Game 79: Charlotte Hornets Vs Memphis Grizzlies 100-124

Seth Curry chiude con un 1/3 da fuori in serata ma con 9 punti, (3/6).

CHARLOTTE, N.C. — Ja Morant ha messo a segno 28 punti, 5 rimbalzi e 8 assist nella vittoria dei Memphis Grizzlies sugli Charlotte Hornets per 124-100 martedì sera.

Nulla di sconvolgente con Charlotte già in letargo da tanking da altre tre partite.

Il terribile evento inaspettato riguarda, invece, la guardia di Memphis Jaylen Wells che è stata prelevata dal campo in barella e trasportata in ospedale dopo aver tentato una schiacciata in contropiede, il problema è che K.J. Simpson è arrivato da dietro e l’ha urtato a mezz’aria facendolo atterrare violentemente sulla testa.

Allo Spectrum è calato il silenzio perché Wells, alla sua 74esima partita da titolare, è rimasto fermo immobile a terra per otto minuti prima di essere sollevato su una barella con la testa fasciata per limitarne i movimenti.

Gli arbitri hanno poi fischiato doverosamente un fallo di 2° grado a Simpson, che è stato espulso automaticamente.

E’ arrivato poi dal padre Fred (presente allo Spectrum pare) un aggiornamento sulle condizioni di salute del figlio: “Jaylen è sveglio e vigile. Cerca di sapere il risultato! Polso gonfio (forse rotto). Dolori al viso, alla mascella e alla schiena. Deve fare una radiografia e una TAC”.

Difficilmente però lo si rivedrà sul parquet nelle ultime tre partite di regular season per i Grizzlies attualmente al quinto posto nella Western Conference, in lotta indiretta con i Nuggets (non solo) che hanno appena licenziato il loro storico allenatore M. Malone, per un posto al sole ai PO.

Un flagrant comunque d’inesperienza su un’azione evitabile giacché Memphis ha iniziato bene portandosi in vantaggio e inibendo Charlotte al canestro.

La prima retina conquistata è arrivata in appoggio con Okogie in drive quando il cronometro toccava gli 8:32 (quasi tre minuti e mezzo da inizio gara)…

Per gli ospiti, Desmond Bane ha segnato 19 punti, Zach Edey 17 punti e conquistato ben 19 rimbalzi mentre Jaren Jackson Jr. ha aggiunto altri 14 punti per Memphis (47-32) che ha mantenuto il passo nella corsa alla miglior posizione possibile nella matassa dietro le prime della Western Conference.

Le squadre dal terzo all’ottavo posto erano, infatti, separate da due partite in classifica prima di martedì.

Miles Bridges ha segnato 14 punti per Charlotte (19-60) che chiude mestamente la sua stagione casalinga con una prova incolore.

Conclusioni Grizzlies: Dopo aver saltato la vittoria di sabato a Detroit a causa di un’intossicazione alimentare, Morant ha sfruttato al meglio il suo ritorno a casa a Charlotte, che si trova a 171 chilometri a nord della sua città natale, Dalzell, nella Carolina del Sud.

Ha fatto una schiacciata alley-oop che ha entusiasmato il pubblico alla fine del primo quarto e molti hanno applaudito i suoi canestri per tutta la partita...che la fantascienza del mercato porti Morant a Charlotte magari e Ball a Memphis?

Poco probabile ma molto  accattivante.

Conclusioni Hornets: Taj Gibson, veterano di Charlotte con 16 anni di esperienza, ha giocato la sua 999esima partita in regular season.

Gibson è alla sua prima stagione con gli Hornets dopo aver giocato per Chicago, Oklahoma City, Minnesota, New York, Washington e Detroit.

Seth Curry continua la corsa per il primo posto in percentuale 3 punti…

Momento chiave: Bane ha segnato cinque dei primi sette punti della partita, portando Memphis in vantaggio per 7-0.

Charlotte non è mai stata in vantaggio o ha fatto uno sforzo extra per competere seriamente.

Statistica chiave: Charlotte continua ad avere gli stessi problemi, i fastbreak che sono costati anche l’espulsione a KJ Simpson e persevera nel tirar male da tre punti con un 28,9 % terrificante, figlio anche delle conclusioni in serata di Jeffries, il quale da fuori chiude con uno 0/6…

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.