per la corsa di Durant instoppabile nel suo fing and roll: 56-60 all’intervallo.

Il secondo tempo cominciava con la tripla di Ball, ricollocatosi con finta più verso il centro del campo con passetto per evitare Curry in salto ma Drummond otteneva il two and one per ripristinare la situazione: 59-63…

P.J. segnava con un dolce turnaround su Brown ma Durant puniva con un open 3 dall’angolo destro: 61-66.

Ball dalla destra imitava Kevin e dopo l’in & out di Brown la tripla di P.J. sullo stesso a 9:27 valeva il sorpasso: 67-66.

Dopo due errori ravvicinati di Brown sul fronte opposto LaMelo prendeva la mira per un deep 3 su un Irving piantato: 70-66.

Curry faceva un torto alla squadra della sua città tagliando il divario ma Charlotte trovava verticalità con una triangolazione che smarcava sul lato destro del ferro Mason pronto alla schiacciata (brillante touch pass di P.J. Washington) del 72-68.

Classico jumper dal mid range per Durant e Brown questa volta non mancava la transizione con il 72-72 ottenuto nonostante la resistenza di Ball.

Drummond stoppava Washington che non demordeva riprendendo e segnando in reverse il 74-72.

Dopo il pari arrivava l’errore dei Nets che lasciavano tutto solo (senza giri di passaggi) Bridges sulla linea che mirava e segnava il +3 dilatato da Plumlee a 5.39 che grazie a un contatto con Plumlee finiva l’azione con un perfetto two and one: 82-74.

Irving mancava due tiri ma a 5:04 il coast to coast di Durant segnava l’82-77.

Ball in caduta dal corner sinistro tirava al volo su assist di Martin: canestro difficile per l’85-77 preludio al 2/2 realizzato sempre del nostro play a 3:41, +10 Hornets nonostante la palla appiccicosa fatta ripulire prima dei liberi.

Ball in palleggio contro Irving. Foto tratta dal sito ufficiale degli Charlotte Hornets.

Violenta dunk di Durant con gli Hornets a zona per cercare di scuotere i suoi ma LaMelo con uno step back 3 sorprendeva Claxton infilando il 90-79 prima del reverse di Johnson.

Nel finale i locali accorciavano pescando anche una tripla di Durant (6/28 i Nets da fuori fino al momento)chiudendo con il running reverse layup di Dragic per il 93-89.

Il +4 rendeva più insicura la partita, il tesoretto degli Hornets si assottigliava come i ghiacci nell’antropocene dopo il jumper di Durant su Oubre Jr.: 93-91.

Charlotte sbagliava due tiri e McDaniels a rimbalzo prendeva una manata da Claxton che deviava anche la palla ma sulla transizione sfuggiva la palla del pari a Durant.

Rozier al secondo tentativo segnava e nonostante il challenge voluto da Steve Nash, rimanevano anche 2 FT per McDaniels che valevano il 97-91.

Tripla corta di Irving ma fade-away buono dall’area di Dragic su Plumlee.

Plumlee su una rimessa vedeva Thomas marcato e andava da solo oltre il mezzo blocco del play sfidando Drummond in schiacciata avendo ragione.

Pull-up 3 di Thomas, mumbo vincente oltre Drummond per il 102-93 ma il rientro di Curry e la sua tripla restituivano il -6 ai Nets.

Thomas con un cambio mano nel traffico evitava le stoppate di Drummond ed Irving ma non era finita perché dal 2/17 dal campo del play delle Retine emergeva dall’exuvia il campione che segnava per tre volte consecutive riportando in equilibrio il match a quota 104.

L’incertezza regnava sovrana dopo l’1/2 di Bridges dalla lunetta anche perché il 2/2 di Irving dalla lunetta a 3.37 non era buon presagio ma il rescreen di P.J. Washington che si allargava e partiva sul passaggio di Ball battendo Drummond per arrivare all’appoggio valeva tanto perché Durant non segnava e dall’altra parte gli Hornets usavano i 24 tirando alla disperata con Martin su una gamba dalla diagonale destra con un canestro pesante come una stella di neutroni: 110-106.

Curry arrivava al ferro in appoggio ma Martin faceva implodere tutte le stelle della galassia Nets tirando fuori dal cilindro un altro missile dalla sinistra (gli unici missili che ci piacciono) per mandare K.O. La squadra di Nash: 113-108 prima che un blocco flare di Martin consentisse a Rozier di uscire e sparare un catch n’shoot contestato ma vincente.

