Game 21: Charlotte Hornets Vs Philadelphia 76ers 104-110

Rientra dopo quasi un anno, Mark Williams ma la sua è una prestazione che è lontana dalle sue performance, manca ancora il flow.

Quinta uscita casalinga consecutiva per Charlotte, ultimo game per l’Emirates Cup, rientra Mark Williams ma la stancante solfa non cambia purtroppo.

Gli Hornets rimaneggiati sembrano per lunghi tratti in balia degli avversari ma maneggiano la partita rientrando da un -19 sino a trovare la parità e il breve risicato vantaggio nei minuti finali ma finiscono per cedere a causa dell’inesperienza, di una difesa friabile nei momenti che contano e di errori nei momenti decisivi.

I prodromi del trend di questo match si materializzano subito con il FT di Richards (come and one a seguito di un canestro da sotto) a 10:16 e la risposta da tre di George per il 5-7 Phila.

L’ultimo vantaggio Hornets del primo tempo va in scena con la tripla di Salaün a 8:50 poi è l’ex Oubre Jr. a dar man forte al comandante George segnando da fuori diversi canestri.

Charlotte, senza i suoi principali marcatori, segna poco e collassa sino al 20-32 di primo quarto.

Il rientro di Mark Williams, visibilmente fuori ritmo non aiutava…

I Calabroni fanno fatica a trovare spazi e ritmo ma Philadelphia ha spesso le mani addosso ai nostri e si va presto in lunetta così nel finale di quarto accorciano da -18 a -11 con due FT splittati da Richards per il 44-55.

A 3:36 del penultimo quarto due liberi di Maxey sembravano mettere fine alla partita: 59-78 (-19) ma Salaün e Nick Smith Jr. portavano 5 punti a testa piazzando un parziale da 10-2 per chiudere il quarto sul 69-80.

Charlotte spediva in campo pure Diabaté al posto di Mark Williams e arrivava al -7 poi Miller sparava da tre aprendo un botta e risposta tra lui e George composto da due triple per entrambi alle quali seguivano due liberi di Richards e ad un altra bomba dell’infiammato Brandon che a 5:16 su assist di un buon KJ Simpson realizzava il -2 (89-91) facendo esplodere l’Alveare.

Gli Hornets sembravano affondare sino al -6 dopo due FT di George ma a 3:10 raggiungevano la parità – sempre dalla lunetta – con il rookie KJ Simpson, il quale pescava il 95 pari.

Charlotte passava addirittura avanti a 1:32 dalla fine quando dalla diagonale destra Miller colpiva ancora vedendo la vasca: 100-99.

Liberi di Maxey (¾) e due per il play rookie Simpson che a 44 secondi dalla fine riprendeva gli ospiti dalla lunetta dopo essersi procurato un fallo da una drive (102 pari).

Maxey in entrata batteva Martin alzando la sfera sul vetro dove nemmeno il lunghissimo appostato Diabaté non poteva arrivare, poi Miller in avvicinamento rilasciava un floater che sorvolava il cerchio e scendeva oltre così Green, costretto al fallo mandava Maxey in lunetta.

Con la partita agli sgoccioli la squadra in bianco riusciva a congelare il risultato dalla lunetta regalando agli Hornets un altro giro d’amari nonostante lo sforzo.

104-110 nonostante il 54-40 a rimbalzo e il 23/28 ai liberi contro il 18/20 avversario.

5-9 le rubate, 12-15 i palloni persi ancora da limare nella banalità di alcune davvero evitabili come il passaggio di ritorno tentato da Richards nel finale sul quale Maxey ha messo le mani recuperando un pallone preziosissimo per i suoi.

Per Philadelphia (prima striscia di vittorie – 2 – in questa stagione) i 29 punti (6/9 da tre) e 8 assist di George sono stati fondamentali come i 21 di Maxey (8 negli ultimi 30 secondi) abbinati a 7 assist.

Oltre al loro da segnalare i 17 di McCain e i 14 di Oubre Jr. oltre ai 12 rimbalzi di Yabusele (5 offensivi).

