Game 50: Charlotte Hornets Vs Toronto Raptors 117-123

CHARLOTTE, NC – FEBRUARY 7: Bryce McGowans #7 of the Charlotte Hornets dunks the ball during the game against the Toronto Raptors on February 7, 2024 at Spectrum Center in Charlotte, North Carolina. NOTE TO USER: User expressly acknowledges and agrees that, by downloading and or using this photograph, User is consenting to the terms and conditions of the Getty Images License Agreement. Mandatory Copyright Notice: Copyright 2024 NBAE (Photo by Brock Williams-Smith/NBAE via Getty Images)

CHARLOTTE, Carolina del Nord  — RJ Barrett ha segnato 23 punti, Jakob Poeltl è stato decisivo nell’ultimo minuto e i Toronto Raptors hanno superato i 45 punti di Miles Bridges, record in carriera, battendo Charlotte 123-117 recapitando a Charlotte la nona sconfitta consecutiva.
Scottie Barnes, il quale ha saputo prima della partita che giocherà il suo primo All-Star Game come sostituto, ha chiuso con 18 punti per i Raptors.
Anche Immanuel Quickley ha segnato 18 punti e Poeltl ha concluso con 12 punti e 12 rimbalzi.
Bridges ha avuto una serata efficiente, superando il suo precedente record in carriera di 41 punti stabilito lunedì sera contro i Los Angeles Lakers tirando con un 17/27 dal campo con sei triple.
Ha avuto anche otto rimbalzi e sette assist.
Bridges è solo il quarto giocatore di Charlotte ad essere riuscito a mettere insieme partite consecutive da 40 punti, unendosi a Glen Rice (due volte), Kemba Walker e Terry Rozier.
Brandon Miller ha segnato 20 punti per Charlotte, che è all’ottava L consecutiva in casa. È stata solo la seconda vittoria di Toronto nelle ultime 10 partite…
Gli Hornets sono balzati in vantaggio per 36-29 dopo il primo quarto grazie anche a 15 punti da Bridges (5/5 dal campo comprese 3 triple) mentre Bridges è stato ancora migliore nel terzo quarto con 21 punti (9/10), aiutando gli Hornets a portare il vantaggio sul +6 (97-91) prima di affrontare l’ultimo quarto.
Toronto, però, avrebbe reagito portandosi in vantaggio per 118-115 grazie ad una tripla di Barrett dall’angolo e ad un layup di Quickley a due minuti dalla fine.
Poeltl, il centro austriaco da 7 piedi-1 dei Raptors, ha messo un tap-in e bloccato Bridges dall’altra parte del campo.
I Raptors hanno realizzato 17/33 da 3 punti, con Barrett e Gary Trent Jr. che si sono collegati ciascuno sui quattro mentre per gli Hornets sfuma una buona occasione di rompere la serie negativa mentre – dando uno sguardo alle percentuali Draft – per entrare nelle ultime tre, giacché non se ne porta a casa più una, Washington, Detroit  San Antonio, rimangono ancora “dietro” in classifica…

Game 49: Charlotte Hornets Vs Los Angeles Lakers 118-124

Brandon Miller sfiora il suo record in carriera (ottenuto nella precedente uscita) con un finale on-fire, chiudendo a 33 punti.

CHARLOTTE, Carolina del Nord – Anthony Davis e i Lakers potrebbero iniziare a trovare il loro ritmo, proprio mentre si avvicina l’incertezza della scadenza commerciale della NBA.

Davis ha messo a referto 26 punti, 15 rimbalzi e 11 assist per la sua terza tripla doppia in carriera e Los Angeles ha resistito agli short-handed Charlotte Hornets, vincendo 124-118, ottenendo così la loro terza vittoria consecutiva.

D’Angelo Russell ha segnato 28 punti e LeBron James ne ha aggiunti 26 per i Lakers (27-25), che hanno chiuso 4-2 la loro trasferta per costruire uno slancio tanto necessario per la corsa PO.

“Quando ce lo mettiamo in testa, possiamo battere qualsiasi squadra in questo campionato. Ne abbiamo perse due che sentivamo che avremmo dovuto vincere e ne abbiamo vinti due che la gente in Nevada pensava che avremmo dovuto perdere. Quando ci impegniamo in difesa e giochiamo nel modo giusto siamo una squadra difficile da battere” ha detto Davis.

