Matchup key 32: Charlotte Hornets @ Phoenix Suns

A cura di Filippo barresi.

Terry Rozier Vs Chirs Paul

Nella notte gli Hornets affronteranno la miglior squadra della lega in questo momento per rendimento e forma fisica.

L’impegno non sarà dunque dei più facili considerando il buon insieme degli elementi che compongono il roster dei Suns.

Il principale motore della squadra, vista l’assenza di Devin Booker, è l’eterno Chris Paul che, nonostante la veneranda età, continua a dispensare pallacanestro a livelli altissimi.

Dall’altra parte, almeno per quanto riguarda il quintetto titolare, toccherà a Terry Rozier l’arduo compito di contenerlo in fase difensiva e questo sarà il vero e proprio ago della bilancia: nelle ultime uscite “Scary” Terry non ha registrato grandi prestazioni difensive e per agguantare una vittoria sarà necessario che Rozier torni a far bene.

Possibili svantaggi:

I Suns sono una squadra rodata e ben allenata che fa della versatilità offensiva una delle proprie principali armi.

Questo aspetto potrebbe mettere gli Hornets in grave difficoltà viste le preesistenti lacune in questo fondamentale.

Phoenix ha nel suo arsenale diverse armi che completano il pacchetto e vanno dal tiro da tre con Crowder e Mikal Brdiges, passando per il mid range fatale di CP3 fino ad arrivare alla forte presenza sotto canestro di Ayton.

Possibili vantaggi:

Uno dei pochi punti a favore a cui si possono aggrappare gli Hornets sarà la possibile scarsa vena realizzativa da tre punti messa in mostra in questo inizio di stagione dai Suns.

Durante il corso della stagione gli Hornets hanno spesso sfruttato le carenze nel tiro dall’arco degli avversari grazie a un pesante uso della difesa a zona e questa notte potrebbe essere un’opportunità tangibile per rimettere in piedi questo (rischioso) spartito.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.