Game 45: Charlotte Hornets Vs Los Angeles Clippers 104-112

Moussa Diabaté ha chiuso con 11 punti e 14 rimbalzi ma agli Hornets non è bastata la sua energia.

CHARLOTTE, N.C. — Norman Powell ha segnato 27 punti, Kawhi Leonard ne ha aggiunti 21 più 9 rimbalzi così i Los Angeles Clippers hanno tenuto a bada i resistenti Charlotte Hornets vincendo 104-112 allo Spectrum Center.

James Harden ha concluso con 14 punti e 10 assist per i Clippers, mentre Ivica Zubac ha totalizzato 14 punti e 11 rimbalzi.

I Clippers, avanti 48-51 dopo un canestro di Bridges in entrata a meno di due secondi nel primo tempo, sono riusciti con un lancio da fondo campo (ce ha scavalcato Bridges in salto) a trovare D. Jones che ha segnato in layup sulla sirena un + 5 divenuto +6 prima dell’inizio ripresa per un tecnico a Bridges comminato nel passaggio degli spogliatoi.

Il divario è salito a 10 punti nel terzo quarto ma i Calabroni, pur in difficoltà e con Okogie uscito dopo un paio di buone giocate per una spinta proditoria alle spalle di Harden, non si sono arresi e sono tornati al -2.

Il finale è stato a vantaggio dei Clippers, sia perché Lee non aveva giocatori crunch e il tecnico ha aggravato la situazione tenendo in campo KJ Simpson che ha mancato in precedenza un layup e un N. Smith Jr. non ancora all’altezza tra conclusioni corte in fade-away e tiri discutibili.

La tripla di Harden ha portato il punteggio sul 95-102 a 6:06 dalla fine e la schiacciata di Leonard a 1:45 dalla fine (steal a Miles) ha regalato ai Clippers il loro un vantaggio ampio 99-110.

Miles Bridges ha totalizzato 27 punti e 9 rimbalzi per Charlotte che ha ricevuto un buon contributo anche da Vasa Micic con 20 punti.

Gli Hornets (12-33) sono 1-4 nelle prime cinque partite casalinghe sulle nove previste di seguito da giocare in casa.

Domani saranno in back to back contro Denver e sicuramente non ci sarà Tre Mann, perso nella notte dei tempi tra gli infortunati.

La guardia ha finito la stagione, ieri è arrivata la notizia che dovrà sottoporsi ad un operazione per sistemare l’irritazione al disco, assurda una valutazione medica così tardiva con tutto il rispetto per il lavoro e la volontà di essere meno invasivi possibile.

L’ex possibile sesto uomo dell’anno sarà il terzo out per tutta la stagione a Charlotte dopo Grant Williams e Brandon Miller.

Conclusioni Clippers: i Clippers hanno vinto 13 partite consecutive contro gli Hornets, con l’ultima sconfitta il 18 novembre 2017 a Charlotte.

La partita di venerdì doveva essere originariamente l’ultimo incontro tra le squadre in questa stagione ma gli incendi in California all’inizio di questo mese hanno posticipato la partita dell’11 gennaio a L.A. e si giocherà il 16 marzo.

Momento chiave: Dopo che Charlotte si è portata sul 95-97 con 6:44 da giocare, Kevin Porter Jr. ha eseguito con una schiacciata del suo tiro da 3 punti sbagliato per innescare un parziale di 7-0 che includeva anche un layup in penetrazione di Powell e un tiro da 3 punti di Harden per un vantaggio di 95-104 e Charlotte non si è più riuscita ad avvicinare a meno di cinque punti per il resto della partita.

Statistica chiave: I Clippers hanno tirato con un 11/28 da 3 punti e gli Hornets solo con un 7/30, questo, nonostante i tentativi di Bridges di andare a chiudere nel pitturato, è costato molto a Charlotte che semplicemente non ha gli uomini per mettere dei tiri e a volte non riesce a costruire situazioni per far trovare spazio agli uomini sul perimetro.

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.