Il layup di Irving contava poco, BKN non commetteva fallo e nell’apoteosi da tripla finale anche Bridges accarezzava soltanto la retina a :22.6 per lo scioccante 119-110 finale.

Cody Martin al tiro. Foto tratta dal sito ufficiale degli Charlotte Hornets.

Analisi

Charlotte sciocca Brooklyn nel giorno del rientro di un Kyrie Irving che dopo esser stato contenuto molto bene (2/17 dal campo), esplodeva nel finale restituendo incertezza alla partita.

Un match che ha risolto il protagonista della domenica, l’inaspettato Cody Martin che con il suo tiro della gru su una gamba ha infilato il +4 disperato ai 24 secondi con tre punti miracolosi e replicando per un two in a row dalla sinistra con stile più convenzionale ha praticamente chiuso il match sigillato dalla strale astrale di Rozier.

Tutti si aggrappano a qualcosa e a volte le soluzioni più bizzarre sono quelle più inaspettate e adatte, è stato il caso, la contingenza che ha voluto far rispuntare Charlotte dalle nebbie del comeback Nets parsi lanciati verso la vittoria dopo il momento di Irving.

Gli Hornets a zona hanno confuso però per tutta la gara i Nets che hanno provato a sparacchiare da fuori non trovando la serata giusta dei propri protagonisti abituali e così, nonostante si sia sofferto Drummond per la partenza non idilliaca di Plumlee ma anche Harrell, quando Charlotte è riuscita ad avere meno problemi a rimbalzo difensivo senza concedere troppe seconde possibilità, la partita è girata.

Brooklyn forse paga un pizzico di stanchezza in back to back ma la prestazione ordinata di Charlotte con un attacco che ha sfruttato le giuste qualità dei nostri più un Ball in splendida forma da oltre l’arco, finisce per legittimare una vittoria sul filo ma importantissima perché gli Hornets agguantano i Nets all’ottavo posto in classifica avendo vinto la serie stagionale per 2-1 (le due vittorie proprio ottenute a Brooklyn) e adesso si giocheranno a loro volta i back to back il mantenimento della posizione contro Denver.

Durant ha chiuso con 27 punti ma con 9/24 al tiro, 20 punti e 16 rimbalzi per Drummond, 16 pt. E 11 assist per Irving (6/22), 12 i punti per Seth Curry più i 10 di Brown a completare gli uomini di Nash in doppia cifra.

Le cifre dei Nets si sono abbassate al tiro nel secondo tempo e sebbene complessivamente il 42,9% di Charlotte contro il 44,3% dei Nets costituisca un leggero minus, il 53,1% contro il 20,6% da tre punti rende molto di più a Charlotte (17-7 nelle triple a bersaglio).

Dopo esser stati sotto di 6 rimbalzi nel primo tempo (30-36) Charlotte ha chiuso sopra (64-60) finendo sotto negli assist 26-30 ma per il team di Borrego erano stati soltanto 11 nei primi 24 minuti.

Il 2-11 nelle stoppate e un 15-37 nel mondo alla rovescia dei fast break non salva Brooklyn che inverte il trend da second chance nel secondo tempo concedendo a Charlotte un 16-13 nella tabella.

LaMelo Ball: 8

33 pt. (10/21), 7 rimbalzi, 9 assist, 3 rubate in 37:08. LaMelo impressiona vincendo il duello con Irving. Trova 21 punti con fiducia segnando 7 triple, epiche quella deep su Irving, lo step back su Drummond e quella dall’angolo sinistro in caduta ma pesca anche i compagni sfiorando la doppia doppia. Decisivi i suoi punti per la vittoria e in difesa rimane in pressione riuscendo a volte anche agevolmente ad anticipare come nel caso di un lob verticale nel primo tempo facendo ripartire l’azione. Bella la combinazione con Rozier, taglio back-door sul fondo e jam con fallo di Claxton, ventiduesima schiacciata stagionale per il ragazzo di Chino Hills.

Terry Rozier: 7

14 pt. (5/12), 7 rimbalzi, 4 assist, 1 rubata. Segna una tripla quasi casuale dalla sinistra nel primo tempo e anche se non si dedica a queste in serata (2/5) sigilla il match con l’altra mandata a bersaglio. Altra dunk poster con un uomo che cerca di recuperare stoppandolo, questa volta Drummond. Si applica bene in difesa sin dall’inizio, non può far molto su un jumper di Durant mentre nel finale patisce qualche entrata di Irving in compenso aiuta la squadra.

