Matchup Key 18: Charlotte Hornets @ Atlanta Hawks

LaMelo Ball Vs Trae Young

In una partita che si preannuncia piuttosto equilibrata, lo scontro tra star nel ruolo di playmaker potrebbe essere il dettaglio per fare la differenza.

Gli Atlanta Hawks sono in striscia positiva da tre partite mentre Charlotte è a cinque grazie a un 4-0 casalingo.

Possibili svantaggi:

A livello psicologico il court a favore di una squadra come Atlanta (6-1 in casa) propende a favore dei nostri avversari: “Queste sono partite che sappiamo di dover vincere”, ha detto la guardia di Atlanta Kevin Huerter. “Abbiamo ancora molto lavoro da fare. Abbiamo ancora molto terreno da recuperare”.

Sarà quindi un bel test per appurare quanta forza avrà la piratesca banda di Ball che dovrà essere più effervescente delle bollicine di una nota bevanda analcolica di casa nella cittadina georgiana.

Charlotte dovrà resistere anche a un back to back con un viaggio in trasferta ma il team è giovane.

Trae Young, playmaker degli Hawks, ha una media di 25.1 punti e 9.2 assist.

Ha segnato più di 30 punti cinque volte e ha sette doppie doppie, l’ultima delle quali ha prodotto 18 punti e 11 assist contro i Celtics, battuti 110-99 i maniera impressionante dai Falchi.

Bisognerà stare attenti a tutto: da Bogdanovic che avrà cm di vantaggio in attacco su Rozier e anche alle ali dei Falchi che sono in grado di colpire; Collins, Huerter, Gallinari e anche Reddish dalla panchina con un buon inizio di stagione aggressivo sta facendo bene.

Con gli Hawks che non hanno solo Young in grado di colpire da fuori, Charlotte dovrà quindi estendere la sua zona in maniera intelligente se vuole sopravvivere alla molteplicità delle armi dei Falchi, un po’ come ha fatto contro Indiana.

Capela poi sarà il solito spauracchio di turno per Plumlee che dovrà cercare di limitare forza e soprattutto il rimbalzo dell’ex Houston.

A livello tattico Charlotte dovrà stare attenta agli screen assist poiché, dopo Portland, i georgiani sono secondi in NBA in questo particolare, sarà quindi importante adattare la difesa e uomini sugli schemi degli Hawks qualora dovessero riscontrarsi problemi.

Possibili vantaggi:

LaMelo ha una media di 18,8 punti, 7,4 rimbalzi e 7,5 assist ed è il fulcro di questa squadra che gioca sul ritmo che sarà importante per stordire i Falchi senza però affrettare le conclusioni.

Ball ha segnato 32 punti, catturato 11 rimbalzi e smistato 8 contro i Pacers ieri.

La scorsa stagione contro gli Hawks, Ball è diventato il giocatore più giovane nella storia della NBA a registrare una tripla doppia.

Charlotte ha un 26,3 di media assist e gli Hawks hanno una media di 3 punti esatti (23,3) inferiore, sarà quindi importante che Ball, Hayward e soci giochino anche in maniera intelligente di squadra per attirare raddoppi e scaricare per un tiro facile continuando a variare le conclusioni come fatto di recente affidandosi a tutte le buone soluzioni praticabili; da sotto, dal mid range (Rozier) o dalla lunga distanza senza troppo forzare.

James Borrego ha detto: “Vogliamo ancora mantenere una mentalità aggressiva; questo è ciò che ci ha portato vantaggio. L’ho visto innumerevoli volte in NBA. È una partita lunga 48 minuti. Non vuoi togliere il piede dall’acceleratore.”

E il piede dell’acceleratore gli Hornets potrebbero metterlo con attacco e difesa mandando all’aria i piani avversari pressando, anche perché se Charlotte riuscirà a dar fastidio sulle linee di passaggio e in mischia (è la squadra che corre mediamente di più in tutta la NBA mentre gli Hawks sono al 26° posto) potrà togliere un po’ di senso di solidità ad Atlanta e sfruttare i punti transizione oggi a 15,2 di media contro 8,9 degli avversari di turno.

La panchina di Charlotte viaggia attualmente a un punto di media sopra quella degli Hawks, eventuali scostamenti da una o dall’altra parte potrebbero essere un ulteriore chiave per fare la differenza.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.

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