Game 61: Charlotte Hornets Vs Minnesota Timberwolves 110-125

CHARLOTTE, N.C. — Anthony Edwards e Jaden McDaniels hanno segnato 29 punti a testa e i Minnesota Timberwolves hanno battuto gli Charlotte Hornets 125-110.

Julius Randle ha concluso con 25 punti, 10 rimbalzi e 9 assist per i Timberwolves, che hanno vinto la loro terza partita consecutiva.

McDaniels ha anche catturato 10 rimbalzi.

Per Charlotte LaMelo Ball ha totalizzato 28 punti, 10 rimbalzi e 6 assist ma nonostante il play in doppia cifra la squadra di Lee è caduta per l’ottava partita di fila…

Miles Bridges ha aggiunto 23 punti, 9 rimbalzi e 5 assist ma Timberwolves hanno preso il comando già a 5:40 dalla fine del primo quarto e non lo hanno più perso.

Il punteggio all’intervallo era comunque ancora vicino: 58-65, nonostante Edwards avesse già accumulato 16 punti nel primo tempo.

Conclusioni Timberwolves: Donte DiVincenzo è tornato nella formazione titolare dove era stato prima di essere messo da parte per un infortunio all’alluce e ha segnato 16 punti.

Conclusioni Hornets: Charlotte ha avuto per ben tre volte una striscia di almeno 8 sconfitte consecutive in questa stagione, inclusa una serie di 10 sconfitte consecutive…

Gli Hornets sono una squadra in caduta libera nella quale sembra possa esserci spazio per scambiare chiunque ormai visto vi sono in giro alcuni rumors persino su LaMelo Ball, gran talento ma non sempre presente.

Momento chiave: I Timberwolves hanno preso il largo con un parziale di 10-0 nel quarto periodo per estendere un vantaggio da 12 a 22 punti.

Statistica chiave: I Timberwolves hanno sfruttato meglio il tiro da tre punti rispetto agli Hornets per i quali continuano a rimanere un problema.

Un +27 in virtù dei 21 realizzati contro i soli 12 degli Hornets che hanno visto Miles Bridges chiudere da fuori con un 1/8.

 

 

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.