Matchup Key Vs Heat

Matchup Key Game 44 (A cura di Igor F.)

Bismack Biyombo Vs Bam Adebayo

La sfida di questa notte (ore 01:00 allo Spectrum Center) si apre tra le incertezze.

Le assenze di Okpala, Haslem (trascurabili), Dragic e i nuovi due “Calore” Oladipo e Bjelica (in attesa che la NBA sdogani i contratti last minute) tengono gli Heat in una posizione di incertezza.

Il dubbio più grande tuttavia riguarda Jimmy Butler che, influenzato, non scioglie le riserve sul suo impiego, ecco perché da un possibile scontro Hayward/Butler l’attenzione si sposterà sul ruolo di centro in un duello dalle origini afro con il nostro congolese opposto all’americano di origini nigeriane reduce da quasi un trentello la notte scorsa.

Gli Hornets potrebbero partire ancora con Biyombo in quintetto perché Zeller non è parso ancora al 100%.

Oltre a Ball, ovviamente out anche la nuova acquisizione Wanamaker in attesa del via libera della NBA.

Possibili svantaggi:

Gli Heat puntano a fermare l’emorragia composta da cinque sconfitte consecutive.

Per farlo cercheranno di cavalcare il centro Adebayo che potrebbe dare problemi ai nostri lunghi nonché aprire spazi se Borrego lo attornierà troppo in raddoppio.

Ariza e Iguodala potrebbero essere uomini affidabili per portare un po’ di esperienza e dare un po’ di furbizia ma non paiono essere preoccupanti.

Attenzione a Nunn, bisognerà aiutare Graham di tanto in tanto facendo capire al play avversario che non tirerà una buona aria in serata soffocando le sue iniziative.

Il propellente dalla panchina potrebbe essere Tyler Herro.

Il ventunenne ha buona mano, Borrego dovrà limitarlo con un’attenta marcatura.

Possibili vantaggi:

Il back to back perdente potrebbe aver lasciato qualche traccia nelle gambe e nella testa della squadra di Spolestra e se gli Hornets continueranno con la giusta intensità difensiva gli Heat – alla lunga – potrebbero andare in difficoltà.

La compagine della Florida dovrà vedersela contro una squadra che, se in serata, potrebbe far male (senza abusarne) al tiro da tre punti.

Portland è riuscito ad utilizzarlo con buoni risultati, Graham e Rozier, per variare gli attacchi allo scudo Adebayo (che dovranno esserci), potrebbero trovare spazio sul perimetro.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.

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