Resta incerto se i Lakers saranno la stessa squadra quando torneranno in campo giovedì sera dopo la scadenza commerciale dell’NBA, poiché le voci continuano a girare attorno ai campioni del torneo in-season.

Quando gli è stato chiesto se i Lakers hanno il personale giusto nello spogliatoio per vincere il titolo NBA, James ha risposto:

“Non è una domanda per me. Adoro quello che abbiamo nello spogliatoio e questa è l’unica cosa di cui mi preoccupo. Non è come: “Non ti sopporto”. Non mi faccio coinvolgere in questo”.

Miles Bridges ha raggiunto il record di 41 punti in carriera e il debuttante Brandon Miller ha segnato 33 punti con cinque triple per gli Hornets che hanno subito l’ottava sconfitta consecutiva da quando hanno ceduto Terry Rozier a Miami.

Miller, che ha totalizzato 35 punti in carriera nella sconfitta domenica sera contro gli Indiana Pacers, è diventato il primo debuttante degli Hornets a segnare almeno 30 punti in partite consecutive.

“Penso che questo dimostri molta fiducia. Un saluto affettuoso ai miei compagni di squadra per essere venuti ogni giorno e aver rafforzato la mia fiducia per prendere i tiri che faccio in incontri difficili come questo con il pubblico in subbuglio. Sono davvero tutti i miei compagni di squadra, non solo io. Se non fosse stato per loro non avrei fatto messo quei tiri” ha detto Miller.

I Lakers hanno tirato con il 64% dal campo nel primo tempo e si sono portati in vantaggio per 74-58 entrando negli spogliatoi con 22 punti di Russell e 17 di James. James ha avuto diversi momenti salienti nella prima metà, superando P.J. Washington e schiacciando sul centro di 7 piedi Nick Richards per un gioco da tre punti.

I Lakers hanno messo insieme 36 assist.

Davis era semplicemente troppo da contenere per una squadra come quella degli Hornets gravemente priva di altezza e tenuta con il centro Mark Williams ancora fuori per un infortunio alla schiena.

Los Angeles ha esteso il suo vantaggio a 21 punti alla fine del terzo quarto quando Christian Wood ha messo a segno un 3 punti e poi ha schiacciato su un passaggio di Austin Reaves ma gli Hornets sono riuscirti a tornare clamorosamente in partita con Miller che ha finito per segnare 16 punti nell’ultimo quarto.

La scelta numero 2 nel draft ha intercettato un passaggio di Reaves e ha percorso tutto il campo per una schiacciata, quindi ha aggiunto 3 canestri consecutivi per tagliare il vantaggio dei Lakers a quattro punti a circa due minuti dalla fine.

Charlotte ha avuto la possibilità di andare in scia ma Davis ha fermato il tentativo da 3 punti di Bridges e Reaves ha effettuato due tiri liberi per portare il vantaggio a sei e sigillare la vittoria.

Bridges ha chiuso con un 16/26 dal campo con cinque triple.

L’occasione per gli Hornets di chiudere la striscia negativa – salita a 8 – potrebbe arrivare nel prossimo incontro casalingo contro i Raptors, salvo eventuali smottamenti del team, ormai giunti quasi alla scadenza commerciale con voci che si rincorrono…

My Name Is Earl

Nonostante la brutta notizia della scomparsa ho scelto di ricordare Cureton con affetto e simpatia utilizzando la grafica di una nota “omonima” serie TV.

Si è spento purtroppo inaspettatamente a 66 anni Earl Cureton, ieri, 4 febbraio 2024 a Detroit, dove viveva.

Earl aveva giocato nei primissimi Charlotte Hornets nel 1988 per tornare per qualche game dopo una (seconda) breve parentesi a Milano, già perché la prima era finita con una fuga verso Lonate Pozzolo/Ferno mentre il leggendario inseguimento di coach Dan Peterson in taxi per bloccarlo pare sia stato smentito dallo stesso Dan che aveva provato a contattarlo ma la simpatica “malefatta” (per restare consoni all’immagine di presentazione) o meglio, scelta di Earl, ormai era cosa fatta…

A 25:05 coach Peterson parla di come Earl riusciva ad influenzare il gioco in Italia durante le sue poche apparizioni al suo primo approdo nello stivale.

