MIAMI — Miles Bridges ha segnato 35 punti, Mark Williams ne ha aggiunti 24 più 10 rimbalzi e gli Charlotte Hornets hanno ottenuto la loro prima vittoria divisionale della stagione battendo i Miami Heat ripetendo in maniera identica il punteggio finale della penultima partita.
Oltre alla prima W contro una rivale della Southeast Division, Charlotte, torna a vincere a Miami, cosa che non accadeva dal 2021.
Altra curiosità pazzesca, Charlotte ha recuperato l’identico svantaggio che ha avuto con Brooklyn due notti fa, 17 punti mentre a marzo Miami ha perso una partita per la terza volta dopo essere stata in vantaggio di almeno 17 punti, crollando nuovamente in casa. Bam Adebayo ha concluso con 23 punti, 14 rimbalzi e otto assist per gli Heat, e Tyler Herro ha chiuso con 21 pt. per Miami.
Charlotte ha visto una partenza lentissima di Lamelo Ball al tiro da 3 con uno 0/8 riscattato nel finale con due triple decisive finendo per segnare 15 punti e smistare 10 assis che ha vinto grazie anche ad un 22/23 dalla lunetta (unico errore del Condor Williams) mentre Miami ha segnato 14 dei 20 dalla linea.
Lee, che ha recuperato Ball, Nurkic e Mark Williams con la ciurma rispetto alla partita precedente, ha finalmente deciso di dare una shackerata allo starting five schierando titolare in SG DaQuan Jeffries ed escludendo Nick Smith Jr..
L’inizio è stato nuovamente frustrante con la difesa di Charlotte incapace di fermare le folate degli Heat a canestro né tantomeno di opporsi alle triple sal perimetro.
Miles Bridges (ottimo momento) ha capegiato i rivoltosi tenendo in vita Charlotte che dal -17 ottenuto a 10:16 del secondo quarto dall’ex Rozier a mezzo tripla, è risalita sino al -6 con un canestro a due secondi dalla sirena lunga per il 52-58.
Charlotte pareggiava a 1:56 dalla fine del terzo quarto con la bomba di Ball ma chiudeva sul -4 a causa di 4 FT concessi ad Adebayo.
Gli Hornets comunque rimanevano in partita riuscendo a difendere piuttosto bene rispetto ai soliti standard con un Mark Williams finalmente sembrato molto più attivo e abile ad infastidire i tiratori avversari tanto da influenzarli in diversi casi e a recuperare qualche rimbalzo difensivo mentre in attacco si mostrava molto strong andando ad esempio a schiacciare a 2:21 dalla fine il -1 (93-94).
Il sorpasso lo inventava Bridges che a 1:15 riceveva da Ball (stoppato sull’azione precedente da Wiggins) su una rimessa e spostandosi verso la top of the key faxceva partire una tripla leggermente of balance che si infilava perfettamente per il 101-99.
Spolestra si affidava a Herro che a 27 secondi mancava la tripla, Adebayo catturava il rimbalzo ma non convertiva in canestro il layup così la sfera capitava nelle mani di ball che con un baseball pass lanciava Mark Williams per un rassicurante 103-99 in schiacciata.
Miami però non cedeva le armi e trovava la soluzione più “insolita”, Adebayo da tre dall’angolo funzionava, Heat a -1 a 14 second dalla fine e costretti a commettere due falli poiché non ancora in bonus.
Bridges a cronometro fermo in lunetta ripristinava almeno un +3, gli Heat ci riprovavano sorprendendo ancora Charlotte ma questa volta Adebayo dalla top of the key accarezzava solamente la parte esterna della retina con la spicchiata che abdava a spegnersi oltre il fondo.
Sembrava fatta per Charlotte ma il pasticcio combinato da Nick Smith Jr. che riceveva sulla rimessa da Green finendo per perder palla in modalità saponetat, concedeva alla squadra della Florida l’ultima occasione pur senza time-out.
Rimessa sulla fascia verticale, corsa di Herro fino quasi alla linea dei tre punti a sx senza disturboo sino all’ultimo momento con due Hornets che facevano ombra in salto su ambo i lati e tiro corto respinto dal ferro, vittoria Hornets salva e festegiamenti vari sul parquet.
Conclusioni Hornets: Charlotte era stata 0-11 contro gli avversari della Southeast Division in questa stagione. Nessuna squadra, dall’attuale formato di quattro o più divisioni nel 1970-71, è rimasta senza vittorie nella propria divisione per un’intera stagione e per fortuna Charlotte ha scongiurato questa pietosa eventualità.
Conclusioni Heat: il centro esordiente Kel’el Ware ha ottenuto minuti significativi nel quarto quarto solo per la seconda volta nelle ultime sei partite di Miami. “Avrà sicuramente le sue opportunità andando avanti”, ha detto l’allenatore degli Heat Erik Spoelstra. “Guarda, ho capito. … Se perdi le partite, l’allenatore si mette in gioco per essere messo in dubbio. Non c’è dubbio”.
Momento chiave: Bridges: ha realizzato una tripla con 1:15 rimanenti per il vantaggio, poi ne ha aggiunta un’altra nel successivo possesso di Charlotte per portare definitivamente in vantaggio gli Hornets.
Statistica chiave: Charlotte si è rimessa in piedi con due macro-parziali di 14-0 nel terzo quarto e 10-0 nel quarto periodo.
Voti: LaMelo Ball: 6,5 nonostante un pessimo 5/21 dal campo, ritrova un po’ di altruismo per i compagni aggiustandosi in modalità assist (bello lo schermo per Bridges sulla tripla finale) e le due triple el secondo tempo sono importanti, Jeffries: 6,5 Parte titolare ottenendo 8 punti (2/7) ma aggiusta un po’ la difesa dopo un inizio balordo dando più fisicità alla squadra, vedi le 2 stoppate, Josh Green: 5,5 3 punti, 6 rimbalzi, +15 in +/- ma a me non convince ancora molto, Miles Bridges: 8 35 punti, 12/19 dal campo, 5 rimbalzi, 5 assist, 2 stoppate, tiri decisivi, gran momento di forma, mezza vittoria è sua, Mark Williams: 7,5 Ottima prestazione da doppia doppia. Finalmente convincente, tassello decisivo per eludere la zona di Miami che ha tenuto a bada i tiratori da fuori di Charlotte, difende, schiaccia con la giusta grinta, si muove soprattutto, se continua così i Lakers non hanno fatto un affare con i loro dottori, Jusuf Nurkic: 6 10:25 sul parquet. Un po’ paga la mancanza di atletismo in difesa anche se non va male in attacco, Malachi Flynn: 6 Male al tiro (1/5), chiude con 5 punti ma 4 assist, 2 rimbalzi, 2 rubate, riuscendo a guadagnarsi la sufficienza con tre FT a segno e la pressione portata sugli attaccanti di Miami, N. Smith Jr.: 5 4 pt. (2/6), -19 in +/- ma soprattutto il pasticcio finale che da l’ultima chance a Miami. Un giocatore che fatica a ritagliarsi il giusto spazio al tiro se pressato finendo per forzare qualche conclusione che si sa già in partenza non avrà buon esito, Wendell Moore Jr.: 5,5 Una bomba su due a segno, manca purtoppo la costruzione fisica, Seth Curry: 5 Stavolta serata no per il veterano che manca le tre triple tentate e si fa intercettare anche un passaggio in angolo, Moussa Diabaté: 6 Un po’ sovrastato, prende una gomitata da Jaquez Jr. nel tentativo di recuperare da dietro per una stoppata ed esce anzitempo ma compie due steal.