Matchup key 44: Charlotte Hornets @ New York Knicks

A cura di Igor F.

Miles Bridges Vs Julius Randle

Anticipando per alcuni versi l’introduzione alla partita degli Hornets di stasera alle 19:00, è ovvio che venga da chiedersi quale versione dei Calabroni scenderà sul parquet di New York.

Quella vista contro i big team o la brutta copia vista contro Orlando?

Forse la chiave per questa squadra è lo stimolo, la sfida… di certo al MSG la sfida sarà già più “importante” rispetto a quella con i Magic e Bridges prova a tracciare la via: “Ho detto che non potevamo rilassarci contro questa squadra ed è esattamente quello che abbiamo fatto. Quei ragazzi sono usciti, hanno giocato duro, ci hanno preso a pugni in faccia, hanno fatto tutte le piccole cose. Possiamo facilmente salire per il gioco con i Warriors, i Bucks o i Nets ma quando giochiamo con questo tipo di squadre dobbiamo alzarci e affrontare la partita allo stesso modo. Questo è un segno di maturità e non è quello che abbiamo fatto”.

Possibili svantaggi:

New York è una squadra in forma, tornata sopra quota .500 vincendone tre di fila, ultima ad Atlanta per 117-108.
Julius Randle incarna il classico lungo che potrà dar fastidio a Charlotte quando non è in serata e i lunghi di Borrego ricevono poco aiuto in termini non solo fisici ma anche di tempistica.

Collettivo che può colpire attraverso il singolo ma occhio alla coppia di backcourt Burks and Barrett, specialmente dalla linea dei tre punti, con Walker in dubbio e Rose out, le percentuali da tre saranno importanti per una squadra che non tira sempre benissimo da due ma potrebbero essere comunque agevolate dagli Hornets in una versione svogliata, sperando ciò non accada.

Possibili vantaggi:

Thibodeau è alla ricerca di far funzionar la panca e questo potrebbe produrre ancora un po’ di confusione nella messa a punto contro una rotazione più corta e di qualità come quella degli Hornets (anche la panca degli Hornets è piuttosto corta ultimamente ma é più rodata, vedi i Knicks con l’ultima acquisizione di Reddish oltre al precedente caso Kemba, spiegabile con la filosofia che gioca il più utile, quello in linea teorica più in forma), mentre per quanto riguarda le medie assist e rubate gli Hornets sono nettamente sopra gli arancioblù.

Mettere intensità sulla palla ed utilizzare tutto il collettivo a disposizione potrebbero essere due chiavi importanti per sorprendere i Knicks nonostante l’assenza di Oubre Jr..

Gli Hornets dovranno saper dosare le triple nei momenti giusti senza forzare troppo ritrovando un Rozier più performante dopo il passaggio a vuoto contro Orlando.
In questo contesto l’esperienza di Hayward potrebbe essere preziosa.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.

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