Per il resto credo che questo link sottostante sia un ottimo articolo per ricordarlo:

Morte Earl Cureton, il ricordo di Olimpia Milano (realolimpiamilano.com)

Isaiah Thomas ha dichiarato: “Tutti noi siamo addolorati per l’inaspettata perdita di Earl Cureton, era un compagno di squadra straordinario, un agguerrito avversario, un campione e un grande essere umano. Earl ha sempre avuto a cuore la comunità di Detroit e ha lavorato instancabilmente per fare la differenza per la città che amava. Ci mancherà moltissimo”…

“Riparata” anche la fuga, riportato in pari il karma, sei andato via troppo presto.

Ciao Earl!

 

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Game 48: Charlotte Hornets Vs Indiana Pacers 99-115

I Pacers superano i 35 punti di Brandon Miller, record in carriera del rookie con Charlotte, battendo gli Hornets 115-99.

CHARLOTTE, Carolina del Nord — Pascal Siakam ha segnato 25 punti, smazzato 9 assist e preso 8 rimbalzi, in più Aaron Nesmith ha aggiunto 22 punti e Myles Turner ha segnato 16 punti catturando 10 rimbalzi per i Pacers (28-23), che hanno tenuto gli Hornets al 39,8% nei tiri dal campo e al 27,6% da oltre l’arco.

Tyrese Haliburton ha segnato 17 punti in 20 minuti pur rimanendo con minuti limitati a causa di un persistente infortunio al tendine del ginocchio.

Miller ha terminato con un 10/25 dal campo, 10/12 dalla lunetta e ha ottenuto cinque triple per gli Hornets mentre P.J. Washington ha aggiunto 22 punti per Charlotte (10-38), che non arresta, però, la striscia di sette sconfitte consecutive (oggi).

Siakam ha detto che sta diventando sempre più a suo agio nel suo ruolo con i Pacers da quando è stato acquisito in uno scambio con i Toronto Raptors il 17 gennaio.

“Sto solo cercando di trovare quell’equilibrio ed essere quello che sono come giocatore e anche adattarmi alla squadra”, ha detto Siakam.

“A volte posso impegnarmi così tanto per assicurarmi che tutto sia giusto e questo può togliermi quello che sono quindi tutti mi dicono semplicemente di essere me stesso”. Andrew Nembhard è partito titolare per i Pacers e, anche se non ha segnato, l’allenatore Rick Carlisle ha detto che la sua presenza era evidente.

“Questo è qualcosa che pensavamo avesse davvero senso per questo gioco e potenzialmente per i prossimi, vedremo”, ha detto Carlisle.

“Ci dà flessibilità e fa funzionare meglio l’ecosistema del nostro roster, quindi è stato positivo.”

I Pacers sono partiti forte affrontando degli Hornets privi di LaMelo Ball, Gordon Hayward, Mark Williams e Cody Martin, segnando i primi nove punti della partita e portandosi in vantaggio per 26-13 dopo il primo quarto con Charlotte che è andata 5/25 nei primi 12 minuti.

Indiana è stata in vantaggio di 24 punti nel terzo quarto ma gli Hornets hanno più che dimezzato il gap sino al -10 all’inizio dell’ultimo quarto seguendo la scia di Miller che ha realizzato 27 punti nel secondo tempo.

Gli Hornets – in partita ad avvio ripresa – tuttavia non sono più riusciti davvero a tornare ad avvicinarsi ulteriormente dopo che i Pacers hanno riportato il vantaggio a 17 grazie a Nesmith che ha messo dentro con un’enfatica schiacciata a due mani a 5:36 dalla fine per un +17 per assicurarsi la vittoria.

“Sarà davvero bravo”, ha detto Haliburton di Miller, la scelta numero 2 in assoluto. “Ascolta e puoi vedere il miglioramento. … Con molti dei loro ragazzi infortunati, per lui è stato una specie di battesimo del fuoco. Si ritiene che faccia di più che se tutti fossero sani”.

L’allenatore degli Hornets Steve Clifford ha detto che il costante miglioramento di Miller non lo ha sorpreso.

