Matchup key Vs Trail Blazers

Matchup key game 56 (A cura di Igor F.)

Terry Rozier Vs CJ McCollum

I Charlotte Hornets stanno cercando di trovare il mix impossibile per vincere una partita e non scendere oltre il poker di sconfitte consecutive (mai successo) in stagione.

La disponibilità dei giocatori è stato un tema fondamentale della stagione.

Gli Hornets non recupereranno nessuno per la partita con i Trail Blazers se non forse Graham che è in dubbio.

Se Devonte’ dovesse farcela, vista la sicura assenza di Lillard – alle prese con un tendine del ginocchio – il principale match-up key sul parquet si sposterebbe sulla sfida vis-à-vis

tra i due fucilieri in SG: “Scary” Rozier Vs McCollum.

Gli Hornets cercano di non farsi risucchiare in nona piazza dai Pacers mentre Portland a equidistante di due partite dal quinto e dal settimo posto cerca di mantenere almeno la sesta piazza.

Possibili svantaggi:

A parte le numerose assenze di Charlotte, sul parquet, CJ McCollum diventerà la principale minaccia da contenere.

“Rimani aggressivo, continua a difendere, esci in transizione e rendi il gioco facile e divertente”, ha detto McCollum riguardo l’approccio delle ultime partite e riguardo a quelle future.

CJ ha punti nelle mani e potenzialmente come Covington potrebbe unirsi nel tiro da tre laddove Charlotte concedesse spazi che i Tracciatori di Sentieri potrebbero sfruttare essendo una delle migliori squadre da oltre l’arco.

Kanter e Nurkic sono una coppia esperta di centri ai quali la mancanza di esperienza di Vernon Carey Jr. potrebbe dar fastidio ma il centro ha fisico e intelligenza per poter limitare al meglio il giocatore che avrà di fronte mentre dalla bench Biyombo o Zeller dovranno cercare di fare meglio delle ultime uscite per contenere i due.

Anthony è un giocatore da tenere d’occhio mettendosi tra lui e il canestro con una difesa aggressiva il giusto, senza esagerazioni mentre per il resto Powell potrebbe essere un incomodo comunque non impossibile da fermare.

Pochi TO per Portland sono il lato positivo.

Possibili vantaggi:

Il lato negativo di Portland è che se i TO sono pochi, anche gli assist di media lo sono.

La palla portata dai singoli come l’assente Lillard, costringerà gli uomini di Stotts a prendere iniziative in uno contro uno o a dover intensificare la rete di passaggi.

Charlotte potrà sfruttare Carey Jr. per una maggior copertura al ferro cercando di andare a contrastare i tiri sul perimetro.

Altro fattore che gli Hornets potrebbero sfruttare sarebbe il fattore attacco a canestro poiché i biancorossoneri concedono numerosi FT.

Rozier, un po’ in calo ultimamente, potrebbe riprendersi la scena al The Hive variando il suo attacco tra triple e entrate taglienti, sperando Graham possa dargli una mano a spostar l’attenzione l’attenzione su di lui.

Bridges continua a rimanere un fattore importante per i Calabroni con prestazioni a tutto tondo e Carey Jr. potrebbe essere la spinta per equilibrare una partita tosta.

“Sulla base di quello che ho visto (a Brooklyn), devo guardare molto attentamente Vernon”, ha detto coach James Borrego.

Ora può costruire su sé stesso, può crescere?”

Borrego ha generalmente sottolineato la mancanza di esperienza del centro e la sfida di sviluppare nuovi arrivati ​​nell’ambito dei protocolli in atto a causa della pandemia.

“Se ha questo tipo di impatto, sarei sciocco a non dargli più minuti”, ha chiosato Borrego.

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“Enemy” vintage

Anno III, Superbasket 9 ottobre 1980 illustra il “piccolo” Twardzick dei Portland Trail Blazers.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.