Charlotte ha ricevuto 34 punti (12/25) da Miller e 22 da Richards che tra pick and roll e presenza sotto canestro ha chiuso con 6/9 dal campo e 10/13 dalla lunetta più 14 rimbalzi.

In doppia cifra anche Martin con 12 punti e Salaün con 10 punti e 10 rimbalzi.

Le due squadre salutano la coppa (Phila sul 2-2, Hornets 0-4)

Voti

Vasilje Micic: 5

5 punti (¼) e 5 TO a fronte di 2 assist in 18:48.Tanti giocatori “nuovi” non creano automatismi ma lo vedo palleggiare troppo ed essere poco convinto rispetto a quando arrivò lo scorso anno. Un minus si -8 piuttosto veritiero.

Brandon Miller: 7

34 punti (12/25), 3 rimbalzi, 0 TO. Molto più performante in percentuali delle ultime uscite, soprattutto nei momenti che contano colma il gap con una serie di triple chirurgiche anche il pullup, poi è un sophemore, sbaglia l’alzata in floater in avvicinamento nel momento decisivo ma senza contorno al momento chiedergli di più è dura anche perché in serata non perde palloni anche se Nurse fa scattare qualche raddoppio aggressivo improvviso nei suoi confronti e in difesa ingaggia duelli sostanziosi.

Josh Green: 4

0 punti, 4 rimbalzi, 2 assist in 36:02. Dopo alcune buone prestazioni recenti, serata no per un titolare d’esperienza che dovrebbe portare più acqua al mulino. Non convince.

Tidjane Salaün: 6

Doppia doppia da 10 punti e 10 rimbalzi poi 2 rubate ma secondo me, anche una certa fragilità difensiva o forse una certa inesperienza per meglio dire, sui posizionamenti, non certamente a rimbalzo ma sugli sviluppi dell’azione. Vale lo stesso discorso per Miller, è un rookie, gioca in quintetto per necessità, -11 di plus/minus ma continua a giocare con fiducia, forse un po’ troppa su tir fuori ritmo staccato dalla linea da tre ma deve maturare.

Nick Richards: 7

22 punti, 14 rimbalzi, 2 assist, 1 stoppata. Approfitta della mancanza di Embiid e Drummond per furoreggiare sotto le plance. Pick and roll e fisicità lo portano anche in lunetta spesso. Peccato – come per Miller – l’errore nel finale con un passaggio no look troppo morbido recuperato da Maxey.

KJ Simpson: 6,5

8 punti (2/8), 9 assist, 6 rimbalzi che per un piccolo sono “tanta roba”. Gioca quasi 10 minuti in più del suo pari ruolo serbo e commette soltanto due TO. Selezionasse meglio qualche tiro partirebbe senza indugio titolare perché aggiunge dinamicità ad un attacco Hornets troppo statico con Micic. Nove preziosi assist e nel finale mostra la sua personalità andando anche a prendersi due liberi e realizzandoli senza paura. Prova positiva.

Mark Williams: 5

4 punti (¼), 1 stoppata e 3 rimbalzi in 8:37 ma senza dinamicità e poco atletismo. Ancora fuori ritmo in attacco, troppo statico in difesa, plus/minus da -11 ma oltre a quel numero è la difesa a non essere coperta. Servirà tempo per rivedere quello vero, al momento pare arrugginito.

Cody Martin: 6,5

12 pt. (5/8), 3 assist e 2 TO. Alla disperata ricerca di scorer gli tocca anche cercar qualcosa di più che punti di rottura, a volte la bomba che esplode in mano capita a lui che in palleggio non sempre trova spazi, gli capita di far scadere i 24 ma anche di segnare sulla luce gialla in turnaround fade-away da marcato nel primo quarto. Un paio di triple a bersaglio, peccato non ce la faccia a controllare Maxey su un’entrata nel finale decisiva alla fine anche se gioca d’esperienza ma più di così era dura…

Nick Smith Jr.: 6,5

7 pt. (3/5), 3 assist, 2 rimbalzi. Porta un po’ di freschezza e attacco in 11:04 sul parquet.

Moussa Diabaté: 5,5

Entra nel secondo tempo quando non ci credevo più nemmeno io. Non incide. 1 rimbalzo (offensivo, nemmeno a dirlo) e 2 falli commessi. Forse fuori ritmo per non essere entrato prima.

