Hello, my name is (8): Ish Smith

Giunti alla penultima uscita dedicata ai nuovi giocatori arrivati in estate a Charlotte, oggi andiamo a scoprire un giocatore che nella Queen City è nato ma non aveva mai ancora giocato per gli Hornets (contratto di due anni con il secondo non garantito), lacuna che, colmerà in questa nuova stagione 2021/22 ormai alle porte.

Giocatore che ha faticato molto nei primi anni, il suo breackout è arrivato per “merito” dei Sixers che in disperata fase di ricostruzione cercavano una point guard pur dovendo tankare.

Nonostante le sconfitte Smith disputò una buonissima stagione nel 2015/16 quando passò in corso di Stagione dai Pelicans ai 76ers e con questi mise a referto 14,7 punti e 7,0 assist a partita.

L’augurio è che a Charlotte possa fare bene, anche se non in questi termini (non sarà titolare), l’obiettivo è che rimanga un giocatore concreto e valido e che magari possa trovare un posto chiamato “Casa”..

Ish(‘mael Larry) Smith-N° 10, Posizione: PG, Data e luogo di Nascita: 05/07/1988, Charlotte (Carolina del Nord), Nazionalità: americana, Altezza: 183 cm, Peso: 79 kg, Mano: destra, A Charlotte dal: 07/08/2021, Squadra Precedente: Washington Wizards, College: Wake Forest Demon Deacons, G.: 0, Pt. 0 (al 02/10/2021), Stipendio 2021/22: $4,500,000, Pagina Twitter: Ishmael Smith (@IshSmith) / Twitter, Pagina Instagram: Ishmael Smith (@ishsmith5) • Foto e video di Instagram

Parte Storica

(A cura di Paolo Motta)

Ishmael Larry “Ish” Smith (Charlotte, North Carolina – 5 luglio 1988) è un’esperta point guard ingaggiata dal GM Kupchak durante la sessione del mercato estivo.

Il veterano giocatore, giunto alla 12ª stagione NBA, avrà il compito di sostituire e affiancare la PG titolare della squadra: LaMelo Ball.

Dotato di un discreto “ball handling”, capace di puntare il canestro in modo veloce e aggressivo e abile nel costruirsi lo spazio per tirare, il giocatore avrà anche il ruolo di riaccendere la scintilla offensiva persa con le partenze di Graham e Monk.

Smith getta le basi della propria carriera cestistica in North Carolina.

Inizia, infatti, alla Central Cabarrus High School, liceo di Concord.

Nella sua stagione da “senior” fa registrare una media di 24,8 punti e 9,8 assist a partita, guidando la squadra alla vittoria della “MECA–6 Conference”.

Nel 2006 viene nominato dallo Charlotte Observer “Piedmont Player of the Year”, ovvero miglior giocatore della regione in cui si trova la città di Charlotte.

Una volta diplomatosi viene considerato, in prospettiva futura, la 28ª miglior point guard degli Stati Uniti dal sito Rivals.com mentre il sito Scout.com lo issa addirittura alla 17ª .

Al college, dal 2006 al 2010, gioca per i Demon Deacons di Wake Forest, Università di Winston – Salem.

Al suo ultimo anno mette a referto 13,2 punti, 6,0 assist, 4,9 rimbalzi a incontro.

Viene così selezionato per il “Second-Team All-ACC 2010” e vince il premio di “Murray Greason Award and Team Assists Leader “.

Nonostante questa serie di riconoscimenti, Smith non verrà selezionato al Draft del 2010. L’occasione per entrare nel mondo NBA però gli verrà offerta poco dopo dagli Houston Rockets.

Una volta ingaggiato, il giocatore verrà trasferito ai Rio Grande Valley Vipers, nell’allora NBA Development League (ora G League), per migliorare e sviluppare la tecnica.

A fine stagione verrà scambiato insieme al suo compagno Shane Battier, con i Memphis Grizzlies, in cambio di Hasheem Thabeet, DeMarre Carroll e scelte future.

Inizia così per il giocatore un valzer di scambi che lo porterà a giocare per ben 12 squadre differenti; Houston, Memphis, Golden State, Orlando, Milwaukee, Phoenix, Oklahoma City, Philadelphia, New Orleans, Detroit, Washington e oggi prossimamente anche nella sua città natale Charlotte, in 11 stagioni.

Ha disputato un totale di 654 partite (166 da titolare) con una media partita di 7,7 punti, 3,9 assist e 2,5 rimbalzi.

Gioca anche 19 gare di playoff (con Memphis, Orlando, Milwaukee, Detroit e Washington) a 3,3 punti, 1,7 assist e 1,6 rimbalzi a match.

La sua stagione più produttiva rimane quella del 2015/16 con i 76ers facendo registrare una media di 14,7 punti, 7,0 assist e 4,3 rimbalzi a incontro.

Agli Charlotte Hornets arriva da free agent, firmando un contratto di circa 9 milioni di dollari complessivi per le prossime due stagioni.

Ish Smith “torna” a casa e a Charlotte per la prima volta.

A lui i Calabroni chiederanno due compiti ben precisi: dovrà garantire da PG partente dalla panchina, qualità e numeri oltre a infondere quella presenza da veterano in grado di guidare e migliorare sotto l’aspetto del gioco e mentale un gruppo di giovani giocatori che, durante lo scorso campionato, spesso si è perso per mancanza d’esperienza.

Analisi Tecnica

(A cura di Matteo Vezzelli, voce narrante Ferri Ig.):

Video di fondo parzialmente estrapolato dal canale YT di Sillsy Presents.

Curiosità

(A cura di Filippo Barresi e Igor F.)

È il figlio di Gwen e Larry Smith.
Condivide i suoi genitori con Lativia Smith, Serlethea Smith e Gerald Smith.

Smith ha giocato per undici squadre nella NBA (Charlotte sarà la dodicesima) e una di queste è stata Memphis. Il GM dei Grizzlies Chris Wallace disse che amava la personalità e l’etica del lavoro di Smith ma i problemi sul tiro e sulla difesa (a causa della taglia piccola per la NBA) fecero sì che Ish cominciasse a girare per la NBA senza trovare una meta fissa. Il suo lavoro però ha pagato poiché da journeyman, appetibile per il basso contratto, oggi è più inserito nel mondo NBA.

Con le 12 squadre NBA, Smith diventa co-detentore del record NBA per divise vestite in NBA. Al momento condivide questo primato con Joe Smith, Chucky Brown, Jim Jackson e Tony Massenburg.

Quando in quella poco più di manciata d’anni si è ritrovato con contratti fluttuanti e spesso licenziato, non ha mai cercato una casa fissa per vivere in quella città, ha vissuto spesso quindi in hotel o in appartamenti di suoi compagni di squadra.

Smith è arrivato a Charlotte essendone nativo e la sua firma è stata etichettata come un ritorno a casa per l’ex Wake Forest Demon Deacons, celebre squadra collegiale del N.C. dove militò anche Bogues.

Nella recente GM Survey – uscita qualche giorno fa – è stato votato come quarto giocatore più veloce della lega.

Meme

(A cura di Fabrizio Getuli)

Beh… mi ero ripromesso di non commentarla ma l’idea l’ho trovata molto divertente… oggi Fabrizio si è superato avendo escogitato un’idea “griffata” geniale.
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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.

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