Matchup key 67: Charlotte Hornets Vs Boston Celtics

A cura di Igor F.

P.J. Washington Jr. Vs Jayson Tatum

Altra sfida importantissima per gli Hornets ai quali si opporranno i Boston Celtics recentemente trascinati da un Tatum in ripresa esploso contro Brooklyn con 54 punti.

Possibili svantaggi:

Gli Hornets in back to back dovranno cercare di scrollarsi di dosso la stanchezza della scorsa notte quando i tentativi di recupero contro Brooklyn non sono bastati cercando di dosare le energie ma di partire bene per avere un reale supporto di un pubblico fin troppo comprensibilmente cheto quando Charlotte accumula un divario sfavorevole ampio come occorso ieri.
Ovviamente una delle priorità primarie sarà rallentare un altro giocatore d’élite dopo aver fallito nel bloccare Irving anche se Durant è stato contenuto piuttosto bene da Bridges.

Tatum è il giocatore della settimana in carica della Eastern Conference dopo aver segnato una media di 41,3 punti con il 52,5% di tiri in tre vittorie.

Non è confortante che il giocatore designato per rallentarlo sia P.J. Washington che non è apparso per nulla in forma nell’ultima uscita ma ogni partita è a se e può aver una svolta diversa.

Dall’altra parte, invece, sugli esterni potrebbero presentarsi problemi per Charlotte nel costruire tiri da tre punti con i piedi per terra e con spazio vista la più che discreta difesa perimetrale di Boston coperta anche sotto da Robert Williams.


Possibili vantaggi:


“Dobbiamo solo iniziare meglio (mercoledì)”, ha detto Borrego, la cui squadra era in svantaggio di 14 punti dopo il primo quarto contro i Nets.

Sembra facile ma gli Hornets sono 2-9 nelle ultime 11 casalinghe e dovranno essere capaci a tutti i costi di avviare la partita con la mentalità giusta per non farsi travolgere dagli scorer e dai cecchini avversari opponendo una valida e fiera resistenza anche se i punti dovessero tardare ad arrivare in qualche black-out classico degli Hornets che spesso appare con TO e tiri mal scelti.

In difesa P.J. Washington dovrà limitare Tatum e Charlotte dovrà ricorrere a buoni box per limitare second chance quando Tatum prenderà tiri da fuori (sempre P.J. non accetti un cambio dal solito pick and…) mentre i palloni rubati e transizioni potrebbero agevolare il compito offensivo mentre Rozier, finalmente più libero di spirito contro gli ex compagni, cercherà di riproporsi sui recenti buoni livelli raggiunti e sarà fondamentale come Bridges per avere chance di vittoria.

Questo articolo è stato pubblicato in Uncategorized da igor . Aggiungi il permalink ai segnalibri.

Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.