Game 20: Charlotte Hornets Vs Atlanta Hawks 104-107

Diabaté ottiene i suoi tre punti tutti in un’unica soluzione.

CHARLOTTE, N.C. (30 novembre 2024) — Jalen Johnson ha totalizzato 20 punti e 9 assist, De’Andre Hunter ne ha aggiunti 18 e gli Atlanta Hawks hanno inflitto agli Charlotte Hornets la quinta sconfitta consecutiva per 107-104.

Onyeka Okongwu ha aggiunto 16 punti e 11 rimbalzi, Trae Young e la prima scelta assoluta del Draft Zaccharie Risacher hanno segnato 14 punti a testa per gli Hawks che hanno vinto tre volte di fila.

Brandon Miller ha concluso con 32 punti per gli Hornets e Josh Green ne ha aggiunti 17 (season high per Josh).

Charlotte lotta ancora una volta ma esce sconfitta, “The Hive is alive” andrebbe accompagnato al motto “Mai una gioia”… eppure Charlotte era partita bene tra difesa che faceva lanciare palloni a caso a Young e soci ed attacco, portandosi sul 29-20 con una tripla di Miller e una drive di Cody Martin che a 2:52 del primo quarto pareva far ben sperare ma bastava qualche cambio e gli Hawks prendevano quota chiudendo sul -3 la prima frazione (32-29).

Nel secondo quarto una tripla si KJ Simpson a 4:10 dava il +5 a Charlotte, Snyder andava in time-out e in 27 secondi i Falchi agguantavano Charlotte sul 44 pari per arrivare al +8 con Okongwu a :50.5 dalla sirena lunga…

Moussa Diabaté andava a schiacciare con forza subendo il passaggio a livello a livello toracico di Okongwu ma il gioco da tre punti riusciva portando i Calabroni sul 50-55 all’intervallo.

Il terzo periodo era buono per Charlotte nonostante Young segnasse un libero (interrompendo la sua lunga serie di FT realizzati) per il +11 ospite (53-64).

Sette punti a marchio Green riducevano lo svantaggio a sei (6:48), mentre a 4:45 – grazie all’assist smarcante di Martin – era lo stesso australiano a scagliare il dardo del sorpasso (70-69), un punteggio portato sino al +5 prima che nel finale la squadra della Georgia riprendesse un punto di vantaggio (76-77).

Partiva malissimo Charlotte nel momento decisivo, in una partita più a strappi che con del ritmo e dei tiri estemporanei da tre, KJ Simpson si faceva rubare palla da Bufkin per due FT poi riequilibrati da una tripla di Miller per il 79 pari ma Charlotte non ingranava più in attacco ed il parziale da 8-0 dei neri era rotto soltanto da Nick Smith Jr. a 8:13 in entrata (81-87).

Le rispettive triple si Miller (3:41) e Vasilije Micic (3:06) infervoravano lo Spectrum Center ora tornato a vedere un possesso solo di distanza (92-94) prima che lo stesso serbo a 1:25 pescasse un perfetto pull-up frontale dalla lunga distanza che accarezzava la retina per il -1 (97-98) ma dopo l’1/2 di Hunter dalla lunetta e il pareggio (99-99) di Miller in mischia da sotto a :42.9 dalla fine, Hunter resisteva ai contatti ed appoggiava da sotto per il +2 ospite.

Micic provava a dar palla a Okongwu ma era toccato, a nulla servivano le proteste di Miller e Lee, schiacciata di Hunter e quasi fine dei giochi ma nel finale, da una rimessa da destra, è spuntato Miller che in corsa si è girato e ha scaraventato nella retina dall’angolo una tripla che ha ridotto il vantaggio di Atlanta ad un punto soltanto ma Hunter ha risposto con due tiri liberi a 9,7 secondi dalla fine.

Charlotte ha avuto la possibilità di pareggiare ma Miller, ancora una volta marcato e in corsa, non ha ripetuto il miracolo e ha mancato dalla diagonale un tiro da 3 fuori equilibrio e Okongwu ha preso il rimbalzo e gli Hawks hanno realizzato i due liberi per sigillare la partita.

Charlotte, senza i centri Mark Williams e Nick Richards per le ultime 14 partite ha riattivato il secondo dando agli Hornets un po’ di aiuto aggiuntivo sotto le plance.

Richards non è partito in quintetto ma Lee lo ha alternato con Diabaté e dopo un avvio lento, anche letteralmente, ha segnato 12 punti, piazzato 3 stoppate (spettacolari un paio) e ha catturato 5 rimbalzi prima di uscire per falli a un minuto dalla fine.

Conclusioni Hawks: Young ha avuto difficoltà all’inizio con quattro palle perse nel primo quarto e non ha segnato i suoi primi punti fino al 3:52 del secondo quarto.

Conclusioni Hornets: Charlotte ha riaggiornato lo status delle sue due PG primarie, entrambe fuori per un paio di settimane ed in particolare senza LaMelo Ball (polpacio sinistro) sarà dura produrre punti…

Momento chiave: Hunter ha segnato su un layup in penetrazione per dare agli Hawks il vantaggio, poi è sembrato farsi male.

Charlotte aveva una situazione di cinque contro quattro all’altra estremità, ma ha perso palla con Micic che a contatto con il difensore si è lamentato ma non è arrivato nessun fischio così Young ha rubato la palla e ha lanciato in avanti allo stesso Hunter per una schiacciata a 19 secondi dalla fine.

