CHARLOTTE, N.C. La coppia formata da Paolo Banchero (32 pt.) e Franz Wagner (26 pt.) ha accorpato 58 punti realizzando più della metà dei point a favore degli Orlando Magic che hanno sfruttato anche la serata di Black da 20 punti per vincere l’ultima partita della serie stagionale con gli Hornets.
LaMelo Ball ha guidato Charlotte con 25 punti e 9 assist mentre Josh Green e Nick Smith Jr. ne hanno segnati 13 ciascuno.
Wendell Carter Jr. degli Orlando ha ottenuto 11 rimbalzi mentre Banchero (un problema per la difesa di Charlotte per larga parte della serata) ha ottenuto anche 7 rimbalzi e smistato 6 assist.
Conclusioni Magic: Banchero ha segnato almeno 30 punti per la quarta partita consecutiva. La sua impennata ha aiutato i Magic a vincere cinque delle ultime sette partite. Orlando ha vinto la serie stagionale contro Charlotte 4-0…
Conclusioni Hornets: un’altra partita statisticamente forte per Ball si è comunque conclusa con una sconfitta per Charlotte, già eliminata dalla contesa dei playoff. Ha realizzato 9 tiri su 13 e ha distribuito 9 assist ma gli Hornets in flessione hanno ceduto per la quinta volta nelle ultime sei uscite.
La partita
Dopo un buon avvio, Charlotte ha cominciato a soffrire i colpi dei Magic che si portavano sul +8 con due FT realizzati da Black ma l’unico canestro dato buono a Seth Curry consisteva (nel finale di primo quarto) da una giocata da 4 punti (catch n’shoot da 3 con fallo da parte di Black) a un minuto dalla fine e l’unico canestro che intercorreva dalla prodezza del numero 3 e la prima luce rossa consisteva in un canestro di Nick Smith Jr. che chiudeva sul 27-29 il primo quarto.
Il ritardo accumulato si faceva, invece, consistente a fine secondo quarto quando, dopo aver visto un canestro annullato a Curry (la terna non si è incredibilmente accorta che la palla spazzata in stoppata aveva toccato nettamente il vetro) e aver subito le folate offensive dei Magic, Charlotte incassava l’appoggio di Franz Wagner per il -13 (50-63) anche se si andava a riposo sul -10 (canestro dalla lunetta di un Okogie al rientro che non è sembrato ancora in forma e ha chiuso con 3 punti tutti a gioco fermo e un paio di errori e di Bridges da due): 63-53.
Il secondo tempo andava in scena con un altro piglio: gli Hornets infilavano subito dall’angolo sinistro una bomba con Green, poi Ball e lo stesso australiano davano la spinta per pervenire al pareggio conquistato a 8:47 (65-65) con il lancio radar di Ball per l’alley-oop di Green spettacolare.
Charlotte non si fermava lì ma a 7:04, con un canestro da oltre l’arco di Bridges, volava sul +6 (67-73), peccato che in un momento delicato e potenzialmente decisivo per Charlotte, soltanto una dozzina di secondi più tardi, LaMelo era costretto a lasciare il parquet avendo raggiunto il quinto fallo, complice un arbitraggio molto poco casalingo e buono che “girava” un po’ nell’ultima frazione.
Gli Hornets resistevano con la panchina anche se Lee, sbagliava nel non inserire Curry, Nurkic insieme ai giovani Salaun (buona partita con un paio di sfondamenti recuperati anche se un errore di ingenuità nel finale in appoggio si è fatto pesante) tenevano in qualche maniera botta e si andava ai dodici minuti finali sull’83 pari grazie al parziale da 30-20 nel terzo quarto pro Charlotte.
I Magic sembravano poter vincere da subito la partita prendendo una manciata di punti di vantaggio, Lee tardava a far rientrare i titolari (Williams, Bridges) ma il play di Charlotte a 6:21 pareggiava con una tripla improvvisa dalla contea di Orange dopo essersi messo in proprio e da one man show, aver riportato a galla la squadra.
I magic riconquistavano il vantaggio ma Ball serviva Williams in post che, invece di andar dentro (mani pessime in serata sui tentativi di appoggio), allungava in angolo sullo stesso lato a Nick Smith Jr., bravo a catapultare la tripla dal corner sinisto per il 104 pari a 2:18 dalla fine.
Momento chiave: Da lì i Magic hanno concluso la partita con un parziale di 7-0…
Una schiacciata di Black in put back con 1:58 rimanenti ha rotto la parità e ha portato definitivamente in vantaggio i Magic.
Gli Hornets non sono più riusciti a segnare e Wagner ha chiuso il match con 5/6 dalla lunetta mentre in mezzo Ball, con gli Hornets sotto di 6, è stato espulso su una rimessa che cercava di andare a prendere, la spinta su Black, accentuata dal piccolo di Mosley è costata il sesto fallo e la definitiva certezza della sconfitta.
