La saga della trade momentaneamente fallita tra Lakers e Hornets aggiunge un nuovo capitolo.
Secondo Shams Charania di ESPN, gli Hornets sono in contatto con la NBA mentre tentano di esplorare le opzioni per contestare la decisione presa dai Lakers di bocciare Mark Williams alla visita medica.
“Gli Hornets stanno valutando i loro prossimi passi e soppesando le vie per contestare il processo di valutazione dei Lakers o cercare soluzioni alternative con l’ufficio della lega”, ha riferito Charania lunedì.
Le ragioni esatte del fallimento della visita medica di Williams non sono ancora esattamente note, tuttavia, secondo Dave McMenamin di ESPN, la decisione è stata presa in base a molteplici problemi e non all’infortunio alla schiena che lo ha tenuto fuori per gran parte della scorsa stagione.
Williams ha giocato solo 85 partite nelle sue prime tre stagioni NBA a Charlotte.
Oltre a quell’infortunio alla schiena, è stato limitato da problemi che coinvolgono i piedi e il pollice.
Sebbene corra rischi di infortuni a lungo termine, sembra essere abbastanza in salute per giocare in questo momento, infatti, Mark Williams ha giocato 23 partite sulle ultime 28 prima dello scambio avendo anche una buona media di 15,6 punti e 9,6 rimbalzi in 25 minuti a partita.
Ora Williams (che su un noto social aveva già messo due cuoricini, uno di colore giallo, l’altro viola) si trova in una posizione scomoda.
Se Charlotte andrà avanti nella causa e avrà successo (al momento non è chiaro se ci siano delle possibilità realistiche che ciò accada), Mark Williams finirà ai Lakers divenendo idoneo all’estensione contrattuale coi Lakers durante l’estate, sapendo già però che lo staff medico dei californiani non si fida della sua salute a lungo termine.
Se, al contrario per varie ragioni (al momento sembra l’ipotesi più probabile) gli Hornets non riuscissero a forzare con successo lo scambio, Williams rimarrebbe con una squadra che non solo lo ha scambiato ma ha anche cercato aggressivamente di forzare quello scambio dopo averlo riaccolto pubblicamente dopo l’annullamento iniziale dell’accordo.
In entrambi i casi, uno dei giovani giocatori più talentuosi della NBA si trova improvvisamente ad affrontare un futuro estremamente incerto.
Al momento due squadre sembrano litigare per decidere chi di loro sarà costretto a prenderlo.
Certo, dovessimo essere in buona fede, per Charlotte potrebbe essere più interessante avere Knetch e la scelta futura rispetto a riprendersi Mark Williams ora che è arrivato Nurkic mentre se gli Hornets avessero nascosto informazioni sulla salute di Williams farebbero una pessima figura in un contesto già di per se oggi non idilliaco e non è che la società negli ultimi anni stia collezionando “figuroni” tra risultati, problemi vari tra giocatori, gestione e in ultimo il famoso bambino della Playstation.
Forse in società non è andata giù che i Lakers abbiano dato dei truffatori a Charlotte (un conto è essere pessimi, un altro è essere volutamente disonesti) e magari gli Hornets oggi pretendono una qualche forma di risarcimento per lo scambio fallito nel quale, per effetto del pensiero dominante, la colpa ricadrebbe sugli Hornets.
Personalmente suggerirei alla NBA di istituire un concilio medico indipendente per queste rare occasioni che neutralmente possa valutare la salute di un giocatore e parametrarla a delle tabelle di idoneità o meno poiché le due squadre coinvolte non stanno facendo una grande figura, ed è probabile che se si dovesse arrivare ad un nuovo confronto risolutivo, a oggi, per come vanno le cose nella lega e per il fatto che Charlotte sia una franchigia nettamente più “piccola”, gli Hornets probabilmente sarebbero coloro che ne uscirebbero più danneggiati.
Se Williams rimanesse in roster da qu alla fine della stagione c’è la possibilità che se ne vada da Charlotte abbastanza arrabbiato perché passare da incedibile ad essere scambiato a sorpresa per non molto a oggi (poi magari domani Knetch diverrà fortissimo) non credo gli abbia fatto piacere e potrebbe aver minato la sua fiducia anche se nella NBA (vedi trade Doncic – Davis) tutto (o quasi) può accadere.
Rientrando troverà probabilmente il duo Moussa Diabate e Jusuf Nurkic.
Il primo è fresco di contratto a tempo indeterminato, ufficiale, da tre anni dopo essere stato two-way per 42 partite…
Il secondo è ancora nel limbo… si aspetta che la trade con Phoenix venga ratificata ma per ora nulla e potrebbero essere proprio gli Hornets a tergiversare perché se Williams dovesse tornare sarebbe tutto diverso.
Ovviamente, quando questa situazione si sarà sbloccata, indipendentemente se insieme al viola Williams vestirà di giallo o di teal, dovrà dimostrare di avere una buona salute e mantenersi su buoni livelli per avere un futuro in NBA ora che luci oscure sono state gettate dai Lakers nei suoi confronti.
Williams è un buon giocatore ma non un fenomeno, in attacco manca di protezione della palla sotto canestro e in difesa il suo sforzo è parso troppo fiacco contro i Lakers e contro Washington ad esempio.
Per lui e per Charlotte sarebbe bene rimanesse (se le cose rimanessero tali) e giocasse bene e con costanza in maniera da far aumentare il suo valore a vantaggio di entrambi.
Avrebbe tutte le carte in regola per affermarsi perché ha un buon fisico, sa andare a rimbalzo e non gioca male i pick and roll ad esempio, riuscendo anche recentemente a migliorarsi in fase di appoggio ai compagni, però il suo valore oggi è calato per i sospetti su di lui dopo la revoca dello scambio.
E per adesso stranamente il Trademark pare non lo voglia più nessuno…