Ottentato

 
Sinceramente, non sono un cospirazionista, ma il Draft NBA (o meglio… la lottery per il Draft) è una delle poche cose che non mi convince nella massima lega professionista di basket americana e mondiale e non ne ho fiducia semplicemente perché parlano i fatti…
Il trend degli ultimi anni con scelte a ripetizione vinte dai Cavaliers più altri Draft un po’ sospetti (vedi anche la scelta di Davis degli ex New Orleans Hornets che scelsero per primi davanti ai Charlotte Bobcats, i quali detenevano più possibilità in percentuale, ma non avevano appena comprato una franchigia come Tom Benson), mi lasciano perplesso.

Le prime scelte al Draft dall’era Hornets a oggi.
Gli ultimi anni non convincono…

Ricorda un po’ il gioco dei pacchi sulla RAI, dove le possibilità matematiche sono puntualmente smontate dai “fatti”… un attentato dinamitardo di alcune squadre che contano di più rispetto ad altre.
Comunque sia, lotteria truccata (anche le dichiarazioni di Walton dei Lakers ad affermare che Magic gli avesse detto prima che avrebbero mantenuto la loro scelta, fiducia o altro?) o no, quest’anno la lottery pre-Draft ha premiato le squadre storiche che negli anni ’80 dettavano legge.
Come non ricordare un pezzo di storia a prescindere dal tifo, come Celtics-Lakers, Bird, Parish e McHale contro Magic Johnson, Worthy e Rambis?
La più fortunata, prima su tutte è la franchigia dei Boston Celtics, i quali, grazie alla scelta girata dai Nets (ai tempi della mega trade in cui furono coinvolti anche Pierce e Garnett che furono girati da Boston alle Retine), avranno a disposizione la possibilità di accaparrarsi colui che giudicheranno il miglior giocatore o quello più adatto per il loro gioco.
Forse i Leprechaun hanno sfoderato più che un trifoglio, un quadrifoglio portafortuna.
A seguire i Lakers che, con il nuovo GM Magic Johnson presente, festeggiano ugualmente poiché nelle dinamiche di scambio tra le squadre, i gialloviola avrebbero dovuto cedere ai 76ers la loro scelta se l’urna li avesse estromessi dal podio.
Sorride a metà anche Philadelphia che, grazie allo scambio con i Kings, riuscirà comunque a prendere uno dei top 3 al prossimo Draft.
Phoenix, altra squadra che ha giocato tutti gli ’80, è finita quarta, leggermente “bistrattata dalla fortuna”, appena avanti ai Kings del nostro ex Vlade Divac, il quale sceglierà al quinto e al decimo posto.
Subito dopo i Re californiani, ecco i Calabroni della North Carolina, i quali non si sono smossi dall’ipotetico undicesimo posto.
D’altra parte le probabilità superavano il 90%, mente erano risibili quelle di pescare sul podio, nulle quelle per altre posizioni, per il particolare meccanismo adottato dalla NBA a protezione di team dai record pessimi.
Se a Rich Cho, presente al sorteggio è andata male, anche l’altro grande ex Alonzo Mourning, con il suo quattordicesimo posto da previsione, non sorride.

Rich Cho (sullo sfonso a sinistra) “premiato” come miglior attore non protagonista proprio mentre ai Celtics va la scelta numero 1.

Tornando a noi.. difficile che all’undicesimo posto si possa pescare “il fenomeno”, gli analisti ne contano come cinque o sei i potenziali giocatori che un domani saranno in grado di fare la differenza nella lega, cominciando da quel Markelle Fultz, classe ’88, 193 cm, guardia versatile che potrebbe ricoprire sia il ruolo da play che quello di guardia tiratrice anche se il secondo è il ruolo che più si adatta, ma gente come Reggie Miller, Robert Horry e Klay Thompson sono stati selezionati proprio con quel numero.
L’altra posizione a noi riservata sarà la quarantunesima da secondo giro. Il 22 giugno si terrà il Draft al Barclays Center a Brooklyn, il che potrebbe sembrare una beffa per gli ex New Jersey, costretti a veder probabilmente la loro ex possibile scelta ai verdi di celtica origine.
Lorenzo Ball, J. Tatum e Jo. Jackson, D. Fox, L. Markkanen (potrebbe essere lui l’obiettivo di Charlotte, sempre che le prime dieci squadre siano d’accordo a lasciarcelo)

sono altri prospetti interessanti e saranno tra le prime chiamate, vediamo invece chi ha vinto gli spareggi tra squadre che son finite pari in regular season:
 