“Lavora duro, è molto diligente ed è così che funziona. Ha molto talento, lavora duro, quindi migliora. Sta migliorando per le giuste ragioni. Ora è raddoppiato e ha fatto un buon lavoro”.

Miller ha detto che i suoi compagni di squadra lo stanno spingendo ad essere più aggressivo.

“Sapete che abbiamo ragazzi fuori, quindi tutti devono farsi avanti quindi penso che semplicemente intensificare l’essere più aggressivi e uscire con l’energia di cui abbiamo bisogno per vincere una partita, sia importante per noi”.

Miles Bridges, invece, dall’intensificazione delle voci su un suo passaggio ai Suns ha vissuto una seconda serata difficile chiudendo 8/23 dal campo mancando sei layup.

On the bottho(m)rnets…

Articolo misto tra mie considerazioni, Brobible e Charlotte Observer per fare il punto della situazione…

Sul fondo della classifica o quasi – continuando così si giungerà presto – Charlotte vuole premere il bottone dell’auto-distruzione per provare a ricostruire per il prossimo futuro cercando di dimenticare l’amarezza dei recenti anni, in particolare di questa stagione, l’annata peggiore di sempre dal mio punto di vista.

Gli Hornets stanno andando molto peggio di ciò che qualcuno aveva previsto per questa stagione e il capo allenatore Steve Clifford non ha usato mezzi termini quando ha dato alcune spiegazioni sul motivo per il quale – secondo lui – la squadra non è riuscita a tenere testa al resto della lega…

Gli Charlotte Hornets non riescono a staccare un biglietto per i playoff dal 2016 e se vuoi mettere in prospettiva le loro difficoltà, dovresti considerare che la franchigia non è andata oltre il primo turno della postseason dal 2002, pochi anni prima che la franchigia si trasferisse a New Orleans e ne comparisse una nuova (2004) nella Queen City come Bobcats, prima di riprendere il nome originale after la decisione di New Orleans di cambiare look.

Nel 2022, Steve Clifford è stato assunto per sostituire James Borrego, l’uomo che aveva accettato il lavoro degli Hornets proprio del dopo Clifford (7 stagioni prima che Charlotte decidesse di cambiare rotta nel 2018) che a Charlotte aveva messo insieme un 196 –214 tra Bobcats e Hornets. La franchigia non ha vissuto esattamente una svolta miracolosa sulla scia del suo ritorno, dato che la squadra è andata 27-55 la scorsa stagione ed è attualmente sulla buona strada per abbassare l’asticella dopo essere scesa a 10-37 contro i Thunder nell’ultima uscita, allungando a sei la striscia di sconfitte consecutive e dando pochi segni di vita.

Gli Hornets sono stati costretti a fare i conti con gli infortuni cronici alla caviglia che hanno avuto un ruolo importante nella mancanza di 25 partite per LaMelo Ball nel corso della stagione attuale, quindi, hanno sostanzialmente dovuto rinunciare al proprio maggior talento.

Clifford ha recentemente sostanzialmente “ammesso” che, i giocatori con i quali ha a che fare, non hanno le competenze necessarie per essere competitivi nella NBA.

Ecco cosa ha detto: “I nostri problemi non sono i loro sforzi, il loro lavoro, quanto vogliono vincere. Ascolta: abbiamo poco talento. Non c’è niente di sbagliato nel dirglielo. Devono giocare bene. Non hanno spazio per errori. Non possiamo commettere errori. Quando ci alleniamo, dobbiamo avere ottime ripetizioni e ci deve essere un grande connessione al gioco… In questo momento non siamo abbastanza bravi, non stiamo battendo nessuno. Questo è proprio il punto in cui siamo”.

Clifford ha fatto notare che non stava dicendo nulla che non avesse già detto ai suoi giocatori e ha affermato che non lo rispetteranno se non sarà disposto a essere sincero quando si tratta di valutare le radici dei problemi della squadra e in un certo senso fa sento come se stesse lanciando un appello pubblico al front office per un aiuto tanto necessario.

