Matchup Key 16: Charlotte Hornets Vs Washington Wizards

Cody Martin Vs Kentavious Caldwell-Pope

“In medio stat virtus”, citazione latina di origine aristoteliana che ha il compito di fotografare una situazione molto interessante per quanto riguarda l’analisi del match.

Washington, infatti, è rimasta solamente con un solo fuoriclasse – Beal – ma pare aver guadagnato dalla cessione di Westbrook perché Caldwell-Pope, Kuzma ma anche Dinwiddie, sebbene non splendano nel firmamento NBA, sono giocatori utili che stanno intersecandosi bene tra loro e poi c’è sempre da dare un occhio anche a Harrell, Gafford e all’israeliano Avdija, cresciuto.

Washington stupisce, insomma con il suo 10-3, miglior partenza degli ultimi 47 anni per i capitolini di coach Wes Unseld…

Possibili svantaggi:

Washington mostra esplicitamente una buona potenza nel settore lunghi con la presenza di giocatori che aiutano la squadra ad esser quarta a rimbalzo (un problema per Charlotte) e 8ª nei punti concessi agli avversari.

Se Charlotte riuscirà a sopravvivere su questo fronte con una swarm defense per aiutare Plumlee, sull’altro fronte, l’asse play-centro sarà completato da Dinwiddie che sta facendo buone cose per cui, non sarà solo compito di Ball limitarlo mentre il rientro di Beal (dopo la morte della nonna, condoglianze) potrà dare più spinta ai Wizards ma accentrerà anche di più il gioco.

Nel mezzo troviamo l’ala Caldwell-Pope che può manifestare la sua pericolosità in diverse maniere se in serata per questo ci sarà bisogno che Gordon Hayward (o Cody Martin) continui a giocare difensivamente come nelle ultime partite.

Washington è una squadra con pochi nomi eclatanti ma solida e andrà posta attenzione nei duelli individuali per non soccombere.

Possibili vantaggi:

Charlotte si trova in un momento magico e i due sell-out nelle ultime partite hanno alzato l’adrenalina della squadra che si è esaltata facendo fare ai fan di lunga data un tuffo nel passato in atmosfere perse.

Oltre al pubblico, i giovani Hornets potranno spingere le loro transizioni visto il loro 5° posto nelle steal e nella velocità nelle transizioni, inoltre dovranno cercare di ottenere più punti della panchina avversaria cercando di variegare il proprio gioco tra tutte le soluzioni praticabili per costruire un buon tiro e/o sorprendere l’avversario grazie a un 4° posto nella casella assist.

“Rimanere chiusi in difesa, questo ci aiuta a ripartire”, ha detto Ball.

“Quando difendiamo, ci aiutiamo a generare in attacco”.

Per questo Charlotte che potrebbe avere problemi a rimbalzo, potrebbe, invece, ripartire in transizione giacché i maghi non sono irreprensibili da TO e sfruttare giocatori come Cody Martin abili nell’infastidire l’avversario con raddoppi rapidi e giocatori flottanti per mandare in tilt l’attacco avversario con il pressing mentre l’esperienza di Hayward dovrà garantire punti e buoni attacchi in eventuali momenti difficili anche se al momento è in dubbio per un problema al tendine del ginocchio.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.