Spareggi
 
Minnesota (31-51) won a tiebreaker with New York.
Portland (41-41) won a tiebreaker with Chicago.
Milwaukee (42-40) won a tiebreaker with Indiana.
Atlanta (43-39) won a tiebreaker with Memphis.
LA Clippers (51-31) won a tiebreaker with Cleveland, Toronto and Utah.
Second, third and fourth place in the tiebreaker drawings went to Utah, Toronto and Cleveland, respectively.
 
Il sorteggio completo
Primo giro
01. Boston Celtics (via Brooklyn Nets)
02. L.A. Lakers
03. Philadelphia 76ers (via Sacramento)
04. Phoenix Suns
05. Sacramento Kings (via Philadelphia)
06. Orlando Magic
07. Minnesota Timberwolves
08. New York Knicks
09. Dallas Mavericks
10. Sacramento (via New Orleans)
11. Charlotte Hornets
12. Detroit Pistons
13. Denver Nuggets
14. Miami Heat
15. Portland Trail Blazers
16. Chicago Bulls
17. Milwaukee Bucks
18. Indiana Pacers
19. Atlanta Hawks
20. Portland (via Memphis Grizzlies)
21. Oklahoma City Thunder
22. Brooklyn Nets (via Washington)
24. Utah Jazz
25. Orlando (via L.A. Clippers)
26. Portland (via Cleveland Cavaliers)
27. Brooklyn (via Boston)
28. L.A. Lakers (via Houston Rockets)
29. San Antonio Spurs
30. Utah (via Golden State Warriors)
 
Secondo giro
 
31. Atlanta (via Brooklyn)
32. Phoenix
33. Orlando (via L.A. Lakers)
34. Sacramento (via Philadelphia)
35. Orlando
36. Philadelphia (via New York)
37. Boston (via Minnesota)
38. Chicago (via Sacramento)
39. Philadelphia (via Dallas)
40. New Orleans
41. Charlotte
42. Utah (via Detroit)
43. Houston (via Denver)
44. New York (via Chicago)
45. Houston (via Portland)
46. Philadelphia (via Miami)
47. Indiana
48. Milwaukee
49. Denver (via Memphis)
50. Philadelphia (via Atlanta)
51. Denver (via Oklahoma City)
52. Washington
53. Boston (via Cleveland)
54. Phoenix (via Toronto)
55. Utah
56. Boston (via L.A. Clippers)
57. Brooklyn (via Boston)
58. New York (via Houston)
59. San Antonio
60. Atlanta (via Golden State)
 
In ultimo da segnalare che, la scorsa settimana, per rimpiazzare Pat Ewing, ormai fuori dallo staff degli Hornets, è stato “sostituito dal lungo Mike Batiste (21/11/1977), ex giocatore di 204 cm per 111 kg che in Italia Giocò con Biella e sfiorò la Reggiana.

Batiste con i greci.

In realtà la firma era già avvenuta ma una clausola gli permise d’uscire dal contratto e d’accasarsi per una stagione (2002/03) con Memphis prima di passare alla stagione successiva al Panathinaikos dove passerà la maggior parte della sua carriera da giocatore terminata nel 2014, sempre in maglia verde.
Come vice lavorò l’anno scorso ai Brooklyn Nets e prima ancora ai Canton “Charge”, che a dispetto del nome, non si trova né in Svizzera, né in Cina, ma in Ohio.
La stagione in corso deve ancora finire, ma già molte squadre, come gli Hornets in vacanza, stanno lavorando per cercar di trovare accordi, sia commerciali, sia per costruire nuovi team, possibilmente migliori di quelli visti in codesta stagione.
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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.