Seth Curry: 6

2 pt (0/1), 1 stoppata in 5:13. Solita apparizione nel secondo quarto con conseguente sparizione per tutto il resto della partita. Una rotazione che non capisco e non condivido se devi recuperare. Fa il suo semplicemente.

Coach Charles Lee: 6,5

Chiama due challenge e li vince. Più personalità rispetto all’ultima uscita, salva forse anche Miller da un raddoppio super aggressivo e improvviso che avrebbe potuto portare ad una palla persa chiamando time-out. Fa esordire Mark Williams ma con scarsi esiti e nel secondo tempo prova a cambiarlo con Diabaté ma ottiene poco. Più gioco interno, non solo triple oggi.

Forse un Quintetto con KJ Simpson, Miller, Cody Martin, Diabaté e Richards al momento sarebbe più equilibrato ma non lo invidio perché la scelta realizzativa è poca e gli Hornets con lo 0-5 casalingo nonostante gli scarti di pochi punti e avendo sempre lottato, stanno inesorabilmente allontanandosi dai play-in anche se è ancora presto, tuttavia sono arrivate sconfitte pesanti in partite casalinghe contro avversarie da battere.

 

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Game 20: Charlotte Hornets Vs Atlanta Hawks 104-107

Diabaté ottiene i suoi tre punti tutti in un’unica soluzione.

CHARLOTTE, N.C. (30 novembre 2024) — Jalen Johnson ha totalizzato 20 punti e 9 assist, De’Andre Hunter ne ha aggiunti 18 e gli Atlanta Hawks hanno inflitto agli Charlotte Hornets la quinta sconfitta consecutiva per 107-104.

Onyeka Okongwu ha aggiunto 16 punti e 11 rimbalzi, Trae Young e la prima scelta assoluta del Draft Zaccharie Risacher hanno segnato 14 punti a testa per gli Hawks che hanno vinto tre volte di fila.

Brandon Miller ha concluso con 32 punti per gli Hornets e Josh Green ne ha aggiunti 17 (season high per Josh).

Charlotte lotta ancora una volta ma esce sconfitta, “The Hive is alive” andrebbe accompagnato al motto “Mai una gioia”… eppure Charlotte era partita bene tra difesa che faceva lanciare palloni a caso a Young e soci ed attacco, portandosi sul 29-20 con una tripla di Miller e una drive di Cody Martin che a 2:52 del primo quarto pareva far ben sperare ma bastava qualche cambio e gli Hawks prendevano quota chiudendo sul -3 la prima frazione (32-29).

Nel secondo quarto una tripla si KJ Simpson a 4:10 dava il +5 a Charlotte, Snyder andava in time-out e in 27 secondi i Falchi agguantavano Charlotte sul 44 pari per arrivare al +8 con Okongwu a :50.5 dalla sirena lunga…

Moussa Diabaté andava a schiacciare con forza subendo il passaggio a livello a livello toracico di Okongwu ma il gioco da tre punti riusciva portando i Calabroni sul 50-55 all’intervallo.

Il terzo periodo era buono per Charlotte nonostante Young segnasse un libero (interrompendo la sua lunga serie di FT realizzati) per il +11 ospite (53-64).

Sette punti a marchio Green riducevano lo svantaggio a sei (6:48), mentre a 4:45 – grazie all’assist smarcante di Martin – era lo stesso australiano a scagliare il dardo del sorpasso (70-69), un punteggio portato sino al +5 prima che nel finale la squadra della Georgia riprendesse un punto di vantaggio (76-77).

Partiva malissimo Charlotte nel momento decisivo, in una partita più a strappi che con del ritmo e dei tiri estemporanei da tre, KJ Simpson si faceva rubare palla da Bufkin per due FT poi riequilibrati da una tripla di Miller per il 79 pari ma Charlotte non ingranava più in attacco ed il parziale da 8-0 dei neri era rotto soltanto da Nick Smith Jr. a 8:13 in entrata (81-87).

