La prima uscita stagionale davanti a un riacquisito pubblico va davvero male.
Dopo la brillante prestazione a OKC, i Calabroni, privi di due titolari e il loro sesto uomo (Hayward e Plumlee per il protocollo di sicurezza nonostante il team sia integralmente vaccinato e Oubre Jr. per distorsione alla caviglia dx), vanno sotto subito non riuscendo più a riemergere.
Dopo il reverse layup di Morant e il 5-0 di parziale targato Hornets (5-2), a Charlotte non riesce poi più molto se non qualche giocata assist di Ball, catch’n shoot di Rozier e iniziativa di Miles.
La difesa latita, il tiro da tre non entra e a rimbalzo Adams e soci mangiano in testa a P.J. Washington & Company.
La small ball di Borrego contro Memphis non funziona e a fine primo tempo, oltre a 24 rimbalzi di differenza, ci sono ben 30 punti di divario: 43-73.
Terzo quarto sulla stessa falsa riga, un distacco che saliva addirittura sino a -39 (grazie al cambio passo della squadra del Tennessee) prima che Memphis staccasse un po’ la spina e contemporaneamente Borrego mandasse sul parquet i nuovi nell’ultima frazione con un Bouknight che, scaldati i motori, decollava per l’iperspazio esaltando a livello iperuranico i sensi del pubblico dopo una schiacciata tremenda.
Bene le bocche da fuoco Rozier e Bouknight, discreto Ball, sufficienti Bridges e Smith, non fantastico Richards, male P.J. Washington, Iwundu e McDaniels.
Kai Jones interessante ma manca di esperienza mentre JT Thor meriterebbe un po’ più di spazio, Scottie Lewis ha messo a referto in poco tempo i suoi primi due punti NBA.
E’ andato tutto storto a Charlotte mentre Memphis mentalmente ha volato sulle ali del vantaggio in una classica situazione psicologica di canestro vasca da bagno.
C’è da lavorare e capire come incastrare meglio le rotazioni ma si è visto ancora un volta che rinunciare a diversi titolari per Charlotte è drammatico anche se questa che è solo un’amichevole prestagionale conta poco, conta molto però per le avvisaglie e gli avvertimenti dati al coach che dovrà sviluppare qualche sistema alternativo di gioco a quelli visti stasera poiché spesso non hanno funzionato e l’affidarsi spesso al tiro da lontano senza aver costruito bene l’azione rischia di essere controproducente poiché si subiscono anche punti in transizione.
Poco male, prossima a Miami pretendendo di meglio.
La personale analisi audio-video sulla partita.
Questi gli highlight della partita.