Matchup key Vs Pelicans

Matchup key game 68 (a cura di Igor F.)

LaMelo Ball Vs Lonzo Ball

Forse Pellicani e Calabroni non sono considerati due animali da battaglia aggressivi ma sicuramente sanno farsi rispettare.

Il fato ha voluto che lo scontro fratricida tra di esse e i Ball avvenisse in un momento fatale per i due team.

I Pelicans sono in una situazione disperata poiché qualche L al fotofinish li ha portati in undicesima posizione con un record di 30-37 mentre gli Hornets girano su un 33-34 sebbene siano alle prese con alcune assenze fondamentali.

Gli Hornets per essere sicuri dei play-in, i Pellicani per cercare di ridurre lo svantaggio sugli Speroni, decimi.

Possibili svantaggi:

I Pelicans potrebbero avere numerose defezioni in nottata ma la scadente prestazione offerta da Lonzo Ball nella partita d’andata difficilmente sarà ripetibile.

Sicuramente, nonostante la fratellanza con LaMelo, vorrà ben figurare prendendo in mano la squadra in un momento cruciale anche se le speranze play-in dei Pels sono al lumicino.

A parte il veterano Bledsoe al quale sarà comunque opposto un Rozier che difficilmente concederà vantaggi, attenzione a Jaxson Hayes dalla panchina, 19 pt., 8 rimbalzi e 3 stoppate contro Philadelphia.

Se il nome magari non c’è, la sostanza sì e qui Charlotte dovrà essere brava a non sottovalutarlo.

Possibili vantaggi:

Mentre Adams, Ingram e Alexander-Walker sono in dubbio per la partita della notte la buona anche se triste notizia è che Zion Williamson non ci sarà per i Pelicans a causa di un anulare fratturato.

Un vantaggio non da poco per una squadra che fatica diabolicamente a contenere i lunghi avversari di livello e a prendere i rimbalzi difensivi.

Borrego vede Bismack Biyombo come un uomo importante in grado di fornire beni immateriali: “È stato un leader fantastico in questa squadra. Un veterano su cui possiamo davvero contare”, peccato che sul parquet raramente sia in grado di contrastare avversari più forti di lui.

I Pelicans hanno perso diverse partite sul filo dopo aver combattuto egregiamente ma qualcosa non va nei momenti decisivi e Charlotte che spesso durante l’annata si è rivelata all’opposto, potrebbe approfittare di queste due propensioni diametralmente inverse.

Sulla partita persa 107-109 a Phila, Stan Van Gundy, coach di NOLA ha detto: “Non siamo stati in grado di chiudere queste partite e vincere queste partite. Siamo una squadra che è andata vicina. Sono sicuro che (i giocatori) faranno grandi sforzi nelle prossime cinque partite”.

Insomma, Van Gundy promette di non mollare e questo sarà un mind game, una di quelle partite nelle quali la forza mentale, fisica e gli episodi potrebbero giocare e giovare in favore dell’una o dell’altra squadra.

All’andata il game premiò i Calabroni in rimonta da 18 punti, il massimo comeback ottenuto quest’anno e LaMelo Ball (0/9 nelle ultime due partite da tre punti) ha dimostrato di non soffrire la presenza del fratello dovendo dimostrare ancora tutto nella NBA nonostante la sua prima buona annata.

Arrivare al cerchio o vicino con i floater di LaMelo Ball (grazie ai blocchi dei lunghi) potrebbe essere ancora una buona soluzione per la squadra di Borrego se i big sotto canestro dei Pels non ci saranno.

“Enemy” vintage

Dalla rivista ufficiale NBA di pochi anni fa ecco una presentazione di New Orleans in una stagione non molto fortunata ai tempi di Anthony Davis.
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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.