Le rispettive triple si Miller (3:41) e Vasilije Micic (3:06) infervoravano lo Spectrum Center ora tornato a vedere un possesso solo di distanza (92-94) prima che lo stesso serbo a 1:25 pescasse un perfetto pull-up frontale dalla lunga distanza che accarezzava la retina per il -1 (97-98) ma dopo l’1/2 di Hunter dalla lunetta e il pareggio (99-99) di Miller in mischia da sotto a :42.9 dalla fine, Hunter resisteva ai contatti ed appoggiava da sotto per il +2 ospite.

Micic provava a dar palla a Okongwu ma era toccato, a nulla servivano le proteste di Miller e Lee, schiacciata di Hunter e quasi fine dei giochi ma nel finale, da una rimessa da destra, è spuntato Miller che in corsa si è girato e ha scaraventato nella retina dall’angolo una tripla che ha ridotto il vantaggio di Atlanta ad un punto soltanto ma Hunter ha risposto con due tiri liberi a 9,7 secondi dalla fine.

Charlotte ha avuto la possibilità di pareggiare ma Miller, ancora una volta marcato e in corsa, non ha ripetuto il miracolo e ha mancato dalla diagonale un tiro da 3 fuori equilibrio e Okongwu ha preso il rimbalzo e gli Hawks hanno realizzato i due liberi per sigillare la partita.

Charlotte, senza i centri Mark Williams e Nick Richards per le ultime 14 partite ha riattivato il secondo dando agli Hornets un po’ di aiuto aggiuntivo sotto le plance.

Richards non è partito in quintetto ma Lee lo ha alternato con Diabaté e dopo un avvio lento, anche letteralmente, ha segnato 12 punti, piazzato 3 stoppate (spettacolari un paio) e ha catturato 5 rimbalzi prima di uscire per falli a un minuto dalla fine.

Conclusioni Hawks: Young ha avuto difficoltà all’inizio con quattro palle perse nel primo quarto e non ha segnato i suoi primi punti fino al 3:52 del secondo quarto.

Conclusioni Hornets: Charlotte ha riaggiornato lo status delle sue due PG primarie, entrambe fuori per un paio di settimane ed in particolare senza LaMelo Ball (polpacio sinistro) sarà dura produrre punti…

Momento chiave: Hunter ha segnato su un layup in penetrazione per dare agli Hawks il vantaggio, poi è sembrato farsi male.

Charlotte aveva una situazione di cinque contro quattro all’altra estremità, ma ha perso palla con Micic che a contatto con il difensore si è lamentato ma non è arrivato nessun fischio così Young ha rubato la palla e ha lanciato in avanti allo stesso Hunter per una schiacciata a 19 secondi dalla fine.

Statistica chiave: L’attacco di Charlotte spara troppo a casaccio da tre, il 18/48 in serata con il picco negativo (0/5) offerto da Tidjane Salaün è tenuto in vita dalla torre Moussa Diabaté che a caccia di rimbalzi continua a mantenere vivi i possessi per gli Hornets, infatti, in serata ha chiuso con 8 rimbalzi offensivi…

Voti

Vasilije Micic: 7

15 punti, 5 assist. Dialoga bene con il neoentrato Richards offrendogli materiale per canestri. Nel finale manca una tripla, poi prende la mira e sorregge gli Hornets infilandone due, la seconda con un mumbo arcobaleno perfetto, il contatto nel finale con passaggio diretto a Diabaté si rivela un lob disastroso ma la solerzia su certi contatti a parti invertite non si è vista in questo caso.

Brandon Miller: 6,5

32 punti (10/30), 8 rimbalzi, 4 assist. Deve portare la croce in assenza di Ball e per un sophemore non è facile. Migliora decisamente rispetto all’ultima uscita perdendo meno palloni segnando anche un tiro molto difficile che tiene in partita Charlotte nel finale ma sono le scelte di tiro a non essere ottimali perché ogni errore al tiro da parte di chiunque in questo momento pesa. Il 7/19 da tre può essere limato senza prendersi tiri troppo lontani e in penetrazione ha avuto difficoltà contro i lunghi avversari.

Josh Green: 6,5

17 punti (4/7 dalla lunga distanza), 3 rubate. Miglior prestazione in punti di Josh che continua a lottare e ad essere complementare anche in difesa. Con lui sul parquet, +/- di +20. Periodo in ripresa per l’australiano ma non basta a Charlotte.

