Game 67: Charlotte Hornets @ Los Angeles Clippers 88-123

 

18 punti, 15 rimbalzi e 7 assist per Mark Williams sull’altra sponda losangelina ma gli Hornets sono crollati ugualmente.

LOS ANGELES — James Harden ha totalizzato 31 punti e 10 rimbalzi, Kawhi Leonard ha aggiunto 23 punti e i Los Angeles Clippers hanno battuto Charlotte (per l’ennesima volta) 123-88.

Ivica Zubac ha contribuito con altri 17 punti e 14 rimbalzi per i Clippers, ora sul 38-30 in classifica.

Il centro losangelino ha realizzato due tiri liberi a 5:43 prima dell’intervallo per dare ai Clippers un vantaggio di 45-34, gap a due cifre che per gli Hornets è fastidiosamente divenuto permanente per il resto della partita.

Derrick Jones ha aggiunto 12 punti per i Clippers mentre sulla sponda Charlotte buona la prima parte di partita di Mark Williams (nella seconda anche lui ha un po’ mollato difensivamente gli ormeggi) che ha segnato 18 punti e catturato 15 rimbalzi mentre LaMelo Ball ne ha segnati 16 per Charlotte (17-50) ma ha contribuito al pessimo inizio di Charlotte poiché si è ostinato a tentare di colpire da tre facendo spesso cilecca.

Gli Hornets nel primo quarto hanno tirato con un 2/12 da oltre l’arco e si vede che la troppa grazia (@) San Antonio aveva già esaurito il suo effetto in terra californiana sin da subito.

Conclusioni Hornets: Charlotte sembrava aver abbandonato il suo attacco fluido in Texas dopo aver battuto San Antonio 145-134 venerdì sera.

Dopo aver registrato il punteggio più alto della stagione contro gli Spurs, Charlotte non è riuscita a raggiungere quota 90 per la nona volta quest’anno sbagliando troppe volte anche tiri aperti ben costruiti con azioni piuttosto semplici.

Conclusioni Clippers: I Velieri hanno vinto silenziosamente sei delle ultime sette partite e si trovano a cinque partite dietro Houston, Denver e Memphis (tutte 43-25) per la seconda testa di serie nella Western Conference.

Momento chiave: I Clippers hanno preso il controllo con un parziale di 17-6 trasformando uno svantaggio di 11-9 in un vantaggio di 26-16 con un layup di Harden a 1:43 dalla fine del primo quarto. Gli Hornets hanno continuato a tirare male e a peggiorare la resistenza difensiva così il gap si è allargato progressivamente sino alla fine.

Statistica chiave: Harden (quattro triple) e Leonard (tre triple) si sono uniti per fare più di Charlotte che ha tirato 6/33 (18,2%) da dietro l’arco…

Voti

LaMelo Ball: 5 Troppo insistente da fuori in totale fa 5/18, dimentica a volte il suo ruolo da play ma quando lo fa regala corsie come per l’imbucata di Green in back door o Mark Williams che a rimorchio è andato a schiacciare in corsa.

DaQuan Jeffries: 4,5 5 punti con 2/11. Molto sottotono a parte un paio di stoppate non riesce a garantire solidità difensiva dopo il primo tratto di match.

Josh Green: 4,5 8 punti mancando però i 4 tiri da tre, alcuni aperti… Bella l’infilata a canestro nel primo tempo, poi semplicemente non regge e questo fa pensare…

Miles Bridges: 5 7 pt. con 3/10 per il ragazzo che stava tenendo in piedi Charlotte nelle ultime uscite. Anche lui si perde nella baia losangelina e non arriva nemmeno ai 10 punti.

Mark Williams: 6,5 18 pt., 15 rimbalzi, 7 assist, 1 rubata, 1 stoppata. Parte bene influenzando tiri e riuscendo a mettere spesso punti in modalità ravvicinata. Punto di riferimento i compagni lo cercano anche troppo spesso con passaggi prevedibili, lob fuori misura o portata che costano TO, va servito meglio. In difesa poi nel secondo tempo molla gli ormeggi anche lui.

Nick Smith Jr.: 6 Di solito uno dei peggiori, stavolta comincia bene con un baseline jumper dalla sx perfetto e colpendo con una tripla. 9 pt., 4/9, per il resto può far poco.

Jusuf Nurkic: 5 4 punti con 2/6 al tiro. Avvio troppo lento come lui nel muoversi. Perfetto per fare da perno alle rute della fortuna di Charlotte, schema che viene utilizzato da anni, passano gli allenatori, da Borrego a Clifford a Lee ma lui e Mark sono costretti a farsi giostrare intorno dai compagni, anche perché quando ci prova ad andare direttamente, a volte si incarta sotto la plancia avversaria. Meglio il secondo tempo.

Seth Curry: 5 Ultimamente non “ci sta prendendo molto” e nel poco tempo concesso se in difesa negli uno contro uno viene saltato regolarmente con un eurostep, in attacco fa 0/3 risultando inutile alla causa.

Marcus Garrett: 6 7 punti (3/5) e 2 assist. Non impressiona per il gioco ma per la tenacia e l’eccessiva foga difensiva con la quale parte su Harden. Segna anche da tre con all’inizio: una mattonella di tiramisù per gli Hornets che alla fine di dolce vedranno ben poco.

Wendell Moore Jr.: 6,5 8 pt in 21:10 con 4/5 dal campo, 6 rimbalzi, 2 assist. Non spicca particolarmente ma sa farsi strada sgomitando al punto giusto in entrata e se gioca dalla media o da sotto è uno che punti di rottura può metterne.

Moussa Diabaté: 5,5 Per nulla dominante questa volta, anzi… Eubanks lo mette in difficoltà con il tonnellaggio, lui risponde con 6 punti e 3 rimbalzi nel poco tempo concesso ma manca solidità.

Coach Charles Lee: 4,5 Per carità… Se volete farvi del male a guardare la partita… Ci sarebbe un lungo discorso sulle percentuali e l’utilizzo del tiro da tre punti e su come la difesa sia esposta a certe transizioni o certe distrazioni per non parlare di alcuni cambi sui pick and roll che rimangono tali per mismatch anche se tenta ad esempio la carta Bridges su Harden per un po’ ma la squadra tracolla senza segni di risveglio, da eutanasia la partita…

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Informazioni su igor

La mia Hornetsmania comincia nel 1994, quando sui campi della NBA esisteva la squadra più strana e simpatica della Lega, capace di andare a vincere anche su campi ritenuti impossibili. Il simbolo, il piccolo "Muggsy" Bogues, il giocatore più minuscolo di sempre nella NBA (che è anche quello con più "cuore"), la potenza di Grandmama, alias Larry Johnson, le facce di Alonzo Mourning e l'armonia presente nella balistica di Dell Curry, sono gli ingredienti che determinano la mia immutabile scelta.