Prima di entrare nel breve merito sui perché la squadra vada male, direi che si potrebbe tranquillamente riassumere con questa “parabola”, questa storia poco edificane che fa capire come, nonostante MJ non sia più l’azionista di maggioranza, le decisioni prese siano spesso stupide, potrei citare l’aver mantenuto Miles Bridges, pagato e aspettato giocatori rotti o aver investito su un coach novello che ha perso i filo della squadra che a dicembre si è sgretolata.
Dispiace scriverlo amando questa franchigia ma credo qui esista un ambiente malsano e si vada anche aldilà dei risultati sportivi e del “rispetto” guadagnato sul parquet.
La squadra NBA professionistica Charlotte Hornets ha rilasciato delle scuse a un giovane fan dopo che su internet li ha criticati per aver recuperato un regalo di Natale (PlayStation 5) che avevano dato ad un bambino davanti alle telecamere durante uno sketch natalizio.
L’incidente è avvenuto durante uno sketch a tema natalizio durante l’intervallo del 16 dicembre 2024, nel mezzo di una partita di basket tra i Philadelphia 76ers e gli Charlotte Hornets.
Molti giovani tifosi sono stati chiamati a scendere in campo accanto alle cheerleader e alla mascotte della squadra.
In uno di quegli sketch discutibili e cinicamente “divertenti”, una donna ha poi letto le lettere di Natale dei bambini per Babbo Natale e ha distribuito loro dei regali in base ai loro desideri.
Un bambino in particolare, che si è impegnato molto per ottenere buoni voti a scuola, voleva una PlayStation 5 per Natale.
Gli è stata, appunto, consegnata l’agognata console davanti alle telecamere ed era visibilmente estasiato quando gli è stata consegnata la PlayStation 5.
Tuttavia dopo lo sketch, i dirigenti hanno ripreso il regalo di Natale appena ricevuto dal bambino e lo hanno sostituito con una maglia, secondo Kotaku.
L’utente online che ha pubblicato il video ha spiegato che le cheerleader e le altre persone coinvolte nello sketch dell’intervallo erano confuse sul motivo per cui la console veniva restituita.
Apparentemente lo zio del bambino sapeva che sarebbe stata restituita, ma non è stato in grado di farglielo sapere.
Molte persone che hanno scoperto questa restituzione non erano contente che una franchigia che vale miliardi di dollari abbia risparmiato per fare bella figura con uno sketch illudendo su un regalo di Natale, un bambino.
La cosa è andata particolarmente male perché oltretutto il regalo è stato dato al bambino davanti alle telecamere.
Apparentemente lo zio del bambino doveva comunicare al nipote che la PlayStation 5 sarebbe stata ripresa per informare il nipote su cosa sarebbe successo al suo regalo di Natale, ha scritto The Guardian.
Alexei Phillips ha detto che tutti allo stadio pensavano che suo nipote avrebbe tenuto la console, comprese le cheerleader, i ballerini e tutti gli altri.
Ha detto che probabilmente pensavano fosse uno scherzo finché non lo é diventato davvero ma al contrario, di cattivo gusto.
Il siparietto, si è difeso l’entourage, “non ha colto nel segno”.
Sicuramente è stato il risultato di cattive decisioni e scarsa comunicazione con le persone coinvolte.
La franchigia si è scusata con le persone coinvolte, aggiungendo che al ragazzo verrà data una console PlayStation 5 che potrà effettivamente tenere, insieme a un’esperienza VIP per una partita futura, secondo il Times of India, sperando questa volta si avveri…
Per quanto riguarda il parquet i risultati parlano chiaro, gli Charlotte Hornets quest’annata sono davvero osceni.
Hanno perso tredici volte sulle ultime 14 uscite e non sembra esserci luce in fondo al tunnel.
Recentemente hanno perso nella capitale contro i Washington Wizards che erano 3-21 prima di affrontare Charlotte, la quale tornerà stasera proprio a giocare a Washington sperando di rompere la striscia di 5 sconfitte consecutive.
Gli Hornets mantengono una parvenza di competitività per un po’, però sono sempre più inconsistenti al tiro e questo è un dato chiave che fa perdere le partite.
Questo è diventato il tema ricorrente delle ultime settimane.
Gli Hornets non riescono proprio a mettere la palla nel canestro nonostante contro i Maghi abbiano tentato ben 106 tiri realizzandone solamente 43 con 8 triple incluse…
Contributo fondamentale ale sconfitte poi è una difesa che non riesce a fermare nessun attacco avversario quando conta, hanno subito 123 punti a Washington, il massimo che i Wizards hanno segnato da quando hanno perso contro gli Spurs 139-130 a metà novembre…
Una falla dopo l’altra…
LaMelo Ball (al quale una sua uscita involontaria sul mondo omosessuale non era uscita proprio benissimo dopo una partita contro Milwaukee) ha concluso con 34 punti e 13 assist, il che sembra davvero buono, ma ha tentato 32 tiri per arrivare a quei 34 punti e ne ha realizzati solo 11.
È uscito da un infortunio e dai cancelli sparando e sbagliando provando nove tentativi da 3 punti nel primo quarto in nove minuti nonostante ne abbia realizzati solo due.
Il problema è che nonostante il miglioramento iniziale non è Steph Curry e i tiri molto contestati dal palleggio sono difficili per lui e per il resto della squadra che spesso è costretta a prenderli così.
Inoltre in partite dove si aveva presumibilmente un vantaggio nel pitturato la squadra ha ricalcato sempre lo stesso copione preferendo andare da fuori dove è stata pessima.
Gli Hornets sono il tipo frustrante di pessima squadra che trova nuovi continui modi per fallire regolarmente.
Il ritmo sfrenato a inizio stagione gli ha fatto commettere TO che sono costati partite, oggi che il ritmo è sceso e a tratti pare più controllato, l’attacco pare slegato, sconnesso e nessuno riesce a prendersi un tiro decente.
In questo sfacelo, ovviamente la mano del coach non può essere ignorata e i soliti comodi alibi sugli infortuni avevano già un cartello segnaletico d’avviso.
La verità è che, small market sì, ma da quando è tornato il basket professionistico in città, ben 20 anni fa, i fan di Charlotte non hanno mai visto la loro squadra passare il primo turno playoff, sono andati 3 volte ai playoff mentre gli Charlotte Hornets originali ci sono andati 3 volte nelle ultime tre stagioni giocate in North Carolina (1999/00, 2000/01 e 2001/02) passando le ultime due volte anche il primo turno, ad oggi tutti aspettano dai Draft il Messia ma i proprietari della squadra non rendendosi conto della situazione (pensando solo a far soldi) hanno mai voluto investire oltre (Rozier non aveva tutti i torti sul discorso mentalità) e questi sono i risultati che stanno ammazzando la passione dei più irriducibili fan ma c’è di peggio come la storia del bambino…