Tidjane Salaün: 4,5

0 punti (0/8), 2 rubate. Il rookie transalpino parte in quintetto ma in più di 22 minuti non trova punti sparando malamente da fuori (0/5) e facendosi stoppare un paio di reverse layup. Brutta serata personale che non aiuta Charlotte. +/- di -14…

Moussa Diabaté: 7

3 punti, 8 rimbalzi, 3 assist, 2 rubate, 1 stoppata. Decisamente meglio del suo compagno di reparto. La torre degli Hornets da vita ad extra possessi lottando anche in tuffo se serve. Gli 8 rimbalzi sono tutti offensivi perché Lee in difesa lo schiera alto per schermare i tiratori da tre avversari, a questo punto fossi nel coach proverei a inserirlo come PF in alcuni momenti per dare a Richards la possibilità di prendere più rimbalzi difensivi ai nostri che, mancati, sono stati concausa della sconfitta. Unico canestro su schiacciata decisa a una mano, la sorpresa è stato l’and one mandato a segno migliorando la flessibilità sulle gambe anche se si può migliorare ancora.

KJ Simpson: 5,5

8 punti (2/7). Parte con l’ultimo quarto in maniera indecorosa perdendo da ultimo uomo in palleggio dribbling la palla. Bufkin gliela ruba facilmente e va a subire fallo dello stesso KJ prima di affondare due liberi per il +3 Atlanta. Opportunità per lui per crescere come per gli altri giovani ma si può fare decisamente meglio sulle cose essenziali.

Cody Martin: 7

12 punti (5/9), 7 rimbalzi, 5 assist. Ogni tanto lee lo caccia dentro quando c’è bisogno di serrare le fila in difesa e recuperare. Paradossalmente non ruba palloni o piazza stoppate ma si sente sul parquet la sua presenza e il +15 in plus/minus non è casuale. Da segnalare il passaggio no look in drive dietro la testa per liberare l’isolato Green, capolavoro alla Ball.

Nick Richards: 6,5

12 punti, 6 rimbalzi, 3 stoppate. Partenza slow poi rolla e si fa sentire. Un po’ in difficoltà in velocità, nel finale si fa passare da Young (poi sarà Green a commetter fallo) regala agli Hawks due FT per un contatto sulla penetrazione di Hunter ma piazza tre stoppate solari e potenti. Insieme a Diabaté, avessimo almeno un paio di scorer sul parquet, potremmo dominare entrambi i lati. Espulso per raggiunto limite di falli nel finale.

Nick Smith Jr.: 5,5

5 punti, 2 assist. 2/7 dal campo, entra a tranci e non lo aiuta, inoltre la sua quasi inconsistenza generale se non al tiro dove un paio di canestri interessanti li mette (uno in penetrazione fuori equilibrio per rompere l’inerzia avversaria) lo fa incappare in un -22 in +/-…

Seth Curry: 5,5

In 5:12 colleziona 1 assist, 1 rimbalzo, 1 TO. Chiude con 0 punti in 5:12. Lee è metodico, gli regala scampoli nel secondo quarto e poi il buon figliol prodigo del padre Dell potrebbe andare a farsi la doccia, tanto non verrà mai più richiamato anche quando ci sarebbe bisogno del tiro pesante, solo che dovrebbero aiutarlo a costruirlo ma andrebbe bene anche un rimbalzo di Moussa con smistamento fuori a difesa spiazzata…

Coach Lee: 5,5

Non ha molti giocatori, non cerca scuse, è limitato in certi campi ma vorrei vedere più costruzione di gioco intravista a inizio stagione e meno improvvisazioni. A me è simpatico ma non conta sul giudizio, deve avere anche un po’ più di decisione e giocarsi qualche challenge come fatto da Snyder non guasterebbe, oltre le difficoltà veniamo trattati come la Cenerentola da diverse terne che si divertono a sparare sulla Croce Rossa…

Next game: Gli Hornets chiudono una serie di cinque partite in casa contro i 76ers, ultima sfida di coppa.

 

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