Contatore Geiger

Matt Geiger è stato uno dei centri degli anni ’90 degli Charlotte Hornets.

Matt Geiger da rookie con gli Heat.

Potremmo prenderlo ad esempio, oggi, come modello di tenacia anche senza una forza fisica devastante ripercorrendo la sua parabola con Charlotte.

Arrivato in un pacchetto comprendente anche Glen Rice, da Miami, come un fulmine a ciel sereno, il presidente George Shinn si sbarazzava alla vigilia della stagione 1995/96 di Alonzo Mourning, uomo che avrebbe potuto far balzare ai piani altissimi Charlotte ma le cui richieste, espresse dal manager, erano divenute “insostenibili” per l’ex lavamacchine (Shinn) che aveva creato gli Hornets.

Geiger arrivò in punta di piedi e gli Hornets fallirono per un soffio la qualificazione playoff al primo anno riuscendo però a raggiungere l’obiettivo l’annata successiva dove gli Charlotte Hornets disputarono la loro miglior stagione ma vennero eliminati da New York al primo turno e poi nuovamente riuscirono nel 1997/98 a giocarli battendo gli Hawks al primo turno, perdendo al secondo con i Bulls di MJ al canto del cigno.

La sua brillante carriera universitaria portò Geiger a essere selezionato dai Miami Heat nel secondo round (42a scelta assoluta) del draft NBA del 1992.

Giocatore particolarmente duro, in un’amichevole prestagionale colpì Shaq con la classica manata per non far alzare la palla sotto il canestro al giocatore dei Magic e gli ruppe un dito…

Inizialmente Geiger non si rasava la testa ma quando seppe che suo fratello gemello era stato colpito dal Linfoma di Hodgkin, un cancro raro che colpisce specialmente in età giovanile, decise di radersi per supportare il fratello che aveva perso i capelli durante la terapia.

Matt Geiger agli Hornets.

Giocò nella NBA per 10 stagioni dal 1992 al 2002 con 3 squadre: Miami Heat, Charlotte Hornets e Philadelphia 76ers.

A Charlotte giocò tre stagioni e un paio di sue triple a Chicago contribuirono a rompere la lunghissima imbattibilità dei Bulls allo United Center che quella sera uscirono sconfitti 98-97.

Matt aveva un discreto tocco, un fisico troppo leggero da centro che gli permetteva però di switchare in ala grande o di essere un centro anomalo e veloce.

 

La società però cerca di meglio e decide di “sacrificare” Kobe Bryant già destinato ai Lakers ma scelto alla 13 dagli Hornets per scambiarlo con Vlade Divac che nell’autunno 1997 diviene il centro titolare di Charlotte relegando Matt ad un ruolo dal minutaggio inferiore ma non per questo meno decisivo.

Lasciata Charlotte per Philadelphia, nell’estate del 2000, il rifiuto di Matt Geiger di rinunciare a una clausola di scambio da 5 milioni di dollari nel suo contratto fermò un accordo a quattro squadre tra Philadelphia, gli Hornets, i Detroit Pistons e i L.A. Lakers che avrebbe mandato Allen Iverson ai Pistons.

Fu anche sospeso per 2 partite durante la stagione 2000-01 per una violazione della politica sugli steroidi della NBA/NBPA e giocò contro Charlotte un playoff che i 76ers di Iverson vinsero.

Geiger ebbe poi infortuni al ginocchio che lo costrinsero a ritirarsi presto nel 2002 con una media di 9,2 punti e 5,7 rimbalzi a partita.

Matt Geiger ha segnato il suo record di punti in una partita NBA il 02 marzo 1998. Quel giorno segnò 29 punti nella vittoria casalinga di Charlotte su Golden State per 112-83.

Matt Geiger ha segnato il suo record di rimbalzi in una partita NBA il 27 gennaio 1996. Quel giorno raccolse 21 rimbalzi nella vittoria di Charlotte in casa contro Philadelphia per 110-105.

Matt Geiger ha segnato il suo record di stoppate in una partita NBA il 31 marzo 1998 al The Hive. Quel giorno bloccò 5 tiri nella vittoria ottenuta da Charlotte sempre sui 76ers 101-93 andando in doppia doppia con 12 punti ed altrettanti rimbalzi.

Durante la sua permanenza con i Calabroni nella seconda parte della metà anni ’90 fu coinvolto lateralmente, suo malgrado, in quella che oggi chiameremmo una storia di femminicidio.

Geiger posò con la cameriera degli Hooters Tanya Hillerud al ristorante di Port Richey dandole poi il suo numero di cellulare.

In quella sera del maggio 1997 (se non erro), la Hillerud che aveva 26 anni, mostrò la Polaroid e il numero scarabocchiato su una ricevuta degli Hooters, al suo fidanzato convivente, Vincent Rizzi.

La Hillerud non aveva chiamato però il centro di Charlotte.

I testimoni hanno detto che Rizzi sembrava imbarazzato e turbato.

Più tardi, la coppia litigò.

Due giorni dopo, il 2 giugno, Rizzi sparò mortalmente alla testa di Tanya Hillerud con una pistola disse la polizia.

L’incontro casuale di Hillerud con Geiger e le discussioni che ne sono scaturite con Rizzi sono descritte nei documenti pubblicati mercoledì dall’ufficio del procuratore distrettuale.