Statistica chiave: I Magic hanno commesso solo otto palle perse e hanno preso 59 rimbalzi contro i 49 dei Calabroni.
A Charlotte non è bastato il 26-22 negli assist e il 41,2% da tre punti contro il 31,0% di Orlando, complessivamente la squadra di casa ha tirato con il 42,0% contro il 45,6% di quella della Florida che conferma i problemi di rientro in difesa della squadra di Lee: 10-17 nei fast break.
Voti
LaMelo Ball: 6,5 Buon avvio e buona parte di ultimo quarto quando sostiene in tutto e per tutto la squadra con qualche colpo dei suoi tra triple ed entrate (in una ci prova Mosley a ribaltare con il challenge il giudizio della terna che aveva concesso il fallo a Ball ma la scelta viene confermata) ma si perde nel crunch time e viene espulso, inoltre i problemi di falli lo limitano in una partita a scomparsa da 28:47.
Da Quan Jeffries: 5,5 Ha il suo da fare difensivamente dove non sempre riesce a fermare i suoi avversari e in attacco stenta anche se va a segno con un bell’alley-oop su assist di Ball, 3/11 totale però…
Josh Green: 6,5 Buona partita condita da triple e alley-oop, anche lui ha qualche distrazione difensiva ma è più sul pezzo in certi casi anche se banchero ad esempio, mnel secondo tempo lo batte con un fade-away dalla baseline sinistra, ma lo sforzo in close-out c’è.
Miles Briges: 5 5/19 al tiro, si sveglia ancora tardi in partita come a Miami e nel finale non fa le scelte giuste, da un paio di partite in flessione.
Mark Williams: 5,5 Ancora una partita da doppia a rimbalzo ma sbaglia alcuni tocchi da sotto con un una certa imprecisione, poi ne mette dentro uno difficile nell’ultimo quarto. Quello che non va è un certo linguaggio del corpo che ne indica sfiducia e non provarci più davvero nel finale dove su due o tre azion avrebbe potuto almeno provare ad essee più attivo. Buono l’assist dell’ultimo pari Hornets ma da lui mi asppetto di più perché ha potenzialità ma deve essere più attivo.
Jusuf Nurkic: 5,5 Due stoppate e qualche buon assist non compensano la lentezza e la legnosità del centro in seconda di Charlottte che ogni tanto pasticcia anche. A me è simpatico ma spero di non rivederlo il prossimo anno.
Nick Smith Jr.: 6 Problemi difensivi lampanti tra fisico e tattici, in attacco il solito folletto che qualche volta sbatte sul muro avversario ma riesce a piazzare anche alcuni ottimi colpi senza sprecare troppo.
Josh Okogie: 5 Non sicuramente lui. Sbaglia un paio di tiri, in ritardo difensivo in diverse occasioni, manca tempistica ed esplosività. Guadagna qualcosa dalla linea della carità.
Tidjane Salaun: 6 Ottimo avvio, prende due sfondamenti e va a forzare la difesa dei Magic per prendersi dei liberi. Al tiro però è ancora un po’ impreciso a parte la tripla arcobaleno che centra e nel finale si butta dentro con poca convinzione e viene fermato.
KJ Simpson: 5,5 Problemi difensivi come per N. Smith Jr. fisico e alchimia tattica, in atatcco a livello di percentuali è decente e resiliente quando ava a prendere un rimbalzo e a convertire da sotto ma si mette ad attar briga con Black ed entrambi prendono un tecnico.
Seth Curry: 6 Canestro da tre più fllo nel primo quarto, riavvicina Charlotte poi segna in transizione due punti ma la terna è non vedente evidentemente e dal possibile +1 passiamo al -3 nel giro di 5 secondi… Sbaglia un tiro e poi nel secondo tempo fa compagnia a Lee in panca, il coach vuole dare spazio ai giovani ma se vuole vincere sbaglia.
Moussa Diabaté: s.v. Entrato per pochi secondi. Sarebbe durato di più un eventuale invasore di parquet e forse, visto ciò che viene offerto come impegno, qualche minuto l’avrebbe meritato o come centro o in aggiunta da PF…
Coach Chales Lee: 5,5 Buoni gli assist, buona resilienza, non male da tre a alla fine la squadra perde e gli errori sono sempre gli stessi, tattici e di scelte giocatori, in North Carolina l’entusiasmo e ironia ormai si fondono. Nono anno senza playoff, certamente lui è nella Buzz City da un anno ed è stato sfortunato sugli infortuni ma è un coach ancora inesperto che ha mostrato delle lacune. Mi piacerebbe vedere un coach europeo far giocare la squadra in maniera più bella ed efficace e nonvivere sui colpi dei singoli o affidarsi alla Madonna mentre un tiro a lunga gittata sta raggiungendo l’anello…