Statistica chiave: L’attacco di Charlotte spara troppo a casaccio da tre, il 18/48 in serata con il picco negativo (0/5) offerto da Tidjane Salaün è tenuto in vita dalla torre Moussa Diabaté che a caccia di rimbalzi continua a mantenere vivi i possessi per gli Hornets, infatti, in serata ha chiuso con 8 rimbalzi offensivi…

Voti

Vasilije Micic: 7

15 punti, 5 assist. Dialoga bene con il neoentrato Richards offrendogli materiale per canestri. Nel finale manca una tripla, poi prende la mira e sorregge gli Hornets infilandone due, la seconda con un mumbo arcobaleno perfetto, il contatto nel finale con passaggio diretto a Diabaté si rivela un lob disastroso ma la solerzia su certi contatti a parti invertite non si è vista in questo caso.

Brandon Miller: 6,5

32 punti (10/30), 8 rimbalzi, 4 assist. Deve portare la croce in assenza di Ball e per un sophemore non è facile. Migliora decisamente rispetto all’ultima uscita perdendo meno palloni segnando anche un tiro molto difficile che tiene in partita Charlotte nel finale ma sono le scelte di tiro a non essere ottimali perché ogni errore al tiro da parte di chiunque in questo momento pesa. Il 7/19 da tre può essere limato senza prendersi tiri troppo lontani e in penetrazione ha avuto difficoltà contro i lunghi avversari.

Josh Green: 6,5

17 punti (4/7 dalla lunga distanza), 3 rubate. Miglior prestazione in punti di Josh che continua a lottare e ad essere complementare anche in difesa. Con lui sul parquet, +/- di +20. Periodo in ripresa per l’australiano ma non basta a Charlotte.

Tidjane Salaün: 4,5

0 punti (0/8), 2 rubate. Il rookie transalpino parte in quintetto ma in più di 22 minuti non trova punti sparando malamente da fuori (0/5) e facendosi stoppare un paio di reverse layup. Brutta serata personale che non aiuta Charlotte. +/- di -14…

Moussa Diabaté: 7

3 punti, 8 rimbalzi, 3 assist, 2 rubate, 1 stoppata. Decisamente meglio del suo compagno di reparto. La torre degli Hornets da vita ad extra possessi lottando anche in tuffo se serve. Gli 8 rimbalzi sono tutti offensivi perché Lee in difesa lo schiera alto per schermare i tiratori da tre avversari, a questo punto fossi nel coach proverei a inserirlo come PF in alcuni momenti per dare a Richards la possibilità di prendere più rimbalzi difensivi ai nostri che, mancati, sono stati concausa della sconfitta. Unico canestro su schiacciata decisa a una mano, la sorpresa è stato l’and one mandato a segno migliorando la flessibilità sulle gambe anche se si può migliorare ancora.

KJ Simpson: 5,5

8 punti (2/7). Parte con l’ultimo quarto in maniera indecorosa perdendo da ultimo uomo in palleggio dribbling la palla. Bufkin gliela ruba facilmente e va a subire fallo dello stesso KJ prima di affondare due liberi per il +3 Atlanta. Opportunità per lui per crescere come per gli altri giovani ma si può fare decisamente meglio sulle cose essenziali.

Cody Martin: 7

12 punti (5/9), 7 rimbalzi, 5 assist. Ogni tanto lee lo caccia dentro quando c’è bisogno di serrare le fila in difesa e recuperare. Paradossalmente non ruba palloni o piazza stoppate ma si sente sul parquet la sua presenza e il +15 in plus/minus non è casuale. Da segnalare il passaggio no look in drive dietro la testa per liberare l’isolato Green, capolavoro alla Ball.

Nick Richards: 6,5

12 punti, 6 rimbalzi, 3 stoppate. Partenza slow poi rolla e si fa sentire. Un po’ in difficoltà in velocità, nel finale si fa passare da Young (poi sarà Green a commetter fallo) regala agli Hawks due FT per un contatto sulla penetrazione di Hunter ma piazza tre stoppate solari e potenti. Insieme a Diabaté, avessimo almeno un paio di scorer sul parquet, potremmo dominare entrambi i lati. Espulso per raggiunto limite di falli nel finale.

Nick Smith Jr.: 5,5

5 punti, 2 assist. 2/7 dal campo, entra a tranci e non lo aiuta, inoltre la sua quasi inconsistenza generale se non al tiro dove un paio di canestri interessanti li mette (uno in penetrazione fuori equilibrio per rompere l’inerzia avversaria) lo fa incappare in un -22 in +/-…

Seth Curry: 5,5

In 5:12 colleziona 1 assist, 1 rimbalzo, 1 TO. Chiude con 0 punti in 5:12. Lee è metodico, gli regala scampoli nel secondo quarto e poi il buon figliol prodigo del padre Dell potrebbe andare a farsi la doccia, tanto non verrà mai più richiamato anche quando ci sarebbe bisogno del tiro pesante, solo che dovrebbero aiutarlo a costruirlo ma andrebbe bene anche un rimbalzo di Moussa con smistamento fuori a difesa spiazzata…

Coach Lee: 5,5

Non ha molti giocatori, non cerca scuse, è limitato in certi campi ma vorrei vedere più costruzione di gioco intravista a inizio stagione e meno improvvisazioni. A me è simpatico ma non conta sul giudizio, deve avere anche un po’ più di decisione e giocarsi qualche challenge come fatto da Snyder non guasterebbe, oltre le difficoltà veniamo trattati come la Cenerentola da diverse terne che si divertono a sparare sulla Croce Rossa…

Next game: Gli Hornets chiudono una serie di cinque partite in casa contro i 76ers, ultima sfida di coppa.

 

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.