Matchup Key 77: Charlotte Hornets @ New York Knicks

A cura di Igor F.

Terry Rozier Vs Evan Fournier

Partita chiave per raggiungere i play-in anticipatamente per Charlotte mentre per New York, reduce da quattro vittorie consecutive, sarà l’ennesimo disperato e convinto tentativo di rientrare in extremis tra le squadre partecipanti ai play-in.

Anche vincendo tutte le partite agli arancioblù non rimarrebbero molte speranze perché dovrebbero cedere di schianto sia Charlotte che Atalanta.

Nello scontro diretto comunque New York proverà comunque ad accorciare avendo diverse armi a propria disposizione, per questo Terry Rozier potrebbe essere un match up key favorevole contro Fournier se trovasse una delle sue serate da scorer giocando con convinzione.

Possibili svantaggi:

Nella recente sfida giocata a Charlotte, New York ha sorpreso i nostri con una partita che ha mostrato il buon stato di forma (nonostante la classifica NYK da non sottovalutare) di una squadra alla quale in serata è entrato tutto, specialmente tiri da tre punti a pioggia, per questo Charlotte dovrà attuare una difesa accorta sui close-out cercando di limitare gli esterni come Burks, Fournier e RJ Barrett.

New York però può contare anche su un buon Randle nei pressi del ferro (sarà compito di P.J. Washington allontanarlo e non fargli prendere buoni tiri giacché le percentuali dell’ala dei Knicks si abbassano poco più lontano) e di un M. Robinson che potrebbe impensierire Plumlee vista la maggior fisicità.

Per bloccare New York servirà intensità ed avere buoni ricambi chiave come Harrell che dopo l’espulsione contro Denver avrà il suo da fare per riscattarsi contro i lunghi newyorchesi che interpretano in difesa e rimbalzi gli insegnamenti di coach Thibodeau, il quale ha detto di non volersi arrendere e che non si è eliminati fino a quando non si è eliminati.

Possibili vantaggi:

Charlotte cercherà probabilmente a giocare la partita sul ritmo e sul tiro da tre punti per scardinare la difesa avversaria ma dovrà attuare anche varianti perché i giochi risultino efficaci.

8,9 steal contro le 6,9 avversarie ed un 27,6 contro un 21,6 negli assist sono una buona base di partenza per cercare di far saltare i piani di un ritmo dettato dal team di Thibodeau.

Sarà importante bilanciare l’attacco cercando di innescare di più Rozier (sarà importante nel duello con Fournier su ambo i lati del parquet) rispetto alle ultime due uscite e limitare i TO da transizione ma gli Hornets sotto l’aspetto mentale sembrerebbero essere pronti come dice Miles Bridges: “Siamo una squadra giovane ed è il momento di spingere i playoff quindi non abbiamo davvero tempo per la fatica.”

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.