Matchup key game 63 (A cura di Igor F.)
Cody Martin Vs Saddiq Bey
In una partita che avrà molti giocatori out e diversi in dubbio, gli Hornets cercheranno di migliorare il loro record battendo i Pistons.
A 10 partite dalla fine, Charlotte (30-32) si trova all’ottavo posto nella Eastern Conference.
Aprile è stato un mese difficile, sia per il calendario che per gli infortuni a raffica che hanno privato i Calabroni di buona parte del potenziale a disposizione, così, quelle 6 vittorie nelle ultime 16 partite rischiano di essere fondamentali per giocare i PO.
“Siamo stati in una posizione migliore per tutta la stagione. Questo è dove siamo. Adoro dove siamo. Ci siamo messi in condizione di fare i playoff”. ha detto mercoledì l’allenatore degli Hornets James Borrego nella sua conferenza stampa post partita.
Possibili svantaggi:
Nonostante i Pistons abbiano molti infortunati e facciano fatica a trovare la via della retina, l’indigeno Saddiq Bey, nato a Charlotte nell’aprile del 1999 si candida a essere una delle principali minacce a disposizione di Detroit.
Occhio anche al centro Stewart (20 pt. e 10 rimbalzi contro Dallas) che sta recentemente emergendo sfruttando il tempo concessogli dal coach Dwane Casey e potrebbe mettere in difficoltà il nostro non irreprensibile pacchetto lunghi.
Charlotte non dovrà dare per scontata la vittoria rispettando l’avversario ma non temendolo.
Possibili vantaggi:
Nonostante LaMelo Ball e Malik Monk scalpitino per rientrare nel week-end, Cody Martin dovrebbe trovare ancora una partenza nello starting fine e avrà occasione di mettere in mostra le proprie qualità difensive tenendo testa a Bey.
Borrego ha bisogno di difesa poiché con la perdita di marcatori e la stanchezza di Rozier molte volte, di recente, la squadra non è riuscita a segnare nemmeno 100 punti.
Se Hamidou Diallo è in dubbio, sicuramente un grosso vantaggio sarà costituito dalle assenze di una buona fetta di giocatori Pistons:
Jerami Grant, Cory Joseph e Wayne Ellington, Jahil Okafor, Dennis Smith Jr., Rodney McGruder e Mason Plumlee saranno tutti out.
Per non stancarsi eccessivamente, sarà buona cosa far girar palla e usare le rotazioni dalla panchina puntando offensivamente anche su un Terry Rozier che non dovrebbe trovare una difesa così agguerrita.
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“Enemy” vintage