Nel caso in cui non fosse già abbastanza chiaro con la partenza di Terry Rozier, non si può negare che gli Charlotte Hornets siano aperti agli affari dopo aver perso anche contro i Detroit Pistons. Anche se non stanno adottando un approccio del tipo “tutto deve andare”, i venti di cambiamento stanno per soffiare attraverso il roster nei prossimi giorni fino alla scadenza commerciale della NBA dell’8 febbraio.

Stiamo ricostruendo”, ha detto il presidente delle operazioni di basket/direttore generale Mitch Kupchak dopo aver ceduto Rozier.

Penso che abbiamo un gruppo di giocatori giovani che hanno esperienza, penso che alcuni giocatori che hanno dimostrato, anche se sono molto giovani, che il loro futuro è luminoso e sento anche che abbiamo veterani sotto contratto che sono anch’essi loro preziosi.”

Con la scadenza che si avvicina e gli Hornets che cercano di scuotere le cose, pare che al momento gli Hornets vogliano in cambio qualcosa di sostanzioso dopo la mossa di Rozier non propriamente fantastica, forse all’avvicinarsi dell’8 febbraio le pretese scenderanno un po’, comunque ecco uno sguardo al roster e alla possibilità che ogni giocatore (al momento per la società LaMelo Ball, sul quale io ho qualche dubbio a causa della situazione fisica, Mark Williams, uguale e Brandon Miller sono ritenuti incedibili) venga scambiato:

Potrebbe essere scambiato…

JAMES BOUKNIGHT:

Anche se un infortunio nel training camp lo ha messo presto in disparte a scaldare la panchina.

Gli Hornets hanno rifiutato di accettare l’opzione del quarto anno sul suo contratto, rendendolo un ottimo candidato per trovare una nuova città, altrimenti continuerà a rimanere piantato nel purgatorio del roster fino a questa estate.

MILES BRIDGES:

La sua situazione è estremamente complicata per una serie di ragioni, inclusa la sua capacità di porre il veto su qualsiasi destinazione non gli piaccia.

La proprietà deve determinare se farà parte del futuro, perché in caso contrario potrebbe essere nel miglior interesse spostarlo e ottenere qualcosa in cambio, invece di vederlo partire come agente libero senza restrizioni a luglio.

Considerando le conseguenze pubbliche che si sono verificate una volta riportato indietro, lasciarlo semplicemente andare via senza compenso non ha molto senso dal punto di vista commerciale.

Lui vorrebbe rimanere ma nella NBA degli affari per Charlotte, che sarebbe costretta a ritoccargli uno stipendio al rialzo, sarebbe meglio scambiarlo con qualcosa che abbia valore, sempre qualcuno sia disposto ad offrirlo.

Al momento ci sono trattative con i Suns ma tutto può succedere.

GORDON HAYWARD:

Non c’è molto da dire sul perché lui sia il candidato più logico per essere diretto altrove ma ricapitolando: il suo massiccio contratto scade finalmente dopo la fine di questa stagione e gli Hornets tenteranno di utilizzare il suo stipendio da 31,5 milioni di dollari per ottenere uno o due asset.

Il problema è che è infortunato ed è out da quando si è stirato il polpaccio sinistro il 26 dicembre. Ha saltato tutte le ultime partite da allora ed è lecito chiedersi se abbia già giocato la sua ultima partita con gli Hornets.

NICK RICHARDS:

Sostituire Mark Williams per gran parte degli ultimi due mesi ha messo più riflettori sul lungo al quarto anno.

Anche se non ti lascerà a bocca aperta con il suo gioco, ha dimostrato di essere utile e potrebbe essere un’aggiunta decente o un palliativo per una squadra da playoff che cerca di rafforzare le cose all’interno.

Anche il suo contratto economico – che dura due anni e 10 milioni di dollari rimasti con l’ultima stagione nel 2025-26 non garantita – è un enorme vantaggio.

ISH SMITH:

Anche se il nativo di Concord probabilmente non sarebbe entusiasta dato che preferisce essere più vicino alla sua famiglia nella Carolina del Nord e sembra pronto ad appendere le scarpe al chiodo dopo la stagione, qualsiasi squadra contendente può avvalersi di un veterano esperto che sa vincere. Inoltre, ricorda che detiene il record per numero di squadre in cui ha giocato…

P.J. WASHINGTON:

Giocatore al quale viene chiesto di essere una sorta di camaleonte e di giocare come ala e centro a seconda dell’incontro, la sua versatilità è qualcosa che potrebbe essere ambita da altre squadre NBA.

