Game 30: Charlotte Hornets @ Washington Wizards 110-113

Mark Williams.

WASHINGTON —  In uno scontro tra due delle peggiori squadre della lega, i Wizards (5-23) hanno battuto Charlotte (7-23) per la seconda volta consecutiva in stagione.

Washington ha sprecato un vantaggio di 21 punti nel secondo quarto ma alla fine ha prevalso negli ultimi secondi anche se gli Hornets erano andati di 6 punti, ridotto poi a uno con Josh Green in lunetta a :38.3 dalla fine.

L’australiano però ha sbagliato entrambi i tiri liberi e un tiro in sospensione del rookie dei Wizards Alex Sarr ha portato Washington sul 109-108 con 14,8 secondi rimasti. Charlotte ha ripreso il comando quando Mark Williams ha schiacciato a due mani con 12,3 secondi rimasti da giocare ma dopo un timeout di Washington, Poole ha realizzato uno step-back da tre dalla top of the key.

Brandon Miller ha sbagliato una tripla dall’altra estremità per Charlotte e il disperato tentativo di Ball di un putback non ha avuto successo.

Justin Champagnie si è portato a casa due liberi e ne ha realizzato uno a :01.6 secondi rimasti. 

Gli Hornets hanno perso per la 14a volta in 15 partite e ora sta sul 7-23 in classifica…

Poole ha concluso con 25 punti e Bilal Coulibaly ne ha fatti 20 per i Wizards.

Ball ha segnato 31 punti per gli Hornets.

Conclusioni Hornets: Charlotte ha recuperato Miller da una distorsione alla caviglia e si è ripresa dopo essere rimasta indietro 68-47 ma i tiri liberi sbagliati da Green si sono rivelati costosi.

Conclusioni Wizards: Washington ha rifiutato di cedere dopo aver concesso un parziale di 19-4 all’inizio del quarto che ha portato Charlotte in vantaggio per 106-100. Momento chiave: L’ultimo tiro di Poole è stato il suo quinto tiro da 3 punti della serata in 15 tentativi.

I Wizards sono riusciti a isolarlo abbastanza bene contro Green in cima, e lui è riuscito a creare abbastanza spazio per tirare.

Statistica chiave: I Wizards hanno segnato 24 punti da 20 palle perse di Charlotte.

 

 

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.