Game 34: Charlotte Hornets @ Cleveland Cavaliers 105-115

Nick Smith Jr., unica nota positiva di serata, arrivando dagli entusiasti Swarm.

Tratto dal sito ufficiale Hornets (con qualche deliberata modifica):

LaMelo Ball e Brandon Miller sono tornati a giocare dopo aver saltato tre partite per i rispettivi infortuni, dando a Charlotte il suo quintetto titolare previsto per iniziare la stagione per la terza volta nel 2024-25 ma il risultato è stato il medesimo.

Il duo degli Hornets ha guidato la squadra con 24 punti a testa ma non è stato sufficiente a porre fine alla serie di 10 vittorie consecutive dei Cavs con una sconfitta per 115-105 al Rocket Mortgage FieldHouse, dove Cleveland è ora 18-1.

Charlotte, al contrario, non ferma la caduta riuscendo ad arrivare alla decima sconfitta consecutiva, sei arrivate in trasferta.

Sia Ball (caviglia sinistra, polso destro) che Miller (caviglia sinistra) hanno mostrato poca ruggine all’inizio della gara e hanno continuato a lottare per tutto il tempo.

Ball ha segnato sette punti nel primo quarto e ha concluso con 24 punti (7/20 dal campo) e ha aggiunto quattro assist e tre rimbalzi in 33 minuti.

Per non essere da meno, Miller ha pareggiato i 24 punti (8/14) dal campo, realizzando 6 tiri su 10 da lunga distanza.

Punto di svolta: Gli Hornets sono entrati nel secondo quarto in svantaggio, 29-23, ma quando ti trovi di fronte alla squadra più in forma della NBA nel suo campo di casa, c’è poco margine di errore e il tratto di 3:24 per iniziare il secondo si sarebbe rivelato cruciale.

Gli Hornets hanno mancato i loro primi quattro tiri dal frame e hanno perso palla tre volte (eguagliando il totale del primo quarto), portando a sei punti per Cleveland su un parziale di 13-2 che ha portato il vantaggio a 42-25.

Charlotte ha faticato a trovare un’opzione per Evan Mobley poiché il lungo dei Cavs ha segnato sette punti lavorando il suo gioco interno ed esterno.

Charlotte ha segnato solo 1/11 dal campo mentre i Cavs costruivano il loro più grande vantaggio della partita, 53-29, a 5:00 mancanti alla sirena del secondo quarto così Charlotte non è mai più rientrata in partita.

Nick Smith Jr. ha giocato la seconda partita consecutiva nel nuovo anno ottenendo il proprio massimo stagionale da 18 punti con 7/12 dal campo compreso un 4/6 tiri da oltre l’arco.

Per Cleveland decidici Darius Garland con 25 punti e Jarrett Allen con 19 pt. e 11 rimbalzi oltre ad un Donovan Mitchell che ha contribuito a mantenere le distanze segnando 17 dei suoi 19 punti nel secondo tempo.

Evan Mobley ne ha aggiunti 17 per Cleveland, che ha vinto per la 18a volta in 19 partite casalinghe ed è 31-4 in totale mentre Charlotte è alla diciassettesima sconfitta sulle ultime 18 e verrebbe da scusarsi con i Pacers per il bug della W a Indianapolis.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.