È un giocatore di riserva che guadagna anche il posto da titolare, e questa è una cosa insolita per una squadra come gli Hornets.

LEAKY BLACK:

Anche se ha mostrato qualcosina di buono nei pochi minuti d’emergenza giocati con gli Hornets (a causa dell’ondata di infortuni dei compagni), non ha molto valore e sarebbe meglio se avesse un altro anno per svilupparsi.

CODY MARTIN:

Dopo essere stato out per gran parte della stagione 2022-23 e per le prime 26 partite di questa stagione, è finalmente tornato a dicembre e sta ancora eliminando gran parte della ruggine accumulata.

Sarebbe difficile per gli Hornets recuperare qualcosa di sostanziale perché le squadre probabilmente non possono misurare il suo valore a causa di tutte le partite che ha perso.

BRYCE MGOWENS:

Ha avuto molte opportunità di lasciare il suo segno sulle cose con un aumento del tempo di gioco a causa del numero di infortuni degli Hornets ma non ne ha approfittato.

Molto deludente anche se non mi aspettavo molto in più.

NATHAN MENSAH:

Avrebbe potuto essere preso da qualsiasi squadra prima di firmare il suo accordo two-way il 14 dicembre, in questo momento è un in più come assicurazione per l’incertezza che circonda la disponibilità di Mark Williams.

FRANK NTILIKINA:

Impossibile mostrare qualcosa in questa stagione ma io lo scambierei immediatamente.

Game 47: Charlotte Hornets @ Oklahoma City Thunder 106-126

OKLAHOMA CITY —  Shai Gilgeous-Alexander sta dimostrando di essere molto più di uno dei migliori marcatori della NBA.
Certo, ha segnato 31 punti aiutando gli Oklahoma City Thunder a superare gli Charlotte Hornets 126-106 ma il cannoniere numero 3 della lega ha messo a referto anche nove assist, cinque palle recuperate e tre stoppate.
Gilgeous-Alexander guida la lega per palle recuperate con 2,3 palle recuperate a partita…
Lu Dort, il difensore di Oklahoma City, è impressionato dal gioco del suo compagno di squadra in questo senso.
“È davvero notevole sul lato difensivo, chiama da solo le coperture e tutto il resto. Solo il suo essere aggressivo, si nutre solo degli altri ragazzi della squadra. Primo, è proprio il nostro miglior giocatore a farlo ed inoltre, è fantastico che sia così bravo in questo e lo faccia molto, così possiamo correre in transizione”.
Gilgeous-Alexander ha fatto il suo solito gioco in attacco dimostrandosi come tiratore efficiente.
Ha realizzato 11 dei 15 field goal e ha segnato almeno 30 punti per la nona partita consecutiva.
Ha dato la priorità all’impostazione iniziale degli altri con quattro assist prima di segnare un canestro.
“Sul lato offensivo, pensavo che stasera fosse davvero in vantaggio”, ha detto Daigneault.
“Ha avuto un ottimo mix tra il suo gioco e le giocate per gli altri ragazzi come ha fatto per tutta la stagione. Aveva un equilibrio incredibile nella prima metà della partita”.
Chet Holmgren ha aggiunto 16 punti per i Thunder, che adesso sono 7 su 9 nelle ultime uscite.
Oklahoma City è arrivata in parità per il primo posto nella Western Conference con i Minnesota Timberwolves sul 34-15.
Il rendimento offensivo di Oklahoma City è arrivato nonostante la mancanza dell’attaccante Jalen Williams, fuori per una distorsione alla caviglia destra, e della guardia Isaiah Joe, messa da parte per una contusione allo sterno.
Williams è il capocannoniere numero 2 della squadra e Joe guida i Thunder nei canestri da 3 punti.
Il debuttante Brandon Miller ha segnato 28 punti e Bryce McGowens ne ha aggiunti 15 per gli Hornets che hanno perso la sesta partita consecutiva.
LaMelo Ball ha saltato la sua quarta partita consecutiva con gli Hornets a causa di un infortunio per infiammazione alla caviglia destra.
Charlotte ha impiegato 2 minuti e mezzo per segnare all’inizio della partita…
Gilgeous-Alexander ha messo a segno 10 punti, sei assist, tre palle recuperate, due stoppate e due rimbalzi nel primo quarto aiutando i Thunder a portarsi in vantaggio per 39-19 in una partita nella quale gli Hornets non sono mai stati in grado di competere con i Thunder in vantaggio di 73-42 nell’intervallo.
I Thunder hanno tirato con il 69,2% dal campo nel primo tempo. 
Aaron Wiggins ha segnato una tripla nell’ultimo secondo del terzo quarto portando Oklahoma City avanti 105-72.
Il centro di Charlotte Nick Richards ha detto che l’approccio degli Hornets ha reso le cose troppo facili per i Thunder.
“Invece di colpire prima i ragazzi, lasciamo che siano loro a colpire noi per primi e proviamo a reagire”, ha detto.