“Rizzi era una persona possessiva” ha detto l’investigatore privato Mike Holden, che lavorava per la famiglia di Hillerud.

Tim Fiandola, che viveva con Rizzi e Hillerud nella casa in cui è avvenuta la sparatoria, affermò ai detective dello sceriffo di Pasco che Rizzi era “ovviamente geloso” e arrabbiato per l’incontro della sua ragazza con Geiger.

Era arrabbiato anche perché Hillerud aveva accettato il numero di Geiger disse Fiandola.

Le cameriere di Hooters rivelarono ai detective che Geiger era andato al ristorante con degli amici solo 15 minuti prima della chiusura posando per delle foto con alcune di loro.

La mattina presto del 2 giugno, ha detto Fiandola ai detective, ha visto Rizzi recuperare una pistola Glock dal bagagliaio dell’auto di Hillerud, dove era stata messa da un amico qualche giorno prima.

Rizzi ha preso la pistola dalla custodia, ha caricato il caricatore, poi ha rimesso la pistola nella custodia e se n’è andato con essa, dice Fiandola.

Fiandola, che lavorava di notte e dormiva di giorno, ha detto di essere stato svegliato verso le 15:30 dai rumori di Rizzi e Hillerud che litigavano mentre erano in piedi in un bagno lì vicino prima di sentire uno sparo e trovare lei a terra, ormai priva di vita.

La casa non aveva un telefono, quindi Fiandola si è precipitato a una stazione di servizio lì vicino per chiamare la polizia.

La polizia ha trovato Rizzi in casa ed è stato preso in custodia.

Ken Hillerud, il padre di Tanya, ha detto di aver chiamato Geiger dopo la sparatoria. Geiger, ha detto, ha offerto le condoglianze e gli ha assicurato che non stava cercando di “andare a prendere” sua figlia quella sera, invece, Hillerud ha detto che a Geiger piaceva usare le cameriere di Hooters nelle promozioni che conduceva, come le cliniche di basket o negli eventi di beneficenza.

Il padre di Tanya ha detto che sua figlia stava per lasciare Rizzi e che pensava che quella decisione avesse portato alla sparatoria ma ha detto che la gelosia per Geiger ha sicuramente contribuito.

“Qualsiasi cosa potrebbe far scattare quell’uomo”, ha detto.

“Solo Vincent Rizzi sa per certo perché ha fatto quello che ha fatto”.

Lasciata alle spalle questa triste e purtroppo troppo ripetuta storia, tornando a Geiger, qualche anno più tardi, finita la carriera NBA Matt Geiger ha acquistato una mega-villa in Florida piuttosto particolare.

Geiger non ha badato a spese per costruire la sua villa nel 2002 a Tarpon Springs.

La villa contiene una vasca per gli squali e una piscina enorme con una scogliera per i tuffi.

La tenuta comprende anche una dependance separata.

Solo poche case nella zona di Tampa Bay sono più grandi.

Quando Geiger costruì la sua versione del Taj Mahal su Old Keystone Road nel 2002, divenne la residenza più grande nella contea di Pinellas con tasse annue sulla proprietà di $ 177.000.

L’ex stella della Countryside High School costruì la sontuosa dimora dopo che la sua carriera NBA finì con i Philadelphia 76ers.

Alla fine del 2008, Geiger doveva alla contea di Pinellas $ 290.000 di tasse arretrate sulla casa e su un’altra iniziativa immobiliare di lusso di 64 acri nelle vicinanze che sperava di sviluppare.

L’ex giocatore NBA aveva installato un putting green e rifornito un lago artificiale con 2.500 spigole.

Un tempo aveva persino una mandria di bestiame personale con 12 bufali, 11 bovini Watusi, due asini, un cavallo in miniatura e una mucca.

La casa aveva 40 televisori, 18 dei quali cablati con Xbox in modo che Geiger e i suoi compagni di liceo potessero giocare ai videogiochi.

Organizzato da O’Neal, pare che Geiger abbia accettato volentieri di partecipare a questo evento di beneficienza e fatto pace con l’ex avversario di parquet mentre a sx posa l’ex centro di Charlotte Alonzo Mourning e vi è anche la madre di Shaq in foto…

La tenuta “vanta” diversi bar sontuosi, una postazione DJ e una pista da ballo, vasche idromassaggio, un forno per pizza, una cantina e persino una sala sigari.

Una volta trasformò la villa in una casa infestata di grandi dimensioni…

Geiger organizzò numerose feste per amici e associazioni di beneficenza.

Nel 2003 furono girate lì delle scene di The Punisher.

Nel film, la casa di Geiger divenne la tenuta di un gangster interpretato da John Travolta.

I funzionari della contea fecero però fallire i piani megalomani di Geiger nell’ottobre 2007 di installare una pista di atterraggio per elicotteri.

Geiger decise però di vendere la sua villa dopo aver avuto un figlio dalla sua ragazza nel 2007 per avere un’abitazione più adatta al figlio tentando di venderla per 20 milioni di dollari per poi abbassare successivamente il prezzo.

Insomma… per registrare la vita di Matt bisognerebbe installare un contatore Geiger, meglio quello che contare le attuali sconfitte di Charlotte che stasera sarà a Cleveland senza molte possibilità di uscirne vincitrice…

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.