Miles Bridges: 7,5

24 pt. (9/24), 9 rimbalzi, 2 assist, 1 rubata. La partita cambia quando il game plan di Borrego prevede di andare da lui per le sue entrate verticali. Ne mette una di sinistra selvaggia con fallo di Brown mentre la sfera batteva al vetro prima di infilarsi. 3/6 da fuori con una tripla che gli lasciano aperta e anche per lui sfioramento da doppia doppia grazie ai rimbalzi. A parte un paio di forzature al tiro, non male.

P.J. Washington: 7,5

18 pt. (8/12), 11 rimbalzi, 5 assist. Sbaglia una tripla aperta nel finale in un momento delicato e qualche volta ha la peggio con Drummond prima di prendere un po’ le misure ma battaglia bene in difesa e l’attacco è di livello: 2/3 da fuori e ottimi morbidi tocchi in floater, alzata e hook, uno scavalca persino Durant a lui appiccicato. Le iniziative dalle parti del canestro sfruttano anche qualche mismatch in cm e ha l’intelligenza ed abilità per realizzare l’idea anche nel passaggio, vedi quello touch a triangolo per Mason liberato per la schiacciata.

Mason Plumlee: 6

7 pt. (3/7), 8 rimbalzi, 1 assist, 1 stoppata in 27:25. Partenza balorda con difficoltà grosse su Drummond inoltre in attacco non gira tra TO, palleggio frammentario e passaggi non sempre top (bello il back-door per Rozier, invece, sta diventando un’opzione), alla fine gratta una sufficienza anche grazie al two and one ottenuto in autoscontro (libero perfetto) e alla bimane in corsa che posterizza Drummond.

Kelly Oubre Jr.: 5,5

2 pt. (1/6), 4 rimbalzi, 1 rubata in 16:37. Il -13 in plus/minus è ancora veritiero. In attacco segna solo su una transizione cambiando direzione per giungere al ferro, per il resto sbaglia tutto e in difesa a volte tiene un po’ meglio perché gli altri si accontentano spesso di tirar da fuori o passar palla.

Montrezl Harrell: 5,5

2 pt. (0/3), 1 rimbalzo, 1 assist in 6:52. Non gira molto bene nella battaglia sotto le plance. Manca i suoi tiri anche se mete due FT. In difesa non rende e Borrego non lo schiera per la seconda rotazione. Una serata di stop può starci, alla prossima.

Cody Martin: 8,5

8 pt. (3/3), 4 rimbalzi, 2 assist in 21:16. Non spreca le poche cartucce a disposizione partendo dal passaggio bsln in per la jam di Bridges e quello out per la tripla di Ball sempre lungo linea poi va decidendo la partita con due triple di fila nel finale, la prima ai 24 e su una gamba. Commette un dubbio blocking su Brown nel primo tempo con and one omaggio ma prende una bella rivincita rispetto all’ultima uscita contro i Nets risultando decisivo e fiducioso.

Isaiah Thomas: 6,5

7 pt. (3/6), 1 rimbalzo, 1 assist, 1 stoppata, 2 TO in 12:06. Una tripla mumbo e un entrata nella quale con cambio mano fa fuori i tentativi di stoppata di Drummond e Irving alle spalle. Un paio di palloni persi ma la solita buona personalità. Non ha paura di andare a chiudere Durant in partenza nonostante i cm di differenza anche se con il bump in avanti commette fallo.

Jalen McDaniels: 5,5

4 pt. (0/4), 2 rimbalzi, 1 assist in 13:01. Litiga con il canestro sbagliando da sotto consecutivamente alcuni tiri ma dalla lunetta li mette tutti. La qualità è quella che è però e qualcosa manca alla squadra con interpreti secondari.

Coach James Borrego: 7,5

Un piano partita buono per contenere Irving e le stelle avversarie. Concede qualcosa a Drummond ma il nostro quintetto mediamente ha più cm ed è più agile e lo sforzo sui close-out e per contestare i tiri è decisivo. Mentalmente la squadra ha pochissimi black-out e non sono lunghi. La squadra cerca di giocare anche all’interno pur contando poco su Harrell in serata. Partita quasi perfetta e vittoria importante. Una squadra in buon momento che sta emergendo senza regali o calendario in discesa.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.