Game 46: Charlotte Hornets Vs Chicago Bulls 110-117

Ish Smith e Nick Richards.

CHARLOTTE, Carolina del Nord — Coby White ha segnato 35 punti, Nikola Vucevic ha aggiunto 22 punti e 12 rimbalzi e i Chicago Bulls hanno superato Charlotte 117-110 mercoledì sera così Charlotte giunge alla quinta sconfitta consecutiva.
Ayo Dosunmu ha segnato 16 punti per i Bulls (23-26), che sono al nono posto nella Eastern Conference.
White ha mostrato una delle sue migliori performance in stagione.
Ha chiuso con un 12/22 dal campo comprese quattro triple, nove assist e sette rimbalzi dopo essere stato limitato a 13 punti martedì sera in una sconfitta 118-107 a Toronto.
“Personalmente non penso che fosse contento del modo in cui ha giocato (martedì) sera”, ha detto l’allenatore dei Bulls Billy Donovan.
White ha riconosciuto di non essere entusiasta della sua prestazione contro i Raptors e di non voler commettere lo stesso errore nelle serate consecutive.
“Ovviamente volevo uscire allo scoperto ed essere più aggressivo di quanto lo fossi stato martedì sera”, ha detto White.
“Non potevamo fermare Coby White”, ha detto Miles Bridges di Charlotte.
“Coby White, Vuc (Nikola Vucevic), avevano un buon legame a due.
Non potevamo fermare Coby nella frizione.
Se ne avessimo avuti tipo tre si sarebbe fermati su Coby e avremmo vinto la partita. Bridges ha segnato 30 punti e tirato giù 15 rimbalzi per gli Hornets, la cui serie di sconfitte ininterrotta sta coincidendo con lo scambio del capocannoniere Terry Rozier con Miami per una scelta al primo turno e Kyle Lowry.
Lowry non ha giocato per gli Hornets poiché la franchigia cerca di scambiarlo.
P.J. Washington ha aggiunto 26 punti e Brandon Miller ne ha segnati 21 per Charlotte (10-36).
Gli Hornets hanno terminato una serie di quattro partite casalinghe che hanno incluso sconfitte pesanti contro Houston, Utah e New York, partite nelle quali sono stati sotto anche di almeno 29 punti a un certo punto.
Questa sfida è stata molto più equilibrata.
La partita è stata in parità all’inizio del quarto periodo ma i Bulls sono riusciti a costruire un vantaggio di 11 punti dietro White e Andre Drummond.
White, che giocava al college di North Carolina, ha messo 10 punti nella quarta frazione compreso un layup in drive tra due difensori per portare i Bulls su di 10 con 1:26 rimanenti.
L’allenatore degli Hornets Steve Clifford non era soddisfatto della difesa sulla palla della sua squadra.
“Non potevamo difendere. Erano semplicemente nell’area ad ogni pick and roll. Abbiamo avuto problemi solo perché i nostri principi sono cattivi e cose del genere ma quei ragazzi sono giocatori offensivi formidabili. Loro ha giocato bene e a volte succede” ha detto Clifford.
Charlotte ha giocato senza LaMelo Ball per la terza partita consecutiva a causa di un dolore alla caviglia mentre anche i compagni titolari Gordon Hayward e Mark Williams rimangono sempre fuori.